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Autore: SilVerphoenix    16/01/2008    5 recensioni
"E' vero quello che ha detto Malfoy? O era ubriaco?" Quegli occhi verde smeraldo la passarono da parte a parte. Non riuscì a dire niente di sprezzante. "E' vero." Harry fece per dire qualcos’altro ma lei lo bloccò. "Zitto Potter. Stanotte ho fatto già troppe cazzate, magari quella di raccontarti tutto la lasciamo per la prossima notte…" Il ragazzo sorrise. "E chi ti dice che ci sarà una prossima notte Parkinson?" Lei sbuffò. "Ma dai… Se non mi avessi voluto fra i piedi, non mi avresti fatto dormire qui stanotte, quindi ho le mie buone ragioni per credere che lo farai ancora!"
La storia si svolge dopo il sesto libro, come se si trattasse del settimo. Ho cercato di restare IC quanto più possibile, il tag OOC è dovuto alle coppie.
Ringrazio tantissimo tutti quelli che anche con una sola recensione mi aiutano ad andare avanti!!Buona lettura!..
[La storia è attualmente in revisione, non so quanto durerà l'operazione ma conto di riprenderla non appena terminate le long in corso. Grazie di tutti i bellissimi messaggi che mi avete mandato... continuerà, lo prometto!]
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo Due


Era ancora mattina presto, ed Hermione stava godendosi la pace prima del risveglio generale che avrebbe portato nel quartier Generale il solito casino.
Accovacciata sul divano della sua stanza preferita, un piccolo salottino del terzo piano che aveva eletto a suo rifugio, leggeva l'ultimo libro della sua autrice preferita, Asya Estregatta, che stavolta si era cimentata in una storia d'amore tra vampiri. Quella strega aveva un modo di scrivere così avvincente!
Girò pagina e sbuffò di disappunto, era arrivata all'ultimo capitolo. Quella era la parte che piu odiava dei libri, quando finivano.
Nella storia, la protagonista era un'umana e si innamorava del vampiro che stava seminando morte e distruzione nel suo villaggio, si faceva trovare da lui ma prima che la uccidesse lo implorava di rendere anche lei vampiro pur di stargli accanto...bah, doveva ammettere che la protagonista le sembrava una stupida. Non ci si ritrovava per niente. I vampiri sono i peggiori nemici degli umani, dei babbani almeno, li sterminano! E poi, rinunciare a tutto per un bel visino angelico...naaaa, ci voleva ben altro, secondo lei, per compiere un passo simile! D'altra parte grazie al cielo non aveva questo problema. Forse, nel momento in cui si sarebbe innamorata, avrebbe potuto pensarci, ma fino ad allora relegava il suo romanticismo alle pagine dei libri.
Fece per prendere la tazza di thè caldo che aveva poggiato sul tavolino,quando si accorse che era vuota. Uffa...adesso sarebbe dovuta scendere sino in cucina...Ma prima voleva finire il libro. Lesse l'ultimo capitolo lentamente, per gustarlo meglio, e chiuse il volume con un sospiro. Chiunque avesse detto che il migliore amico di una donna single è un libro, aveva tremendamente ragione. Lasciò il libro sul comodino della sua stanza, facendo attenzione a non svegliare Ginny e scese fino in cucina, non risparmiando un'occhiataccia a Kreatcher che si era gia rimesso al lavoro.
Si versò ancora una tazza di thè alla vaniglia e..
"Ahhh!" Sussultò, e parte del liquido bollente le si riversò sulla manica e sul polso.
"Datti una calmata, Granger...nervosetta di mattina?"
"Malfoy..ma ti sembra normale spuntare alle spalle della gente?" Lo accusò lei asciugandosi intanto dove il thè l'aveva scottata.
"Adesso non posso neanche prendermi un caffè?" Sbuffò lui.
Hermione comunque aveva ben poca voglia di una discussione di prima mattina con la serpe più acida di Hogwarts, così decise semplicemente di uscire, e gettando un'occhiata all'orologio pensò che fosse abbastanza tardi da poter svegliare Ron per ricominciare le ricerche sugli Horcrux che avevano sospeso il pomeriggio prima.
* * *
Non mancava molto all'ora di cena quando al numero 12 di Grimmauld Place trillò il campanello interrompendo al suo apice una delle solite discussioni fra Ginny, Ron ela Signora Weasley.
"...e la prossima volta che usi quel tono con me,signorina.. OH ma questi devono essere Delobel e Kingsley!Va ad aprire Ron.."
"Vedi? Mi dai ordini, come al solito! Non chiedi neanche per favore!!" Esclamò allora Ron,non muovendosi di un centimetro.
"Io non do ordini!E adesso datti una mossa,Ronald!!" Lo rimbeccò la madre.
"IO..." Cominciò il rosso ma si bloccò ad uno sbuffo della ragazza al suo fianco, che, capendo che altrimenti gli ospiti sarebbero rimasti a mettere radici fuori, si diresse ad aprire.
"Grazie Hermione..." Sospirò la Signora Weasley, e con un'ultima occhiata feroce ai suoi due figli si diresse di nuovo in cucina a terminare i preparativi per la cena.
Ma quando la ragazza aprì la porta non furono l'ex professore e l'Auror che si trovò davanti. "Cielo...Harry!!!" E saltò al collo del suo migliore amico. "Finalmente!!"
"Herm...piccola!" La abbracciò lui.
"Accidenti ti trovo in forma!" Trillò la Granger, prima di salutare Tonks e gli altri che avevano l'accompagnato nel lungo tragitto da casa degli zii. Aprì completamente la porta perchè entrassero tutti, e continuò a parlare ininterrottamente finchè, ultima della fila, dietro Bill Weasley, non vide la compagna di scuola che meno si sarebbe aspettata.
"...e dovevi vedere la faccia di Gin..Parkinson?!!"
"Precisamente io, Granger...Qualche problema?" Fece l'altra ostile.
Se fosse stata in possesso ancora della facoltà della parola, Hermione probabilmente le avrebbe risposto a tono.
