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Autore: Mimiwitch    17/07/2013    3 recensioni
21-09-2014
Storia in revisione.

George e Katie sono fidanzati da molti anni e stanno compiendo quei passi necessari ad essere sempre più uniti. Ma una lettera e una richiesta si mettono sulla loro strada, cambiando i loro progetti.
testo:
Girò lo sguardo nello studio, cercando quello di George, cercando speranza, la conferma che una cosa del genere non potesse essere valida.
Negli occhi azzurri di lui vi lesse angoscia, che alimentò le sue paure, dicendole che non solo era possibile, ma obbligatorio.
Il “Signor Voglio” aveva ordinato dall'aldilà e a loro non spettava altro che ubbidire.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley, Katie Bell
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Note: Ho postato gli ultimi due capitoli assieme. Perciò leggete prima l'11!



Lo sguardo vagava di qua e di là, catturato dallo scintillio delle stelle; a volte riluceva più quella piccola sulla destra, l'attimo dopo era la grande al centro a splendere più forte. Tutte, una ad una, a turno, avevano un momento di maggiore brillantezza.
Katie, sdraiata a pancia in su sul letto, non riusciva a staccare gli occhi, estasiata, lasciando che la mente ricordasse ogni più piccolo dettaglio dei momenti che ogni stella rappresentava: gli odori, i suoni, le sensazioni di ogni ricordo le invadevano il cuore e l'anima e lei era felice.

Felice di essere di nuovo sé stessa. Sorrise; un piccolo sorriso, timido e gioioso.

La stella media lì nell'angolo era stata messa quando lei e George erano andati per la prima volta in vacanza assieme, in campeggio: si erano ripromessi di non usare la magia, per rendere le cose più emozionanti, ed erano finiti a lottare contro zanzare, animali selvatici attirati dal loro cibo e con la tenda divelta da un forte vento. Avevano urlato, lottato contro la natura e alla fine riso, perché erano innamorati e tutto era splendido. Scintillò la stella del primo litigio, subito dopo quella del primo appuntamento.

Ed ecco quella del nuovo inizio brillare, più luminosa di tutte le altre. La Grande stella, che adesso aveva un ulteriore significato. Sospirò, fissandola con intensità bruciante.

Erano passati tre mesi da quando lei e George erano ritornati assieme, da quando aveva smesso di dimenticarlo. E ogni giorno in quel lasso di tempo, lui non aveva fatto altro che impegnarsi per farla guarire. Non sapevano con certezza cosa avesse scatenato la guarigione: il Primago Fawley diceva che scientificamente e magicamente non c'era spiegazione e adduceva come possibilità che la combinazione della pozione, dello strappo della pergamena e del bacio potessero aver creato una sorta di miracolo.

Allungò la mano verso il comodino, afferrando la quotidiana fiala di pozione della memoria; la stappò e bevve d'un sorso il liquido al sapore di mandarino, poi si lasciò ricadere sui cuscini. La cura sarebbe durata ancora poco e sarebbe stata completamente intera, di nuovo tutta Katie. Poi avrebbe potuto tornare persino al lavoro, al San Mungo. L'Ospedale di Ginevra era stato convinto mesi prima a desistere dall'offrirle un posto, dal Primago, in seguito alla perdita della memoria.

Non era stato semplice recuperare tutti i ricordi con George e ciò che aveva cancellato di sé, ma lui non aveva desistito un secondo dal suo impegno; all'inizio non c'erano nemmeno speranze che ciò che avevano vissuto le tornasse alla mente, ma poi, una sera, aveva fatto una battuta sul suo orecchio, ricordando di come fosse piombata da lui spaventata al sapere che era stato ferito. E George l'aveva guardata sconvolto e le aveva chiesto venti volte almeno di ripetere.
Alla fine, senza forzare i tempi, pian piano, ogni cosa era tornata al proprio posto.

Le aveva fatto male ricordare del tradimento di Angelina e di quello presunto di George, ma era stato peggio non ricordare affatto di lui: in quel periodo, nel profondo, si era sentita come se le mancasse qualcosa, come se fosse stata un sacco pieno di sabbia e da un buchino minuscolo quella si stesse riversando all'esterno, lasciandola sempre più vuota.

Era andata a trovare Angelina, due mesi prima.
La ragazza non aveva davvero più nessun ricordo su nessuno, nemmeno di sé; Katie aveva portato il suo Guaritore che aveva prescritto la pozione della memoria anche a lei, sperando di aiutarla. Ed era riuscita a riacquistare parte della memoria, iniziando di nuovo a vivere, a uscire, a sorridere veramente. Per la parte riguardante Fred, però, non avrebbero potuto fare nulla, perché era stata cancellata dal contratto originale, prima che lei lo pasticciasse con la magia, e per quello non c'era più soluzione.

