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Autore: MangAnime    01/07/2013    7 recensioni
Scusami Amore, anche questa volta sono in ritardo... Ti amo.
Non anticipo più nulla ... ;) Ah.. credo sia un po' OOC...
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Heiji Hattori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui... con l'ultimo capitolo, :( vi auguro buona lettura e vi ringrazio per aver seguito questa FF :D Grazie mille  *^*
                                                                   
  Momenti passati…
-Famiglia.

Seiji si sposa fra circa sue settimane, sono fidanzati da solo un anno e lui le ha chiesto di sposarlo, ma in realtà si conosco da sempre quindi non credo abbia avuto molti dubbi, Fuko era così felice! Quando al pranzo con Hattori e Kazuha hanno annunciato il matrimonio, Kazuha stava per piangere dalla gioia, Heiji si è alzato e ha abbracciato Fuko e Seiji congratulandosi con loro, e io… beh, io non potevo che essere d’accordo con loro, ma comunque già lo sapevo… si perché Seiji quel giorno, quando le fece la proposta, era davanti allo specchio in camera sua e forse stava cercando di infondersi coraggio ripetendo “Oggi le chiederò di sposarmi!” io ero passata per posare i panni e la sua porta era socchiusa, riuscì a sentirlo e annuendo e sorridendo continuai a camminare verso la nostra camera per sistemare i vestiti appena raccolti, era da un bel po’ che aveva questa idea ma ancora non era –pronto- per chiederglielo poi si è deciso. Sono felice per lui, ha trovato la persona giusta e ha fatto la scelta giusta.

Oggi sono stata in ospedale, ultimamente non mi sentivo molto bene e siccome avevo già intenzione di fare un controllo ho deciso di non rimandare più, non ho detto nulla a Seiji, si sarebbe preoccupato inutilmente e ultimamente è talmente occupato tra lavoro, matrimonio ecc. che un altro pensiero non gli sarebbe stato d’aiuto.  Araide mi darà gli esiti degli esami domani, non sono preoccupata più di tanto, credo vada tutto bene… anche se … Ho come un brutto presentimento…

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Suona il telefono, strano le 22:34 tardi a quest’ora non credo che qualcuno abbia bisogno di qualcosa, mi dirigo verso il telefono e
rispondo, è Araide:

“Pronto Shiho-san?”

“Oh, salve Araide-san, come mai a quest’ora?”

“Shiho-san non volevo disturbarti, ma … ho finito di trascrivere i risultati e di controllarli…”

“Ma è tardi, sei rimasto all’ospedale fino ad ora per i risultati?”  Araide è sempre gentile verso la nostra famiglia, non mi stupisce molto la sua decisione di restare lì fino ad ora.

“Si, beh… per domani dovevano essere pronti e poi per la signora Kudo questo e altro. Comunque, avrei anche potuto chiamarti domani mattina ma ho pensato volessi sapere subito i motivi del tuo malessere in questi giorni.” Il suo tono era cambiato sembrava … rattristato?

“Si… ma non mi sembri molto, come dire, felice? Cosa c’è nei risultati?”

“Di solito sono contrario a parlarne al telefono ma vista l’ora tarda non puoi venire tu qui… sai che facciamo vengo io, meglio parlarne di persona… Arrivo fra circa 10 minuti.”

“Ok, ti aspetto qui.” Quel presentimento che avevo, cresceva sempre più. Sono rimasta seduta sulla poltrona a riflettere su quel cambiamento di tono, che non prometteva nulla di buono, fino a quando il campanello di casa non suonò.

“Araide-san sei arrivato. Prego, accomodati.” Gli dico facendogli gesto di entrare e mettendomi da parte. Lui annuisce e si accomoda in
salotto mentre io richiudo la porta e lo raggiungo. Lo vedo con dei fogli in mano, molto probabilmente i miei esiti.

“Shiho-san, Seiji-kun è in casa?”

“No… lui è andato fuori per il week-end con Fuko-chan, tornerà domani mattina. Araide-san dimmi, cosa c’è il quegli esiti?”

“Ok, Shiho-san per favore ti potresti sedere?”