In quel momento, giusto per aumentare la confusione, scese dal piano di sopra un altro Serpeverde, la cui presenza era ancor meno plausibile.
"Che cos'è questo casino che...Mio Dio Pansy!" Non appena Malfoy incrociò lo sguardo della compagna di casa si slanciò dagli ultimi scalini per correrle incontro, ma prima che potesse abbracciarla, lei fece un passo indietro. "Cielo sei viva...Non riesco a crederci..."
Alla confusione madornale che affollava la mente di Harry si aggiunse una strana curiosità. Lo lasciava perplesso l'atteggiamento di Malfoy, non più freddo, distaccato, presuntuoso di sempre, ma in ansia, preoccupato e...forse innamorato?Harry se lo chiese.
"Molly abbiamo già convocato Arthur e Delacroix...Riunione straordinaria!" disse subito Lupin non appena la signora Weasley, richiamata dalla confusione, apparve in cima ai gradini che conducevano alla cucina. Poi si rivolse ai due Serpeverde presenti. "Per favore Draco, voi venite entrambi con noi in cucina."
Ron e Ginny furono fatti salire nell'atrio poco dopo. Harry era basito.
"Temo di essermi perso qualche passaggio..."
"Parecchi amico!" Annuì Ron, poi gli sorrise e si salutarono con calore.
Ma quando Harry si trovò di fronte la sorella minore del suo migliore amico fu colto dall'imbarazzo. "Ciao Ginny..." Si scambiarono un veloce bacio in guancia ed entrambi volsero lo sguardo altrove.
"E la Parkinson che ci faceva con te?" gli chiese Hermione.
"E' venuta per parlare con l'Ordine...non ho idea però di cosa voglia dirgli...E Malfoy invece?!Ne vogliamo parlare??"
"Saliamo su in camera nostra, è un posto migliore per parlare." Suggerì saggiamente la Granger.
Harry ne approfittò anche per portare il proprio baule al piano di sopra. "Dove mi sistemo?"
"Ah già, ancora la notizia migliore non la sai...!" Rise amaramente Ron.
L'amico lo guardò interrogativamente, e per risposta lui aprì la porta della loro stanza di sempre. Due dei tre letti erano già occupati, lo si capiva dai comodini ingombri e soprattutto i bauli ai piedi.
"Va beh che vuoi che sia, non è un problema se anche Charlie dorme con noi!" Lo rassicurò Harry.
"Charlie è in Irlanda per conto dell'Ordine..." Lo informò l'altro. "Non riesci proprio ad indovinare con chi dividiamo la stanza??"
Dato il tono esasperato del suo amico, e le risatine sotto i baffi delle altre due, al Prescelto non ci volle molto. "No...non Malfoy! Malfoy no cavolo!!!"
"Precisamente..." Assentì Hermione cercando di trattenere il riso, e riuscendoci malissimo.
"Tu non te la spassare troppo che la prossima che sentiamo è che con voi viene la Parkinson!!" La zittì Ron scontroso.
"Sarebbe il colmo! Allora, adesso vuoi spiegarci come mai era con te??"
Harry raccontò ai suoi amici di come l'avesse incontrata e di quanto fosse stata dura la convivenza in quei giorni, anche se non fece parola della strana crisi isterica di quando l'aveva per sbaglio presa per le braccia e dei lividi che aveva scorto sul suo corpo. Disse solo che gli era sembrata malconcia. Al termine del breve racconto, volle invece sapere da quanto Malfoy era lì.
"Circa una settimana e mezzo...forse di meno." Rispose Ginny.
"Non sappiamo nè perchè sia qui nè cosa faccia.. E' arrivato una sera con Lupin e come oggi hanno convocato una riunione che è terminata solo a notte fonda. Da quel momento sembra che tutti lo trattino con affetto...una cosa intollerabile!!" Si lamentò Ron.
"Chissà cosa deve aver raccontato loro perchè si fidassero..." Mormorò Ginny.
Harry distolse lo sguardo. Ci aveva già pensato, ed in realtà non credeva che Malfoy stesse spiando l'Ordine per Voldemort. Voglio dire, non era certo felice di trovarsi tra i piedi quell'arrogante faccia da schiaffi, ma tutte le volte che voleva spiaccicarlo contro un muro gli tornava in mente la paura, la tristezza del suo ultimo dialogo con Silente, e come stesse abbassando la bacchetta prima dell'irruzione dei quattro Mangiamorte.
"Cosa pensi?" Gli domandò acutamente la sua migliore amica.
"Che se gli permettono di restare sicuramente l'avranno sottoposto alla Legilimanzia, e a chissà quali altre prove che non sappiamo..." Rispose lui. "E con voi come si è comportato?"
"E' un idiota!" Scattò subito Ron. "Un cretino! Quando ci sono davanti mia mamma o gli altri, con fredda cortesia... Ma se non c'è nessuno, si comporta come sempre, fa lo stronzo con tutti noi!"
Mentre gli amici aggiornavano il nuovo arrivato con tutte le novità e gli aneddoti accumulati in quelle settimane, in cucina proseguiva la riunione. E proseguì a lungo! Erano le dieci e mezza quando la Signora Weasley concesse loro di scendere per la cena. E, come Ron aveva profetizzato, le ragazze furono informate che la Parkinson da quel momento avrebbe dormito in camera con loro.
"Non ci credo..." Era sbottata Ginny, prima di andarsene. Effettivamente, non aveva tutti i torti, e ne avrebbe avuti ancor meno se avesse potuto prevedere il futuro.
Infatti, i due amici si erano appena infilati i pigiami (approfittando dell'assenza di Draco,in bagno, per esprimere il loro disappunto in termini non proprio da manuale) che una serie di improperi piovve dalla stanza accanto.
Entrambi si precipitarono dalle ragazze e le trovarono, ancora vestite, a urlarsi contro. Subito Harry si frappose tra Pansy, la più alta di loro, e Ginny, la più minacciosa.
"Levati dai piedi Potter, la cosa non ti riguarda!" Gli abbaiò contro la Serpeverde.
"Lasciami Ron che gliene devo ancora dire quattro!" Ringhiò Ginny.
