TRAILER YOUTUBE: http://www.youtube.com/watch?v=RYfTYy9ZGYU (guardatelo, è importante che lo facciate, così potete capire meglio il contenuto e il significato della storia, grazie mille!)
INTRODUZIONE.
Continuava a tagliare sul suo esile polso, cercando di sfogare tutta la sua rabbia. Le sue lacrime si mescolavano al sangue caduto a terra nella sua camera.
Si chiamava Jillian Parker, ma per tutti era semplicemente Jill. Diciott'anni, due dei quali passati a tagliarsi, alcolizzarsi e drogarsi. Forse vi chiederete,come mai questa fine? una ragazza così bella, rimasta in solitudine.
Sua madre, Mary, morì tre anni fa in una lite con suo padre, John Parker, aveva sempre alzato le mani su di lei, ma quella volta bastò poco per toglierle le vita.
Suo fratello Jack, morì investito da una macchina guidata da un uomo ubriaco. E suo padre venne arrestato durante una rissa. Successivamente si tolse la vita in carcere.
Non ha mai avuto nessuno che la capisse, che l'aiutasse, nessuno che la salvasse da tutto ciò. Solo i ''compagni'' con la quale divideva droga e alcool. Da tre mesi era stata sfrattata dalla casa nella quale viveva con i suoi, perché non pagava l'affitto, e viveva nel ghetto di New York.
Sette Dicembre 2O12.
«Quanti grammi?» fece con tono discreto lo 'spacciatore personale' di Jill.«Dammene... venti.» disse la ragazza mentre, dopo essersi guardata alle spalle, cacciava cinquanta dollari dalla tasca della sua felpa.
«Tieni» mise quei venti grammi, conservati in una bustina, nella tasca, al posto dei cinquanta dollari e scappò via.
Sapeva che tutto ciò le faceva solo male, ma non riusciva a smettere, perché quando si tagliava sfogava tutta la sua rabbia, quando si drogava riusciva a dimenticare tutto. Ogni volta che le persone l'avevano disprezzata, ogni lacrima versata, ogni sofferenza causata da qualcuno a cui lei teneva, ogni volta che aveva passato il natale da sola piangendo e guardando dalla finestra la neve ,per poi correre in bagno e tagliarsi ancora, aspettando che tutto finisse. E anche quest'anno, Natale stava arrivando e lei era ancora sola.
Sola con le sue pasticche, con la sua marjiuana, con la sua cocaina. Sola con il suo wisky. Sola con se stessa. Come lo era sempre stata.
Continua con il Primo Capitolo.