Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: LadyDaredevil    03/09/2013    13 recensioni
"Non poteva neanche pensarci, perchè la sola idea di vedere il Grifondoro tra le braccia di quel pezzente gli faceva rivoltare lo stomaco, e una strana sensazione si impossessava di lui"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Dean Thomas, Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’OGGETTO DEI DESIDERI


Capitolo XVII
 
 
Aveva cercato di spiegare a Malfoy che le cose non erano andate nel modo in cui lui credeva, ma sembrava non essere stato abbastanza convincente.
Il biondo non voleva ascoltarlo.
Continuava a evitare il suo sguardo, continuava a ignorare le sue parole. Ma Harry non avrebbe mollato, avrebbe fatto di tutto per far capire al biondo che le sue parole erano vere, che non doveva essere geloso di Blaise perché non erano altro che amici.
Per troppo tempo anche Harry aveva nascosto i suoi sentimenti, aveva faticato ad accettarli. Malfoy non faceva altro che trattarlo male, insultarlo e umiliarlo. Come poteva nascere un sentimento da tutto questo? Era come pretendere di vedere una rosa in un covo di spine. E invece no, quello che il moro aveva scambiato per rabbia si era ben presto rivelato essere qualcos’altro, qualcosa di più profondo. Aveva negato a se stesso di provare apertamente quelle emozioni, ma alla fine aveva ceduto. Aveva ammesso di essere innamorato di lui. Ma sapeva di non essere ricambiato. Andiamo, un Malfoy può per caso provare qualcosa per un Potter, per lo Sfregiato? No, assolutamente si rispondeva, cercando di accettare la verità dei fatti.
Ma poi qualcosa aveva messo in dubbio le sue certezze: il modo in cui il biondo si divertiva a stuzzicarlo, i loro continui battibecchi, l’ossessione che Malfoy aveva per ogni cosa che lo riguardava, e poi… la gelosia evidente, quando era con Blaise, quando Harry aveva mostrato affetto per un’altra persona, quando aveva dedicato le sue attenzioni a qualcun altro, a qualcuno che era lui.
Harry gli si avvicinò e lo afferrò per le braccia, scuotendolo leggermente, come se volesse risvegliarlo da un sonno profondo.
“Lo so che vedermi lì, con Blaise, ti ha dato fastidio”
Fastidio? Potter, a me non interessa” rispose il biondo, cercando di mostrarsi distaccato. Non poteva confessare, non poteva dirgli quanto la visione di loro due insieme lo avesse ferito, in profondità. Non poteva dirgli che la gelosia lo stava divorando, lentamente.
“Questo non è vero”
Harry sembrava convinto delle sue parole.
“Mi stai dando del bugiardo?” chiese ironico il biondo, quasi sorpreso dalla sfacciataggine dello Sfregiato. Stava davvero mettendo in dubbio le sue parole?
“Sì, è quello che sei”
“E’ la tua parola contro la mia. E si sa che la mia vale di più” disse il Serpeverde, sarcastico, mentre un sorriso tirato si disegnava sulle sue labbra.
“Non devi fingere. Lo so per certo. Altrimenti non avresti fatto quello che hai fatto” continuò il moro, sempre più sicuro.
Fece un passo verso di lui, sfidandolo con lo sguardo.
“Non ho fatto niente” rispose il biondo, indietreggiando.
“Ah no? Perché continui a negare?” chiese, facendo nuovamente un passo verso di lui e diminuendo la distanza tra di loro.
“Ma negare cosa Potter? Tu non sai quello che stai dicendo” rispose il Serpeverde, scuotendo la testa, come se il moro stesse dicendo qualcosa di assolutamente inaccettabile.
“Sto dicendo che ti ho sentito”
“Eh?”
Questo giro di parole iniziava a renderlo nervoso. Perché Potter continuava a tormentarlo in quel modo? Voleva una confessione? Non l’avrebbe avuta.
Voleva vederlo cadere ai suoi piedi, implorandolo di dargli una possibilità? Non l’avrebbe fatto.
“Ho sentito le tue parole. Ti dice qualcosa Torre di Astronomia?”
Draco spalancò gli occhi, incredulo. No, non riusciva a crederci. Il mondo si stava sgretolando sotto i suoi piedi. Possibile che Potter…?
“Non fare quella faccia. Ho sentito tutto. Mi ero addormentato, ma quando hai appoggiato il mantello sulle mie spalle mi sono svegliato” confessò il moro, continuando a guardarlo dritto negli occhi.