"Ma insomma, che succede??" Gridò Harry per farsi valere sul frastuono.
"Queste due pretendono che dormiamo con tutto chiuso! E' estate, e c'è caldo!!"
"Questa cretina invece ha ancora paura del buio!" La accusò la minore dei Weasley.
Hermione cercava di tenersi in disparte, non volendo infuocare ancora la discussione.
Allora Harry cercando di suonare ragionevole si rivolse a Pansy, spostandola leggermente in modo che solo lei sentisse. "Per piacere, non potresti accettare per questa notte che dormiate con le imposte chiuse? E' per ragioni di sicurezza sai, per dissimulare meglio i rumori e l'apparenza a chiunque guardi la villa..."
Lei tentò di suonare spavalda, ma lui non mancò di cogliere il lampo di paura nei suoi occhi blu. "Non se ne parla!"
Nel frattempo, Ron aveva calmato leggermente la sorella. Fu un bene, perchè proprio in quel momento giunse la signora Weasley che pretese delle spiegazioni.
Forse avrebbe potuto essere più diplomatica però, perchè quando decretò "Non c'è problema, è giustissimo che l'aria circoli, c'è un fortissimo odore di chiuso qui!" sua figlia esplose di nuovo. Comunque, alla fine dovette accettare la decisione della madre e si rassegnò ad andare a letto.
Tornando in camera, Ron mormorò "E io che pensavo che Malfoy fosse il male peggiore..."
"Temo dovremo abituarci sai?Non sarà l'ultima lite..." Sospirò Harry. Si sentiva strano, come se qualcuno gli avesse ribaltato delle certezze: evidentemente, trovarsi con i due Serpeverde peggiori fra i piedi, a Grimmauld Place, gli risultava più difficile da accettare di quanto desse a vedere. E poi, una cosa era dormire con Ron, che era più che un fratello per lui, un'altra avere nel letto accanto una persona con cui si era scambiato dieci frasi l'anno, e tutte cariche di odio! Malfoy era già a letto; di sicuro non stava ancora dormendo, ma non disse una parola al loro arrivo, nè dopo.
Il bambino sopravvissuto non si addormentò subito. Resto anzi parecchio a rimuginare su quanto accaduto: era certo ormai che Pansy avesse paura del buio, non aveva dimenticato che il giorno prima a Privet Drive l'aveva trovata addormentata nel letto della zia con le imposte spalancate. I suoi pensieri poi si concentrarono sulla sua ex fidanzata. Ginny era sempre la stessa, determinata, bella, divertente...eppure se l'anno prima una sottospecie di creatura si agitava dentro di lui anche soltanto quando la pensava, adesso non riusciva più a provare lo stesso. Alla fine cadde in un sonno stranamente pacifico che lo accompagnò tutta la notte.
Il giorno dopo trascorse molto lentamente. Fu indetta un altra riunione per aggiornare i membri assenti la sera prima, e anche stavolta ai ragazzi non fu permesso di partecipare. Rimuginarono molto sull'eventuale apertura o meno della scuola quell'anno e si chiesero quanti studenti avrebbero trovato. Era difficile pensarla sicura come era stata fino all'anno prima, adesso che Silente non c'era più.
Kreatcher continuava in un certo qual modo ad occuparsi della casa, ma adesso era affiancato da Dobby, che a modo suo si riteneva alle dipendenze di Harry e questo aveva notevolmente migliorato lo stato di pulizia e ordine della villa.
* * *
"Domani ci facciamo una passeggiata a Diagon Alley, contenti ragazzi??" Trillò per cena la Signora Weasley. La notizia venne accolta bene, avevano tutti un po' voglia di uscire. "Voi avete voglia di venire??"
Malfoy e la Parkinson tentennarono. Evidentemente non volevano sembrare scortesi, ma nessuno dei due rispose affermativamente.
"Sono sicuro che potrebbe farvi bene un giro!" Rincarò Remus Lupin, seduto davanti a loro.
"Allora è deciso! Verrete con noi!" Esultò ancora Molly.
Un mormorio di disapprovazione si levò dai minori Weasley, mentre Hermione sussurrò ad Harry "Secondo me volevano restare tutti soli a casa...!"
"Pensi che stiano insieme?" Le bisbigliò di rimando lui.
"E guarda!" La ragazza indicò con un cenno del capo prima le loro braccia a contatto, poi il modo in cui parlavano, con i visi vicinissimi.
"Già già...dev'essere così!"
Quella sera andarono a letto presto, e stranamente non scoppiò nessuna lite. Forse la gita del giorno dopo aveva messo tutti di buon umore, o forse semplicemente nessuno ne aveva voglia.
Comunque, se il giorno prima Harry ci aveva messo un po' ad addormentarsi, quella volta non ci riuscì proprio. Dopo essersi abbondantemente rigirato nel lenzuolo, decise di scendere a prendere un bicchiere d'acqua. Aveva percorso meno di metà strada quando un rumore attirò la sua attenzione, veniva dal piano di sopra. Decise di controllare, più per curiosità che per altro: sapeva che c'erano delle stanze per gli ospiti ma che in quel momento erano tutte inutilizzate, così salì le scale e quando fu in cima udì di nuovo qualcosa sbatacchiare dal fondo del corridoio. Si diresse senza indugi verso l'ultima porta e quando l'aprì restò un attimo immobile dalla sorpresa.
Nella parte del letto più lontana dalla porta, raggomitolata, c'era una ragazza, inconfondibile per i lunghi capelli biondi. Il rumore che l'aveva attirato lo avevano provocato le tende della finestra che lei aveva ostinatamente lasciato aperta: ecco perchè non c'erano state discussioni quella sera! Perchè lei non si era impuntata sulle imposte, preferendo sgattaiolare via più tardi.
"Non è carino stare qui, ora vado via..." Si era detto Harry in un primo momento, ma non si decideva. Era certo che fosse successo a Pansy qualcosa, ed era curioso di scoprire cosa. Contro ogni buon giudizio, le si avvicinò. La ragazza indossava una maglietta larghissima che doveva essere di Malfoy, che le lasciava le gambe scoperte. Lui potè notare che gli ematomi stavano scomparendo dalla pelle diafana e ne fu in cuor suo felice. Le spostò una ciocca di capelli che le copriva il viso.
