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Autore: danyazzurra    15/07/2013    9 recensioni
Ennesima Lily / Scorpius...ennesima piccola idea che mi frullava in testa...è una mini long, dove Lily dovrà affrontare tutte le sue convinzioni !! bè nelle presentazioni faccio sempre pena...ma spero vogliate provare a leggere e farmi sapere !! un bacione !!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Lily si smaterializzò direttamente nella sua camera.
Si sentiva piena di rabbia, tutte le emozioni che stava provando rischiavano di farla esplodere come una pentola a pressione.
Non riusciva più a gestire la sua ira e quella di Scorpius. Non sapeva neanche che cosa la trattenesse dallo sbattergli in faccia tutto quello che era successo, semplicemente, forse, voleva che lui fosse sincero con lei, che ammettesse quello che aveva fatto senza doversi umiliare.
Bianco e nero. Poteva essere il riassunto della sua vita.
Suo padre diceva sempre che c’ era un po’ di oscurità in qualunque persona, anche in quelle che sembravano o facevano di tutto per apparire totalmente buone e forse era quello il suo problema.
Forse, anche se aveva sempre accusato Scorpius, era lei quella che aveva sbagliato.
La sua oscurità, la sua parte cattiva che le impediva di mettere da parte l’ orgoglio, anche se sentiva il cuore andare in frantumi ogni volta che ripensava a quel giorno.
No, nessuno era perfetto e probabilmente quello era decisamente il suo difetto peggiore: l’ orgoglio.
Non sarebbe mai riuscita a perdonarlo.
Presa da una rabbia incontrollata aprì le ante del suo armadio e cominciò a tirare fuori tutta la sua roba.
Erano giorni ormai che pensava di andarsene, aveva sbagliato a non dare retta a se stessa. Adesso era giunto il momento di farlo.
Prese la sua fedele borsa nera e vi applicò il tanto familiare incantesimo estensivo, poi cominciò a buttarci tutto dentro, alla rinfusa.
Non le importava se dopo avrebbe dovuto risistemare tutto, forse anche stirare, se fosse stata in un luogo Babbano, la cosa più importante era andarsene e subito.
Non dover più guardare gli occhi azzurri di Scorpius, le sue espressioni di disapprovazione e quelle piene di confusione.
L’ aveva accusata di non riconoscerla più e lei che cosa avrebbe dovuto dire?
Scorpius non era mai stato facile da decifrare, ma non aveva mai mentito, o almeno, non l’ aveva mai fatto prima di quel maledetto giorno.
Emise un verso gutturale pieno di rabbia. Aveva decisamente voglia di rompere qualcosa, ma non voleva attirare l’ attenzione, per cui si sedette sul letto.
Le spalle nude che toccavano la spalliera del letto fredda e dura.
Spostò lo sguardo sul comodino e vide la fiala che conteneva il suo ricordo.
La prese tra le mani e guardò il suo contenuto, né solido, né gassoso, ma come sempre, neanche liquido.
Era incredibile pensare quanto dolore fosse impresso in quei ricordi, quante lacrime in quella fiala.
La fece scorrere tra le dita chiedendosi se la doveva portare con sé.
Sicuramente non poteva lasciarla lì, l’ avrebbero vista e dopo aver analizzato i suoi ricordi probabilmente si sarebbero sentiti tutti in colpa.
E lei era stufa di passare come la ragazzina bisognosa di aiuto.
Se poi l’ avessero fatta vedere a Scorpius sarebbe stato un guaio, lui avrebbe compreso che lei sapeva e probabilmente sarebbe corso a cercarla con la coda tra le gambe.
No, forse non proprio con la coda tra le gambe conoscendo Scorpius.
Ma sarebbe andato comunque da lei, adducendo scuse o spiegazioni patetiche e lei non avrebbe potuto reggere.
Scendere a compromessi non era mai stato nella sua natura e non avrebbe cominciato proprio adesso.
Per quanto anche in quel momento pensare a lui, le desse una fitta dolorosa allo stomaco, lei non poteva cedere.
Non voleva cedere.
“ Che stai facendo?” era talmente soprappensiero che non aveva neanche sentito suo fratello bussare, sempre che lo avesse fatto conoscendo James.
Ricordava quante volte, nonostante glielo ripetesse all’ infinito, lui le era entrato in camera più volte senza bussare.
“ Secondo te?” gli chiese, poi si pentì del suo tono sgarbato, in fondo James era sempre stato il suo fratellone iperprotettivo e non lo meritava.
Sospirò e lo guardò dritto nei suoi occhi così simili ai propri “ me ne vado, Jamie” gli disse quasi stancamente.