“No, non è vero” disse il Serpeverde, continuando a scuotere la testa.
“Come credi che sappia queste cose? Ho sentito tutto, ho sentito le tue dita, mi hai accarezzato” continuò Harry, sussurrando l’ultima parola.
“Stavi sognando” rispose il biondo, cercando di sembrare tranquillo, cercando di convincerlo che quella era la verità. Potter avrebbe potuto benissimo sognarlo. Non doveva per forza ammettere di averlo accarezzato, né di avergli dato…
“E il bacio? Ho sognato anche quello, Draco?”
“Certamente Potter, in nessun universo io avrei…”
Il Grifondoro alzò la mano, bloccando le sue parole. Non era necessario continuare con questa farsa.
“No, sono sicuro. Mi hai baciato e non puoi negarlo. Hai mostrato un lato di te che non mi avevi mai mostrato. Sei stato sincero, forse per la prima volta nella tua vita”
“Basta. Sono stanco delle tue parole” lo interruppe bruscamente il biondo.
Era troppo. Non poteva sopportare quelle parole, non poteva reggere lo sguardo di Potter, non ora che sembrava guardarlo direttamente dentro, nella sua anima, dove aveva nascosto i suoi sentimenti.
“Continui a farlo, a nasconderti, a mentire”
“E tu?” chiese Malfoy, cercando di spostare il centro dell’attenzione su Potter piuttosto che sui suoi sentimenti. “Tu non mi hai mentito dicendo che non c’è niente tra te e quel traditore di Blaise?”
“Io non ti ho detto una bugia. Ascoltami, non stavo mentendo quando di ho detto che i-“
“Non importa Potter, sei libero di metterti con chi vuoi” lo interruppe Malfoy, distogliendo lo sguardo dal volto del moro.
“Ma non è Blaise che voglio” rispose il Grifondoro, serio, quasi arrabbiato per la mancanza di fiducia del biondo.
“Non sono problemi miei, e poi non penso che ci metterai molto a trovare un’altra persona che cadrà ai tuoi piedi. Sei Harry Potter, tutti ti amano”
“Forse non mi serve essere amato da tutti, ma solo da una persona” disse il moro e questa volta fu lui ad abbassare lo sguardo, per la vergogna di essersi esposto troppo.
“E allora ti consiglio di sceglierla bene quella persona, perché altrimenti finirai per fidarti delle persone sbagliate” rispose Draco, fingendo di voler dare al ragazzo un consiglio spassionato.
“Come te?”
“Tu non ti fidi di me, quindi il problema è risolto”
“E di chi non dovrei fidarmi?” chiese ancora Harry, avvicinandosi ancora di più a lui.
“Non so, di una persona che sta con te solo per un secondo fine, o…”
Harry rimase in silenzio, aspettando che il ragazzo continuasse.
“Un bugiardo”
“O?” domandò il moro, inclinando leggermente il capo e fissando il ragazzo negli occhi.
“O un Serpeverde” rispose secco il biondo, facendo schioccare la lingua, come se avesse appena detto un’ovvietà. Si riferiva a Blaise, al suo ex amico, che aveva tradito la sua amicizia, che aveva tramato alle sue spalle per prendersi l’unica cosa che Draco desiderava davvero.
“Un Serpeverde come te?”
La voce di Harry si era trasformata in un sussurro, e ormai i loro visi erano sempre più vicini. Il moro sembrava volerlo provocare, parlando a pochi centimetri dal suo volto, sfidandolo con le sue parole. Afferrò il suo braccio, per impedirgli di allontanarsi.
“Ma cosa c’entro io?” chiese Malfoy, cercando di liberarsi, senza successo, dalla presa di Harry. Non sopportava averlo così vicino, sentire il suo profumo che gli invadeva le narici, vedere i suoi occhi che lo scrutavano, come se volessero leggere dentro di lui.
“Sei un Serpeverde, o sbaglio?”
“No, non sbagli, io sono un vero Serpeverde, ma non è di me che sto parlando. Sto parlando delle persone che ti sfruttano solo, quelle non ti amano davvero”
“Come te?” ripeté il moro, e questa volta era proprio curioso di sapere la risposta del ragazzo.
Si aspettava una battuta sarcastica, qualcosa di acido, o addirittura un colpo in pieno in viso. E invece ottenne solo silenzio.