"Se Malfoy sapesse che sono qui mi spezzetterebbe...!" Pensò, eppure non potè fare a meno di sorriderne. Quasi come se avesse sentito il suo profumo,Pansy lasciò cadere il viso sulla sua mano, ma lui la ritrasse di scatto. Poi, terrorizzato che il movimento brusco potesse svegliarla, si allontanò in silenzio e si richiuse la porta alle spalle.
"Harry! Ma hai dormito male stanotte? Hai certe occhiaie..." Lo salutò l'indomani Hermione entrando nella loro stanza. Lui rispose con un grugnito. Non aveva dormito male, non aveva dormito proprio!
"Ragazzi oggi si va a Diagon Alley!!" Trillò Ginny piombando sul letto del fratello.
"Vattene via rompiscatole voglio dormire..." Biascicò lui.
Allora la sorella imitando alla perfezione la voce della mamma fece "Dovreste vergognarvi! Prendete esempio da Dracuccio, lui è già in piedi da un pezzo!"
A fatica Harry tirò su la testa dal cuscino e vide che effettivamente il loro compagno di stanza non c'era. Borbottò qualcosa di insensato e nascose la testa contro la coscia di Hermione, seduta sul suo letto.
"Eddai pigroni! Guardate che vi lasciamo a casa!"
Il Prescelto si lasciò andare a qualche altro borbottio prima di alzarsi e dirigersi finalmente in bagno.
Durante la colazione, Molly distribuì loro dei fagotti."Sono mantelli arrotolati.. Di questi tempi non è saggio girare scoperti,non del tutto almeno!"
Harry srotolò il suo, di un bel verde smeraldo. Il suo amico grugnì nel notare che il proprio era di lana. "In piena estate! Un mantello di lana!"
"Dai Ron, è bordeaux proprio come la tua divisa da Quidditch!" Lo rincuorò Hermione, scegliendo le parole migliori per farlo sorridere. Quello della ragazza era invece di un verde acqua molto dolce. Ginny si buttò sulle spalle il suo (arancio brillante), trillando "Come mi sta?"
Nel frattempo, la signora Weasley era arrivata ai due Serpeverde. "Tieni tesoro, ho pensato che con i tuoi occhi ci sarebbe stato benissimo questo..." Disse porgendo a Pansy un mantello blu reale. Quello che aveva scelto per Malfoy era sempre blu, ma molto scuro.
La prima sensazione che ad Harry diede quella combinazione di colori lo lasciò perplesso. Era come se cercassero di attirare l'attenzione su loro quattro, con quelle tonalità così vivaci, per distoglierla dagli altri due ammantati in vesti più sobrie. Comunque non potè rifletterci a lungo.
"E adesso, spalancate le orecchie perchè ho delle notizie da darvi!" Annunciò infatti la mamma di Ron, catturando subito i loro sguardi. "Ieri sera ho parlato con Minerva del giro che avevamo previsto e lei mi ha permesso di mettervi al corrente di alcune cose che dovrebbero essere segrete!"
I ragazzi si scambiarono sguardi stupefatti: finalmente avrebbero saputo qualcosa!
"Dunque, dopo attentissime riflessioni si è deciso che è il caso di riaprire Hogwarts quest'anno. Non starò qui a spiegarvi come e perchè, molte cose sono ancora da decidere, ma ho avuto in anteprima...questi!" Gioì tirando fuori un malloppo di fogli.
"L'elenco dei libri??" Sbuffò Ginny.
"Si cara, in modo da poter ultimare le compere oggi stesso! Ma non solo...non c'è niente altro che vi viene in mente?"
Hermione, come al solito, fu la prima a parlare. "Le nomine a Caposcuola!" Esalò.
"Precisamente!!" Annuì la Signora Weasley, e le porse orgogliosa un distintivo accompagnato dalle congratulazioni della Preside. "E Draco, ce n'è uno anche per te..." Sorrise poi al biondino in fondo al tavolo. Questi le venne incontro e prese l'oggetto con un'aria un po' rassegnata. "E adesso, tutti nel camino!"
Harry sospirò. Accidenti. La Polvere Volante...odiava spostarsi con quella roba. Quando prese la sua manciata, fece attenzione a sillabare bene le parole 'Diagon Alley',per non ritrovarsi fuori rotta per l'ennesima volta.
Il quartiere interamente non-babbano che si annidava nelle viscere di Londra era molto cambiato negli ultimi anni. Poteva ricordare come la prima volta che Hagrid lo aveva portato lì, quando aveva soli undici anni,era tutta una festa di colori, un'armonia di voci e versi bizzarri in ogni dove. Adesso, a parte i soliti venditori di amuleti falsi contro cui il padre dei suoi amici combatteva strenuamente, erano scomparsi molti dei suoi negozi preferiti, come quello di Fortebraccio. Il Ghirigoro aveva cambiato gestione, il Serraglio Stregato si era allargato di due nuovi locali e le sue insegne erano le più tetre della via. La gente girava come loro in gruppo, e tutti portavano mantelli che rendevano difficile riconoscere il viso delle persone.
"...lui. Non me ne frega nulla, se lo vedo gli spacco ugualmente il naso!" Stava borbottando Ginny, parlando con lui ed Hermione.
"Sono certa che Zacharias Smith non sia il nostro primo nemico, in questo momento.." Sorrise lei ragionevole.
"Sì ma non si doveva permettere di trattare male Neville... Per altro, c'è ancora quella cronaca della partita che devo fargli pagare!"
"Ma scusate, Smith da dove è saltato fuori?" Fece Harry perplesso.
"Sua madre lavora con noi dell'Ordine, e quando lui è venuto a sapere in qualche modo della nostra gita le ha mandato una lettera chiedendole di vedersi..."Spiegò risoluta Hermione, cogliendo il lieve imbarazzo dell'amica.
