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Autore: TaliaAckerman    02/08/2013    4 recensioni
[Revisione in corso]
Primo capitolo della serie del "II ciclo di Fheriea"
Dal diciottesimo capitolo:
"Pervasa da un senso di feroce soddisfazione, Dubhne alzò il braccio destro in segno di vittoria. La folla intorno a lei urlava e scandiva il suo nome, entusiasta. E la cosa le piaceva."
Salve, e' la prima fan fiction che pubblico in questa sezione. Più che una ff però è un romanzo, il mio romanzo, ideato e steso in più di due anni di fatiche e grandi soddisfazioni. Spero vi piaccia^^
Genere: Azione, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'II ciclo di Fheriea'
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Per il primo scontro dell’anno, ad affrontarsi sarebbero stati proprio Neor e Claris.
Le regole volevano che i duelli cominciassero all’alba nelle fasi eliminatorie e così lei, Dubhne, James, Agnes e tutti gli altri si alzarono che il sole non era ancora sorto. Al loro gruppo, guidato da Malcom, si unirono anche gli altri due. Peterson Cambrel era in testa alla propria squadra, in viso quell’espressione superba e altezzosa che l’aveva sempre in parte infastidita, in parte attratta. Ma, soprattutto, accanto a lui c’era Neor, l’uomo con cui avrebbe dovuto combattere. Claris non aveva mai avuto l’onore di inaugurare i Giochi con la prima battaglia e se, parzialmente, questa consapevolezza la intimoriva, insieme le procurava un leggero senso di importanza. Emozione che non le dispiaceva affatto. Lei era una vera Combattente e quel giorno avrebbe dimostrato a tutti il proprio valore.
Appena dietro di loro, anche il gruppo di Ellison Pets si affrettava a raggiungere l’Arena.
Città dei Re era praticamente deserta quella mattina. D’altronde, nessuno sano di mente si sarebbe perso l’inaugurazione della più maestosa competizione della storia.
Le tre squadre, come accadeva ogni anno, fecero il loro ingresso nell’Arena, rivolgendo inchini alla folla circostante. La gente sugli spalti urlava, si sbracciava, salutava i propri beniamini. Tutta Città dei Re era lì per ammirarli. Claris sentì Dubhne accanto a sé tremare come una foglia; allungò una mano e strinse quella della ragazza. - Andrà tutto bene - sussurrò.
– Benvenuti! – esclamò in tono fiero il sovrano delle Cinque Terre. Ogni anno accadeva e, ormai, Claris era così abituata al discorso del Re da non prestarci più neanche attenzione. Dubhne al contrario pareva paralizzata dall’emozione. La ragazza sorrise: dopotutto si trattava pur sempre dell'uomo più importante del continente, no?
- È per me come sempre… un grande onore - tuonò con solennità il sovrano, ben visibile a tutti gli spettatori e ai Combattenti, in piedi nella Tribuna d’Onore - dare il pubblico consenso all’apertura dei Giochi Bellici di Città dei Re!
La folla, che fino a quel momento sembrava aver fatto uno sforzo per restare in silenzio, esplose in applausi sfrenati ed entusiasti. Il Re non vi badò, anzi, sul suo volto comparve un sorriso divertito e continuò:- Quest’anno, le squadre ad essersi presentate sono tre!
Il clamore si fece sempre più intenso. - Salutate quindi… i Combattenti della squadra di Peterson Cambrel!
Jackson, Clia, Neor, Mitch e tutti gli altri si fecero avanti, rivolgendo rapidi inchini e cenni al pubblico, che esplose letteralmente.
Era sempre così, pensò Claris con un sorrisetto. Ogni anno il momento dell’inaugurazione si trasformava in un’autentica baraonda. Non che la cosa le desse fastidio, anzi, per lei era piuttosto piacevole. Dopo che la prima squadra si fu fatta da parte, toccò a quella di Ellison Pets. La donna, divenuta padrona di Combattenti solo due anni prima, aveva un’aria al limite della commozione mentre guardava i suoi ragazzi salutare con onore il pubblico.
