UN AMORE SENZA CONFINI
Ciao a tutti eccomi tornata con una nuova fanfiction, spero che l’apprezzerete,
ora vi lascio al primo capitolo.
1. La verità
Sana e Heric… due ragazzi che nonostante tutti gli ostacoli che anno dovuto affrontare, non hanno mai smesso di amarsi. Lei, vivace e allegra anche se immatura per quanto riguarda l’argomento ragazzi, lui testardo e orgoglioso, ma anche dolce e sensibile. Due metà complementari, che non possono vivere separate…
I loro sentimenti sono stati repressi per lungo tempo, ma ora è giunto il momento di trovare il coraggio di dire la verità, una verità che loro stessi non volevano ammettere; ma ora il momento stava per arrivare, si erano dati appuntamento sotto il gazebo alle 17:30; quel giorno, infatti, Heric avrebbe dovuto sostenere la prova di karatè per la fatidica cintura nera…
Sana, di solito in ritardo, camminava avanti e indietro sotto il gazebo gia da dieci minuti (erano le 17,10 N.d.A.). Sembrava che il tempo non passasse mai, i secondi sembravano minuti e i minuti ore. Il suo cuore batteva all’impazzata e la paura l’assaliva, < e se Heric non avesse superato l’esame, e se avesse cambiato idea, e se si fosse dimenticato del nostro appuntamento> l’attesa la stava logorando, quando ad un tratto in lontananza intravide una sagoma che avrebbe riconosciuto tra mille; un ragazzo biondo correva nella sua direzione stringendo qualcosa in mano… Sana gli corse incontro chiamandolo per nome, “Heric, Heric!”. “Ciao, Sana” riusci a dire il ragazzo ormai senza fiato, “allora com’è andata?” chiese lei con ansia, ma gia conosceva la risposta, infatti quella che stringeva in mano Heric era proprio la fatidica cintura nera. Gliela mostrò, “hai visto che ce l’ho fatta” esclamò entusiasta, “sono orgogliosa di te” rispose Sana restituendogliela…
Heric guardò Sana negli occhi e lei si sentì come paralizzata da quello sguardo, gli occhi di Heric le facevano sempre quello strano effetto… Rimasero in silenzio per un po’, poi Heric respirò a fondo e apri la bocca, ma dalle sue labbra non uscì nessun suono, chiuse gli occhi contò fino a dieci e poi riprovò e questa volta le parole uscirono “Sana io… volevo dirti… che… io… ti…” ma a quel punto furono interrotti dai loro amici che, guarda caso, passavano proprio di lì “Heric, Sana che cosa ci fate qui?” chiese Terence, “o no, non di nuovo” pensò Rossana, che dopo aver salutato gli amici prese per un braccio Heric e lo trascino lontano… “Qui nessuno ci disturberà, o almeno spero” disse Sana. Heric se pur turbato sorrise, ( e sì uno dei suoi rari sorrisi N.d.A.), e aggiunse “ Terence permettendo…” e scoppiarono a ridere. Poi Sana diventò seria e disse “Heric”, ma lui la zittì, posandole dolcemente un dito sulle labbra, “avevo iniziato un discorso, ricordi?
Io volevo dirti che… ti voglio bene ecco te l’ho detto, ti
ho sempre voluto bene fin da quando i maschi disturbavano le lezioni, non lo
volevo ammettere, ma è così, lo so, sono stato uno sciocco a mettermi con Fanny
solo perchè ti assomigliava, ma cerca di capire tu stavi con Charles e io ero geloso
e poi tu sembravi ostinarti a non capirlo e questo mi faceva arrabbiare ancora
di più e …” Heric si bloccò, Sana gli aveva appoggiato un dito sulla bocca per
zittirlo… “Ei ora tocca a me, sono io la star” disse sorridendo; “ non sai da
quanto tempo aspettavo che tu me lo dicessi! E' vero il mio cuore non voleva
ammetterlo, ma tu mi sei sempre piaciuto fin dalla prima volta che sono entrata
in classe e ti ho visto seduto in un angolo, mentre ascoltavi la musica avevi
uno sguardo così triste… ma il mio cervellino non ci arrivava, ho capito che mi
piacevi solo, quando durante le riprese della casa nel bosco, sono riuscita a
telefonarti e tu mi hai detto che ti eri innamorato di Fanny e che era la tua
ragazza. Dopo quella telefonata non volevo più vedere nessuno e ho pianto per giorni
interi… In più avevo la gamba fratturata in tre punti, perchè le fan di Charles
erano gelose di me e una sera mi hanno preso a bastonate”, Heric la guardò
sorpreso, “ma quello non era niente in confronto a quello che ho provato”
continuò Sana, “quando tu mi hai detto quelle cose, e poi ti ricordi Heric
quando, mentre aspettavamo che Nakao si risvegliasse, ti ho detto che non
riuscivo a capire perchè Nakao avesse detto, che la sua vita non aveva più
senso e tu mi hai ricordato di quella volta?” Heric annuì “ beh non era vero, ”
disse Sana abbassando lo sguardo “nell’ultima scena del film la casa doveva
essere bruciata e io dovevo aspettare il momento del segnale per uscire, ma mi
ero messa a ballare e il dolore alla gamba mi era tornato più forte che mai, allora
stavo cercando la radiotrasmittente per chiamare Robby e nella manica del
kimono ho trovato invece il cicalino, le immagini della telefonata mi sono
ritornate in mente, mentre il fumo mi faceva tossire e ricordo di aver pensato
Fatemi sapere com’è mi raccomando recensite, ci vediamo al prossimo capitolo! Kiss
ryanforever