"Oh...Non penso che riuscirebbe a riconoscerci comunque, con i mantelli!" Rispose lui, segretamente deluso dell'assenza di gelosia che provava.
Pansy e Draco camminavano fra loro e la signora Weasley, e si tenevano molto vicini. Parlavano a bassa voce e lanciavano continuamente sguardi in giro.
"Hanno l'aria di due latitanti..." Mormorò Ron.
"Effettivamente è quello che sono.. Per i Mangiamorte sono traditori..." Ragionò la neo-Caposcuola.
"Secondo me sono terrorizzati di trovarsi faccia a faccia con qualche loro amichetto..." Disse Ginny.
Harry la guardò perplesso. "Pensi ancora che stiano solo fingendo di essere dalla nostra parte?"
"Uhm..non dico che mi hanno convinto ma non sono più del tutto sicura che ci stiano spiando.. No intendevo che magari trovarsi qualche loro ex-compagno Mangiamorte davanti li spaventi.."
"Girate la prossima ragazzi, abbiamo appuntamento con Kingsley e Smith al negozio dei gemelli!" Li richiamò la madre dei ragazzi da dietro.
Ron si fece poco più avanti per fare strada, ma nel movimento andò ad urtare un uomo che per tutta risposta gli abbaiò contro "Attento a dove metti i piedi moccioso!"
Harry colse con la coda dell'occhio Draco coprire Pansy con il suo corpo ed estrarre al contempo la bacchetta. In ansia, fece lo stesso mentre Ron, seccato, rispondeva "Sì, scusi.." Gli sembrò che anche l'uomo avesse notato il movimento di Malfoy, e ora lo fissava.
Molly Weasley si frappose immediatamente fra loro. "Gerardo, da quanto tempo non ti si vedeva qui a Londra! Mi avevano detto che ti eri trasferito in Svezia...!"
"E' così, Prewett." Rispose gelido l'uomo. "E questi sono tutti tuoi?Sapevo che avevi una famiglia numerosa ma non immaginavo tanto..."
"Sì loro sono i miei ragazzi...Anzi manca Percy che lavora al Ministero! Davvero un piacere vederti, adesso scappo che ho appuntamento con Arthur e alcuni amici!"
Quello sorrise freddamente e si allontanò, senza però aver prima lanciato un'ultima occhiata inquisitoria al ragazzo dal volto oscurato dal pesante mantello blu.
La donna invece riprese a camminare, verso il negozio dei figli, poggiando una mano sulla spalla di Draco con fare protettivo.
"Quello aveva tutta l'aria di non essere dalla nostra parte..."Mormorò Hermione.
"Secondo me a quei due dev'essere successo qualcosa...mamma è così premurosa con loro!" Disse invece Ginny. Harry era pienamente d'accordo con entrambe, ma non ebbe modo di dire la sua, in quanto erano ormai giunti in prossimità della soglia del negozio di Fred e George, sbrilluccicante e allegro come sempre.
Il resto della gita non fu per niente eccitante come avevano sperato i ragazzi. Comprarono tutto l'occorrente per l'anno scolastico, l'ultimo per quasi tutti loro, e poche altre cose varie. La signora Weasley era premurosa come sempre, con Harry ed Hermione, ma sembrava che cercasse di mettere a loro agio soprattutto i due Serpeverde. Questo fu ampiamente apprezzato dai suoi figli che ebbero così modo di girare un po' più liberamente nei negozi.
Per pranzo, ebbero un veloce pasto al Paiolo Magico (molto meno affollato di come i ragazzi lo ricordassero), e verso le cinque del pomeriggio la madre dei ragazzi fece loro cenno di tornare. "E' tardissimo, poi non arriviamo neanche a preparare la cena!" Aggiunse in tono di scusa.
"Che delusione, speravo in qualcosa di più divertente..."Mormorò Ron mentre aspettavano il loro turno di entrare nel camino.
"Almeno abbiamo tutto ciò che ci serve!" Fece Ginny, che aveva un'aria insolitamente allegra. Allegria destinata a svanire in fretta perchè non appena furono tutti al sicuro sul duro pavimento del Quartier Generale sua madre la invitò a restare in cucina per aiutarla a preparare la cena.
"Non se ne parla!" Tentò di opporsi lei, ma senza neanche troppa convinzione, tanto sapeva che era inutile.
"Venite in camera mia" disse Hermione quando non furono più a portata d'orecchio. "C'è una cosa che voglio mostrarvi..."
Harry si richiuse prudentemente la porta alle spalle prima di chiedere ansioso "Trovato qualcosa sugli Horcrux??"
La sua amica esitò. "Non precisamente...ma quasi!" Lui alzò un sopracciglio interrogativamente, e la caposcuola si mise a frugare in mezzo ai suoi libri. "Ecco qui!" Disse porgendo loro un tomo dall'aria ingiallita, non per la vecchiaia quanto per l'usura.
"Storia di Hogwarts?!" Fece sbalordito Ron. "Herm quando ti convincerai che questo libro non può rispondere a tutto??"
"Ah no?" Rispose la ragazza risentita. "Eppure, forse ad Harry farà piacere leggere qui..."
Il ragazzo prese il libro alla pagina indicata da lei, e scorse velocemente il testo sino al punto indicato dal suo indice.
"...questo è il motivo per cui solo pochissimi oggetti dei fondatori ci sono stati tramandati, e di questi pochissimi sono arrivati ai giorni nostri. Abbiamo notizia soltanto di un medaglione di Salazar Serpeverde, adesso perduto, di una coppa di Tosca Tassorosso, inizialmente in possesso della vedova Smith ma a lei rubata da qualche decennio, e di uno specchio di Priscilla Corvonero. Di quest'ultimo non sappiamo che dell'estistenza, poichè nessuna testimonianza scritta riporta un luogo o una data che possa aiutare il ritrovamento."
"Dunque, ammettendo che il medaglione sia stato distrutto da R.A.B., anche se non possiamo affermarlo con sicurezza.. E dando per scontato che Voldemort abbia usato la coppa..." Ragionò Harry "adesso sappiamo cosa cercare, un diadema!"
