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Autore: WhiteMistake    27/09/2013    1 recensioni
"La supernova avrebbe sancito la fine di tutto e l'inizio di un nuovo cammino"
Un nuovo male, un ragazzo misterioso, un manufatto di enorme potere.
Le Pretty Cure 5 torneranno in azione per proteggere il mondo da un antico male risvegliato che minaccia la conquista dell'universo, affronteranno ignobili nemici, animati solo da corruzione e perfidia, supereranno enormi colpi di scena e scopriranno impensabili verità, celate fino ad allora nel buio; tutto questo fa da sfondo alla storia d'amore fra due personaggi che si svilupperà gradualmente, fino al diventare una vera e proprio tempesta di passione.
Quale potrà essere il destino del mondo e dei protagonisti? Verrà estirpato il male, una volta per tutte?
Tutto sarà solo nelle loro mani.
PS: è il mio primo romanzo, non solo delle Pretty Cure ma anche qui su EFP, spero quindi possa essere di vostro gradimento! Ah, inoltre sono un maschio, il chè può sembrare strano, ma le Pretty Cure sono uno dei pochi anime che mi hanno appassionato sul serio, ecco il perché ho voluto sperimentare di scriverlo! Ringrazio fin da subito chi vorrà recensire, accetto ogni tipo di commento neutro, quindi... buona lettura!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karen Minatsuki/Cure Aqua, Nozomi Yumehara/Cure Dream, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jay era indeciso sul da farsi, steso sul letto incominciò ad osservare noiosamente il tugurio dove abitava, l’aveva ristrutturato in poco tempo, da casa abbandonata era diventata una baracca decorosa, ma più fissava i muri spogli dell’abitazione più gli aumentava il desiderio di andarsene da quel posto, ma con quali soldi? Jay non aveva un lavoro e non sapendo niente del suo passato non aveva agganci con nessun tipo di familiare, lui era lì semplicemente perché era lì.
“Al diavolo” disse il ragazzo mentre si alzava da letto, improvvisamente lo sguardo gli cadde sul cellulare.
Aveva voglia di rivedere Karen, quella ragazza aveva suscitato in lui un turbine di emozioni, sensazioni che non aveva mai provato prima d’ora, ma come poteva scriverle? Erano passati ormai quattro giorni dalla pessima figura dell’appuntamento precedente che gli aveva fatto scendere gradualmente le possibilità di relazionarsi ancora con lei “Ottima mossa che ho fatto, sul serio” sospirò Jay, poi, stanco di non riuscire a prendere una decisione, afferrò il telefono e compose nervosamente il numero della fanciulla sulla tastiera, stava sudando freddo.
“Pronto?” la dolce voce di Karen balenò all’orecchio del ragazzo.
Jay si sentì un groppo in gola “Ehi Karen, sono Jay, sai... quello dell’altro giorno, mi dispiace di essermene andato così all’improvviso, ho fatto la figura dell’idiota!”
“Non ti devi scusare Jay, non hai fatto assolutamente niente di male! Piuttosto come mai mi chiamavi?” chiese allegramente la ragazza.
Già, perché la chiamava? Quella era una domanda tagliente per lui, non immaginava cosa potesse rispondere. Non sapeva cosa provasse per Karen, eppure era un qualcosa di magico, di appagante, decise allora di improvvisare “Ecco, io volevo chiederti se… ovviamente solo se vuoi… beh, ecco mi domandavo nel caso tu non avessi altri impegni…” le parole uscite dalla bocca del ragazzo sembravano farfugli incomprensibili.
Karen sorrise “Jay, anch’io voglio uscire di nuovo con te”
“Davvero? Beh… ottimo direi!” il ragazzo riuscì faticosamente a contenere la gioia che provò in quel momento, era come se un vulcano fosse eruttato in mezzo al suo petto sprigionandogli una grandissima fonte di calore.