Katie l'aveva osservata, a volte, mentre fissava George, durante le loro uscite, con sguardo intenso e perso; si era preoccupata che l'amica potesse sviluppare una sorta di ossessione per lui, che magari il ricordo e l'amore per Fred non fossero davvero scomparsi e si potessero riversare sul gemello. Ma fortunatamente Angelina le confessò che non era affatto interessata a lui in quel senso.
E' solo che, quando sorride, mi ricorda qualcun altro” le aveva confessato in imbarazzo quando le aveva chiesto se fosse invaghita di lui, un pomeriggio davanti ad un tè.
Chi?” aveva domandato Katie cercando di non far tremare la tazzina nella mano.
Angelina aveva scosso i capelli dolcemente e alzato le spalle.

Non lo so, forse qualcuno che ho sognato.”

Da qualche parte, nascosto in un sogno, Fred viveva ancora in Angelina.

Il tonfo di una porta sbattuta la riportò alla realtà e in fretta e furia si coricò sul fianco, facendo finta di dormire. Rumori di passi e un piccolo batticuore col sorriso.
La porta della camera si aprì e senza resistere socchiuse un poco la palpebra, per vedere: George entrò al buio e poggiò la bacchetta sul comodino, lasciandosi guidare solo dalla luce delle stelle.

Puoi anche aprirlo tutto, l'occhio, so che sei sveglia” esclamò l'uomo balzando all'improvviso sul letto, a pochi centimetri da lei, facendola rimbalzare per il contraccolpo.

Katie lanciò un gridolino sorpreso e poi scoppiò a ridere.
Riuscirò mai a sorprenderti?” chiese, fintamente arrabbiata.
Oh, sì. Mi sorprende sempre che tu creda di farmela!” rispose George alzandosi dal letto e iniziando a cambiarsi per la notte.
Katie fissò la sua schiena per tutto il tempo, prima nella veste da mago, poi nuda e bianca, che le faceva venire voglia di baciare le spalle larghe, e infine dentro il pigiama.
Si coricò al suo fianco, con un lieve fruscio di lenzuola e piumone.

Com'è andata oggi?” le chiese dopo che le ebbe stampato un bacio.
Katie passò la lingua sulle labbra, gustando il sapore di George, di succo di zucca e caramelle alle more.

Bene, Fawley ha insistito perché andassi a pranzo con lui e mi ha detto che tra una settimana potrò smettere con la cura” rivelò lei con gioia.
Le escogita tutte pur di passare del tempo con te, eh? Digli che lo tengo d'occhio! Ho inventato gli aeroplanini di carta a scoppio e non ho paura di usarli!”

Lei ridacchiò ancora, soddisfatta.
Oggi ho ricordato del nostro primo litigio da fidanzati, lo ricordi?” mormorò contro il cuscino, mentre lui si avvicinava per abbracciarla.
Come potrei scordarlo? Mi hai trasfigurato il mantello in cane e quello ha cercato di mordermi, mentre era ancora attaccato al mio collo!” sbottò incredulo, vagamente offeso per l'accaduto.
Sì, beh, non avresti dovuto dire che Vivian, la tua ex fidanzata, fosse più bella di me!”
Non l'ho mai detto! Ho detto che era un po' più femminile e aggraziata e che forse avresti potuto esserlo anche tu!”

Katie sbuffò dalla rabbia, pestandogli la mano che le cingeva il fianco.
Vuoi ricominciare a litigare?” chiese ad un soffio dal suo viso.
George scoppiò a ridere e la strinse forte, mente lei gli dava pizzicotti sui fianchi per farsi liberare.

Ti dispiace aver recuperato anche quel genere di ricordi?” domandò la voce di lui, bloccando l'ultimo pizzico a mezz'aria, per la sorpresa.
No, sono contenta. Per ogni ricordo, anche quello più brutto. Sono io, adesso; sono quello che sono grazie a tutto quello che ho passato e ti amo per ogni parte del nostro rapporto, fatto di esperienze belle e meno belle” disse seria, stringendogli un'altra porzione di pelle tra le dita, per vendetta.

George le punzecchiò un fianco, facendola desistere dal continuare a pizzicarlo, poi le rubò un bacio, lento, sentito, profondo.
E ti ricordi cosa ti ho chiesto quella mattina di ottobre, tra pancake e torte?”
Katie sorrise contro la sua guancia.

No, non lo ricordo” finse con voce vaga.
Ah, peccato. Beh, se non lo ricordi, pazienza” soffiò George alzando le spalle rassegnato.

Katie mosse le gambe nelle lenzuola, dandogli un calcetto offeso. Lui le prese una mano e con l'altra le cinse il fianco, attirandola a sé.
Non c'è fretta. Abbiamo tutto il tempo di questo mondo, adesso. Ci sposeremo, faremo dei bellissimi bambini e ti guarderò invecchiare. Io invece rimarrò sempre bellissimo e giovanissimo, ma tu non puoi farci nulla, mi spiace.”
Lei ridacchiò, poi si accoccolò contro il suo petto, felice.

Era tutto perfettamente giusto.
Era di nuovo Katie, era ancora e sempre innamorata di George ed era di nuovo lì dove voleva stare, stretta a lui, a dormire mano nella mano.




Note:
Eccoci alla fne. Grazie per aver seguito questa piccola storia senza pretesa. Grazie a chi l'ha preferita e a chi l'ha commentata.
Continuerò a scrivere di questi due, è più forte di me!
Un grossissimo abbraccio.
A presto
Mimì

  
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