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Autore: Tinkerbell92    03/05/2013    0 recensioni
Avviso: La mia Trilly non rispecchia le caratteristiche di quella del telefilm, è resa semplicemente come la immaginavo per conto mio, visto che, come testimonia Tinkerbell - Parte 1, ho inventato il personaggio prima della messa in onda della seconda stagione.
***
Nel Mondo delle Fiabe, Trilly si ritrova costretta ad affrontare i problemi che derivano dall'essere una brava principessa, tra i quali, quello di mettere il bene del popolo davanti a tutto.
A Storybrooke, molti consigliano a Katherine di rifarsi una vita, dopo il divorzio, anche se la sua vita sentimentale non sarà affatto semplice.
(nb: alcuni personaggi della storia sono ispirati ai loro omonimi presenti nell'opera "Sogno di una notte di mezza estate", di Shakespeare).
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Archibald Hopper/Grillo Parlante, Nuovo personaggio, Regina Mills, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tinkerbell'
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- Storybrooke -

Da quando le sue amiche le avevano ricordato del Ballo di Halloween, Kathy aveva iniziato a lavorare diverse ore in più per tenere la testa lontana da quel pensiero.
Cosa del tutto inutile: man mano che si avvicinava il gran giorno, la città veniva ricoperta sempre di più dalle decorazioni a tema, tanto che, nel giro di una settimana, Kathy non riusciva nemmeno più a sopportare la vista di una zucca.
Era fastidioso: lei aveva sempre amato il giorno di Halloween fin da quando riusciva a ricordare e le piaceva anche partecipare al Ballo, perchè lo stato d'animo che aveva negli anni precedenti era diverso. Niente pretese sentimentali, niente problemi d'incertezza. Quelli sì che erano bei tempi!
Erano appena le sei di mattina e lei stava già guidando verso l'ospedale. Non aveva svegliato nessuno uscendo di casa, si era limitata a lasciare un biglietto con un augurio di buona giornata.
Parcheggiò la macchina e si diresse a falcate verso l'ambulatorio, imprecando sonoramente non appena si ritrovò all'entrata un enorme striscione che annunciava il Ballo.
"Maledizione, sembra quasi fatto apposta!" brontolò, scostando lo striscione con un gesto stizzito, e sobbalzò non appena una voce alle sue spalle commentò con aria divertita: "Qualcuno non ama le grandi occasioni?"
Kathy si voltò di scatto, sospirando scocciata: "Gold... si può sapere perchè Lei deve sempre apparire così all'improvviso? E... cosa ci fa già in piedi a quest'ora?"
L'uomo alzò le spalle con un mezzo sorriso: "Un povero vecchio non può fare una passeggiata di mattina presto? A quest'ora la temperatura è piuttosto piacevole..." "Oh, dubito, dato che siamo a fine Ottobre" commentò acida Kathy.
Il signor Gold la fissò con aria curiosa: "Lei, invece? Non sapevo che iniziasse a lavorare così presto..." Kathy abbassò lo sguardo: "Diciamo che, ultimamente, lavorare è l'unico modo per tenere la mente occupata. Ho... un po' di pensieri per la testa e non mi piace la confusione."
Gold annuì con fare comprensivo: "Oh, siamo in due allora. La capisco benissimo. Se non sono indiscreto, posso sapere qual'è la causa del suo... fastidio?" "Beh... diciamo che mi sto facendo coinvolgere troppo in cose da cui dovrei stare alla larga." rispose sbrigativa Kathy, sperando di eludere altre domande. Ma Gold non sembrò cogliere il suo desiderio: "Coinvolgimento, eh?"
Diede una rapida occhiata allo striscione e commentò con aria maliziosa: "Se c'è di mezzo il Ballo allora devo supporre che il coinvolgimento sia sentimentale, giusto?"
Kathy strinse il pugno e spinse la porta d'ingresso con fare sbrigativo: "No, si sbaglia. Se non le dispiace, ora devo lavorare. Buona giornata, signor Gold" "Buona giornata" rispose lui, con un mezzo sorriso.
La guardò allontanarsi attraverso il vetro della porta e commentò con un sussurro: "Orgogliosa e testarda. Non cambi proprio mai, eh, Trilly?"

Verso le undici Kathy ebbe un'altra visita inaspettata.