“S-Si…” gli risposi io sedendomi di fronte a lui.

“Shiho-san… il tuo malessere deriva da… un qualcosa che oggi sembra ti abbia portato a uno stadio avanzato, la malattia di cui parliamo è strana, cioè non è mai vista prima, purtroppo di questa “nuova malattia” ne risente il tuo cuore, e come se fosse stato una bomba a tempo che per tutto questo tempo non è esplosa ma che comunque era dentro di te, questo ora ti porta all’affaticamento, ad avere la febbre alta, ad un aumento sconsiderato di accelerazione cardiaca e varie conseguenze che se non si sono verificate ora lo faranno in seguito, se continuano così, se non troviamo la cura, ti porteranno a un unico stadio finale… la morte. Ricordi quando hai ingerito l’APTX? Beh… credo sia quella la causa, l’antidoto che hai preso per tornare normale lo ha eliminato ma una minima percentuale di esso sarà immagazzinata nel tuo corpo, questo fa si che espellendolo o almeno cercando di eliminarlo dal tuo corpo, tu ne risenta, questo ha anche scatenato l’innesco di questa “strana malattia”...” fece una pausa e poi riprese a parlare… “Inoltre quando ho inserito i dati delle analisi nel pc.. il computer mi portava una … scadenza, che si non è precisa ma è quella all’incirca.” Non avevo aperto bocca fino ad allora… non potevo credere che dopo tutti questi anni l’aptx mi potesse creare ancora problemi ma poi a sentire quell’ultima frase, alzai il capo e guardandolo negli occhi capì di che “scadenza” parlava.

“U-Una scadenza?” sbarrai gli occhi non volevo credere a ciò che mi disse. Annuì e abbassò il capo.

“Circa un anno… poi la malattia ancora senza nome che hai prenderà il sopravvento su di te causandoti un arresto cardiaco o qualcosa del genere… Ma se solo noi trovassimo una cura allora potr-”

“No… va bene così..”

“Ma Shiho-san così tu …”

“Succederebbe comunque prima o... poi.” Rispondo fredda, eccomi sono tornata ad essere fredda come il ghiaccio…

“Ok. Come vuoi tu.” Si alzò e si avviò verso la porta. “Vado a casa, mia moglie mi starà aspettando…. Se cambi idea… chiamami.”

“Si, anche se non credo che cambierò idea…”

“Ok. Allora ciao.” Mi disse facendomi un sorriso e aprendo a la porta.

“Ah… Araide-san?”

“Si?”

“Non dire nulla a Seiji… non voglio che lo sappia.”

“Oh… ok. Buonanotte.”

“Buonanotte.”  Non voglio che Seiji sappia della mia “malattia” non può vivere nel terrore della morte della madre quando succederà allora saprà essere forte ne sono sicura… rientro in casa e mi metto sul divano a leggere con i miei occhiali che da circa 3 mesi ho iniziato a usare per leggere senza difficoltà.

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Alla “data di scadenza” manca pochissimo poco più di un mese, Seiji non sa ancora nulla vorrei dirglielo ma… ora è davvero felice ha una famiglia tutta sua, si è sposato con Fuko e ha avuto un bambino, Shinichi, già si chiama proprio come il nonno, Fuko gli ha imposto di chiamarlo così, Hattori non poteva essere più che d’accordo con loro, ricordi tutti i nostri discorsi quando dovevamo scegliere il nome di nostro figlio anche se non sapevamo ancora il sesso? Beh, loro non hanno pensato che il nome doveva essere solo suo, però devo ammettere che la cosa mi ha fatto piacere. Il bambino è nato da poco, dopo che si sono sposati è rimasta incinta subito, ora ha poco, non credo si ricorderà di me in futuro… ma va bene così, sono sicura che Seiji gli dirà che ha avuto un padre spettacolare e una madre molto intelligente. Sono felice che adesso abbia una famiglia, almeno non crollerà quando morirò… deve rimanere forte per sostenere anche gli altri, non può cedere, non come ho fatto io in precedenza.

Qualche giorno fa è venuto a casa dicendomi: Heiji mi ha proclamato suo successore quando andrà in pensione, era felice come poche volte l’ho visto.