Lily si sarebbe quasi aspettata scatti di rabbia da parte del fratello,  che la fulminasse con un solo sguardo o che la riempisse di rimproveri, invece le sorrise e le disse soltanto: “ fatti un po’ più in là”
Lily sbatté le palpebre per un secondo poi si spostò più al centro del letto e James si sedette accanto a lei.
Distese le gambe e Lily notò quanto fosse alto, i propri  piedi non arrivavano neanche ai suoi polpacci.
Sorrise chiedendosi con cosa si nutrisse e perché a lei non era stata data la stessa cosa.
“ Che c’ è ?” le chiese lui cercando il suo sguardo.
Lily sorrise scuotendo la testa “ mi stavo chiedendo se non fossi stato sostituito alla nascita” gli disse scherzosa.
“ Solo perché sono molto più bello di te e Al ?” le chiese lui stando allo scherzo. Lily gli assestò una gomitata tra le costole.
Essere cresciuta con due fratelli aveva qualcosa di positivo, oltre ai fatti negativi, come l’ invadenza in campo di ragazzi, aveva però acquisito una notevole bravura nei corpo a corpo e aveva sempre saputo difendersi.
“ In fondo non ve ne dovete fare una colpa” continuò James “ si sa che con il primo si applicano di più” concluse.
Lily alzò gli occhi al cielo “ già ma hanno conservato tutto il cervello per noi” commentò Albus comparendo sull’ arco della porta.
James sbuffò scherzosamente “ è arrivato il rompipluffe” si lamentò, mentre Lily sorrideva al suo fratello di mezzo.
“ Oh no, le pluffe sono quelle che infilavo nella porta di Grifondoro, durante le partite di Quidditch” ribatté Albus, chiudendosi la porta alle spalle e avanzando di qualche passo.
“ C’ è posto anche per me?” chiese.
Lily stava già per aprire la bocca e rispondere affermativamente, quando James si distese per orizzontale, schiacciandole dolorosamente le ginocchia e guardando il fratello con ostilità “ pussa via, Serpeverde” gli disse.
Lily rise “ in effetti dovresti correggere la tua frase, sei in minoranza” gli suggerì.
Albus alzò gli occhi al cielo in maniera molto teatrale “ cos’ ho fatto di male per avere due fratelli Grifondoro” si lamentò.
“ Ehy, qua se c’ è uno che ha sbagliato casa in cui stare sei tu, mio caro sono ambizioso e astuto come un vero Serpeverde…noi abbiamo seguito le orme di famiglia” lo prese in giro James.
Albus alzò le mani sfiancato “ ho capito, ho capito” disse “ sono passati troppi anni per continuare a litigare sulle stesse cose, quindi…diciamo…che voi Grifondoro non eravate così male come squadra” ammise guardando suo fratello, poi alzò un dito a mo’ di ammonizione “ ma non mi chiedere più di questo” .
James alzò gli occhi su Lily, guardandola di sbieco per colpa della sua posizione “ secondo te può passare?” le chiese.
Lily rise “ ma quando crescerete?” chiese, e anche se era una domanda rivolta ad entrambi guardò James che cercava ancora di occupare tutto il letto come faceva quando erano ragazzini, senza pensare che ormai era un ragazzo di ventisette anni e non un bambino di undici.
“ Uhm, per fortuna nostra sorella è clemente” disse alzandosi e tornando alla sua posizione originaria, con grande sollievo delle ginocchia di Lily “ io ti avrei anche fatto baciare lo stendardo” lo minacciò, mentre Albus si sedeva dall’ altro lato del letto.
Lui fece una smorfia “ neanche sotto Imperius” scherzò, poi distese le gambe anche lui e si mise comodo.
“ Quindi a parte vantarti come al solito della tua bellezza, cosa stavate facendo?” chiese guardando Lily che era accanto a lui.
Lily abbassò gli occhi sulla fiala e poi li rialzò per guardare anche il suo secondo fratello dritto negli occhi “ gli stavo dicendo che me ne vado” disse soltanto.
Sentì Albus inspirare tutto il suo fiato e restare immobile, ma anche lui non disse niente di quello che lei si sarebbe aspettata limitandosi a fare un gesto con le spalle “ se pensi che starai meglio” commentò soltanto.
Lily conosceva bene i suoi fratelli, li amava e li conosceva quanto se stessa.
James era un tipo da reazione esplosiva, ruggente, aggressiva, proprio come un leone, ma non l’ aveva avuta.
Albus era un tipo da reazione controllata ma decisa, proprio come un serpente che ti studia e poi colpisce, ma non l’ aveva avuta.
