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Autore: hopeneverdies    25/07/2013    1 recensioni
Lei non era come le altre.
Lei era una ragazza che sognava, che ci credeva nei suoi sogni.
Si sentiva spesso diversa, come se questo mondo non le appartenesse, come se fosse nata nel luogo e nel tempo sbagliato.
Diceva spesso che ce l'avrebbe fatta a crescere, a migliorarsi, a migliorare... Ma la realtà era troppo dura per lei.
Lei che amava, che rideva nonostante tutto, che ci sperava davvero in un domani migliore.
Ogni volta che rimaneva delusa ripeteva tra sè che tutto passa, che tutto si aggiusta.
Diceva agli altri di star bene, quando in realtà i suoi occhi erano stanchi ed afflitti.
Lei era così.
Non voleva apparire fragile, ma lo era.
Oh, lo era davvero.
Aveva tanti sogni nel cuore, di quelli grandi, di quelli belli.
Li teneva sempre per sè, come se fossero stati solo dei segreti, come se nessuno li avrebbe dovuti condividere con lei.
Non sapeva che la vita poteva apparire diversamente, se solo l'avesse guardata con occhi diversi.
Se solo si fosse aperta al mondo.
Ma lei era così.
Impacciata, timida, lunatica, insicura, ma anche bella, e lei non lo sapeva.
Lei, che non aveva mai smesso di essere mathilde.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Spesso si chiedeva cosa c'era che non andava in lei.
Quando si guardava allo specchio non sopportava tutte quelle lentiggini che le coprivano il volto, quel naso un pò all'insù, e quelle labbra troppo sottili per essere notate.
In realtà Simon le diceva sempre che era bella, che era come poche.
 
"Ho una sorella fantastica, di quelle che non se ne vedono in giro.
Lei è così fragile, ma allo stesso tempo così forte.
Lei è mia amica, lei è anche la mia forza"
 
Mathilde non credeva mai ai complimenti che riceveva dalla gente. Diceva che non erano veri, diceva che la gente era bugiarda.
Aveva la strana abitudine di non fidarsi mai delle persone, ma di dar loro sempre il cuore.
Si affezionava a tutti, ma non lo faceva vedere.
Era una ragazza timida, impacciata.
Decise che per cambiare doveva innanzitutto cambiare esternamente; farsi un nuovo taglio di capelli, comprarsi dei vestiti nuovi, magari acquistare anche delle lenti colorate al posto delle solite lenti a contatto che portava durante il giorno, per non usare gli occhiali da vista.
Decise anche di cambiare la sua camera.
Appena tornata a casa infatti, strappò tutti i poster che aveva sulle pareti, compreso quello dei suoi idoli, e li gettò in una vecchia scatola.
Cambiò il colore delle pareti: da bianche le fece azzurre.
Piantò dei fiori in giardino, e diede ad ognuno cura ed affetto.
Chiese anche ai suoi di poter compare un coniglio nano, da tenere in casa. Senza molta fatica riuscì a convincerli e lo chiamò Harry.
 
Harry era un nome che le faceva venire in mente tanti ricordi.
 
Cambiò praticamente tutto, dalla stanza ai vestiti che aveva, dal taglio di capelli ormai stile rihanna allo smalto che aveva da più di due settimane alle unghie delle mani, e che si era letteralmente sciupato. Uscì più spesso con le amiche e si comprò cose che mai avrebbe comprato prima: una minigonna, un paio di scarpe tacco 15, delle unghie finte color fucsia...
Ma c'era qualcosa che ancora non era cambiato: lei.
Perchè nonostante tutto, si era resa conto solo alla fine che per cambiare doveva cambiare lei, interiormente.
Ma lei era sempre la stessa, non era mai cambiata.
Anzi, si sentiva ancora più stupida con tutta quella roba nuova.
Perchè Mathilde era così; riusciva a vedere tutto, tranne l'ovvio.
 
Per cambiare il suo carattere però, ci voleva ben altro che un pò di soldi e una stupida maschera al posto della faccia.
 
 
 
"dove nessuno sa chi siamo..."
  
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