"Strano che non citi la spada di Grifondoro..." Riflettè Ron.
La ragazza annuì. "Ci ho riflettuto. Penso che sia perchè è venuta fuori soltanto quando Harry l'ha estratta per uccidere il Basilisco, e a quel punto Silente non ha voluto aggiungerla agli oggetti ritrovati per non rischiare di informare V-V-Voldemort del nuovo possibile manufatto, su cui avrebbe di certo voluto mettere le mani."
"Ma cinque anni fa Voi-Sapete-Chi non era ancora tornato!!" Obiettò il minore dei Weasley.
"Sì, ma Silente non aveva mai creduto alla sua morte." Affermò convinto Harry.
Per qualche secondo calò il silenzio, poi fu lo stesso Ron a spezzarlo. "Allora torniamo a scuola?"
"Già... Abbiamo bisogno di quel diploma per iniziare le ricerche." Rispose tetro l'amico.
"Su Harry..hai visto che le informazioni ci sono?Basta solo sapere come cercarle!" Cercò di incoraggiarlo la Caposcuola.
"Chissà chi insegnerà le materie vacanti!" Si chiese Ron. "Voglio dire...con la McGrannitt Preside, mancano Trasfigurazione, Difesa e forse Pozioni, dipende se Lumacorno è restato o no..."
"E' vero! Speriamo che chiamino Lupin per Difesa!!" Disse speranzoso il Prescelto.
"Non ci giurerei..." Commentò l'amica. "Dopo le imprese di Greyback l'avversione per i lupi mannari è decuplicata..."
In quel momento la portà si aprì e fece capolino Ginny, con un'espressione rassegnata. "La cena è pronta..."
Quella notte, Harry provò sinceramente a dormire. Ce la mise tutta, davvero. Fu solo verso l'una e mezza che, rinunciandoci, decise di dare retta alla sua curiosità. Sapeva che se non avesse seguito i suoi pensieri, non sarebbe riuscito a chiudere occhio, perciò ripercorse il tragitto della notte prima e tornò nell'ultima stanza in fondo al corridoio di sopra.
Stavolta le tende non sbattevano, non c'era un filo di vento. Le persiane erano sempre aperte, e l'aria calda di agosto permeava la stanza. Pansy Parkinson era lì, precisamente nella posizione che ricordava.
Benchè il suo cervello gli dicesse di mantenersi lontano, non riuscì a dargli retta e si avvicinò come il giorno prima. Notò che la ragazza sembrava strana, come...tesa. "Probabilmente sta facendo un brutto sogno..."
La notte seguente Harry non provò neanche ad addormentarsi. Non appena ebbe la certezza che i suoi compagni di stanza dormivano profondamente, si alzò e senza la minima esitazione risalì al piano di sopra, camminò lungo tutto il corridoio, giunse alla porta, abbassò la maniglia e...
E restò di sasso.
Pansy lo aspettava seduta sul letto, abbracciandosi le ginocchia.
"Ben arrivato Potter, oggi sei in anticipo..."
"Io...Avevo sete...ho sentito dei rumori..." Balbettò confuso lui.
La ragazza ghignò beffarda. "Ma fammi il piacere.. Sono tre giorni, anzi tre notti che vieni qui...ti prende ogni notte questa sete improvvisa?"
Capito che mentire non serviva a nulla, Harry le chiese "E tu come fai a saperlo? Pensavo dormissi..."
"Sai, la vita mi ha insegnato ad essere sempre prudente... Ogni notte, prima di addormentarmi, inserisco un capello tra la porta e lo stipite.. La prima notte mi sono accorta così che era entrato qualcuno..."
"E ieri sei rimasta sveglia apposta per vedere se sarebbe tornato..."Ragionò lui.
Pansy annuì."Esattamente, e ho fatto bene. Ammetto comunque che sono sorpresa.Perchè sei qui?"
Quella era la domanda peggiore che potesse fargli, pensò Harry. Perchè la risposta non la conosceva nemmeno lui. Già, cosa lo aveva spinto la prima sera a seguire quei rumori lontani? Cosa, il giorno dopo, a ripercorrere lo stesso tragitto? Cosa, quella notte, a tornare? "Allora?"
Harry scosse le spalle, poi scoppiò a ridere. "Stavo pensando a cosa direbbe Malfoy se sapesse che sono qui!"
Sorprendentemente, anche lei sorrise. "Probabilmente si incazzerebbe a morte!"
"Quindi è meglio che non lo scopra!" La Parkinson annuì. "Adesso vado...Sogni d'oro..."
Detto questo, lasciò la stanza con un misto di perplessità e vergogna che gli attanagliavano le viscere. Che cretino, come aveva potuto commettere una gaffe del genere?! Che avrebbe pensato la Parkinson?! Eppure non l'aveva insultato...Non si erano scontrati, come al solito... Aveva così poco sonno che decise che mettersi a letto non gli sarebbe servito a nulla, perciò pensò di scendere in cucina. Evidentemente quella era la notte delle sorprese, perchè tutto si sarebbe aspettato tranne che trovarci Lupin che si faceva una camomilla.
"Harry! L'insonnia colpisce anche te allora?" Lo salutò gioviale l'ex professore.
"E già... Ma lei quando è arrivato?"
"Proprio stanotte..un'oretta fa. Come va' ragazzo mio? Pronto per il nuovo anno?"
Harry storse il naso. "Mica tanto...Non sappiamo niente! Ma come mai avete deciso di riaprire la scuola? Siete certi che ci saranno abbastanza alunni?"
Mentre gli poneva davanti una tazza identica alla propria, Remus sembrò soppesare le parole. "In teoria, sono cose riservate, ma ritengo che nessuno come te abbia il diritto di sapere ciò che fa l'Ordine...Dunque, Hogwarts riaprirà, ma con qualche piccola modifica.. Infatti, addossata alla scuola è stata eretto un'edificio in cui si alleneranno le reclute delle forze d'attacco dell'Ordine..."
"E come si alleneranno??" Lo interruppe il ragazzo,scusandosi poco dopo.
