Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: itsteddysheeran    27/07/2013    3 recensioni
“Perché vuoi litigare con me?”
“Dean, conto qualcosa? Sul serio, voglio dire. A me non sembra.” Castiel aveva il viso stravolto dalle lacrime e Dean lo guardava accigliato, con il labbro inferiore tremolante.
----------------------------------------------------------------
Dean è un pittore, Castiel è un cameriere.
E gli occhi del cameriere colpiranno subito il pittore. Talmente che, in poco tempo, si renderà conto di tenere a Castiel più di quanto dovrebbe.
Una relazione che sarà ostacolata non solo dai giudizi di Sam ma anche dal sogno più grande di Dean.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alcuni mesi dopo.

Dean era diventato l’uomo solo che aveva visto sempre in se stesso.
Dopo essere scappato da casa Novak, si era fiondato a casa sua e aveva preso le uniche cose che aveva lasciato lì, le aveva messe in un borsone e poi era scappato via.
Si era nascosto nella casa al lago, quella dei genitori di sua mamma. Non aveva mai portato Cas lì, quella casa era piena di vecchi ricordi di una famiglia ormai scomparsa. Sapeva che superarli sarebbe stato un gran passo, un cambiamento troppo grande per quel tempo.
Ma lasciare Castiel era stato un passo ancora più grande, quindi doveva superar tutto una volte e per tutte.
Da casa sua poteva vedere perfettamente il chiosco e il pontile. Poteva vedere dove tutto era iniziato e ricordare ogni singolo giorno tutti i momenti passati con Castiel.
I giorni erano passati così lentamente che Dean pensò che davvero qualcosa sarebbe cambiato di nuovo.
Non era uscito di casa in quei giorni. Era Sam a lasciargli la spesa fuori la porta tre volte alla settimana ma senza mai fermarsi per chiedergli come stesse o per un saluto veloce. Lui si era creato una vita, aveva una famiglia – o quasi -  e Dean non pretese un bel nulla dal suo fratellino felice. Nonostante gli mancasse la vita di prima, decise che sarebbe andato avanti. Doveva farlo, sia per lui che per Castiel.
Dean ripeté nella sua mente che le persone si dimenticano prima o poi, che lui avrebbe dimenticato Cas prima o poi, nonostante non ci sperasse molto. Lui era stato l’unico a capirlo così bene, era stato l’unico ad aprirsi ed amarlo immensamente. Poi era tutto sparito senza nemmeno un avvertimento. Castiel aveva iniziato una nuova vita e merita di essere felice veramente, con una persona che sarebbe stata sempre al suo fianco, che l’avrebbe amato al cento per cento e che non si sarebbe mai tirato indietro quando i problemi si sarebbero presentati alla porta.