Dopo aver congedato una giovane paziente, la dottoressa si stupì molto nel veder entrare nel proprio studio un ragazzino che ben conosceva: "Henry? Che cosa ci fai qui?"
Il bambino si sedette alla scrivania, mostrandole il polso bendato: "Mi sono fatto male mentre giocavo in cortile con i miei compagni. Sono caduto e mi sono fatto un taglio. Ho detto alle maestre che stavo bene, ma Mary Margaret ha insistito perchè mi facessi visitare." "Chi ti ha accompagnato?" domandò la dottoressa, mettendosi gli occhiali.
Henry sorrise, osservandola mentre lo sbendava delicatamente: "Mi ha portato qui la bidella." "Wow, è davvero un taglietto niente male, eh?" commentò sarcastica Kathy, osservando la ferita del piccolo "Mary Margaret ha fatto comunque bene a mandarti da me. Se sei caduto in giardino chissà quanti batteri avrai raccolto. Tua madre darebbe di matto se lo scoprisse"
Lo disinfettò con cura, poi fece una smorfia: "Mi sa che mi toccherà darti un paio di punti... devi aver fatto un bel volo per procurarti un taglio così" Henry annuì: "In effetti... fa tanto male quando ti mettono i punti?" "Bene non fa" rispose Kathy con aria colpevole.
Il bambino sospirò e alzò le spalle: "Posso sopportare" "Facciamo che ti anestetizzo un po' prima, okay?" "D'accordo"
Non appena l'anestesia fu pronta, Henry guardò ad occhi spalancati l'ago che entrava nelle propria pelle, così la dottoressa cercò di distrarlo tirando fuori il suo argomento preferito: "Allora, ti va di raccontarmi qualcosa sul tuo libro di fiabe? Magari su... Trilly..."
Il bambino si illuminò: "Ma certo! Così magari ti aiuto a ricordare! Che cosa vuoi sapere?" "Mmmh" Kathy ci pensò un po' su "Non so... i suoi contatti, magari... di sicuro le sue relazioni andavano oltre Peter e i Bambini Sperduti." "Non le piaceva Wendy" rispose Henry, dopo averci un po' pensato "Era gelosa perchè aveva paura che le rubasse Peter."
"Oh" mormorò distrattamente Kathy "Suppongo quindi che Wendy a Storybrooke non rientri tra le mie amicizie..." "In realtà è una tua paziente!" "Davvero? E chi?"
Henry assunse un'aria maliziosa: "Non appena la vedrai te lo dirò" "D'accordo"
Kathy diede una controllatina al primo punto, poi inziò a girare un po' attorno all'argomento: "Ma oltre al mondo dell'Isola Che Non C'è... insomma, che altri amici o nemici aveva? So che Neverland non era la sua terra natale, almeno da quello che mi hai detto una volta. Era una Principessa?" "Oh, sì!" trillò Henry "La Principessa delle Fate!" "Wow, sono una principessa. Ed era benvoluta dal suo popolo?"
Henry ci pensò su: "Credo si sì. Era una ribelle, ma buona. E anche molto coraggiosa." "Questo mi fa sentire sollevata" rise la donna, diventando però seria all'improvviso "Ma..." cercò le parole giuste per chiederlo "Trilly era molto piccola no? Aveva rapporti con quelli della sua statura? Magari, chessò... qualcuno di... piccolo... verde... saltellante..."
Le venne un fortissimo istinto di prendersi a pugni dopo un'uscita del genere, ma Henry non sembrò cogliere il suo disagio: "Beh... conosceva il Grillo Parlante..." "Davvero?" si interessò lei "E... erano amici?" "Mmmh" Henry assunse un'aria dubbiosa "Non proprio. Cioè, dovrei rileggere la storia, ma mi sembrava che in certi punti loro..." "Loro?"
Il bambino sorrise leggermente "Si... piacessero..."
Kathy fu scossa da un brivido, cercando di non mostrare quanto fosse arrossita: "Si... piacevano?" "Non ne sono sicuro" rispose il piccolo, fissandola con aria interrogativa "Ma perchè ti interessa? Ti piace Archie, per caso?" "No!" si affrettò a rispondere lei "Ehm... ero solo curiosa."