Che cosa stava succedendo ai suoi fratelli?
Da quando in qua accettavano passivamente le sue decisioni?
Non che avesse voluto combattere o discutere, anche se forse dopo una sana litigata, si sarebbe sfogata e sentita meglio, ma era alquanto strano che non le muovessero neanche una piccola protesta.
“ Ok, che succede, ragazzi?” chiese loro, voltandosi dall’ uno all’ altro fratello.
“ Noi? Niente!” affermò James con un po’ troppa enfasi e Albus si mise una mano sopra gli occhi.
“ Mi spieghi come fai a sedurre tutte quelle ragazze se fai così schifo a mentire?” si lamentò.
James gli lanciò un’ occhiata furente “ visto che sei tanto bravo a mentire, perché non l’ hai fatto tu? Ti mancava il coraggio?” si oppose.
Lily sbuffò rumorosamente e si alzò sulle ginocchia, di modo che fosse voltata verso entrambi i fratelli.
“ Ora, entro due minuti, entrambi mi direte che cos’ avete combinato oppure vi lancerò una fattura sui gioielli di famiglia e sapete che lo posso fare” li minacciò.
James e Albus si portarono entrambe le mani a coprirsi automaticamente le parti intime, sapevano che le fatture di Lily andavano sempre a segno e sapevano anche che non minacciava a vuoto.
“ Ecco…forse…noi…” cominciò James e guardò Albus in cerca di sostegno “ davvero un cuor di leone” si lamentò lui, ma poi guardò Lily e il suo sguardo tornò serio.
“  Sai, noi non sapevamo dov’ eri andata, siamo entrati in camera tua per vedere se i tuoi vestiti c’ erano ancora o se avevi lasciato un biglietto…”
Lily ripensò all’ ultima volta che se n’ era andata e al fatto che aveva salutato i suoi genitori, ma aveva lasciato solo un biglietto ai suoi fratelli.
Non riusciva ad affrontarli dopo quello che aveva lasciato credere loro di aver fatto.
Ancora però non capiva.
Guardò Albus per incitarlo a continuare e lui sembrava imbarazzato.
“ Credevamo che fosse per noi” disse indicando la fiala che era ancora tra le sue mani.
Lily non ebbe bisogno di altre spiegazioni, sentì il colore defluire dal suo viso e contemporaneamente le ginocchia le cedettero e si accucciò sui talloni.
“ Avete visto i ricordi” disse in un sussurro “ avete visto tutto” continuò, sentendo le lacrime pungerle pericolosamente gli occhi.
Ora capiva perché non le avessero chiesto che cos’ era quello che aveva in mano.
James annuì serio “ vorrei strappare gli attributi di Scorpius in questo momento” disse come se fosse una giustificazione per quello che avevano fatto.
“ Non avevo idea” disse invece Albus.
Lily chiuse gli occhi per cercare di riprendere la padronanza di sé.
I momenti scherzosi che avevano vissuto fino a qualche attimo prima erano completamente spariti.
Ora c’ era un silenzio carico di anticipazione, perché entrambi sapevano come la pensava Lily sul fatto di invadere la sua privacy.
“ Mi dispiace, Lily” si scusò Albus e Lily si chiese per cosa si stava scusando.
Se per il fatto che aveva visto i ricordi o per il fatto che l’ aveva creduta una donna meschina per tutto questo tempo.
“ Però, io continuo a credere che dovreste parlare…”
“ Continui a difenderlo?” lo interruppe James.
“ Dai, James, hai visto anche tu…si amano e lei potrebbe aver frainteso…Bridget potrebbe essere andata solo…”
“ Fermati” lo interruppe Lily.
Sentire il nome di quella l’ aveva fatta rabbrividire e tornare alla realtà.
“ Gliel’ ho chiesto” disse guardando Albus negli occhi.
“ Gli ho chiesto di dirmi la verità, l’ ho pregato e lui non ha fatto niente, ha continuato a dire che era solo un bacio” prese un respiro cercando di scacciare il volto di Scorpius dalla sua mente.
“ Per me è finita qua…ha avuto la sua possibilità, poteva dire la verità e ha continuato con la menzogna” asserì decisa, le sue lacrime ancora sotto controllo al limitare dei suoi  occhi.
“ E se non fosse successo niente?” si oppose Albus.
“ Perché cavolo credi che lei sia uscita da casa sua?” scattò in sua difesa James.
