LA TORRE DI ASTRONOMIA
CAPITOLO 2
"Che cazzo sei?" Draco balzò
all'indietro terrorizzato. La porta non gli era mai sembrata tanto allettante.
Stava quasi per saltare in piedi quando un velo trasparente scivolò sul
pavimento rivelando il suo contenuto.
"Un mantello....un mantello dell'invisibilità...ma dove diavolo lo hai
preso?"
La Granger tentò invano di coprirsi il volto in un gesto goffo che fece quasi
sorridere il ragazzo.
Draco allungò la mano verso la chiazza argentea stagliata sul pavimento ma la
lei fu più veloce. Piegò il mantello e lo infilò nella borsa sbrigativa.
Le guance lievemente arrossate e i capelli scompigliati la facevano sembrare una
bambina appena tornata da una corsa.
Draco rimase in un imbarazzante silenzio per molto tempo cercando di guardare
altrove.
Tutti quegli avvenimenti gli avevano fatto dimenticare il motivo principale per
il quale si trovavano lì.
"La cometa!" la Granger urlò entusiasta indicando il cielo.
Lui seguì la sua mano lentamente.
Sorrise.
Dimenticò tutto il resto e sorrise.
Chiazze biancastre impiastricciavano il cielo. Poteva scorgere sottecchi la
Granger che sorrideva almeno quanto lui. Non l'aveva mai sentita così vicina,
neppure quella sera che per poco non l'aveva baciata.
Si era creato il contatto ma stavolta era più solido. Anche se non erano
vicinissimi, anche se non si toccavano, una robusta trave univa le loro menti.
La Tabur e la Luna illuminavano la stanza.
Senza neanche rendersene conto Draco cercò la sua mano.
Scivolò sul pavimento col palmo fino a sfiorargliela. Lei si voltò di scatto
ma non disse nulla.
Lui, come guidato dall'incantesimo Imperio, gliela strinse sentendo una
morsa alla bocca dello stomaco.
Sarebbe rimasto lì ancora per chissà quante ore ad ammirare quello spettacolo
della natura e a stringerle la mano, in silenzio.
*
Varcò la soglia della sua stanza con
titubanza. La mente ancora offuscata dal calore della sua mano.
Pansy era addormentata, inginocchiata a terra e col capo poggiato sul
letto.
Aveva gli occhi contorniati di rosso. Doveva aver pianto un pò.
Draco sapeva di farle del male, tuttavia non riusciva a farne a meno.
Sapeva perfettamente di non voler bene a Pansy, eppure doveva averla nel suo
letto ogni notte per star tranquillo.
Tirò un pesante sospiro di stanchezza e diede un'occhio all'orologio.
Le cinque del mattino. Scrollò le spalle pesantemente e si avviò verso
l'esterno dei Dormitori diretto in Sala Comune.
*
"Vorrei congratularmi con tutti voi"
sorrise la Professoressa Sinistra osservando compiaciuta la classe dietro le
sottili lenti dei suoi occhiali dorati.
"Quasi tutti voi..." i suoi occhi fissarono aspri Goyle che
osservava fuori dalla finestra con fare beota "...hanno strappato un
Oltre Ogni Previsione e mi ritengo abbastanza soddisfatta. Niente di meno
abbiamo due Eccellente con lode!"
In classe si levò un brusio eccitato e molte teste si voltarono curiose da una
parte all'altra per indovinare i fortunati.
La donna si sistemò meglio gli occhiali e tossicchiò brevemente mentre un
sorriso le si stendeva più largo sulle labbra "Draco Malfoy ed Hermione
Granger. Ottimo lavoro."
Draco sorrise compiaciuto e si guardò intorno. Amava essere lodato e ammirato,
sopratutto in presenza di Grifondoro.
Ammiccò superbo verso la Granger quando notò che la ragazza giaceva
addormentata, col capo poggiato sulle braccia.
Ricordò solo in quel momento che avevano passato la notte insieme e un
fastidioso grappo alla gola gli bloccò le parole che avrebbe tanto voluto
rivolgerle.
La secchiona Mezzosangue non si smente mai. Non è che avrai copiato da me?
Si limitò a fissarla a labbra socchiuse mentre la campanella suonava la
fine dell'ora.
*
La Professoressa Sinistra gli trattenne il
braccio. Draco si voltò stupito scongiurando mentalmente che qualunque cosa
volesse fosse di breve durata. Fece un cenno agli amici e si allontanò seguendo
la donna.
La Granger era appoggiata alla cattedra, poco distante da dov'era accovacciata
la sera prima.
Si esaminava le dita con aria assorta e non
badò minimamente a lui quando entrò a seguito della Professoressa.
"Sarò breve. Ogni anno, a Londra, si tiene un'importante concorso
mondiale di Astronomia. Tutte le scuole di magia più prestigiose d'Europa vi
partecipano, naturalmente anche la nostra..."
La Granger alzò appena lo sguardo e i loro occhi si incontrarono per un
istante.
"...sarei molto felice se voi due costituiste il team che vi prenderà
parte quest'anno." concluse speranzosa.
Draco si grattò la guancia per qualche secondo "Abbiamo scelta?"
La donna sorrise quasi intenerita "Naturalmente no."
I due ragazzi si guardarono esasperati per un attimo dimenticando tutto il
resto. La Granger assunse un'espressione talmente ridicola che Draco fece i
salti mortali per non ridere.
"Progettate qualcosa di brillante e sottoponetemelo. Vi do un mese di
tempo. Avrete la Torre a vostra disposizione a qualunque orario e, naturalmente,
vi esonero dai prossimi test."
Detto questo si congedò dai due con un cenno di saluto.
La Granger, dopo qualche minuto di silenzio, afferrò le sue cose e si avviò
alla porta ma Draco la bloccò premendole la mano sulla spalla.
Lei si voltò.
"Mezzosangue..." disse con voce bassa e roca "...ci
vediamo stasera così...parliamo di cosa organizzare, no?" cercò di
essere il più cordiale possibile mentre si specchiava nelle iridi di lei.
La Granger alzò le spalle divincolandosi e tornò a camminare.
"Va bene" disse con noncuranza ruotando la maniglia.
Draco ne osservò la figura snella sparire dietro la porta. Si osservò la mano
ricordando con quanta forza la aveva stretta alla sua la sera prima e pensò che
quella convivenza forzata avrebbe portato nulla di buono.
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CONTINUA
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I Pg della saga non sono miei,
ma appartengono a JK Rowling!
* Altra piccola nota *
In un commento mi è stato detto di aver "forzato" in un certo senso
le esperienze dei ragazzi. Per l'amor di dio qua ognuno ha la sua visione delle
cose però, dato che è una scelta la mia, non modificherò nei capitoli
successivi eventuali scene di sesso o affini ((chi legge le mie fanfic si sarà
accorto che gradisco inserirne sempre u.u)). Quindi mi scuso con chi è urtato
da tale scelta, ma trovo che 16 anni siano un'età abbastanza nella norma per
avere le prime esperienze. Non vogliatemene per questa decisione.
Grazie per aver letto anche questo capitolo anche se brevissimo, baci!