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Autore: just a trjbute    20/08/2013    6 recensioni
nome:Felicity
cognome:Odair
distretto:4
segni particolari://
CAMBIO DI IDENTITA'
nome:tributo
cognome://
distretto:NON favorito
segni particolari: OFFERTA VOLONTARIA
-e se durante i 75esimi hunger games ci fosse qualcosa di diverso?Magari una ragazza in più?-
-ff ambientata nel secondo libro di thg-
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark, Tributi edizioni passate
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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-sugar cube?-


 
felicity pov.
Alla fine della sfilata dei tributi ci ritroviamo tutti in una grande salaancora sopra ai carri, ad uno ad uno i tributi scendono e i loro mentori gli fanno gli fanno i complimenti.
Non mi sembra vero, è la seconda volta che torno a Capitol.
E io, povera illusa, che pensavo che dopo i miei Hunger Games sarebbe finito tutto, invece no, non è successo così.
Snow mi usava, usava me e mio fratello, Finnick.
Ci usava per il nostro corpo, ci vendeva, Finnick mi continua a ripetere che un giorno finirà, infondo ha ragione, la tortura finirà tra poco, dentro quell'arena.
Io dentro quell'arena non resisto neppure un giorno, questo è certo.
Sono soppravvisuta una volta, non ricapiterà.
Scendo dal carro con l'aiuto del mio mentore, Mags.
Nei suoi occhi non riesco a vedere niente, di sicuro si sente in colpa, si sente in colpa per non essersi offerta come volontaria al posto mio, per avermi mandata a combattere fino alla morte con mio fratello, si, mio fratello maggiore è venuto con me all'edizione della memoria siccome è l'unico vincitore rimasto in vita.
Mi ricordo tutto di quel giorno, quel giorno in cui abbiamo preso parte alla mietitura dell'edizione della memoria, ero consapevole del fatto che Finnick sarebbe tornato nell'arena, poi rimanevamo solo io e Mags.
Quella dannatissima ragazza dalla parrucca multi color, giusto per farmi soffrire inizia con i maschi pur sapendo che dentro quella bolla di vetro c'è solo il nome di Finnick per creare più suspanse e quindi farmi stare ancora peggio estrae un fogliettino:
 
                                                        ''Finnick Odair'' 

 
dice rallentando la velocità di pronuncia sul cognome, quasi a sottolineare il fatto che uno dei due possibili tributi femminili è proprio sua sorella.
Rimango in silezio e cerco di digerire le parole che mi sono appena state schiaffeggiate in faccia.
Rimango in silenzio e guardo dritto davanti a me.
Vedo tutte le persone che sono sotto il palco...se si può chiamare così.
Vedo le reazioni diverse di ogni persona, c'è chi piange e chi rimane in silenzio, chi abbassa lo sguardo e che cerca di consolare le persone che stanno piangendo con un' occhiata.
Sento delle ragazzine piangere come delle disperate, il loro ''idolo'' sta per partire ancora.
Continuo a stare in silenzio fino a quando non sento le scarpe col tacco a spillo di quella donna eccentrica che si muovono verso l'altra palla di vetro.
Sento Finnick che mi guarda, lo sento perchè quando lui mi guarda sento che le mie sofferenze si alleviano, che tutte lo cose brutte che mi pesano vengono alleggerite.
Questo e altro solo in uno sguardo.
Giro la testa e trovo gli occhi color oceano di Finnick e in quel momento vorrei tanto buttarmici dentro per nascondermi da questi ''giochi della fame''.
 
                                                          ''Felicity Odair''
 
Dice la donna che pare un carnevale sottolineando ancora il cognome.
Sento le gambe sorreggermi a fatica, neanche lo sguardo di Finnick potrà sollevarmi da questo.
Niente può farmi tornare quella che ero.
Le lacrime iniziano a rigare sia il mio volto che quello di Finn.
Subito dopo sento due braccia stringermi forte, non erano le guardie, era Finnick.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare, sento solo lui che mi parla:
''Fely, farò di tutto per proteggerti e tu non potrai impedirmelo, tu non dovrai impedirmelo.
  Non mi interessa salvarmi, non è quello il mio obbiettivo.
  Il mio vero scopo è salvare te.''
Io ero bloccata, le sue parole mi hanno paralizzato, mi hanno fatto stare zitta.
Non poteva sacrificarsi per me, non doveva.
 
Finnick pov.
Mentre scendiamo dal carro trovo davanti a me un meraviglioso cavallo nero, io li adoro.
Trovo su un tavolino li vicino un sacchetto con delle zollette di zucchero, non sò di chi fosse quel carro ma sò che ne ero attratto.
Tiro fuori due tre zollette di zucchero e le metto sotto al muso di quel meraviglioso cavallo, ne prendo una per me e inizio a mangiarla.
Mentre ne tiro fuori altre due mi trovo  davanti Katniss e Peeta, i due vincitori del'edizione scorsa, i due ''innamorati'' sventurati del distretto dodici, così dicevano di essere anche se io penso che sia stato più che altro un gesto in più per dimostrare a Capitol quanto sono crudeli, in realtà loro sono esattamente come tutti...dei RIBELLI, loro vogliono la RIBELLIONE e  lei...lei è LA GHIANDAIA IMITATRICE, IL VOLTO DELLA RIBELLIONE.
Per fargli sorridere un po' faccio lo scemo.
Mostro una delle zollette che avevo in mano e gliela offro dicendo: 
''Volete una zolletta di zucchero?''
Peeta scoppia a ridere, Katniss mi guarda male quasi con aria di sfida...ma che ha quella? io volevo essere solo simpatico.
Forse non era un buon momento per fare l'idiota...


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