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Autore: Dancyon    24/09/2013    1 recensioni
JP Sirius ha giurato di non dirlo a nessuno. Capisce la vergogna di avere un nome simile.
SB Naturalmente loro pensano ancora che l'unica stella che conosce sia quella del suo nome, e a Sirius va benissimo così.
RL Quella notte, mentre si avviava a casa, la luna piena sorse a distruggere il suo futuro.
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50 capitoli, un capitolo a personaggio, 5 segreti per capitolo.
Cose che nessuno sa. Manterrete i loro segreti?
Manta
Genere: Comico, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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6. FL
 

"Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri" 
Mark Twain




Odiava la cioccolata
No, odiava non era una parola forte abbastanza.
La tetestava profondamente.
Sarà stato il colore troppo simile alla roba che lasciava in giro Unghia, il bulldog abbruttito e aggressivo di zio Luke, che poi non aveva mai capito da dove era uscito fuori il nome di quel animale, ma il fatto che suo zio arrossisse ogni volta che lo chiedeva non serviva certo a diminuire i suoi dubbi.
Il fatto che si trattasse del suo parente spreferito poi non aiutava affatto.
O magari era la sua capacità di passare da barretta indistruttibile e durissima a una specie di tempera sciolta che imbrattava tutto, dalle dita alla bocca ai vestiti e una volta chissà come arrivò persino ai suoi occhi.
Sì, Frank disprezzava il cioccolato con ogni fibra del suo corpo e niente sarebbe riuscito a fargli cambiare idea, nemmeno un compagno di dormitorio che custodiva una barretta di suddetto cibo sotto il cuscino da anni, protetta da incantesimi rinfrescanti e anti mani curiose ( Black e Potter senza fare nomi ), venerandola come una divinità.
Frank non avrebbe mai capito che differenza c’era fra quella barretta e quelle che Remus trangugiava ad ogni ora di ogni benedetto giorno.

 
Fu lui a scegliere un rospo
Sapeva che i rospi erano verdi, viscidi, piccoli e insignificanti.
Sapeva anche che gli altri pensavano fossero animali per idioti e pappemolli, in altre parole per Tassi.
Ma a lui piacevano i rospi perchè saltavano qua e là allegramente e gli piacevano i Tassorosso perchè erano buoni e gentili, almeno la maggior parte. Amici migliori di molti altri comunque.
E poi, era allergico ai gatti e senza un gufo avrebbe avuto una scusa per scrivere a sua madre il meno possibile. Certo, le voleva bene, era sua madre, ma a volte era estremamente estenuante vivere alle aspettatite di Augusta Longbottom. E Frank voleva divertirsi il più possibile lontano dall’occhio vigile di suo madre.
Fu così che si ritrovò il 1° Settebre 1971 in un compartimento con un rospo salterino appena battezzato Tartaro.
 
Aveva paura di Alice Prewett
Quella ragazza era completamente pazza. Era capace di urlarti contro per ore e poi girarsi e chiacchierare amabilmente con le sue amiche.
E mangiava quanto tre volte lui. E ogni anno aveva i capelli sempre più corti, non faceva che gesticolare con le mani ogni volta che parlava, si mordeva sempre l’interno della guancia e dondolava le gambe quando era nervosa, rideva per qualsiasi cosa, si spaventava per un ragnetto fra i capelli e non abbassava mai la testa di fronte alle provocazioni ma combatteva, dando tanto quanto riceveva e ... cos’era quella sensazione alla base della sua gola, che gli rivoltava lo stomaco ogni volta che pensava a lei?
 
Si unì all’Ordine della Fenice prima ancora di lasciare Hogwarts
Fu subito dopo la morte di zio Luke.
Certo, zio Luke non gli piaceva come non gli piaceva zio Algie, e il suo cane era semplicemente insopportabile, ma sua madre soffrì a lungo dopo la morte del fratello, piangendo la notte e non mangiando il giorno. Non era un comportamento normale per l’austera e stoica Augusta Longbottom, la stessa che si aspettava un mondo intero da lui.
Ma in fondo non era normale nemmeno vedere la testa di tuo fratello arrivare dalla finestra con un gufo.
Rimpiange solo di aver trascinato Alice dietro di sè.
Forse ora lei non sarebbe accanto a lui urlando l’anima fuori dai polmoni.


E’ un pessimo volatore
Sul serio, è completamente inutile con un manico di scopa in mano, a volte pensa che non sarebbe capace nemmeno di salire per il verso giusto senza che qualcuno glielo indichi.
L’unica volta in cui ha provato a volare aveva undici anni e stava seriamente odiando sì stesso per aver rifiutato le lezioni che zio Algie gli aveva offerto.
Si alzò di forse dieci centimetri dal terreno e si schiantò a tutta forza per terra sul suo reale fondoschiena, chiedendosi se effettivamente non si fosse alzato un po’ più in alto del previsto considerando la bella botta.
Non era certo un aiuto alla sua autostima la capacità di quella pazza di Prewett di volteggiare nell’aria come se fosse la cosa più facile del mondo.
Non fu una sorpresa per nessuno quando al terzo anno suddetta pazza divenne una Cacciatrice di Grifondoro.
Sperava solo che Neville prendesse da sua madre per questo.









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Sì, sono tornata! E spero stavolta di non perdermi per più di un mese, quasi due XD.
La storia devo dire che inizialmente mi è uscita versando sangue e lacrime. Del tipo "come cavolo faccio a scrivere su qualcuno che è stato nominato sì e no tre volte e di cui persino del figlio si sa molto poco rispetto a quanto si potrebbe sapere in sette lunghi libri di conoscienza????"
Capite quindi il mio grande dilemma.
Comunque, alla fine ho pensato semplicemente di crearlo come ho creato chissà quanti personaggi durante le mie tante notti insonni, con l'unica differenza che questo qua è veramente venuto in vita, invece di restare ad ammuffire per anni in un vecchio quaderno.
Sul primo pezzo, posso dire che non so ancora come ho fatto a scriverlo. Io amo la cioccolata profondamente e non riesco a concepire che per qualcuno non sia così, ma siccome l'ho già scritto ci resta. E poi si legge da ogi parte che Remus mangiava tanta cioccolata. Io sinceramente nei libri non l'ho mai letto, solo nelle fanfiction, ma siccome è una cosa carina e tenera, a infondo sarebbe nel personaggio, l'ho lasciata.
Il rospo. Non vi siete mai chiesti perchè Neville, con la nonna che si ritrova, Purosangue fatta e finita e che tiene tantissimo alla reputazione della sua famiglia, si è beccato un rospo? Io sì, e da quel che so è molto legato a quello che i suoi genitori hanno fatto da giovani, quindi...
Non ho tanto da dire sulla parte di Alice, tranne che forse è la mia preferita, e so che anche qua fanno molto spesso Alice estroversa e Frank introverso, ma sinceramente a me Alice piace così, e questo Frank non è esattamente timidissimo, come si può notare.
Avrei qualcusa da dire sull'ultima ma siccome mi stanno cadendo le braccia e devo studiare filosofia rinuncio.
Manta


 
  
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