Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mitsuki91    07/05/2013    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Draco Malfoy avesse scoperto il segreto di Severus Piton? Avrebbe continuato il suo lavoro di Mangiamorte, l'avrebbe denunciato o si sarebbe ribellato al Signore Oscuro per combattere a fianco dell'Ordine?
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bene, eccomi qui a pubblicare anche questo capitolo =)
Ringrazio chi mi segue/preferisce/ricorda e chi mi lascia un parere ;)
Buona lettura! =)


Ottavo capitolo

Minerva McGranitt prese una fiala dall’interno del mantello. Conteneva un liquido trasparente che sembrava acqua: Veritaserum.
“Lei comprende, signor Malfoy, che dobbiamo aspettare che un altro membro dell’Ordine sia presente. Non vorrei che si dicesse che… Mi abbia manipolato, o cose simili.”
Draco annuì con un cenno del capo. Aspettarono circa dieci minuti e poi uno schiocco annunciò la materializzazione di un uomo: Malocchio Moody.
Draco si sentì improvvisamente nervoso: non gli piaceva quell’uomo, anche se sapeva che era stato un impostore a trasformarlo in un furetto, anni prima.
“Malfoy.” disse, quasi ringhiando.
“Professor Moody… O forse non proprio professore…”
“Beh, uno dei vostri mi ha impedito di insegnare. E se non ricordo male tu sei già un Mangiamorte… Perché sei qui?”
Draco mise tutta la decisione che poteva nel suo sguardo.
“Perché mi hanno marchiato contro la mia volontà. Non voglio più essere un Mangiamorte; vivo da più di un anno con il Signore Oscuro e tutto ciò che fa mi fa ribrezzo. Non voglio questa vita. E, a parte il professor Piton, non lo sa nessuno.”
“Piton, eh? Silente si fidava di lui. E lui l’ha ucciso.”
“Come ho detto alla professoressa McGranitt, se accettate me accettate anche lui. Ho prove certe che lui non stia dalla parte del Signore Oscuro, anche se non posso rivelarvi nulla in tal senso.”
Moody si avvicinò così tanto che Draco indietreggiò con il busto, l’espressione improvvisamente allarmata. Deglutì.
“Credi davvero di poter mettere condizioni, pivello?”
“Alastor.” intervenne la McGranitt “Ha detto che berrà il Veritaserum. Evita di fare certe scene, almeno finché non avremo appurato la sua… Buona volontà.”
Moody si ritirò e continuò a guardarlo sprezzante – con l’occhio buono.
“Scusa, sai, se non mi fido di uno schifoso Mangiamorte.”
“Alastor.”
“Bene, dagli questo Veritaserum!”
L’interrogatorio non fu poi così brutale come si aspettava. Draco non sentì neppure l’influenza del Veritaserum: si teneva le cose dentro da fin troppo tempo, parlarne era una liberazione.
Descrisse le torture che era costretto ad infliggere ai prigionieri; di come avesse passato male l’anno prima, con la missione di uccidere Silente pena una rivalsa sui suoi genitori; degli orrori che vedeva ormai quotidianamente a casa – che non era neppure più sua –; il sollievo che provava tornando ad Hogwarts, nonostante la situazione non fosse poi molto diversa; il fatto che Piton fosse sempre stato dalla parte dell’Ordine, che lui gli insegnasse Occlumanzia per evitare di incappare nell’ira del Signore Oscuro… Questo e molto altro, nei dettagli.
Dopo circa venti minuti che parlava, la gola ormai secca, Minerva McGranitt lo interruppe.
“Capisco. Sono certa che le tue motivazioni siano sincere, non c’è modo di imbrogliare il Veritaserum. Ancora mi chiedo come mai sostieni che Piton sia dalla nostra parte… Dopo quello che ha fatto… Ma, prima di questo, devo ammettere che come collega lo stimavo.”
“Bah. Per me chi è un Mangiamorte non smette mai di esserlo. Piton è feccia, e scommetto che lui è convinto che stia dalla nostra parte, per quello lo dice anche sotto influsso del Veritaserum, ma che non sia la verità.”
“Alastor, non contraddirti da solo! Draco è stato marchiato, eppure è qui per chiedere aiuto. Non è un Mangiamorte convinto, quindi non vedo come mai Piton potrebbe non esserlo a sua volta!”
“Ha ucciso Silente, Minerva!”
I due si guardarono per un lunghissimo minuto, fulminandosi con lo sguardo.
Draco non sapeva che fare, così scelse di stare zitto.
Alla fine la McGranitt scosse la testa.
“Se ti fidi di lui, come spero che tu faccia, dato quello che hai sentito, allora dobbiamo accettare di nuovo Piton. Non sappiamo perché abbia fatto quello che ha fatto, però…”
“Non puoi davvero volerlo riammettere nell’Ordine!”
“Non ho detto questo. Non dobbiamo litigare fra noi, Alastor… Severus non chiede di partecipare alle riunioni o cose simili… Mi sbaglio?”
Si era rivolta a lui, che si affrettò a confermare.
“Non mi ha detto molto, in proposito. Ma so per certo che, in ogni caso, non ne avrebbe il tempo. E’ occupato a fare il preside, a correre se il Signore Oscuro lo chiama, ad insegnare a me Occlumanzia. Mi ha detto… Mi ha detto solo che ha un messaggio per Potter. Ma che lo dovrà consegnare… Più in là.”
La McGranitt aggrottò le sopracciglia, mentre Alastor esclamava: “Ah!”
Draco ignorò l’uomo – che stava continuando a dire: “Sicuro, vuole Potter. niente di più facile! Diamoglielo su un vassoio d’argento, certo. E noi ci dovremmo fidare!” – e sostenne lo sguardo della professoressa. Alla fine lei fece un breve cenno del capo.
“In ogni caso, non siamo qua per Piton, ma per lei, signor Malfoy.”
Draco annuì.
“Alastor, converrai con me che il ragazzo ha bisogno di protezione. Si è rivolto a noi, non possiamo sbattergli le porte in faccia.”
“Dovremo proteggere lui e la sua famiglia?!”
“No.” era stato Draco a parlare “I miei non sanno nulla. Sono qui solo per conto mio: non voglio metterli in pericolo.”
Era ancora sotto l’effetto del Veritaserum, ne era consapevole. Forse questo giocò a suo favore: Moody smise di osservarlo con disprezzo e assunse un’espressione neutra.
“Molto bene, ragazzo. Ti garantiremo protezione, nei limiti del possibile, ma questo non significa che potrai partecipare attivamente alla vita dell’Ordine. Più avanti, se te lo meriterai, potrai farlo. Mi raccomando: se te lo meriterai.”
“Sì, sono d’accordo.”
Draco si sentì come se si fosse tolto un peso dal cuore. Ora, forse, capiva come aveva fatto Potter a sopravvivere al terribile – per lui, non per se stesso – quinto anno: aveva quella specie di circolo su cui contare, mentre tutta la sua vita andava a pezzi. Lui, ora, aveva l’Ordine della Fenice.
La McGranitt uscì dalla stanza, tornando poco dopo con Aberforth, che lo ricondusse giù per il passaggio e fuori nel bagno. Draco tornò nel locale, ignorato da tutti gli avventori, e decise di fermarsi ancora un po’ per finire la sua Burrobirra ormai fredda.
Stava per andarsene quando la voce di Aberforth lo fermò.
“Ehi! Mi devi due falci.”
Sorrise, mentre cercava nel mantello le monete.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mitsuki91