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Autore: Sanae Nakazawa    01/09/2004    9 recensioni
Camminò a passo spedito per i corridoi di tanto in tanto nascondendosi dietro le spesse colonne per assicurarsi che la strada fosse libera. La biblioteca era a pochi passi, poteva vedere il pesante portone socchiuso e il buio della Sala interrotto da qualche timido raggio lunare. Avanzò impaziente e con una punta di eccitazione verso di esso quando un sordo rumore e l'improvvisa perdita della vista la fece sobbalzare. Aveva urtato qualcuno. Centrato in pieno più che altro.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN BALLO  Rimirando perplessa il proprio riflesso Hermione fece qualche passetto indietro inarcando appena il sopracciglio gridando

"Ti scriveremo ogni giorno..." Ginny piagnucolò tenendo la mano dall'amica.
Ron e Harry si scambiarono un'occhiata complice. 
"Dai Ginny si tratta solo di una settimana! Hermione è forte sopravviverà anche a questo"
Hermione tirò un sospiro stanco mentre guardava Ron accennando un sorriso.
Aveva avuto il permesso speciale di accompagnare gli amici alla stazione ed era abbastanza straziante doverli vedere partire.
Certo, non che fosse la prima volta che passavano le vacanze separati ma, in genere, se Hermione restava ad Hogwarts a Natale, vi restavano anche Harry e Ron, e tutto era dieci volte più bello in loro compagnia.
Salutò il treno con la mano mentre si allontanava sempre di più, sino a diventare un piccolo puntino rosso nel candore del paesaggio innevato.
Rimase qualche secondo con lo sguardo perso
mentre il vento le pungeva il viso.
Una settimana.
Lei era forte.
E avrebbe sopravvisuto anche a quello.
Si strinse il mantello addosso rabbrividendo e tornò con passo tirato verso il castello.

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Hogwarts si era letteralmente svuotata.
La cena di quella sera fu talmente tranquilla che la Sala Grande quasi non sembrava quella che era il giorno prima.
Come già accadde in passato, essendo che il numero di studenti rimasti raggiungeva miseramente una ventina di anime, fu allestito un grosso tavolo lungo al centro della stanza nel quale presenziavamo sia studenti che professori.
Hermione sedeva accanto a due ragazze Grifondoro del secondo anno che parlottavano sommessamente tra loro. Consumò il suo pasto pigramente e nel frattanto si guardò intorno.
Un folto gruppo di Tassorosso si scambiavano battute mentre un paio di Corvonero si concentravano sulla cena.
Di fronte a lei cinque Serpeverde lanciavano occhiate sprezzanti verso i compagni delle altre Case. Solo Malfoy sembrava non aver intenzione nè di prendere in giro i Tassorosso troppo gioviali, nè consumare la cena.
Girava il cucchiaio nella minestra perso nei suoi pensieri con lo sguardo arrogante posato sul tavolo.
Hermione provò una rabbia improvvisa per il ragazzo. Da lì a due ore sarebbero stati soli a scontare una punizione poco meritata e lui era, non solo tranquillissimo, ma addirittura sembrava annoiato!
La ragazza fece uno sbuffo cercando di immaginare quali terribili angherie avrebbe dovuto sopportare, diede un'occhiata al suo orologio, e consumò il resto della sua cena in silenzio.

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"Seguitemi."
La McGranitt li precedette per un corridoio buio e isolato. Le pareti erano piene di crepe e tutto aveva l'aria di essere in disuso da anni.
Strette porte color mattone si stagliavano frequenti ambo i lati delle mura. 
Malfoy si cacciò le mani nelle tasche del pantalone con noncuranza e schioccò un'occhiata divertita ad Hermione.
I suoi occhi color ghiaccio brillarono, di certo pensava a quale tortura infliggere alla ragazza per quella sera.
Lei non se ne accorse neppure, con il capo chino seguiva la Professoressa a qualche passo di distanza. 
Non gradiva un trattamento simile dalla docente che più stimava e che più aveva fiducia in lei. Decise di adempiere con diligenza i compiti che avrebbe loro assegnato solo per recuperare quella stima che aveva fatto perdere nei suoi confronti.
Camminarono per ancora qualche minuto fin quando l'austera insegnante si fermò ed aprì adagio una delle porte.
"Severus? I ragazzi sono qui"
Intravide Piton chino su una cassa. L'uomo, non appena loro fecero ingresso nella stanza, si mise ritto e li osservò, soffermandosi particolarmente su Hermione, ostentando una smorfia di disgusto misto a compiacimento.
La stanza era piccola e male illuminata. Piccole torce sudice si stagliavano contro le pareti insieme a bassi scaffali polverosi traboccanti di oggetti altrettanto sporchi.
Malfoy si guardò attorno incuriosito avanzando nella stanza.
"Cosa dobbiamo fare?" mormorò soffermandosi ad osservare le grosse casse ammucchiate contro la parete.
"Il vostro compito è di scartare e lucidare tutti gli oggetti presenti in queste casse" la McGranitt le indicò appena accanto a lei, mantenendo l'espressione rigida e inflessibile "...queste sono reliquie che si tramandano da generazioni al castello e che sono state conservate con estrema cura..." Draco sembrò sopprimere a stento una risata, tossicchiò e si mise più dritto.
"Come avrete notato le casse sono quattro, pretendo che riusciate a pulire una cassa al giorno. I giorni restanti vi occuperete degli scaffali."
La McGranitt attraverò la stanza spicciola e si fermò sull'uscio. Piton la seguì.
"La vostra punizione per oggi termina quando finirete di pulire il contenuto di una cassa per intero." la donna uscì definitivamente.
L'arguto professore di Pozioni indugiò ancora qualche secondo. Sorrise mellifluo ad Hermione "Niente magia. Buonanotte." chiuse la porta a chiave.
I ragazzi rimasero entrambi di stucco.
Addirittura li avevano chiusi dentro.
Forse avrebbero dovuto passare la notte per intero lì cosa che allettava poco entrambi.
Hermione sapeva che Malfoy non le avrebbe messo le mani addosso neanche se minacciato, quindi da un lato era tranquilla.
Scongiurò mentalmente che quella notte fosse più breve del solito.

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CONTINUA

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I Pg della saga non sono miei, ma appartengono a JK Rowling!

Sanae

  
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