“Senti” fece Karen “io stasera dovrei andare a casa dei miei amici, ci sono anche le mie amiche, se vuoi puoi venire con me, mi piacerebbe presentarti a tutti”
A quelle parole il vulcano tornò allo stato dormiente, voleva stare da solo con lei, non gli importava niente di conoscere le sue amiche, inoltre non gli piaceva l’idea di autoinvitarsi in casa di altri senza preavviso “Non mi sembra una buona idea…” disse Jay nervosamente “inoltre, non per fare il guastafeste, ecco io… desideravo stare da solo un po’ con te, un appuntamento per intenderci…”
“Jay…” si commosse la ragazza nel sentirlo pronunciare quella richiesta “ti prometto che stasera usciamo insieme, solo io e te, prima però voglio presentarti agli altri”
Quanto era testarda quella ragazza “Va bene…” rispose rassegnato, voleva vederla a tutti i costi “ci vediamo dopo, al solito posto” concluse infine il ragazzo.
 
Erano le nove di sera, l’aria fresca accarezzava il viso di Jay, intento nell’osservare il cielo notturno.
Recentemente si era appassionato alle stelle, alla loro vita, era interessato al fatto che, a seconda della loro dimensione e della loro massa, la fine sarebbe stata differente: nana bianca, con conseguente raffreddamento del nucleo, stella di neutroni, minuscolo composto di gas dalla altissima densità o buco nero, formatosi da un collasso gravitazionale provocando uno squarcio nell’universo? Una supernova avrebbe decretato la fine di tutto e l’inizio di un nuovo cammino. Per il ragazzo questa era una metafora della vita ultraterrena.
Il ragionamento astro/filosofico che stava mentalmente ripassando nella sua testa si interruppe di colpo quando delle mani coprirono i suoi occhi.
“Buonasera” fece una voce femminile.
“Karen, sei tu?” chiese Jay, appoggiando le mani su quelle della ragazza.
“Perché, aspettavi qualcun’altra?” rispose scherzando la voce.
Le mani finalmente si sollevarono dagli occhi permettendo a Jay di volgere lo sguardo verso la fanciulla e constatò, con entusiasmo, che era proprio Karen.
Non riusciva a smettere di guardarla, era come estasiato, il mondo sarebbe potuto finire in quell’istante e lui non si sarebbe accorto di niente, era immerso completamente negli scintillanti occhi blu della ragazza.
Finalmente si alzò dalla panchina, si avvicinò a lei, la prese per mano e le diede un bacio sulla guancia, Karen arrossì completamente.
“Ecco… devo dire, insomma… sei davvero bella stasera” disse il ragazzo, gli ci volle tutta la forza in corpo per pronunciare quelle parole.
“Grazie Jay, anche tu non sei da meno” affermò Karen sorridendogli “andiamo?” gli chiese.
“Ok…” rispose il ragazzo.
“Sarà questione di minuti, dopo andiamo dove vuoi!” disse ancora la ragazza stringendogli la mano, i due erano attratti a vicenda, questo si vedeva chiaramente.
 
Il lago era leggermente increspato per via del vento notturno, l’acqua era illuminata dai lampioni che si ergevano maestosi sul sentiero.
“Siamo arrivati alla Natts House!” esclamò Karen indicando a Jay la casa posizionata davanti al molo lacustre.
La ragazza salì rapidamente le scalette e bussò alla porta.
“Arrivo” fece una voce proveniente dall’interno, furono attimi interminabili quelli, poi la porta si aprì.
“Karen!” disse una voce femminile squillante “finalmente sei arrivata!”
Jay la osservò, la ragazza aveva i capelli di un bel color fucsia, una parte dei quali, raggruppati in due codini sporgenti ai lati superiori, gli occhi erano di un lilla magnetico, lo sguardo era allegro anche se un po’ sciocco, forse.
“Nozomi, questo è Jay, è il ragazzo di cui vi avevo accennato”
La ragazza dai capelli fucsia si girò a guardarlo e gli strinse la mano “Molto piacere!” esclamò energicamente “Mi chiamo Nozomi Yumehara, eravamo tutti molto ansiosi di conoscerti, Karen è una ragazza fantastica non trovi?” disse sorridendo.
