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Autore: giulia_guidi    18/07/2013    0 recensioni
Una ragazza rimasta orfana viene rapita da un malvagio seguace di Satana, che cerca di aggiungerla alla sua schiera personale di servi. Nel frattempo Ezra, un ragazzo che ha appena concluso una brutta relazione, cerca di tirare avanti, inconsapevole di ciò che gli accadrà. I due infatti stanno per incontrarsi e Ezra non può neanche immaginare cosa lo aspetta. Non può neanche immaginare che debito dovrà pagare per tornare a vivere.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Fumo. Odore di erba. Tabacco. Sigarette e bottiglie che giravano. Ma anche panta di pelle, minigonne, tacchi alti, scolli a V. Odore di lacca. 
Quella festa era un caos, di sicuro. Ezra era entrato dopo i suoi amici e aveva capito che non era il posto migliore dove stare ancora prima di sentire quel mix di odori poco piacevoli. ok, la vista non era niente male, ma in alcuni punti di quel piccolo palazzo l'odore era insopportabile. L'edificio era fatto a mo' di palazzo, in stile grattacielo americano, ma aveva solo due piani e aveva uno spiazzo libero in cemento come tetto, che faceva anche da terrazza. Una grande scala girava attorno a questo palazzo, collegando il tetto-terrazza al piano terra.
"Ciao ragazzi!!" Sonia portava i capelli scuri tinti di biondo legati in un grazioso chignon, indossava un vestito nero che le evidenziava le curve giuste senza sottolineare i chili di troppo, ma era come al solito, fin troppo truccata. 
"Là c'è il cibo - indicò un tavolo con qualche stuzzichino e milioni di bottiglie di ogni tipo, nessuna che contenesse qualcosa di naturale - spero che vi divertiate!"
Sparì in un attimo, trascinata via da un ragazzo coi pantaloni a vita bassa, con le mutande di fuori. Sonia trillava felice mentre quel ragazzetto le metteva le mani ovunque e le baciava il collo con passione.
"Oh.. Bleah!"
"Sarà un fiasco totale questa festa, almeno per noi!"
"Almeno c'è qualcosa da vedere!" Gli occhi di Dann corsero sul sedere mezzo scoperto di una ragazza che aveva proprio un bel corpo.
"Io mi butto! Vieni Massi!"Mombi scappò via verso l'angolo bar, dove due ragazze coi capelli fucsia ridevano a crepapelle.
L'espressione schifata di Ezra fece sorridere tristemente Bali.
"Si accontentano, Ezra. Alle ragazze non piacciono i tipi come noi."
Ezra non potè fare a meno di pensare a Jessica, alla sua foto avvinghiata a quel tipo, storse il naso e si avvicinò al tavolo dove regnava l'alchol. 
"Cominciamo subito, eh?" i suoi amici lo raggiunsero.
 
"si può sapere dove ca.." Sdeeeng!! La spalla picchiò contro qualcosa di duro, e incespicò mentre sembrava che qualcuno gli avesse fatto lo sgambetto. 
"Mio Dio! Scusa! Cioèè.. In teoria sei tu che mi sei venuto addosso, ma scusa comunque."
Ezra alzò lo sguardo e dovette richiudere la bocca a forza. Quella ragazza era magnifica, nonostante indossasse un abito floreale un pò fuori moda, con dei fiori veri attaccati, e una coroncina di felci in testa. Indossava dei mocassini verde bottiglia e portava i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle.
"Scusa davvero, cercavo i miei amici, ma con questo fumo non si vede niente.."
"Non fa niente, ho la testa duro!" La ragazza picchiettò la massa di capelli biondi e folti con un sorriso ammaliante sulle labbra.
"Oddio, ho colpito la tua testa?! Vuoi del ghiaccio?"
"Sto bene, tranquillo, non mi hai fatto male."
Non ci credeva, ma la ragazza non mostrava segni di dolore.
"Vedo che sei riuscito a combinare un pasticcio anche con la mia cuginetta." Trillò una voce fin troppo familiare.
"Sonia, smettila." La rimproverò la ragazza bionda.
Sonia guardò Ezra divertita.
"Ezra lei è Gitane, Gitane lui è Ezra! Ora vado a prendere altra Vodka, ci vediamo!"
"Stasera mi toccherà portarla fuori di qui in braccio." Mugugnò infastidita Gitane.
Ezra soffocò una risata, mentre guardava i profondi occhi scuri di quella magnifica ragazza.
"Che scuola fai, Gitane?"
Ezra si accorse solo dopo di ciò che aveva detto. Di solito con le ragazze non era in grado di spiccicare parola, e adesso le chiedeva addirittura che scuola faceva! Che poi, era un argomento fin troppo noioso. Non faceva altro che combinare pasticci uno dopo l'altro, con le ragazze.
Ma Gitane gli sorrise. "Chiamami Tanij. Comunque faccio il liceo scientifico, voglio diventare una naturalista o una veterinaria."
Da lontano, Joel alzò il pollice nella direzione di Ezra, strizzandogli l'occhio. "Puoi farcela", diceva lo sguardo malizioso dell'amico. Ezra sorrise di rimando, pur sapendo che tanto sarebbe stato una frana, soprattutto se si fosse impegnato.
 
"Io leggo nel pensiero della gente. Vedo il loro futuro"
Da ore parlavano, quei due. Ezra aveva capito che quella ragazza di sicuro era DIVERSA, ma non avrebbe mai immaginato una cosa simile.
"Ah.. wow.. e.."
"So che è stata dura."
"Cosa?"
"Jessica."
Cazzo. Per Dio, quella ragazza lo stava prendendo in giro, sicuramente Sonia le aveva raccontato della loro storia finita male e lei ora si prendeva gioco dei suoi sentimenti, proprio come Jessica. 
"Senti, io.."
Tanij lo interruppe afferrandogli la mano. "Prima mi sei venuto addosso, no? Ecco, quando le persone mi toccano io intravedo uno sprazzo del loro futuro o del loro passato, ecco. Anche adesso ho intravisto qualcosa. Un momento, tua sorella ti ha rubato venti euro?"
Questo Sonia NON POTEVA saperlo. No, no, no affatto.
"Toccami ancora."
Le loro mani si sfiorarono e Ezra sentì una brevissima scossa, questa volta.
"Non rimanerci male anche tu..oh, oh.. Cavolo, cavolo!"
Gli mollò la mano con violenza, come se si fosse scottata all'improvviso.
"Tanij, cosa..?
"Non andare, Ezra, per favore non andare!"
"Ma io non sto andando da nessuna parte!"
"Laggiù, non andare nella scala che porta al sotterraneo, non farlo!"
"Cosa? Un sotterraneo? Avete un sotterraneo?"
"Non farlo. Non farlo e basta."
  
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