Davvero volevo dirglielo ma… non posso.. non posso fargli una cosa del genere. Non posso dirgli che sto per lasciarlo, oggi è felice gioca con Shinichi e scherza con Fuko, è un padre e un marito fantastico, si è costruito una famiglia, una vita magnifica.

Se torno indietro con la memoria vedo noi, da Ai e Conan, vedo me che, costretta, lavoro all’aptx, vedo Gin, Vermouth e tutta l’organizzazione arrestata dall’FBI che mi passa davanti e vedo te che mi vieni incontro abbracciandomi perché, quel giorno, io ero stata presa in ostaggio da Vodka e portata da Gin, poi però sei arrivato tu a salvarmi, come sempre e mi hai fatto uscire dal magazzino, vedo mia sorella, Akemi, anche lei mi ha sempre protetto, poi vedo mia madre e mio padre, il dottor Agasa e vedo noi, stavolta però, insieme che ci scambiamo le promesse e gli anelli al nostro matrimonio infine vedo lui, Seiji appena nato che viene stretto dalle tue braccia.

La mia vita mi è  passata davanti, sin da piccola sono stata costretta a una vita infelice ma poi come un raggio di sole in una giornata nuvolosa sei arrivato tu, ha scacciato il nero dal mio cuore e dalla mia vita mi ha resa bianca, come una colomba e mi hai fatto volare, mi hai reso meno scontrosa, meno fredda tu mi hai fatto vivere una vita nuova rendendomi una nuova Shiho Miyano.

Ma poi… sei andato via lasciandomi cadere in una penombra dalla quale solo grazie a Seiji aveva bisogno di me dovevo tornare. Cosa fare ora? Dovrei dirglielo? Dovrei dirgli che la mia morte potrebbe accadere ora o domani o alla fine del mese? Si, forse dovrei… almeno avrebbe il tempo di farsene una ragione e di dirmi addio… perché fa male non poter dire addio a una persona importante.
Sono decisa mi avvicino alla stanza da dove lo vedo uscire e lo chiamo…

“Seiji?”

“Si? Cosa c’è mamma?” devo dirglielo… è giusto.

“Seiji io devo dirti una cosa imp-” Ahi! C-che male al petto! È lo stesso dolore di quando… quando mi ritrasformai in S-shiho e quello di prima qu-quando mi trasformai in Ai Haibara… “Ahh!!” No questo è più forte, i-il mio cuore s-scoppia! Mi accascio a terra e Seiji impaurito e confuso si avvicina a me.

“Mamma che hai?!” Mi chiede allarmato, non capisco molto è come se stessi perdendo i sensi.

“AHHH!!” che dolore!! B-brucio! Mi brucia il corpo! Mi scoppia il petto! I-Il mio cuore no-non… regge. Poi nulla il buio, sento solo le voci ovattate…

-Seiji: FUKO CHIAMA UN’AMBULANZA!!
Fuko: SHIHO-SAN…
Seiji: Mamma resta qui, non lasciarmi… mamma? Mamma… MAMMAAA!!!-

Nulla più… non sento e non vedo…

(da qui parla Seiji)

“Mamma!! Svegliati mamma!” continuo a chiamarla, non posso perdere anche lei! Ma il suo battito man mano si andava ad arrestare…

“Signore si sposti per favore…”  mi allontano da lei, il paramedico gli controlla il battito… è nullo.

"Il battito cardiaco è assente. La signora è deceduta. Ora del decesso 16:56.” Comunica il primo al secondo paramedico poi si volta verso di me “Signore, mi spiace annunciarle che la signora è morta.” Rimango in piedi a fissare mia madre stesa a terra, delle lacrime scendono dal mio volto, perché è dovuto accedere?!

Mi avvicino a lei vedo che nella tasca della maglia ha una busta intravedo la scrittaPER SEIJI è la sua calligrafia, la prendo e inizio a leggerla nella mia mente, mentre lei viene portata via dai medici.