Draco non sapeva cosa rispondere. Una parte di sé voleva prendere in giro Potter, per il modo in cui gli stava parlando, per le parole che aveva pronunciato, ma l’altra parte, la vincente, non voleva fare altro che svelare la verità. Voleva essere sincero, ma sapeva che una volta pronunciate quelle poche parole, si sarebbe esposto, avrebbe dovuto accettare la risposta di Potter, anche se negativa.
“No, non come me” rispose, a bassa voce, cercando di mantenere lo sguardo fisso sul ragazzo che aveva di fronte.
“No?”
“No, Potter, non come me” ripeté il biondo, più convinto.
Ormai aveva parlato, ormai era fatta. Si era fatto avanti, aveva mostrato una parte di sé che aveva sempre nascosto e che ormai non voleva più tenere per sé. Per un attimo ebbe paura della reazione del moro, si morse il labbro inferiore e attese.
Una mano di Harry si mosse, lasciando la presa sul suo braccio, spostandosi sul suo petto. Sentiva il battito del suo cuore, veloce, accelerato.
“Mi hai capito Potter? Non com-”
La frase rimase sospesa in aria, interrotta da qualcosa che Malfoy non si sarebbe mai immaginato.
Con la mente riviveva quel momento, il momento esatto in cui Potter aveva lasciato la presa sul suo petto e aveva spostato la mano sulla sua nuca. In un attimo aveva tirato il biondo a sé, eliminando qualsiasi distanza, facendo aderire le loro labbra.
Draco aveva spalancato gli occhi, mentre il suo corpo fremeva per la sensazione di avere la bocca di Harry sulla sua. Tentò di allontanarlo.
“Pot-”
No, non ce l’aveva fatta. Nell’attimo in cui aveva sentito un soffio d’aria sulle sue labbra, aveva capito che la sua intenzione non era affatto quella di allontanarlo, anzi. Non era riuscito a resistere e aveva appoggiato di nuovo le labbra su quelle del moro, guastandone il sapore dolce, la morbidezza.
Harry aveva immediatamente risposto al bacio, avvicinandosi ancora di più a lui. Sembrava che quella fosse la cosa più naturale del mondo, per entrambi. Un attimo dopo Draco spostò le mani sui suoi fianchi, stringendo Potter a sé.
Quel bacio, ancora imbarazzato e casto, lasciò ben presto il posto a uno più passionale, più profondo, con un unione di labbra, una lotta di lingue.
Draco esplorò la sua bocca, famelico, ma non riusciva a fermarsi, non era mai abbastanza.
Harry spostò le dita tra i capelli biondi del ragazzo, tirandoli leggermente. Draco gemette piano sulla sua bocca, poi si separò da lui, a malincuore. Rimasero per un attimo a fissarsi, entrambi stupiti e increduli. Cercarono di recuperare il fiato che avevano perso in quel meraviglioso bacio, il migliore della loro vita.
Nessuno dei due aveva creduto possibile una cosa del genere, entrambi non immaginavano che l’altro provasse le stesse cose, che i loro sentimenti erano ricambiati e che non c’era davvero motivo di nascondersi.
Per troppo tempo avevano mascherato le loro emozioni dietro battute sarcastiche e litigi ma adesso non ce n’era più bisogno. Erano liberi di manifestare il loro amore.
Harry lasciò la presa sui suoi capelli, facendo scivolare la mano verso al guancia del biondo.
“Non come te” ripeté, mentre il biondo annuiva.
Draco appoggiò la sua fronte contro quella del moro, gustandosi quel momento speciale.
Quando interruppe quel contatto fu solo per guardarsi intorno, per assicurarsi che nessuno fosse nei paraggi, che fossero soli, davanti a quel lago calmo e piatto.
“Siamo soli, Harry
Harry sorrise e si morse il labbro inferiore. Draco non poté far a meno di tornare a baciare quelle labbra invitanti, poi strinse il moro tra le sue braccia, iniziando a indietreggiare. I due ragazzi si mossero fino a quando la schiena del biondo non toccò uno dei grandi sassi vicino la riva del lago.
Continuarono ad approfondire il bacio, sempre più desiderosi di andare oltre, di poter esplorare il corpo dell’altro, di poterlo amare completamente.
Il biondo prese l’iniziativa, invertendo le loro posizioni e appoggiando una mano sul sasso, mentre con l’altra accarezzava la schiena del moro, dolcemente, muovendo con garbo le dita, sentendo sotto la sua pelle il corpo dell’altro.
