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Autore: TiMeOfOuRlIvEs    16/09/2013    1 recensioni
Dal prologo:
“Io non potrò salvarti! Devi capirlo!”-Mi urlò ancora una volta Harry.
“Non ne ho bisogno. So cavarmela. L’ho sempre fatto prima che arrivassi tu.”
“Almeno permettimi di venire con te…”
“Tu hai una famiglia Harry, ti aspettano… Non puoi abbandonarli in questi tempi di guerra…” Gli asciugai una lacrima.
“Allora torna, ti prego.”
“Come sempre.”
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5
“Secondo te come sta?” Chiese Niall preoccupato.
“Non lo so. Spero solo che escano presto da quella stanza.” Gli rispose Harry.
“Ho paura.” Continuò il biondo.
“Io non più. So che lei non potrebbe mai essere una persona crudele. Lei è buona.”Cercò di convincersi il riccio.
In quel momento le porte si aprirono con un altro incantesimo.
Uscì Genevieve. Aveva la carnagione rosea. Gli occhi accesi. Harry non aveva mai visto i suoi occhi marroni così tanto luminosi. I suoi capelli erano lunghi e folti. Era tornata alla vita.
Niall non riusciva a parlare.
“Ge…Genevieve!” Corse ad abbracciarla Harry sorridendo. Lei l’abbracciò stretto. Come faceva sempre. Si staccarono dall’abbraccio.
La ragazza lo guardò fisso negli occhi. “Harry, non hai una bella cera!” Disse ridendo fortemente. Poi guardò Niall. Si avvicinò piano.
“E tu che mi dici?” Chiese a due centimetri dal volto del ragazzo.
“Io…”
“Eri molto preoccupato.”
Alzò lo sguardo per guardare la ragazza di fronte a lui.
“Sei una maga!” Sorrise.
“Hai indovinato.” La ragazza ricambiò il sorriso.
“Sul serio?” La voce di Harry arrivò flebile alle spalle di Genevieve.
La neomaga si voltò. Lo guardò, di nuovo, fisso negli occhi. Con un gesto veloce della mano fece spegnere tutte le luci e chiudere tutte le porte. Poi tornò tutto normale.
“Sì, lo sei.” Continuò il riccio spaventato dalla sua amica.
Liam, quasi leggendolo nel pensiero, si avvicinò. Era comparso dal nulla.
“Non esserne spaventato. E’ sempre la tua migliore amica.” Il mago appoggiò un braccio sulla sua spalla. Ma subito il ragazzo si scansò. Era troppo per lui quello stesso giorno.
“Devo andare.” Si mise a correre per tornare nella sua stanza.
Rimasero solo in tre in infermeria.
“Dobbiamo parlare un po’. Andiamo nel mio ufficio.” Disse Liam calmo.
 
Harry era ancora sdraiato sul suo lettino. Esattamente come due ore prima. O forse era passato più tempo. Poteva vederlo nella sua mente. E aveva anche perso la cognizione del tempo. Quel discorso con Liam l’aveva tenuta molto attenta. Erano ancora seduti nel suo ufficio.
“Domani mattina vengo e facciamo un po’ di esercizi all’aperto. Devi diventare una vera e propria maga.” Le disse il mago.
“Naturalmente.” Rispose lei tranquilla.
“Ma come fate voi maghi ad essere così calmi?” S’intromise Niall che non aveva mai aperto bocca e continuava solo a spostare lo sguardo dal suo amore al suo amico.
Entrambi risero fragorosamente.
“Vorrei saperlo anche io.” Rispose Genevieve.
Liam tornò serio. “Credo che per la vostra spedizione dovrete tardare almeno un paio di settimane.”
“Che spedizione?” Anche la neomaga tornò seria.
“Quella di cercare umani, ti ricordi?” Chiese Niall.
“Certo! Ma ovviamente parteciperò anche io. Ora sono più forte.”
“Naturalmente. Ma sotto la mia supervisone.” Disse il mago.
“Ma tu hai delle persone da curare qui.” Provò il biondo.
“Lo so, ma anche questo è importante. Un soluzione la troverò. Di questo non devi preoccuparti amico mio.-Continuò il mago.-Ora, Genevieve, credo dovresti andare a parlare con Harry. Vorrà sicuramente ascoltarti e stare con te. Ha sofferto molto.”
“Ovviamente.”
Di nuovo con uno schiocco delle dita i due amici si ritrovarono nella piazza centrale del loro rifugio. Tutti avevano saputo la notizia. Ma non la guardavano con odio. Anzi. Nei loro occhi brillava una luce di speranza. La speranza della fine di una lunga guerra. Le si avvicinarono. La guardarono tutti. Si sentiva così in imbarazzo! Poi uno di loro parlò:”Benvenuta maga Genevieve! Grazie di essere tra noi!” Tutti si inchinarono davanti a lei. Non riusciva a parlare. Ma non serviva. Subito dopo tutte le persone ripresero il loro lavoro.
“Io vado da Harry. Ci vediamo a cena.” Cominciò Genevieve.
“Certo.- Niall si allungò per lasciarle un leggero bacio sulla guancia.- A dopo.”
 
Era stanco. Continuava a fissare un punto fisso della stanza da ormai troppo tempo. Forse era lui quello che stava per morire. La sua nuova amica era viva. Era forte. Non aveva più bisogno di una persona che la proteggesse. Forse era lui,ora, quello che aveva bisogno di protezione. Non riusciva neanche a formulare più pensieri concreti.
Sentì dei passi avvicinarsi al suo letto. Ma non riusciva a voltarsi. Era immobile.
“Harry.” Lo chiamò flebile una voce.
“Harry.” Questa volta la voce era rotta dal pianto.
Ne era certo. Era la voce di Genevieve.
Riuscì a girarsi verso la ragazza. Molto. Molto. Molto lentamente.
E la vide. In lacrime. Si ricordava di averla vista così solo dopo la morte della sua famiglia. In quel preciso momento era tornata la sua migliore amica da difendere da tutti i pericoli. Non era più una maga.
“Ehi. Ehi. Non devi piangere, okay?” Le disse dolcemente Harry cercando di asciugarle le lacrime.
L’amica si buttò tra le sue forti braccia. Piangeva ancora di più.
“Perché stai piangendo?” Chiese il riccio dolcemente.
“Perché tu hai paura di me.”
“No, come potrei avere paura di te? Sei la mia amica. E anche se fossi la più potente maga di questo mondo io ti proteggerò. Sempre.” Disse lui stringendola ancora più forte a sé.
Quando arrivarono delle grida dalla sala principale.
  
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