Quando Dean uscì di casa era il 12 gennaio. Faceva freddo, forse fin troppo, ma uscì lo stesso. Il chiosco era chiuso, quindi non si preoccupò di poter trovare Castiel o Chuck lì. Era da un bel po’ che non li vedeva, forse decisamente più di un bel po’.
Si avviò verso il pontile, allora. Ricordò quando aveva deciso di andar lì quel giorno, quel giorno in cui aveva incontrato Castiel per la prima volta. Sorrise a quel pensiero, malinconico.
Abbassò lo sguardo senza volerlo e vide una macchia blu. Iniziò a boccheggiare un attimo dopo e si chinò per sfiorarla. Assomigliava al blu degli occhi del suo Cas.
“Sai, Dean, mi hanno raccontato una storia su quella macchia blu.” Dean si voltò, sobbalzando. Vide Castiel: solito trench e un maglione grigio. Dean lo riconobbe subito quel maglione. Gliel’aveva regalato a Natale insieme ad alcuni libri.
“Raccontala anche a me.” Castiel si avvicinò a Dean lentamente mentre il vento soffiava contro il suo viso.
“Parla di due ragazzi: un pittore e un ragazzo normale, lui lavorava in un chiosco. Si innamorarono subito e il pittore lo amava da morire, solamente non riusciva a capire che quell’amore sarebbe stato troppo forte per tirarsi indietro. Il ragazzo normale lo amava a sua volta e sai cosa, Dean? Lui lo ama ancora oggi, penso. Si ameranno per sempre, anche se sono degli stupidi codardi.” Dean si ritrovò ad asciugarsi il viso dalle lacrime. Era così vera quella storia, soprattutto il fatto che lui era uno stupido codardo. Scappava sempre, nonostante non volesse, e il mondo, in qualche maniera, cercava di impedirglielo.
“È  una storia bella, davvero, complimenti.”
“Sì, hai ragione.” Castiel gli sorrise. Era un sorriso dolce, uno di quelli che gli mostrava quando si svegliavano insieme, nello stesso momento, e Dean apriva i suoi occhioni verdi e sorrideva. Così Castiel ricambiava il sorriso, si avvicinava e gli baciava le labbra dolcemente.
Era da tanto che non accadeva niente del genere, da più di un anno.
“Spero che siano felici adesso.”
“Dean – ”
“Scusa, Castiel, io dovrei andare via.” Mormorò Dean, abbassando lo sguardo e infilando le mani nelle tasche della giacca. Rivederlo era stato come aprire una ferita non ancora chiusa del tutto. Era stato forse peggio, secondo Dean.
Era stato quello che aveva evitato, che avrebbe preferito evitare per sempre.
Era stato semplicemente terribile, tanto da farlo piangere.
“Dean, io ti amo. Ti amo ancora.” Dean si fermò dopo aver fatto alcuni passi.
Deglutì, poi si voltò lentamente: Castiel lo stava guardando e sorrideva. Lo guardava dal pontile, così serena l’espressione sul suo viso.
“Cosa?”
“Tu hai sentito perfettamente. Ti amo, Dean.” Dean si avvicinò lentamente e man mano iniziò a camminare più velocemente. Una volta arrivato vicino al viso di Castiel, senza pensarci ancora una volta, lo baciò. Quel bacio durò minuti interi e Dean sentì dopo tanto un calore espandersi nel petto e diffondersi in tutto il corpo.
Lo strinse a sé una volta lasciate le sue labbra, affondando le dita nei suoi capelli e il viso nel suo collo. Era da fin troppo che non sentiva quella sensazione di protezione e amore.
“Cas, tu …?”
“Quando sei andato via da casa mia, io ero confuso. Ho chiamato Sam e lui mi ha detto delle cose, mi ha detto di noi. Ho ricordato tutto dopo un mese, forse due. Volevo cercarti, Dean, mi mancavi e sono venuto ogni giorno qui. Per te.” Dean scosse la testa, sorridendo, per poi prendere le mani di Castiel e stringerle tra le sue.
Si sentiva bene dopo tanto. Precisamente, si sentiva come una persona che pensa di aver perso e scopre che la vittoria è sua dopo un tempo che sembra interminabile. Era così che Dean si sentiva e Castiel era la vittoria, anzi il premio, migliore di tutti.
“Ti va se andiamo a casa mia? Qui si gela.” Castiel rise e annuì, poi afferrò forte la mano di Dean e si incamminarono insieme verso casa di Dean.
Quando Dean era scappato da casa sua, Castiel  non aveva capito. Ma quando aveva iniziato a ricordare tutto, si era reso conto che quella era stata una cosa abbastanza giusta vista la situazione. Gli aveva dato ragione, quindi, e lo aveva aspettato giorno per giorno.
Nonostante Dean non fosse mai andato al chiosco o a casa Novak, Castiel sapeva che sarebbe uscito da quella casa prima o poi. Lo sentiva, perché capiva perfettamente i modi di fare del suo Winchester. E li adorava, proprio come adorava lui.

