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Autore: Sanae Nakazawa    16/09/2004    3 recensioni
Camminò ancora con l'andamento di un leone in gabbia, misurando le strisce di terra umida coi passi combattuto sul da farsi. Senza neanche avere la lucidità di riflettere sulla propria azione, corse per le scale e spalancò la porta della Torre. Si guardò attorno, l'aula era completamente vuota. Il banco, la sera prima ricoperto di pergamene e mappe stellari, spoglio e polveroso. Chiuse gli occhi stringendo i pugni. Desiderava ascoltare quella vocetta fastidiosa dargli dello stronzo. 
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA TORRE DI ASTRONOMIA
CAPITOLO 2 

"Che cazzo sei?" Draco balzò all'indietro terrorizzato. La porta non gli era mai sembrata tanto allettante.
Stava quasi per saltare in piedi quando un velo trasparente scivolò sul pavimento rivelando il suo contenuto.
"Un mantello....un mantello dell'invisibilità...ma dove diavolo lo hai preso?"
La Granger tentò invano di coprirsi il volto in un gesto goffo che fece quasi sorridere il ragazzo.
Draco allungò la mano verso la chiazza argentea stagliata sul pavimento ma la lei fu più veloce. Piegò il mantello e lo infilò nella borsa sbrigativa.
Le guance lievemente arrossate e i capelli scompigliati la facevano sembrare una bambina appena tornata da una corsa.
Draco rimase in un imbarazzante silenzio per molto tempo cercando di guardare altrove.
Tutti quegli avvenimenti gli avevano fatto dimenticare il motivo principale per il quale si trovavano lì.
"La cometa!" la Granger urlò entusiasta indicando il cielo. Lui seguì la sua mano lentamente.
Sorrise.
Dimenticò tutto il resto e sorrise.
Chiazze biancastre impiastricciavano il cielo. Poteva scorgere sottecchi la Granger che sorrideva almeno quanto lui. Non l'aveva mai sentita così vicina, neppure quella sera che per poco non l'aveva baciata.
Si era creato il contatto ma stavolta era più solido. Anche se non erano vicinissimi, anche se non si toccavano, una robusta trave univa le loro menti.
La Tabur e la Luna illuminavano la stanza. 
Senza neanche rendersene conto Draco cercò la sua mano.
Scivolò sul pavimento col palmo fino a sfiorargliela. Lei si voltò di scatto ma non disse nulla.
Lui, come guidato dall'incantesimo Imperio, gliela strinse sentendo una morsa alla bocca dello stomaco.
Sarebbe rimasto lì ancora per chissà quante ore ad ammirare quello spettacolo della natura e a stringerle la mano, in silenzio.

*

Varcò la soglia della sua stanza con titubanza. La mente ancora offuscata dal calore della sua mano. 
Pansy era addormentata, inginocchiata a terra e col capo poggiato sul letto.
Aveva gli occhi contorniati di rosso. Doveva aver pianto un pò.
Draco sapeva di farle del male, tuttavia non riusciva a farne a meno. 
Sapeva perfettamente di non voler bene a Pansy, eppure doveva averla nel suo letto ogni notte per star tranquillo.
Tirò un pesante sospiro di stanchezza e diede un'occhio all'orologio.
Le cinque del mattino. Scrollò le spalle pesantemente e si avviò verso l'esterno dei Dormitori diretto in Sala Comune.

*

"Vorrei congratularmi con tutti voi" sorrise la Professoressa Sinistra osservando compiaciuta la classe dietro le sottili lenti dei suoi occhiali dorati.
"Quasi tutti voi..." i suoi occhi fissarono aspri Goyle che osservava fuori dalla finestra con fare beota "...hanno strappato un Oltre Ogni Previsione e mi ritengo abbastanza soddisfatta. Niente di meno abbiamo due Eccellente con lode!"
In classe si levò un brusio eccitato e molte teste si voltarono curiose da una parte all'altra per indovinare i fortunati.
La donna si sistemò meglio gli occhiali e tossicchiò brevemente mentre un sorriso le si stendeva più largo sulle labbra "Draco Malfoy ed Hermione Granger. Ottimo lavoro."
Draco sorrise compiaciuto e si guardò intorno. Amava essere lodato e ammirato, sopratutto in presenza di Grifondoro.
Ammiccò superbo verso la Granger quando notò che la ragazza giaceva addormentata, col capo poggiato sulle braccia.
Ricordò solo in quel momento che avevano passato la notte insieme e un fastidioso grappo alla gola gli bloccò le parole che avrebbe tanto voluto rivolgerle.
La secchiona Mezzosangue non si smente mai. Non è che avrai copiato da me?
Si limitò a fissarla a labbra socchiuse mentre la campanella suonava la fine dell'ora.

*

La Professoressa Sinistra gli trattenne il braccio. Draco si voltò stupito scongiurando mentalmente che qualunque cosa volesse fosse di breve durata. Fece un cenno agli amici e si allontanò seguendo la donna.
La Granger era appoggiata alla cattedra, poco distante da dov'era accovacciata la sera prima.
Si esaminava le dita con aria assorta e non
badò minimamente a lui quando entrò a seguito della Professoressa.
"Sarò breve. Ogni anno, a Londra, si tiene un'importante concorso mondiale di Astronomia. Tutte le scuole di magia più prestigiose d'Europa vi partecipano, naturalmente anche la nostra..."
La Granger alzò appena lo sguardo e i loro occhi si incontrarono per un istante.
"...sarei molto felice se voi due costituiste il team che vi prenderà parte quest'anno." concluse speranzosa.
Draco si grattò la guancia per qualche secondo "Abbiamo scelta?"
La donna sorrise quasi intenerita "Naturalmente no."
I due ragazzi si guardarono esasperati per un attimo dimenticando tutto il resto. La Granger assunse un'espressione talmente ridicola che Draco fece i salti mortali per non ridere.
"Progettate qualcosa di brillante e sottoponetemelo. Vi do un mese di tempo. Avrete la Torre a vostra disposizione a qualunque orario e, naturalmente, vi esonero dai prossimi test."
Detto questo si congedò dai due con un cenno di saluto.
La Granger, dopo qualche minuto di silenzio, afferrò le sue cose e si avviò alla porta ma Draco la bloccò premendole la mano sulla spalla.
Lei si voltò.
"Mezzosangue..." disse con voce bassa e roca "...ci vediamo stasera così...parliamo di cosa organizzare, no?" cercò di essere il più cordiale possibile mentre si specchiava nelle iridi di lei.
La Granger alzò le spalle divincolandosi e tornò a camminare.
"Va bene" disse con noncuranza ruotando la maniglia.
Draco ne osservò la figura snella sparire dietro la porta. Si osservò la mano ricordando con quanta forza la aveva stretta alla sua la sera prima e pensò che quella convivenza forzata avrebbe portato nulla di buono.

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CONTINUA

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I Pg della saga non sono miei, ma appartengono a JK Rowling!
* Altra piccola nota *
In un commento mi è stato detto di aver "forzato" in un certo senso le esperienze dei ragazzi. Per l'amor di dio qua ognuno ha la sua visione delle cose però, dato che è una scelta la mia, non modificherò nei capitoli successivi eventuali scene di sesso o affini ((chi legge le mie fanfic si sarà accorto che gradisco inserirne sempre u.u)). Quindi mi scuso con chi è urtato da tale scelta, ma trovo che 16 anni siano un'età abbastanza nella norma per avere le prime esperienze. Non vogliatemene per questa decisione.
Grazie per aver letto anche questo capitolo anche se brevissimo, baci!

Sanae
Hogwartstoryline

  
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