Gli bendò il polso e sorrise: "Fatto. Puoi pure tornare a scuola adesso." "Okay, grazie Kathy"
Whale entrò nello studio proprio mentre Henry usciva e sfoderò il migliore dei suoi sorrisetti maliziosi: "Ebbene, sembra che tu le stia provando tutte..." "Non so a cosa ti riferisci" replicò lei impassibile. Whale non trattenne una risatina: "Oh, andiamo! Sei talmente spaventata da questa situazione da arrivare a chiedere ad un ragazzino informazioni sulle controparti fiabesche che vi ha assegnato!"
Kathy si alzò di scatto dalla sedia con aria offesa: "Hai origliato, brutto idiota?" "In realtà hai lasciato la porta aperta. Volevo venire dentro per darti queste analisi" posò dei fogli sulla scrivania " Ma mi sembrava sgarbato interromperti..." "Whale, io..."
Kathy si morse la lingua per il nervoso, fulminandolo con lo sguardo: "Si può sapere perchè devi sempre farti gli affari miei? Le mie... questioni sentimentali non dovrebbero nemmeno toccarti..." "Mi impiccio perchè sei mia amica" rispose candidamente Whale, cambiando leggermente tono "E non mi piace vederti in queste condizioni."
Una lunga pausa di silenzio seguì l'affermazione.
Kathy sospirò, togliendosi gli occhiali e posandoli sulla scrivania: "Perchè sono tua amica..." "Non lo sei?" Whale sorrise con aria sincera "Ormai, dopo anni che lavoriamo insieme, mi viene spontaneo considerarti così. Magari puoi chiedere ad Henry se le nostre controparti incantate erano in amicizia"
Entrambi risero e Kathy scosse la testa: "Ti ha mai detto chi sei tu nel suo Mondo delle Fiabe?" "Mmmh... sinceramente no" "Se tutto va bene, salterà fuori che sei Bambi..." Whale rise annuendo: "Forse sì. Chi può dirlo?"
L'orologio battè le undici e mezza. Kathy assunse un'espressione più gentile e domandò: "Secondo te cosa dovrei fare, Vince?"
L'uomo diede un'alzata di spalle: "Io inizierei andando all'appuntamento che hai fissato per domani senza troppi ripensamenti. Poi, chissà, potresti anche invitarlo al Ballo..." Kathy sospirò e sorrise vagamente: "Ci penserò" "Io sono sicuro che lo farai" "Davvero?"
Whale uscì dallo studio strizzandole l'occhio: "Credimi, mi darai retta" "Staremo a vedere!" rispose lei, con un sorriso.
Non appena fu certa che il dottore si fosse allontanato, Kathy compose velocemente un numero, controllando costantemente l'orologio: "Emma? Ciao sono Kathy. Senti, avresti impegni nel pomeriggio?"

"Okay, ora fà una giravolta, così che possiamo darti gli ultimi ritocchi." "Ruby, mi sento stupida..." "Fallo e basta!"
Kathy si guardò dubbiosa allo specchio appeso alla parete della propria camera ed eseguì una leggera piroetta, arrossendo fino alle orecchie. Ruby la osservò attentamente, poi si rivolse alle altre: "Che ve ne pare?"
Mary Margaret sorrise in segno di approvazione, mentre Emma storse un po' le labbra: "Sta bene... solo che è un po' troppo... rigida. Dovresti scioglierti un po' di più, Kathy." "Come fosse facile!" protestò la donna "Non porto i tacchi alti da secoli..." "E' tutta questione di pratica" replicò Ruby con aria da intenditrice.
Kathy si osservò di nuovo allo specchio: le avevano fatto indossare una gonna beige a vita alta, che non le arrivava nemmeno alle ginocchia, una camicetta senza maniche aperta di almeno due bottoncini e un paio di scarpe decollette color avorio scuro, con un tacco di almeno dieci centimetri.
Sfiorò la fibbia dorata del cinturino che portava stretto in vita e si voltò verso la sorella: "Lily, che ne dici?" La ragazza sorrise appena: "E' un po' strano, in effetti. Non ti vedevo vestita così da... da tanto tempo."
Ruby prese Kathy per mano e la fece accomodare su una sedia: "E ora le Stretegie" " Strategie?" ripetè stupita la dottoressa "Devo preoccuparmi?" Le altre scoppiarono a ridere.
