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Autore: angiebear_chan    21/08/2013    2 recensioni
"Avrei voluto in tutti i modi darti un pezzo di quella serata. Beh, sono riuscito a regalarti il cielo"
Cosa farebbero i membri dell'Akatsuki se vivessero ai nostri giorni? Chi sarebbero i loro amici? In quanti guai potrebbero cacciarsi?... senza dubbio in moltissimi... una fantasia in cui i nostri eroi si muovono nella Grande Mela facendo ridere, creando pasticci e, si spera, facendo anche sognare ed emozionare un po'.
Dopo anni di silenzio torna la storia dell'Akatsuki a New York con una versione 2.0 di un capitolo che mi sta particolarmente a cuore: la proposta di matrimonio di Hidan.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Non capite! Mi ha beccato con le mani nel sacco!- esclamò Hidan con espressione preoccupata -dobbiamo annullare il piano. Assolutamente. Angel non è di certo una stupida, sospetterà qualcosa e poi proprio oggi le ragazze sono uscite tutte assieme, scommetto che stanno già spettegolando su di noi-

-Non fasciamoci la testa prima di rompercela. Probabilmente avrà notato che c'è qualcosa di strano ma non credo che capirà come stanno realmente le cose. Non dobbiamo preoccuparci troppo- ribattè Deidara uscendo dalla cucina con i capelli raccolti in una coda di cavallo e con indosso un grembiule rosa confetto ornato di pizzo rosa e con disegnati dei piccoli pinguini

-Scusa tanto se non mi sento tranquillizzato mamma!- borbottò Hidan scettico guardandolo male -si può sapere da dove salta fuori quel grembiule? E poi perché te lo metti???-

-Me l'ha regalato Alice perché? A me piace. Ci sono i pinguini! Me lo metto perché sto lavando i piatti e non voglio bagnarmi. Tu che ti metti quando fai le faccende di casa scusa? O le fa Angel?-

-Dipende. Lei fa solo le faccende che le piacciono vale a dire rifare il letto, lavare i pavimenti e lavare, stirare, piegare e ritirare i vestiti; anche se li stira solo d'inverno perché d'estate ha troppo caldo e allora lo fa fare a me; poi si occupa del giardino, fare giardinaggio la rilassa; ma le erbacce le fa strappare a me, così come mi fa tagliare l'erba e pulire la piscina. Io poi faccio anche tutto il resto: cucinare, lavare i piatti, riordinare, pulire, passare l'aspirapolvere eccetera. E comunque il mio grembiule è molto più bello del tuo- e tirò fuori da chissà dove un grembiule nero ornato di pizzo nero -bello vero? Me lo ha regalato a natale-

-Ti vesti da gothic lolita quando fai le faccende??- esclamò Pain sconvolto

-Si beh, quando non voglio vestirmi di nero perché ad esempio fa troppo caldo posso girarlo!- e mostrò l'altro lato del grembiule che era di un accecante verde fluo. Proprio in quel momento la luce che entrava dalla finestra lo colpì accecando all'istante tutti i ragazzi che lo stavano guardando con espressione meravigliata.

-Ahi! I miei occhi! Mettilo via mettilo via!!- esclamò Itachi coprendosi il volto

-Ma tu sei già cieco!-

-Cosa? Oddio! Vuol dire che per un attimo avevo riacquistato la vista. E tu me l'hai tolta di nuovo! Bastardo! Muori muori muori!!!- urlò scagliandosi verso quello che credeva fosse Hidan mentre in realtà era solo la porta a vetri che dava sul giardino. Ovviamente la centrò in pieno e cadde a terra svenuto. Gli altri lo guardarono per un po' senza dire una parola poi, come niente fosse, si voltarono verso Pain guardandolo con degli strani sorrisetti dipinti sul volto

-E tu? Dicci un po'. Chi fa le faccende di casa?-

-Konan ovviamente! Sono un uomo io a differenza di voi. Non mi faccio comandare a bacchetta dalla mia donna e di certo non mi faccio conciare come un pagliaccio per fare delle faccende che da sempre spettano alle donne!- proprio in quel momento gli squillò il cellulare. Ovviamente era Konan; Pain rispose ma i ragazzi gli tolsero il cellulare di mano e misero in vivavoce