Claris li guardò di sfuggita, come per valutarne il potenziale: in prima fila c’erano l’abile Nimal, una delle guerriere più mature e capaci, Wesh – giovane ma sveglio – e poi una miriade di persone che non conosceva, o di cui non ricordava il nome. C’era persino una bambina che non poteva essere troppo più grande di Drembow.
Quando poi il sovrano chiamò a gran voce la squadra di Malcom, Claris si aprì in un gran sorriso e avanzò assieme agli altri. La gente urlò e si sbracciò almeno quanto aveva fatto per il gruppo di Peterson, e la giovane lo ritenne un buon segno: il favore del pubblico poteva sempre tornare utile. Alla fine, dopo che l’ondata di chiasso si fu leggermente calmata, il Re esclamò:- Bene e ora… posso dire, per la trentaquattresima volta nella storia della competizione… Che i Giochi abbiano inizio!
Con di sottofondo un pubblico sempre più esultante, Claris si preparò a combattere.


Mentre i Combattenti della squadra di Ellison Pets si ritiravano fuori dal campo per sistemarsi sugli spalti, i ragazzi di Malcom si diressero verso la galleria d’entrata. Tutti gli altri si sedettero a terra o su panche di legno, ma Claris no. Era il suo turno, dopotutto. Nella luce fioca del tunnel di pietra, Shist la prese da parte.
- Sei pronta?- le chiese. Era preoccupato, lo era sempre negli ultimi tempi, ma non lo diede a vedere. Claris annuì, anche se a stento represse un piccolo brivido.
- Neor sarà duro da battere, ma tu puoi farcela. Dimentica il combattimento che hai disputato tre anni fa. Levatelo dalla testa, capito? Questa volta devi vincere.
- Lo farò - adesso la Combattente era risoluta.
- Signore e signori, è venuto il momento di presentare i due Combattenti che daranno inizio alla gara!- la voce gaia di Rodrick, il commentatore ufficiale, sostituì quella del Re. - Allora… dalla squadra di Peterson Cambrel ecco a voi… NEOR!
Neor era sempre stato ben voluto dal pubblico. Alto e attraente, si batteva di solito con una spada regolare di medie dimensioni, e sapeva quando era il caso di uccidere e quando no. Era un avversario decisamente temibile, ma non si distingueva per crudeltà. Fece il suo ingresso nell’Arena sorridendo con piglio deciso, il solito ciuffo di capelli bruni che gli scendeva in fronte. Claris lo fissò dal tunnel opposto, attendendo con trepidazione di venire annunciata.
- Mentre l’altra contendente è… Claris, dal gruppo di Malcom Shist!
Claris avanzò con il cuore in gola.
- Vai - la esortò Shist. - E seppelliscilo!
La ragazza accelerò andatura, e in pochi secondi si ritrovò di nuovo all’aperto. Per la quarta volta nella sua vita si ritrovò sull’orlo del proprio primo duello. Neor le rivolse un breve inchino come saluto; lei si limitò a fare un cenno col capo.
- Signore e signori... LA SFIDA PUÒ COMINCIARE! - tuonò il commentatore, e la battaglia iniziò.
Claris e l’avversario non si scagliarono subito l’una contro l’altra, ma attesero trepidanti il momento giusto, girandosi attorno come lupi affamati. La folla ora taceva. Accadeva sempre così…
Neor si lanciò all’attacco e la ragazza non poté far altro che schivare il fendente, scattando di lato. Veloce, tentò di contrattaccare e colpire l’uomo col pugnale, ma questo si scansò appena in tempo, menando nuovi colpi con la propria lama.