"Le Strategie non sono altro che piccoli accorgimenti per fare centro" spiegò Ruby, trattenendo a stento un sorriso "Allora, innanzitutto accavalla le gambe e tieni la schiena dritta. Mentre parli, ogni tanto, toccati i capelli con fare seducente e mordicchiati le labbra."
Kathy sospirò e provò ad obbedire. Emma aggrottò la fronte e Ruby scosse la testa: "No, no, Kathy, così sembra che stai spazzando via la forfora dalla spalla! Devi toccarti i capelli in maniera elegante!" "Io non ho la forfora!" protestò Kathy, gettando un'occhiataccia a Mary Margaret e Lily che cercavano invano di trattenere le risate "E voi non ridete! Non c'è niente da ridere! Mi sento già abbastanza scema così..."
Ruby le prese la mano e le fece eseguire il movimento corretto: "Vedi? Cooosì!"
Kathy sbuffò e alzò gli occhi al cielo: "E poi? C'è altro?" "Mmmh, sì!" Ruby le slacciò il terzo bottoncino e le aprì un po' la scollatura "Fingi di avere caldo e mostra un po' il decollette. Funziona sempre." "Stai scherzando?"
Kathy si richiuse la camicetta con aria allucinata: "Non voglio mostrare nulla! Anche perchè non è che ci sia molto da mostrare..." "Questo non importa!" la interruppe Ruby "Agli uomini piacciono queste cose." "Forse però Kathy ha ragione" intervenne Mary Margaret "Insomma, l'Uomo Misterioso è un tipo timido e un po' imbranato, stando a ciò che ha detto. Credo che un atteggiamento troppo esplicito lo stenderebbe..."
La giovane barista si battè il palmo della mano con un pugno: "Esatto! STENDERE lo devi! Vediamo se poi avrà il coraggio di rifiutare quando lo inviterai al Ballo!" "Okay, credo che per oggi possa bastare" la interruppe Kathy "E poi non è detto che lo inviterò al Ballo..."
Ruby aprì la bocca per rispondere, ma Emma la interruppe: "Senti, Kathy, io ti dò un unico consiglio: sii te stessa e non stare rigida. Sei una bella donna, di sicuro andrà alla grande" "Grazie, lo spero" rispose la dottoressa.
Ruby non sembrava molto convinta, ma evitò di discutere. Lily diede una rapida occhiata all'orologio e sussultò: "Oh, io devo andare ho, ehm... un appuntamento..." "Un appuntamento?" si stupì Kathy "E con chi?" "Ehm..."
Lily arrossì, ma assunse un fare sbrigativo: "Devo vedere August... cioè, ha detto di stare per scrivere un nuovo libro e così pensavo di intervistarlo per il Daily Mirror... solo motivi di lavoro, eh..." "Sì, certo" commentò sarcastica Kathy "Vedi di scrivere almeno due righe, tanto per coprire la cosa..."
Lily le gettò un'occhiata semi-imbronciata ed uscì di corsa di casa con il cappotto ancora in mano. Emma scosse la testa: "August fa conquiste e non mi dice nulla... che razza di infame! Vabbè, ragazze mie, io vi saluto, vado a trovare Henry. Ah, grazie per stamattina, Kathy, ho saputo che è venuto da te per farsi curare il polso." "Oh, nessun problema, è stato un piacere." rispose la donna bionda.
Mary Margaret si annodò la sciarpa al collo e alzò le spalle: "Sarà meglio che vada anch'io, devo correggere dei compiti ancora. Buona fortuna per domani, Kathy." "E speriamo di conoscere presto l'Uomo Misterioso!" le strizzò l'occhio Ruby, seguendo la giovane insegnante fuori dalla porta.
Kathy sorrise tra sè e sfiorò distrattamente uno dei pendagli del proprio braccialetto d'argento. Un breve flash attraversò la sua mente, assumento per un istante la forma di una giovane fata dall'espressione seria, la cui testa bionda era cinta da una coroncina di diamanti.
La cosa strana era che quella fata le assomigliava in una maniera impressionante...

***
Angolo dell'Autrice: Ok, quanti mi ritengono l'essere più spregevole della Terra? Ho atteso mesi prima di aggiornare, lo so, sono imperdonabile.
Spero tanto di non deludervi con il prossimo capitolo, anche perchè in questo non è successo granchè.
Scusate ancora, un bacio a tutti!

  
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