Arrivarono in fretta a casa di Dean e Castiel si accomodò sul divano rosso, vicino al caminetto. Si scaldò le mani e Dean lo guardò divertito, così felice di avere di nuovo il suo Novak accanto, felice e sorridente. Gli si sedette accanto, un attimo dopo, mettendogli un braccio attorno le spalle. Castiel si strinse a lui più forte che mai e Dean gli baciò la fronte, per poi sorridere silenziosamente.
“Dean.”
“Ssh, Cas. È questo che avrei voluto fare in questi mese invece di scappare. Ma ora sono qui, siamo qui.”
“Veramente volevo chiederti una cosa.” Dean si allontanò da Castiel per guardarlo negli occhi. Sembrava felice come un bambino e quella felicità illuminò la giornata di Dean, scaldandogli ancor di più il petto. Annuì, allora, lasciandogli un lieve bacio sulle labbra.
“Ti andrebbe se io mi trasferissi qui? Non ora, non per forza. Quando vorrai.”
“Sei serio?” Castiel annuì, stringendosi ancora di più a Dean.
“Be’, puoi anche andare a prendere i tuoi bagagli allora.” Castiel rise e abbracciò forte Dean.
Era da così tanto che non rideva in quella maniera.
Da fin troppo.
Ma ora era felice. E lo sarebbe sempre stato con Dean. Sempre.
Perché Dean era il suo tutto, lo era diventato col tempo, con gli sbagli, con tutti quei baci, con quella macchia blu.
E per Dean era diventato lo stesso. Cas era diventato la ragione di ogni suo sorriso.
“Sai, c’è una cosa che non ho mai fatto.”
“Cosa?” Dean si alzò, si avvicinò al cassettone vicino al caminetto e aprì il primo cassetto. Sorrise nel vedere tutti i suoi disegni ancora lì. I suoi disegni di Castiel, ovviamente.
Prese il blocco dei disegni, alcune matite, e poi tornò a sederesti di fronte a Castiel.
Non disegnava da quando era scappato da casa Novak. Si era arreso all’idea di provare a far qualcosa che gli ricordasse Castiel. Non doveva ricordarlo, si era detto, doveva dimenticarlo per il loro bene.
“Non ho mai disegnato i tuoi occhi, Cas. È stata la prima cosa che ho pensato quando ti ho visto. Disegnarli, voglio dire.” Sul sorriso di Castiel apparve un sorriso enorme, un sorriso speciale.
“Be’, sono qui. Siamo qui.”
 
Dean ci mise un bel po’ per perfezionare ogni particolare dello sguardo di Castiel, il suo angelo. Tutto ciò che era accaduto negli ultimi tempi gli aveva completamente cambiato la vita.
Castiel gliel’aveva cambiata. Gli aveva imparato ad amare davvero, senza tirarsi indietro; e Dean aveva imparato tante cose a Castiel a sua volta.
Dean fu costretto ad asciugarsi le lacrime quando ci ripensò. Erano lacrime di felicità quella volta ma non voleva farsi prendere dal ricordo di tutte quelle cose. Era tutto passato, d’altronde. E Castiel era suo completamente.
Alzò lo sguardo appena finito il disegno e Castiel dormiva beato sotto una coperta azzurra, una di quelle che avevano riparato Dean dal freddo di New York.
Il pittore si alzò e gliela sistemò, sorridendo. Gli baciò la fronte subito dopo e gli accarezzò il viso.
Erano insieme, niente più contava.
Si amavano e lo sapevano.
Dean sorrise al pensiero di condividere il resto della sua vita con Castiel.
Ci pensò per un po’ e si rese conto che una vita piena di momenti meravigliosi era lì davanti ai loro occhi.


Spazio autrice.
Ed eccomi qui con l'ultimo capitolo. E' stato triste  scrivere l'ultimo capitolo perché ormai mi ero affezionata a questa storia ;w;
Comunque, voglio ringraziare.
 tutti, davvero. Grazie per aver letto questa storia, per le recensioni, per tutto insomma.
Grazie alla Sab in particolare!
Non ho altro da dire, quindi spero solamente che vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso questo finale.
Quindi grazie ancora e a presto, spero! :)
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: itsteddysheeran