“Dai mi metti in imbarazzo…” protestò debolmente Karen, d’altronde Nozomi era fatta così, sempre diretta nelle domande.
“Beh, certo è molto… di sicuro ha una grande personalità, cioè interessante, senza contare il fatto…” cercò di rispondere il ragazzo.
“Non mi sembri avere le idee molto chiare” scherzò Nozomi “dai entrate che anche gli altri vi stanno aspettando”
Jay entrò dopo le ragazze, le quali andarono dirette al piano superiore, lui le seguì girandosi di tanto in tanto ad osservare gli accessori esposti in quel negozietto.
“Eccoti Karen!” disse una ragazza dai capelli verdi alzandosi per andare a salutare l’amica, altre tre fecero altrettanto.
“Komachi, Urara, Rin, Kurumi, sono felice di vedervi!” fece Karen allegramente.
“Quindi lui è…?” chiese Urara.
“Sono Jay, piacere a tutti” rispose prontamente il ragazzo.
“Benvenuto! Sono Kurumi Mimino” gli disse la ragazza dai capelli color viola “loro dietro di me sono Komachi Akimoto, Urara Kasugano e Rin Natsuki!”
“Piacere di conoscerti!” esclamarono sorridendo le tre ragazze in coro.
Jay ricambiò il salutò e cominciò a chiacchierare un po’ con loro, doveva ammettere che aveva sbagliato a giudicarle, erano tutte simpatiche.
Ad un certo punto si accorse che in un lato della stanza, seduti su delle sedie, si trovavano tre ragazzi, uno castano e due biondicci, intenti nell’osservarlo fastidiosamente, quasi invidiosi del fatto che le ragazze sembrassero stravedere per lui.
“Kokoda, Nattsu, Shiro, venite a salutare il nuovo ragazzo!” esclamò Nozomi.
I tre si guardarono e all’improvviso si alzarono dalle sedie, con gli occhi sempre fissi sul nuovo arrivato, ed incominciarono ad avvicinarsi.
Jay notò che in quel momento il ragazzo moro cominciò a stringere fra le braccia una specie di scrigno, quasi per proteggerlo da eventuali minacce.
“Karen, come hai conosciuto questo tipo?” chiese con aria dubbiosa Nattsu.
“Beh ecco, è stato una casualità, stavo camminando finché non ci siamo scontrati e poi… scusa ma questo cosa c’entra?” domandò perplessa la ragazza.
“C’entra che non mi fido di lui, ho un brutto presentimento, tutti e tre sentiamo che c’è qualcosa di strano in questo ragazzo, o qualunque cosa sia!” affermò Nattsu, con i due dietro che annuivano.
“Nattsu!” urlò Komachi “ma che ti salta in mente? Perché fai queste affermazioni?”
“Kokoda, Shiro…” disse Nozomi, quasi con voce spezzata.
“Mi dispiace” intervenne Kokoda “ma noi non ci sbagliamo, se Nattsu dice queste cose è perché c’è qualcosa che non va in lui”
“Sapevo che non sarei dovuto venire qui” si giustificò Jay, in quell’istante si pentì di aver dato retta a Karen “è meglio se vada” disse affrettandosi ad uscire.
“Jay!” gli gridò Karen, poi si girò ad osservare i tre ragazzi “non ho parole, giuro, grazie di cuore” disse sdegnata, dopo quell’affermazione si precipitò fuori per inseguire il ragazzo.
Lei ancora non lo sapeva ma dentro al cuore di Jay era veramente scoppiata una supernova, la domanda era: quale sarebbe stato il finale?



Nota dell’autore:
Buon venerdì a tutti ed ecco il quinto capitolo! Premetto che è stato il più difficile da immaginare ( da sviluppare non ne parliamo D: ) ma è anche quello di cui sono più soddisfatto! Spero che possa piacere altrettanto a voi quindi… buona lettura!
Inoltre ringrazio anticipatamente chi vorrà recensire, sapete che accetto sempre ogni tipo di commento neutro ( è un classico ormai questa frase… ) quindi grazie!
Al prossimo venerdì, stay tuned!
White

  
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