Albus si passò una mano tra i capelli “ non lo so, ma ti giuro, non ho mai visto Scorpius così innamorato e probabilmente se mi sentisse ora mi ucciderebbe, ma lui non ha mai amato nessuna come te”
Lily avrebbe voluto ridere, ma sapeva che se avesse aperto la bocca le sarebbe uscito un gemito strozzato.
“ Amava la debole ragazzina che ero, quella che si faceva fregare dalle sue parole dolci, adesso non sono più così, non sono più debole e non mi lascio più fregare” disse Lily.
“ Ben detto” affermò James, lanciando un’ occhiata ad Albus e sfidandolo a replicare.
Albus scosse la testa “ vuoi sapere una cosa?” le chiese.
Lily riconcentrò lo sguardo su di lui e guardò con stupore le guance di Albus imporporarsi leggermente.
“ Sai cosa mi ha sempre frenato con Alice?” le chiese.
Lily aggrottò le sopracciglia, non capiva cosa c’ entrava adesso.
“ Io ho vissuto la storia tua e di Scorpius più da vicino di chiunque altro, lui è il mio migliore amico, tu sei mia sorella, vi ho visto crescere innamorarvi e poi lasciarvi…tutto finito, un amore che sembrava indissolubile finito…”
“ Non per colpa mia” lo interruppe Lily.
Albus fece cenno di diniego “ no, è vero, ma tutto è finito e tra voi è rimasto solo odio e io ho avuto paura che potesse succedere anche a me, perché non riuscivo a capire come due persone come voi potessero smettere di amarsi…”
“ Adesso lo sai” lo interruppe di nuovo “ Adesso sai che mi considerava solo una debole, stupida, ragazzina credulona” continuò.
Albus sorrise “ non è tanto male essere deboli ogni tanto”
Lily sgranò gli occhi e guardò James per capire se almeno lui sapesse a cosa si stava riferendo, ma lo vide con la stessa espressione stupita.
“ Vorresti che fossi una di quelle ragazze galline che escono con un ragazzo al giorno?” gli chiese, ma fu James a rispondere “ no” disse in un tono così deciso che Lily quasi rise.
“ No, sto semplicemente dicendo che forse, per amore, a volte si può mettere da parte l’ orgoglio, smettere di voler sembrare forti come rocce e ammettere qualche propria debolezza e anche chiedere qualche spiegazione…” alzò una mano “ ti prego lasciami finire” le disse “ io credo che ci possa essere qualche spiegazione e credo anche che tu gliela debba chiedere, poi potrai decidere se credergli o no, se andartene, restare o fare quello che vuoi, ma credo che a volte la forza sia rischiare…quindi, se lo ami davvero, come credo, devi rischiare l’ umiliazione che tanto temi e provare a chiedergli che cosa successe quel giorno. Non cercando di fartelo dire da lui, ma chiedendoglielo”
Lily restò in silenzio fissando la fiala.
“ A volte, essere forti è mostrare le proprie debolezze senza alcuna paura” concluse Albus.
Se lo ami davvero. Rischiare l’ umiliazione che tanto temi. Chiederglielo direttamente.
James si allungò nuovamente sul letto “ wow non scherzavi sul cervello” disse in tono scherzoso.
“ E tu da quando mi dai ragione?” chiese Albus, in tono quasi stupito.
“ Da quando mi conviene” disse semplicemente “ se tu avessi ragione, avrei ahimè di nuovo Malfoy in famiglia, ma ci sarebbero due fatti positivi” alzò una mano pronto ad elencare.
“ La mia sorellina ancora a casa” e alzò un dito “ e Malfoy da distruggere” e alzò il secondo dito.
Albus rise “ sì, ti vorrei proprio vedere” lo prese in giro.
James si voltò verso di lui “ credi che non ne sarei in grado?” gli chiese e cominciarono a becchettare vivacemente senza accorgersi che Lily stava ancora fissando la fiala e non li stava più ascoltando.
Essere forti, a volte è mostrare le proprie debolezze senza paura.
Chi non ha qualche debolezza?
Le parole dei suoi fratelli, di sua madre e di Alice le vorticavano nella testa come un calderone impazzito.
“ Vorrei andare a letto” disse interrompendo le loro accese litigate.
Albus e James si zittirono guardandosi e poi riportando lo sguardo su di lei “ Lily, sono le otto, dobbiamo ancora cenare”
Lily inspirò ed espirò “ scusatemi con mamma e papà, ma sono molto stanca” si giustificò.
James guardò Albus come se fosse colpa sua e Albus gli restituì un’ occhiata per dirgli che ancora non se n’ era andata.
Entrambi la baciarono sulla testa “ come puoi dirmi che dovrei essere debole?” chiese Lily in un sussurro, dopo che Albus le depose il suo bacio.
