Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ginny Lily Potter    15/01/2008    32 recensioni
"Ami le sfide, proprio come lui..."gli disse la Professoressa McGrannit...
A dicembre tutto si è concluso...
Voldemort è perito, i mangiamorte scomparsi e i nostri eroi ritorneranno ad Hogwarts, con una sorpresa...
dieci persone saranno lì ad attenderli, dieci persone salvate dal loro migliore amico, che aveva regalato loro la gioia più grande...
l'amore

[Fan Fiction momentaneamente sospesa, scusatemi, grazie veramente per tutti i commenti, grazie di cuore]
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wecome To PageBreeze

 

Quattro Parole

 

 

 

Con un colpo di tosse, la McGrannitt attirò l’attenzione degli studenti.

 

“So che vorreste sapere perché questa sera ho richiesto che tutti siano presenti in Sala Grande.

Bene, vi accontenterò subito...ma prima vi devo raccontare una cosa”

 

Era sera, il vento gelato muoveva leggermente le fronde degli alberi spogli.

Una casa, in fondo alla stradina curata, aveva le imposte serrate, l’unica in tutto il quartiere.
‘Godric’s Hollow n°7’.

La porta di legno era chiusa a chiave, freddo il metallo della maniglia come il bianco corpo di un cadavere.

All’interno della casa, una piccola famigliola era riunita nell’intimità che solo l’amore triste di una fine ormai prossima, ma non senza speranze, sa dare.

Un uomo dagli scuri capelli sbarazzini sorrideva malinconico, guardando il piccolo figlioletto dormire beato.

La donna che gli stava accanto fissava il viso di lui, come per non dimenticarsi mai degl’occhi profondi color nocciola, degli occhiali storti, dell’espressione che aveva quando giocava a Quidditch, della bocca sorridente, del lungo naso…

Non scordarsi mai i piccoli dettagli che l’avevano fatta innamorare di James Potter.

“Ehi….” le disse l’uomo, distogliendo lo sguardo dal bimbo e osservando gli occhi smeraldini della moglie.

Avevano finto per troppo tempo di non aver paura, di essere felici. Lo sono stati, tanto, ma forse l’allegria era finita.

“Ehi…” gli rispose tristemente, mentre una piccola lacrima argentea le rigava la guancia.

“Amore, non piangere” la consolò teneramente l’uomo, avvicinandosi a lei e prendendole il viso tra le mani

 “Io non rimpiango nulla, nulla, ricordalo…non mi sono pentito di averti sposato troppo presto e nemmeno di aver avuto Harry poco dopo. Lily, voi siete la cosa più bella che mi sia mai capitata, come potrei…” ma non riuscì a concludere il discorso, un nodo d’angoscia gli attanagliava la gola.

La donna si strinse a lui con tutta la forze che aveva in corpo, non voleva lasciarlo, non voleva vederlo andare ad affrontare Lui per proteggerla.

Si lasciò sfuggire un singhiozzo.

“Shh…potrebbe non arrivare, siamo nascosti bene. Non preoccuparti” disse, accarezzandole i capelli.

La loro vita fu troppo breve, troppo intensa per raccontarla. 

Solo una cosa.

Cicatrici nel cuore che mai potranno scomparire.

Forse…

 

 

“Questi erano James e Lily” dichiarò solennemente la donna.

“Due combattenti di quello che fu il primo Ordine della Fenice. Due studenti della casa di Grifondoro, impavidi, coraggiosi.

Morirono il 31 Ottobre 1981, cercando di salvare la vita ad una persona che voi conoscete bene.

James era uno dei più brillanti studenti della scuola: eccelleva in Trasfigurazione, era il miglior Cercatore di tutte le squadre.

Ma era anche uno dei più vivaci, devo dirlo. Non sono state poche le volte in cui l’ho sorpreso fare scherzi e spesso ho dovuto metterlo in punizione.

Sapevamo tutti che non lo faceva con cattiveria, anzi, spesso faceva ridere anche i Professori. Senza dubbio, tutti lo ricordano insieme ai Signori Black, Lupin e Minus.

Li chiamavano i ‘Malandrini’.

James divenne Prefetto e poi Caposcuola, ma rimase un Malandrino.

Lily era la studentessa più ligia e studiosa della scuola, nonostante ciò, giocava a Quidditch nella Squarda dei Grifondoro.

Era combattiva e difendeva con orgoglio sé stessa e gli altri.

Sì, sé stessa, perché era una Strega nata Babbana.

Una ragazza che aveva lottato per venir rispettata, ed, alla fine, ce l’ha fatta.

Anche Lily diventò Prefetto e Caposcuola e adempì ai suoi oneri con costanza, diligenza e i risultati furono ottimi.