-Allora? Sei andato a fare la spesa?- stava chiedendo Konan con tono irritato -ricordati che mi devi comprare gli assorbenti. Non quelli dell'altra volta però mi raccomando. Erano troppo spessi e sembrava che avessi il pacco! Possibile che voi uomini non siate nemmeno in grado di comprare le cose che vi viene chiesto di comprare e della marca che vi viene detta!?? E poi ricordati che una volta tornato a casa devi pulire il bagno. E chi ha lasciato quel macello nel lavandino? Ti ho detto mille volte che quando ti fai la barba e ti lavi i denti poi lo devi pulire! Quando torno voglio vederlo brillare hai capito? BRILLARE! E ricordati anche di passare l'aspirapolvere in camera sulla moquette e non fare come l'altra volta che l'hai passata attorno alle cose senza spostarle perché me ne accorgo. Ah poi devi anche ricordarti di portare fuori Fuffi, il barboncino della vicina, lo sai che ce lo ha affidato mentre lei è in vacanza. Portalo a fare i suoi bisogni e raccoglili col sacchetto per buttarli. Non lasciarli sulla strada. Non vorrei che qualcuno ti riconoscesse e facessimo la figura dei buzzurri. Quando torni poi ricordati di fargli il bagno chiaro? Poi che altro? Ah si! Ci sono i vestiti da stirare e c'è quella mia gonna da rammendare, è strappata da un lato. Vedi di non pungerti con l'ago e di sporcarmela di sangue perché Angel dice che è un tipo di macchia molto difficile da togliere. Poi ovviamente devi pulire i pavimenti, le finestre, la cucina. Soprattutto quella. Pulisci bene il forno perché è uno schifo chiaro? Io tornerò per cena, preparami qualcosa di buono ok? Bene allora ci vediamo stasera. Ciao- e riattaccò senza nemmeno dargli il tempo di parlare. Tempo due secondi e il telefono squillò di nuovo. Era ancora lei:

-E ovviamente voglio che indossi il grembiule che ti ho regalato- e riattaccò di nuovo. I ragazzi fissarono Pain che si era rintanato in un angolino con espressione distrutta-

-Allora? Com'è questo grembiule oh vero-uomo-che-fa-fare-tutto-alla-sua-donna-perché-è-giusto-che-sia-così?- chiese Hidan con espressione strafottente. Pain gli mostrò un grembiulino blu ornato anch'esso di pizzo azzurro ghiaccio e decorato con delle roselline azzurre. A questo punto toccava a Sasori che, senza dire una parola, mostrò un grembiule rosso decorato con dei piccoli castori.

-Perché dei castori?- chiese Deidara senza capire

-Non lo so sinceramente. E dire che non mi stanno particolarmente simpatici come animali. Chissà perché-

-Kakuzuuuuuuu! E tu? E tu?- chiese Hidan voltandosi verso lo strozzin... ehm... banchier... ehm... barista che se ne stava in un angolo a leggere lo stesso giornale che si era portato dietro dal Canada. Senza dire una parola tirò fuori un grembiule verde scuro decorato con i simboli delle varie monete del mondo.

-Ma è uguale a quello di Angel!- esclamò Hidan sconvolto

-Si lo so, era un offerta 3x1; è per quello che ti ha preso il grembiule. Credi che la tua donna sia così sciocca da spendere così tanti soldi per farti un regalo? È molto coscienziosa: con i soldi di un solo grembiule ne ha presi tre e ha fatto ben due regali in un colpo solo. Sei fortunato ad averla come fidanzata- esclamò annuendo convinto. Hidan intanto lo fissava con l'espressione di un bambino a cui hanno appena detto che Babbo Natale non esiste o che, peggio ancora, si è mangiato le renne per il cenone.

-Non posso crederci! Tutta la mia vita è una menzogna!- esclamò poi sconvolto nell'animo. Proprio in quel momento gli suonò il cellulare. Era Angel.

-Capita a proposito!- esclamò prima di rispondere. I ragazzi fecero mettere anche quella telefonata in vivavoce.

-Allora Lupin come sta andando?-

-Lupin?- chiesero tutti in coro con espressione confusa.

-Mi chiama così da quando mi ha beccato vicino alla cassaforte- sussurrò Hidan -Va tutto bene tesoro ma vorrei chiederti una cosa-

-Dimmi, che c'è?-

-Ricordi il regalo che mi hai fatto a natale?-

-Si, il grembiulino. Che c'è l'hai rotto? L'hai macchiato? Se l'hai macchiato lavalo come si deve. Non provare a sciuparlo perché ti strozzo. Se l'hai strappato dallo a Pain. A quanto pare è molto bravo a rammendare...-

-No non è questo- disse Hidan guardando con la coda dell'occhio Pain che stava seriamente ponderando l'idea di suicidarsi prendendo a testate l'angolo del tavolo.

-Non ci provare nemmeno!- esclamò Deidara fulminandolo con lo sguardo -quel tappeto è nuovo. Prova a sporcarmelo e ti resuscito solo per fartelo pulire con la lingua! Alice mi ammazza se glielo macchi-

-Senti tesoro- continuò Hidan -com'è che Kakuzu dice che hai comprato anche il tuo e il suo grembiule in una offerta 3x1? Mi hai regalato una cosa che hai avuto gratis? È come riciclare un regalo che non ci piace!- dall'altro lato del telefono ci fu un improvviso silenzio imbarazzato e poi un sospiro

-Ma no caro che hai capito. Kakuzu non avrebbe dovuto dirti una cosa simile. Anche perché non ti ha detto tutta la verità. Di grembiule ne ho pagato uno no? Beh quell'uno che ho pagato è il tuo. Poi siccome ne davano due gratis ne ho approfittato per prenderne uno anche per me e per Kaku. Sapevo che non si sarebbe offeso se gli avessi dato qualcosa che non avevo pagato. È molto coscienzioso. Capisce l'importanza di fare ben due regali, anzi tre, pagandone solo uno.-

Tutti si voltarono a guardare il barista che, intanto stava annuendo convinto alle parole della donna praticamente identiche a quelle che aveva detto lui prima riferendosi a lei. Un raggelante sospetto li fulminò tutti nel medesimo istante:

-Angel ma sei sicura di amare me e non lui? Non è che un giorno fuggirete inseme?- esclamò Hidan disperato. Kakuzu abbassò di scatto il giornale e lo fulminò con lo sguardo ma, prima che potesse dire qualunque cosa, Angel sbottò.