Uno dei notevoli vantaggi che consentiva l’utilizzo di un pugnale era quello di poter contare molto sull’agilità. Claris schivò quasi tutti i colpi senza troppe difficoltà, balzando a destra e a sinistra con la grazia di uno Shirin. Provò anche a stuzzicare il rivale con attacchi a sorpresa, ma Neor non era uno sciocco, e aveva molta più esperienza di lei. Riuscì a volgere un suo attacco in proprio favore, colpendo l’avversaria ad un fianco con la propria spada, e infliggendole un doloroso taglio. All’inizio il dolore fu lancinante, poi lei si riscosse. Valeva per tutti i combattimenti. Dopo la prima ferita si prendeva coraggio. Claris ricominciò a duellare con più foga di prima, saltando, correndo, colpendo l’avversario con colpi di striscio. Doveva tentare di stancarlo, aspettare che fosse più debole per poi finirlo… ma nel tentativo si sarebbe indebolita anche lei. Non era la prima volta che si batteva con un guerriero di forza fisica superiore alla propria, ma in più Neor era anche dannatamente abile. Il pugnale non era arma facile da utilizzare contro di lui. I due dopo qualche minuto si separarono, ansimanti. Neor non aveva ancora cambiato espressione. I suoi occhi castani rimanevano impassibili e le sue labbra non erano contratte in alcuna smorfia di dolore. Se era stanco, di certo non lo dava a vedere.
Devo trovare il modo di disarmarlo…
Il pubblico seguiva ogni loro mossa minuziosamente, talvolta con il fiato sospeso, talvolta lanciando urla di spavento o approvazione. Claris non era ancora riuscita a capire chi dei due la maggior parte della gente appoggiasse, se lei o Neor. Ma al momento non le importava un granché.
Tornò all’attacco gettando all’aria ogni prudenza e menando affondi, con la speranza che l’avversario si sarebbe distratto perdendo la propria lama.
Non fu facile. Lui riusciva sempre a spuntarla e un paio di volte fu in grado non solo di schivare, ma anche di colpirla lui stesso. Le braccia e il petto della giovane si riempirono in fretta di sfregi. Non stava andando affatto bene…
Maledizione!
Con un calcio, Neor la spinse malamente a terra, e il pugnale le volò via di mano. Disperata, tentò di indietreggiare, ma l’uomo colpì ancora. Furono solo i suoi riflessi e il desiderio di vivere a salvarla. Fulminea si girò su un fianco un secondo prima che la spada di Neor le perforasse il ventre, si gettò sul proprio pugnale e, prima che l’altro potesse fare qualunque cosa, si tirò su e glielo conficcò in una gamba.
Il sangue sgorgò all'istante dalla ferita e le grida di dolore furono terribili, ma durarono solo pochi istanti. Disperato ma ancora pericoloso, Neor tentò nuovamente di colpirla mentre lei faceva del suo meglio per immobilizzarlo. Prima che lei gliela strappasse dalle mani, la spada dell’uomo le sfregiò la fronte, e anche Claris gridò dalla sofferenza. Infuriata, gettò via l’arma del rivale e gli puntò la propria alla gola. Lui si immobilizzò.
- Arrenditi - sussurrò, il viso a pochi centimetri dal suo. Neor la guardò con una sorta di gelido furore negli occhi, ma non aprì bocca. La ragazza aumentò la pressione del pugnale sulla sua gola. Alla fine, poco prima che la sua pelle si squarciasse, lui urlò:- Mi arrendo!
Il fragore esplose da ogni lato degli spalti. Quasi tutti si alzarono in piedi, applaudendo come in preda alla follia. Claris sorrise ferocemente, ma non si mosse. La sua arma era ancora al suo posto.
- Avanti, fallo - la sfidò Neor, senza un’ombra di paura nello sguardo. – Uccidimi. Fa’ ciò che io avrei dovuto fare a te l’ultima volta…
Per un istante lei fu tentata di accontentarlo, ma poi si fermò. Era la sua unica occasione per saldare quell’antico debito. Doveva a Neor la vita, dopotutto. Era dura accettarlo, ma era la verità. Si rialzò e rinfilò il pugnale nel fodero della cintura.
- Solo per stavolta - intimò all’avversario, che sembrava incredulo per il fatto di essere ancora vivo. Poi la giovane si rimise in piedi e alzò un pugno in segno di vittoria.




Note: non ci posso credere, sono arrivata al primo combattimento ^^ Spero di essere stata abbastanza abile nel scriverlo tanto quanto basta per coinvolgere... Come sempre comunque sono graditissime tutti i tipi di recensione :)
Isabelle-Furnham-x-efp Finalmente sono riuscita a dare un volto a Claris, che ne pensate, Isabelle Fuhrnam ci sta?
Aggiornerò appena avrò tempo. Baci, TaliaFederer <3
  
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