La ragazza, molto simile ad una studentessa di oggi, combattè, insieme al marito, la prima guerra contro Voi-Sapete-Chi.

Ella ebbe un figlio all’età di vent’anni, ma un anno dovo vennero assassinati, nella loro casa, davanti agli occhi del piccolo.

Così morirono James e Lily…Potter”

 

Brusii invasero la Sala Grande.

La McGrannitt si interruppe, guardando verso il portone.

La testa di Black spuntava corvina dall’angolo, la porta era leggermente aperta.

 

-Sempre il solito-

 

“Silenzio!” tutta la Sala ammutolì “Quello che volevo dirvi è che…”

 

Cosa avrebbe detto?

Che erano resuscitati?

Come l’avrebbero presa? Di sicuro l’avrebbero sbeffeggiata.

No, doveva dire qualcosa, ma…cosa?

 

James e Lily percepirono la difficoltà della situazione e videro il volto della McGrannitt, corrugato e indeciso, ma non per questo meno austero.

 

“James…”

 

Con uno sguardo d’intesa, i coniugi Potter spalancarono l’enorme Portone, e fieri marciarono verso il tavolo dei Professori.

Attraversando la Sala Grande, entrambi rivissero tutti i ricordi passati, l’odore dei manici di scopa, la torta di melassa, le patate a forno, le pergamene ruvide e le penne bianche, gli arazzi colorati, le aule di scuola, i corridoi deserti, la Sala Comune, le partite di Quidditch, gli allenamenti, la Foresta Proibita, il Lago Nero, le passeggiate clandestine nelle cucine, Nick-Quasi-Senza-Testa e i suoi strani discorsi, la Signora Grassa

Tutti gli studenti stavano osservando con la bocca aperta le due persone vestite da combattenti dell’ormai non più segreto Ordine della Fenice.

Ora James e Lily avevano l’aspetto di due venticinquenni, perché un giorno era passato e la loro età effettiva l’avrebbero raggiunta dopo poche giornate.

I loro mantelli scuri ondeggiavano contro le caviglie, le bacchette erano riposte nella tasca della divisa.

 

La McGrannitt li guardò sbalordita, ringraziandoli immensamente.

 

James e Lily si girarono verso la Sala Grande, in piedi sulla pedana dove era posto il tavolo dei Professori.

Tutti gli insegnanti li stavano guardando basiti.

 

“Buonasera, ragazzi! Sono James Potter e lei è mia moglie Lily.

Ho visto che il Preside vi ha già spiegato la vita che un tempo è stata nostra, le sono grato. Comunque…

La Professoressa McGrannitt voleva semplicemente dirvi che dieci persone, grazie all’aiuto di un giovane mago, sono…‘risorte’”

 

Tutta la Sala sgranò gli occhi e fissò James.

 

“Ehi, ehi! Non guardatemi così!” disse lui, portando le mani in alto, in segno di resa.

 

Molti ridacchiarono sommessamente, altri erano troppo sconvolti per farlo.

 

“Quello che mio marito voleva dirvi è che, grazie una magia molto potente, un ragazzo è riuscito a riportare in vita dieci persone, con l’aiuto dei Patronus di ottimi maghi e streghe” cercò di spiegare Lily.

 

Molti studenti ne rimasero colpiti, altri non ci credettero.

 

“Non ci credete, vero?” li precedette James “Bè, per questo c’è rimedio…credo che tutti voi, a parte gli allievi del primo anno, abbiano assistito al funerale del grande Preside, Albus Silente, dico bene?”

 

Tutti asserirono con il capo, rimanendo zitti.

 

“Allora, perché ci crediate…”

 

Potter indicò con un braccio la soglia della Sala, e la figura di un alto mago, canuto e con un grande cappello a punta, apparve.

 

Silente in persona attraversò l’ampia stanza, salutando con gesti del capo gli studenti.

Mormorii concitati e acuti strilli si levarono dalla Sala Grande.

I più piccoli sobbalzarono sulla panca, nel vedere Silente.

 

L’uomo parlò con voce calma e pacata, come suo solito.

 

“Cari Studenti, come vi avrà detto James, ci sono dieci persone che aspettano dietro quella porta e che adesso vi mostrerò.

Prima di questo, però, solo quattro parole:

pigna, pizzicotto, manicotto, tigre”

 

Tutti coloro che potevano capire risero fragorosamente.

Era tornato, Silente era tornato.

 

 

                                                     *°*

 

Ringrazie immensamente tutti e vi auguro un buon 2008! in ritardo^^

 

il capitolo è corto, lo so, e nemmeno tanto bello, perdonatemi...

 

Vedrete che saprò riscattarmi!

 

bacioni

 

Ginny Lily Potter

  
Leggi le 32 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ginny Lily Potter