"Sicuramente nella lotta, con e senza bacchetta, e negli stadi avanzati delle materie che voi studiate a scuola, tipo Incantesimi, Trasfigurazione e Pozioni. Prima che tu me lo chieda, Harry, non posso intercedere perchè anche tu possa farlo..."Aggiunse Lupin sorridente, come leggendogli il pensiero
"La prego!La prego posso farcela!"
"Fammi finire!" Rise il lupo mannaro. "Non posso intercedere, perchè l'ho già fatto! Ho parlato con Minerva affinchè tu e gli altri possiate frequentare le lezioni, e anche parte degli allenamenti...ma lei non mi ha ancora comunicato la sua decisione in merito!"
Harry avrebbe voluto abbracciarlo. "E'...fantastico!!!Grazie!!!"
Lupin sorrise ancora. "Molly non vorrebbe, ma lo stesso Arthur mi sostiene, come molti altri. Abbiamo bisogno di quanta più forza possibile, adesso, e allenarvi significa anche proteggervi!"
I due restarono a parlare ancora per un po', poichè il ragazzo cercò di sapere il più possibile. Remus Lupin era diventato il responsabile dell'Ordine, da quando era venuto a mancare Silente. In un primo momento si era pensato che la McGranitt potesse ricoprire entrambi i ruoli, Preside e Responsabile, ma poi era stata lei stessa a declinare il secondo.
Verso le due però l'uomo mandò a letto il suo ex alunno, che, eccitato come non gli capitava da mesi, non vedeva l'ora di raccontare ai suoi amici le novità.
* * *
"Ragazzi, stasera mangerete in salone, non è un problema vero? A noi la cucina serve per una riunione, e mi dispiace ma neanche voi potrete essere ammessi.." Disse Molly Weasley, rivolgendosi con le ultime frasi ai due Serpeverde. Appena si voltò, Ron mormorò "Almeno una soddisfazione c'è!"
La donna li aveva chiamati tutti e sei perchè la aiutassero ad apparecchiare al piano di sopra.
"Mi raccomando, non fate tardi... Però la tavola la potete lasciare com'è, ci penseranno gli elfi a ripulire!"
Hermione grugnì in segno di disapprovazione, ma aveva ormai rinunciato a combattere sui diritti di Dobby e Kreatcher contro un'irremovibile mamma Weasley. Per giunta, come Harry e Ron, era troppo di buon umore per le notizie di Lupin, per prendersela con qualcuno.
Il Prescelto era riuscito ad aggiornarli subito dopo pranzo, mentre Ginny lavava i piatti e Malfoy scompariva come sempre con Pansy Parkinson.
Adesso, mentre sistemavano la tavola, si scambiavano tutti e tre sguardi elettrizzati, contenti che mancassero solo tre settimane.
La cena comunque fu oltremodo difficile. Era come se ci fosse un muro che divideva il tavolo, da una parte i due silenziosi ragazzi biondi, dall'altra i quattro amici che cercavano di riempire l'aria di chiacchiere. Soprattutto Hermione ed Harry facevano qualche tentativo di includere gli altri nella conversazione, ma non troppo convinto. Il bambino sopravvissuto, poi, evitava accuratamente lo sguardo della bionda Serpeverde, ancora non del tutto convinto di cosa dovesse pensare di quella notte, di cui ovviamente non aveva minimamente accennato agli amici. Finire di mangiare fu quasi un sollievo per tutti, anche se minimo, perchè era troppo presto per andare a letto e avrebbero comunque dovuto trovare modo di passare il tempo.
"Ci vorrebbe una televisione..." Sospirò Harry sulla soglia dell'esasperazione.
Mentre Hermione annuiva convinta, gli altri quattro si scambiarono sguardi perplessi.
"Tele che?" Chiese Ron.
"Televisione...!" Ebbe l'illuminazione Pansy. "La scatola quadrata con le immagini dentro!!"
"E tu che ne sai della roba babbana??" Le domandò sospettoso Draco.
"Me l'ha mostrata Harry a casa sua!" Spiegò la ragazza innocentemente, e lui assunse un cipiglio risentito.
"Posso provare a Trasfigurarla! Non dovrebbe essere difficile!" Esclamò Hermione interrompendoli.
"E certo, quando mai qualcosa è difficile per la Granger..." Borbottò sarcastico il biondino.
Più diplomatico, Harry si alzò e raccattò una scatola di cartone da uno degli angoli. "Dai Herm provaci...Tanto con tutti i maghi che ci sono in questa casa non c'è modo che rintraccino che la magia proviene da te!"
Il primo tentativo della ragazza lo fece scoppiare a ridere: in effetti riuscì ad ottenere una televisione, o almeno il contorno esterno! Ma dentro era vuota e dovettero riprovare. Ci vollero venti minuti prima che la migliore studentessa di Hogwarts ottenesse un risultato soddisfacente.
"Ben fatto!" La elogiò Ron abbracciandola. "Qualunque cosa sia!"
"Era ora!" Biascicò invece Malfoy, anche se fortunatamente i Weasley non lo udirono.
"Dai Harry, la scossa elettrica vuoi dargliela tu?"
"No grazie piccola, lascio a te l'onore!" E con un fluido colpo di bacchetta la ragazza mise in moto gli elettroni dell'oggetto, e mentre i ragazzi si accalcavano sui divani le prime immagini cominciarono ad apparire.
Soprattutto Ron e Ginny erano ammirati e ammaliati dalla magia babbana, erano così buffi che Harry non poteva fare a meno di ridere...
Trovarono un film babbano di cui Hermione aveva visto la pubblicità qualche settimana prima, una sottospecie di giallo che li incollò con i visi allo schermo, anche se di tanto in tanto i due che erano cresciuti tra i babbani dovevano spiegare agli amici cosa fosse questo o quell’oggetto. Erano tutti talmente presi che sobbalzarono dallo spavento quando un urlo coprì le parole del protagonista.
"Non mi toccare!!" Aveva gridato Pansy all'improvviso attirando l'attenzione di tutti.