“ Non lo dico, Lily, vorrei solo che fossi meno orgogliosa e ascoltassi di più il tuo cuore” le rispose.
Adesso era in piedi davanti a lei, James era accanto a lui e Lily notò quanto nonostante le differenze di carattere i due fratelli si somigliassero.
Avevano le stesse movenze e a volte le stesse espressioni e soprattutto Lily sapeva che avrebbero fatto di tutto per lei.
“ Come puoi essere sicuro che potrei perdonarlo e amarlo di nuovo, se non lo so neanche io?” gli chiese.
Sapeva che forse era una domanda stupida e un po’ banale, ma doveva esternarla a qualcuno, erano giorni che non riusciva a pensare ad altro che a Scorpius.
James rise e Lily lo guardò male “ cosa c’ è di tanto divertente, James Sirius?” gli chiese innervosita.
“ Oh oh devo essere nei guai se mi chiami con il mio nome completo” asserì lui “ comunque ridevo perché anche un cieco, un sordo o un folle riuscirebbero a capire che sei innamorata di lui” poi parve pensarci “ che cosa ci trovi non l’ ho mai capito” le disse “ Forse sono i suoi capelli biondi come il grano estivo o i suoi occhi di quella tonalità che non sono azzurri, ma non sono neanche blu…ecco forse sono grigi come un cielo in tempesta”
Lily si accorse che la stava prendendo in giro, scimmiottando le sue parole di quando era ragazzina e gli tirò un cuscino “ fuori di qui” disse seria “ entrambi” concluse e loro sorrisero prima di uscire dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Lily rimase nella stessa posizione: piegata sui talloni e le ginocchia appoggiate sul materasso. Le sue mani poggiate in grembo e la fiala con il suo contenuto grigiastro che vorticava davanti ai suoi occhi come se la stesse ipnotizzando.
Albus aveva ragione?  James aveva ragione?
Sicuramente lo aveva amato molto,  ma poteva dirlo di amarlo ancora?
Dentro di sé la risposta emise nacque come un ringhio nel suo petto.
C’ era un motivo se lui aveva tutto questo potere su di lei, se continuava a pensare a lui.
Se non era riuscita a toglierselo dalla mente in tre anni.
Non era solo perché aveva perso il bambino che li aveva legati.
Le sembrava di sentire ancora la voce di Alice nelle sue orecchie “ perché non sei disperata?”
Già perché non si era disperata per Joseph, aveva accettato la cosa, accantonandola e ricominciando a pensare a Scorpius appena i loro occhi si erano incrociati.
Si era voluta giustificare, aveva trovato la scusa dicendo che non riusciva ancora a vederlo e che lo odiava.
Ma anche lei sapeva che si era mentita tutto questo tempo.
E se lui non l’ amava? E se lui era davvero, come purtroppo credeva, colpevole?
Sarebbe riuscito a perdonarlo.
No, non ci sarebbe riuscita e sarebbe andata via cercando di dimenticarlo, cercando di vivere la sua vita senza pensare che si era innamorata di un vigliacco.
Ma sapeva che Albus aveva ragione, doveva mettere da parte l’ orgoglio, anche solo una volta.
Anche se avrebbe significato ingoiare sassi e diventare di pietra.
Si alzò e afferrò la bacchetta.
Non sapeva neanche se stava ancora là, ma  se non l’ avesse fatto subito, se non avesse seguito il coraggio dettato dall’ impeto e dalla rabbia del momento, non l’ avrebbe più fatto.
Chiuse gli occhi e senza darsi tempo di ripensarci si smaterializzò.

COMMENTO: ECCO I NOSTRI ALBUS E JAMES A SALVARE LA SITUAZIONE…QUESTA, COME HO GIA’ DETTO AD ALCUNE DI VOI, CREDO CHE SIA LA LILY PIU’ INTRANSIGENTE E ORGOGLIOSA CHE ABBIA MAI DESCRITTO E CI VOLEVA QUALCUNO CHE LA FACESSE RIFLETTERE…CERTO NON IMMAGINATEVI CHE ORA SALTERA’ AL COLLO DI SCORPIUS PERDONANDOGLI TUTTO PERCHE’ LEI NON E’ COSI’ : )) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO INCORAGGIANDOMI TANTISSIMO OVVERO: ICEPRINCESS / LUISA21 / ARYELLE / ALWAYS 89 /MIKILILY / FEDERCHICCA / HUNTER E  ALESSANDRA CORTESE !! GRAZIE TANTISSIMO ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!
   
 
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