“Caro Seiji,
Se leggi questa lettera è perché a parole non ho avuto il coraggio di parlartene o perché ormai non posso più dirti nulla… Tu sai cos’è l’APTX te ne parlai quando eri abbastanza grande da capire, ti raccontai di me come Ai e di Papà come Conan, dell’organizzazione e di tutto il resto, ti raccontai tutto…
Circa un anno fa Araide mi diagnosticò una malattia dovuta ai residui di APTX una sorta di effetto collaterale all'antidoto e all'espulsione del veleno dal mio corpo, mi disse che avrei avuto 
ancora, massimo un anno di vita poi avrei avuto una sorta di infarto.
Mi dispiace non avertelo detto io di persona… mi dispiace non averti detto che purtroppo stavo per lasciarti… non potevo, non potevo infrangere la gioia che in questo momento hai nella tua vita, come non puoi tu. So che starai male ma non puoi cadere, devi rialzarti, devi continuare a essere felice con e per Fuko, ora hai un figlio devi pensare anche a lui... promettimi che continuerai a sorridere e che un giorno racconterai di me e di papà a Shinichi.
Ti voglio bene e te ne vorrò per sempre.
                                                                                                                                                                                                   Mamma.”

      
Rimango senza parole… ma mi ha chiesto di farle una promessa, così mentre le lacrime scendono bagnandomi il viso e il mio cuore perde un altro pezzo importante, io sorrido, sorrido per lei. Vicino a me arrivano subito Yuko con in braccio Shinichi, piange anche lei, mi abbraccia consolandomi.

Pochi giorni e ci fu il funerale, gli diedi un saluto, un ultimo addio prima di salutarla per sempre.

-------------------------------------------------------  (da qui non parla nessuno in particolare)

“Papà! Ciao!” un bambino di circa 6 anni con lo zainetto in spalle a gran voce chiamava qualcuno, un uomo di circa 28 anni, con i capelli corvini, altro, magro, muscoloso, occhi azzurri appoggiato alla moto, con un giubbotto nero in pelle, i jeans e scarpe da  ginnastica e  il casco appoggiato allo sterzo  

“Shinichi, ehi ometto! Com’è andata la scuola?” gli chiese raggiungendolo e prendendo lo zainetto dalle spalle e scompigliandogli i capelli.

“Bene!” Il piccolo rispose felice e gli sorrise.

“Allora… piccolo oggi siamo io e te, come promesso. Andiamo al parco?” i due si incamminarono fino alla moto e poi raggiunsero il parco, sedendosi su una panchina.

“Si! Ehi, papà… mi dici com’era il nonno? E la nonna? Spesso ne parli con mamma, a quanto ho capito era un detective famoso e la nonna una grande scienziata… poi?”

“Beh… allora, il nonno era un grande detective, più bravo di papà… purtroppo è morto quando io ero piccolo avevo all’incirca 5 anni e non ricordo molto di lui so che il suo idolo era Sherlock Holmes, passava ore e ore addirittura giornate su i suoi libri, gli piaceva molto giocare a calcio, la mamma mi parlava di lui quando le chiedevo, passavamo ore a parlarne, ma io non chiedevo molto perché avevo paura di rattristarla, il Nonno Heiji che era il suo migliore amico mi racconto molte cose, come i casi su cui lavoravano insieme, una volta mi disse che era destinato a essere battuto dai Kudo,  la nonna era una grande scienziata quando il nonno morì lei era giovane, lavorava all’università ma poi si licen….” La giornata passò, un padre e un figlio parlarono tutto il pomeriggio su una panchina e alla fine giocarono a calcio insieme ridendo e scherzando.

Un padre e un figlio, solo loro due, un giorno di pausa, un giorno di divertimento.
 
 
 
 



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*Nota autrice:
Salve ;)
Questi sono due capitoli in realtà :D ma non volevo dividere il chap...xD
Ok… il finale a dire il vero non lo immaginavo così ma… buh mi è venuto da scriverlo così xD Che dire spero sinceramente che vi sia piaciuto! :) Grazie a tutti coloro che hanno seguito la storia, che hanno recensito, che hanno inserito la ff in seguite, ricordate e preferite, ringrazio anche chi ha letto soltanto ;)
A presto con una nuova ff :D

MangAnime ;)
  
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