-Ma ti sei rincretinito o cosa? Hai idea di quanto costi fare una fuga romantica?-

-Appunto- borbottò Kakuzu per poi rimettersi a leggere il giornale

-È solo per questo?!?- urlò Hidan totalmente sconvolto

-Susu tesoro non dire sciocchezze. Lo sai che amo solo te.- mormorò Angel con tono condiscendente -il tuo è il solo regalo che ho pagato e questo dimostra quanto sei importante no? E poi il mio grembiule e quello di Kaku sono più semplici mentre il tuo è addirittura double face no? È più elaborato e quindi più importante non sei d'accordo?-

-Certo tesoro, hai ragione- mormorò Hidan abboccando all'amo

-Ecco, l'ho sempre detto che sei sveglio tesoro mio. Mi fai contenta perciò stasera quando tornerò a casa ti farò un bel regalo. Quello che vuoi tu- mormorò con tono malizioso -Comunque non ti ho telefonato per questo- aggiunse poi cambiando improvvisamente tono -Sul tappeto a casa c'è ancora quella macchia di vino fatta da quella cretina di Alice e da quei rimbambiti dei tuoi amici. Vedi di pulirla. Devi usare acqua tiepida con un po' di aceto ok? E sfregalo bene. Non danneggiarlo perché è persiano, costa un sacco di soldi. Se me lo rovini ti scuoio e faccio un tappeto con la tua di pelle. Senza contare che quando Alice ha dormito nel letto ha sbavato su tutta la federa. Lavala. Anzi, lava tutte le lenzuola e sbatti le coperte e i cuscini-

-Certo amore. Altro?- chiese Hidan tutto giulivo all'idea del regalo che lo aspettava in serata

-Non mi sembra. Se ci dovesse essere dell'altro ti chiamerò. Però se trovi qualcosa di sporco o se vedi che qualche faccenda è ancora da fare allora falla. Non aspettare che sia io a chiamarti perché non è che queste telefonate io le faccia gratis chiaro?-

-Naturale. Mi sembra ovvio-

-Ah, l'ho già detto ad Alice ma tu riferisci a quella donnetta di Deidara...-

-Hey! Non chiamarlo donnetta brutta strega!- si udì gridare. Indubbiamente era Alice

-Stai zitta capra. Comunque dicevo. Riferisci alla biondina lì che se rovina il tappeto che gli ho dato gli rapo a zero la testa e lo impicco con una corda fatta con i suoi stessi capelli ok?-

-Certo glielo riferirò- disse Hidan omettendo il fatto che la telefonata era già in vivavoce e osservando Deidara che si afferrava i capelli con espressione disperata e terrorizzata al tempo stesso -Ma perché dovrebbe importarti? Ormai non gliel'hai regalato?-

-Ma che regalato e regalato. Ti pare che regalo tappeti persiani io? Chi sono re Mida? L'ho prestato ad Alice perché il prossimo week end verranno a trovarla i suoi genitori e lei voleva dare a quella sottospecie di grotta l'aspetto di una casa decente. Perché credi che sia tutto in ordine? Normalmente dovresti aspettarti di trovare qualche cadavere in mezzo al casino sul pavimento. Comunque sia me lo dovranno restituire e pretendo che mi venga reso nelle stesse identiche condizioni in cui gliel'ho consegnato. Chiaro?-

-Ma certo mia cara. È ovvio. Ma non è strano che i genitori di Alice arrivino questo week end? Anche tua madre dovrebbe venire proprio nello stesso periodo- mormorò poi con un sorrisetto misterioso

-Sì, in effetti è strano. Anche i genitori di Konan e di Niko vengono a trovarle questo fine settimana. Sembra quasi che si siano messi d'accordo-

-Hai visto troppi film mia cara. Probabilmente è solo una incredibile coincidenza-

-Sicuramente hai ragione. Comunque ora devo andare. Ricordati il tappeto e le lenzuola. Acqua tiepida e aceto ok? Non fredda, non calda, tiepida chiaro?-

-Certo tesoro. Ci vediamo stasera-

-A stasera-

Hidan si rimise il telefono in tasca e guardò gli altri uno per uno

-Dopotutto sembra che non sospettino nulla- esclamò soddisfatto.

Cosa avranno in mente questi giovani Cenerentoli? Lo scopriremo solo vivendo!

   
 
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