Harry ricambiò le attenzioni del biondo, iniziando a liberarlo dall’ingombrante e inutile divisa, soffermandosi sui bottoni della camicia, sempre difficili da sbottonare. Man mano che li liberava dalle proprie asole, Potter scorgeva il petto liscio e pallido del ragazzo. Le sue dita lo raggiunsero in fretta, godendo del contatto con la sua pelle. Mosse la mano verso il basso, lentamente, fino ad arrivare all’ombelico. Si fermò, solo per liberarlo dalla camicia, facendola scivolare lungo le sue spalle.
Malfoy si sentì più libero, ma non era abbastanza. Doveva liberarsi dei pantaloni e poi avrebbe riservato lo stesso trattamento a Potter, che era ancora completamente vestito.
Lasciò che gli ultimi indumenti scivolassero via dal suo corpo e li calciò lontano, rimanendo nudo davanti al ragazzo. Sentiva lo sguardo del Grifondoro su di sé, ma questo non gli provocava imbarazzo. Si sentiva sicuro di sé, sicuro che gli occhi che lo stavano osservando erano gli occhi giusti, quelli della persona che amava. Desiderava solo poter fare lo stesso, voleva vedere quel corpo che desiderava così tanto. Non aveva mai voluto qualcosa come voleva Potter, ma adesso non aveva fretta. Voleva che tutto fosse speciale, per lui, per Harry.
Mosse velocemente le dita sulla divisa disordinata del moro e, tra un bacio e l’altro, lo liberò completamente da ogni indumento. Finalmente anche il biondo poté ammirare il corpo dell’altro e si rese conto di quanto aveva bisogno di lui, della sua pelle. Voleva toccarne ogni millimetro, voleva baciarlo fino all’infinito. Voleva che fosse totalmente suo.
Si piegò leggermente, baciando il petto di Harry, lasciando piccole scie di saliva e piccoli segni rossi, per ricordare che quel corpo era suo, e di nessun altro, che solo lui poteva baciarlo in quel modo, poteva toccarlo come stava facendo.
Le sue dita si mossero velocemente ad accarezzare ogni centimetro raggiungibile del suo corpo, cercando di toccare i punti più erogeni, quelli che riuscivano a farlo gemere.
Harry strinse le braccia intorno al suo collo, lasciando che il biondo lo portasse lentamente al piacere, e lo preparasse a un piacere ancora maggiore.
Un gemito di disapprovazione sfuggì dalle sue labbra quando Draco si fermò, allontanandosi da lui. Lo osservò mentre prendeva la divisa di Potter e la sistemava per terra. Un attimo dopo Harry imitò i suoi movimenti e si sdraiò accanto a lui. Portò le mani sul volto del biondo, tirandolo a sé e baciandolo con forza. Il bacio divenne caldo, umido e ben presto i due ragazzi capirono si essere pronti ad andare oltre, ad amarsi come non avevano mai fatto.
Draco continuò a baciare le sue labbra, scendendo poi verso il collo e sulla clavicola. Mosse la lingua verso il suo petto, assaggiando quella pelle profumata e invitante.
Si sistemò su di lui, tra le sue gambe, mentre Harry le allacciava intorno alla sua vita, così come intrecciava le braccia intorno al suo collo. Draco continuò a prepararlo fino a quando i gemiti di impazienza non gli fecero capire che il ragazzo era pronto. Lo penetrò piano, con una spinta lenta, tranquilla. Non voleva fargli male, non voleva ferirlo o farlo soffrire. Avevano tutto il tempo del mondo per amarsi e voleva farlo nel modo giusto.
Aspettò che Harry muovesse i fianchi verso di lui, poi iniziò a muoversi nuovamente, mentre il moro veniva incontro ai suoi movimenti, mentre a mano a mano il loro ritmo si sincronizzava, e trasformava tutto in qualcosa di perfetto.
Appoggiò la fronte sulla sua spalla, respirando a fatica, gemendo per il piacere.
Harry si strinse ancora di più a lui, baciò le sue labbra con passione, affondò le dita nella sua schiena, graffiandolo leggermente. Sentiva l’eccitazione salire a ogni colpo, sentiva il piacere farsi sempre più vicino, fino a quando, con un’ultima e decisa spinta, i due ragazzi vennero contemporaneamente. Harry si sentì invadere dal liquido caldo del suo amante e si sentì completo.