I quattro Grifondoro si voltarono ad osservare la scena. Evidentemente Draco l'aveva presa per farla sedere su di se ma lei, che sembrava sull'orlo delle lacrime, era purpurea in viso e sembrava trattenersi a malapena.
Harry si chiese se doveva intervenire, ma non sapeva cos'avrebbe potuto fare.
"Dai piccola smettila, sono io..." Stava rispondendo intanto, quasi seccato, Malfoy.
A questo punto, com'era successo a Privet Drive, lei si accasciò e riuscì finalmente a divincolare il braccio dalla sua presa.
"Forse non l'è andata giù la tua ultima scopata, Malfoy?!" Fece pungente Ron.
Il ragazzo lo guardò come accorgendosi solo in quel momento della loro presenza. "Te la faccio ingoiare, quella lingua pezzente!"
"Questo non cambia il fatto che la tua amica non sembra gradire le tue attenzioni, sai?" Continuò imperterrito il Portiere di Grifondoro.
"Taci se non vuoi pagarla cara! Non osare parlare di lei!" Lo sguardo del Serpeverde si era fatto cattivo.
"Ron basta..."
"Sei ridicolo.. Sembri tanto protettivo ma se te ne capita un'altra sotto mano te la fai vero? Non deve averti insegnato nessuno a trattare le ragazze!"
"Tu non sai niente di me stupido filobabbano! Non sai niente di noi, non parlare!"
"Ron stai esagerando!" Provò a fermarlo Hermione, ma nulla gli impedì di pronunciare l'ultima, decisiva frase.
"E non voglio saperne!...Ma se vuoi un consiglio, non puoi sbatterti chi vuoi e lamentarti poi perchè lei non te la da!"
Harry pensò che Malfoy l'avrebbe preso a pugni,e si preparò ad intervenire, tanto era l'odio che poteva leggergli in faccia. Ma il Serpeverde respirò profondamente e sembrò mutare la sua rabbia in fredda collera. "Non sai neanche di cosa parli,idiota... Non sai niente di noi." Quindi, porgendo una mano alla ragazza ancora seduta a terra, l’aiutò a rialzarsi ed insieme uscirono dalla stanza.
“E non ci tengo a saperlo!” concluse Ron, tardi perché i due Serpeverde potessero udirlo.
“Hai davvero esagerato Ron! Non ti avevo mai visto parlare così!” Hermione era rossa in faccia e sembrava incavolata tanto quanto lo era stato Malfoy.
“E certo! Perché qui l’unico che può fare lo stronzo è Malfoy vero? Appena uno prova a rispondergli a tono, viene subito aggredito! Povero angioletto biondo, tutti ce l’hanno con lui!”
Mentre anche il suo migliore amico se ne andava sbattendo la porta, Harry pensò che una bella camomilla avrebbe fatto bene a tutti.
“Comunque è innegabile che la Parkinson sia strana…”
Era stata Ginny a parlare.
“Si ma non c’è motivo di essere così pesanti…” Si ritrovò a difenderla Harry.
Hermione annuì. “Ci sono altri modi… Anche se probabilmente Ron ha ragione, Draco le avrà combinato l’ennesimo tradimento e lei giustamente ci sta male…”
“Anche lei però..che teatralità!” Sbuffò Ginny, che della Serpeverde non tollerava proprio il protagonismo.
Harry non rispose, evitò di dire la sua. Ciò che ipotizzavano le sue amiche era perfettamente plausibile…se non fosse stato che…
Ripensò ancora una volta a quando l’aveva toccata lui e la ragazza era andata in escandescenze. Aveva reagito esattamente allo stesso modo di quella sera, ma il rapporto che doveva avere con Malfoy era assurdamente diverso da quello che c’era tra loro due…quindi non pensava che fosse un problema di Draco. Doveva essere qualcosa che c’entrava con lei… Solo con lei…
Finirono di vedere il film babbano, ed infine andarono a nanna.
* * *



Note dell' Autrice:
Avete visto che ho fatto veramente presto stavolta??XD è che devo farmi perdonare in anticipo perchè la settimana prossima non potrò postare che sarò fuori...i'm sorry!! cmq provvederò a pubblicare i capitoli scritti sinora prima della partenza, così magari fra i monti mi verrà qualche geniale idea XD passando ai ringraziamenti, ovviamente i primi sono come sempre a Nyssa e alla sua preziosissima collaborazione!
Summer84: grazie tantissimo!!anche io adoro queste coppie, per altro, secondo me serpeverde/grifondoro sono fatti per stare insieme!;) fammi sapere che pensi del 2°chappy! baci
noekali:con questo secondo cap, i personaggi sono comparsi tutti, ma le vere sorprese arriveranno nei prossimi...intanto sono proprio curiosa di sapere se qualcuno intuisce già quali sono i segreti della nostra serpe...!;)
furbacchina:davvero apprezzi la loro caratterizzazione?sono proprio contenta!:) fammi sapere se in questo secondo cap i nostri amici si sono mantenuti all'altezza delle aspettative!
Jerada:arrossisco,arrossisco...!!grazie cara...!davvero...gentilissima!!E' anche una delle mie coppie preferite, come dicevo prima...e poi stanno così bene insieme!!(silver con gli occhi a cuoricino...!)
cougar:eccotelo sfornato subito il secondo!! Hai visto?? Se tutto va bene, domani metto il terzo..purtroppo forse sarà un po' più cortino perchè in origine questi erano sei capitoli e non 2,solo che ho pensato che troppi spezzettamenti poi davano noia...:) che te ne pare??baciiii
marygenoana: beh secondo me le storie oltre che una buona trama devono essere anche grammaticalmente soddisfacienti,se no io non riesco proprio a leggerle!cmq grazie tantissimo,sono felicissima di tutti questi complimenti..eccoti l'aggiornamento,aspetto un parere!!:D
Grazie anche a selene_90,steg94, anc, e tutti gli altri che hanno aggiunto la storia ai preferiti!;)
Torno a studiare che fra poco devo scappare ad allenamento...baci a tuttiiiiiii
Silver


  
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