Erano entrambi a corto di fiato quando Draco si sporse verso di lui per baciarlo ancora una volta, poi i due si guardarono negli occhi, comunicando emozioni che non avrebbero mai espresso con le parole.
Harry si lascò sfuggire un sorriso, il più dolce che il biondo avesse mai visto. Gli venne naturale ricambiare quel sorriso, accompagnandolo poi con un bacio sulle labbra, poi un altro vicino l’orecchio.
Tutto per poter sussurrare le dolci parole che Harry voleva sentire. Si strinse a lui, cercando di trattenerlo, di stringerlo ancora contro il suo corpo stanco ma appagato.
“Non andare” sussurrò, allungando le braccia verso di lui.
Draco sorrise, e per un attimo rispolverò il sorriso beffardo che era solito mostrare a Potter, ma questa volta era del tutto diverso. Dietro quell’espressione c’era qualcosa di più della semplice ironia, c’era complicità, c’era intesa. Draco non stava andando via, anzi.
Si sdraio nuovamente accanto a lui, afferrando il mantello e coprendo i loro corpi nudi. Si strinse  a lui, mentre i loro corpi tornavano a sfregarsi, provocando brividi di piacere, accendendo nuovamente la scintilla.
Harry non esitò e si lasciò stringere da quelle braccia forti. Draco lo accolse, lo baciò, lo strinse forte. Il moro appoggiò la testa sul suo petto, godendo di quella sensazione di pace, di felicità.
Finalmente si sentiva amato, come non si era mai sentito nella sua vita. E Draco era pronto ad amarlo e a farsi amare.
Adesso si sentiva completo, si sentiva felice. Tra le sue braccia aveva tutto quello che aveva sempre desiderato e ora che ce l’aveva non avrebbe più fatto a meno di lui, dell’oggetto dei suoi desideri.
“Tranquillo” sussurrò “non vado da nessuna parte”.
 
The end.



*Si asciuga una lacrimuccia*
Salve!
Se state leggendo questa parte vuol dire che avete finito di leggere la storia, l'ultimo capitolo. Mi sono resa conto solo adesso che è il capitolo 17, molti potranno pensare che è un numero sfortunato, ma in realtà è uno dei miei numeri preferiti. Quindi sono contenta che l'ultimo capitolo sia il 17. Ovviamente avrei voluto che la storia continuasse per sempre ahah ma sappiamo che non è possibile.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Il lieto fine era d'obbligo, non avrei mai voluto una fine diversa ahah. Sotto il mio cinismo si nasconde un pò di romanticismo e l'amore per le storie che finiscono bene. Quindi nella mia mente c'è l'idea che adesso Harry e Draco sono felici insieme. Magari qualche volta Draco sarà geloso di lui e di tutti quelli che si avvicinano al suo Harry, ma il moretto troverà sempre un modo per farsi perdonare :p
Detto questo, spero che questo finale non vi abbia deluso! So che qualcuno sarà triste per la fine della storia, ma non temete, non vi libererete di me così facilmente ahah mi dispiace per voi! XD Anzi, chissà, magari già nei prossimi giorni potrebbe esserci una sorpresina, giusto per non farvi sentire la mia mancanza!! XD
Ora devo passare ai ringraziamenti, per l'ultimo capitolo sono d'obbligo ahahah
Prima di tutto ringrazio come sempre la mia migliore amica, LadyDepp, per avermi regalato l'idea per questa storia (non ci sarebbe stata senza di lei), per aver sopportato me mentre scrivevo e per averla riletta e commentata! Grazie volpina!
Poi, ringrazio ShittyValentine, Efthalia, Loveisapromise, My_sunshine, Loona, Narutina90, LoveDramione,
Holly715, BellaSmith, _white7_ per aver recensito i capitoli con passione e dedizione, grazie! Mi avete reso felice con i vostri commenti e ammetto di essermi molto affezionata a voi! :)
E ovviamente non dimentico di ringraziare le 67 persone che hanno seguito la storia, e le 20 che l'hanno messa tra le preferite! Grazie grazie! XD
E un grazie anche a quelli che leggeranno la storia anche quando sarà conclusa! :)
Ok, credo di aver finito. E' triste pubblicare l'ultimo capitolo, ma non è un addio ahah è solo un arrivederci!
Un grande bacio!

LadyDaredevil



 
  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LadyDaredevil