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Autore: Lyris    29/09/2013    2 recensioni
Da: Lyris (a proposito, si pronuncia "Lairis", perché in inglese fa più figo)
Spedito: L'altro ieri [Pre-TLG]
A: il Mondo (sopra e sotto la superficie)
Oggetto: Messaggio dalla Nuova Biografa Ufficiale di Artemis Fowl (Eoin ha avuto un problemino con gli avvocati dei Fowl...)
L'ultimissimo lavoretto di Artemis è andato decisamente male: Leale è stato arrestato. Tenterà di chiedere aiuto a Minerva e Spinella, ma anche loro si sono cacciate nei guai. Un talismano, precisamente un medaglione, capace di mutare l'aspetto di chi lo indossa è stato rubato a Minerva e alcuni membri del Popolo sono stati rapiti. I nostri eroi dovranno affrontare un nemico apparentemente impossibile da sconfiggere e tu potrai scegliere il corso della storia, portando la storia a ben sette possibili finali diversi.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Artemis Fowl, Bombarda Sterro, Minerva Paradizo, Spinella Tappo, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Casa Fowl

L'aria carica di tensione venne rotta da una vibrazione proveniente dal cellulare di Artemis. Lui si avvicinò e accettò la chiamata di Polledro.

-Artemis...- disse la voce dall'altra parte della cornetta.

-Polledro, che succede?- chiese il ragazzo, cercando di non pensare al peggio.

-Artemis, Opal Koboi... Koboi è evasa- rispose Polledro, balbettando -l'allarme è scattato circa tre minuti fa. Non si è liberata da sola, è stato un complice... ma non capisco chi potrebbe essere stato-.

-Il mutaforma...- sussurrò sovrappensiero Artemis.

-Il mutaforma? Quale mutaforma?

-Conosci i versi del Libro Il luogo, ove del giorno il lume / illumina per metà anno solo tenero barlume / Nella fredda selva oscura del nord, il sottile lamento / protegge la magia che muta nel tempo?

-Si, ma questo cosa c'entra con l'evasione di Koboi?- Artemis ignorò la domanda e si accinse a spiegare.

-Secondo questi versi esiste un medaglione capace di far mutare forma a chi lo indossa...- disse il ragazzo. Dall'altra parte Polledro restava in silenzio. La calma prima della tempesta. Questo pensiero venne in mente, ad Artemis.

-E TU STUPIDO FANGOSETTO, CHE ASPETTAVI A DIRMELO??- iniziò a sbraitare il centauro. Artemis sospirò.

-E ORA SOSPIRI, SOSPIRA PURE!! Ti rendo conto di quello che ho passato per cercare il poliziotto corrotto??? Ho rischiato la vita, maledizione!! E TUTTO PER COLPA TUA!! MA TI RENDI CONTO???- Polledro si calmò, e continuò -Spinella e la LEP sono stati avvertiti?

-Si, gliel'ho riferito poco fa...

-E CHE ASPETTAVI A DIRLO ANCHE A ME?? CRETINO!! Oh, d'arvit... Ma cosa ti passava per la testa?

-Credevo che Spinella...

-CREDEVI, CREDEVI...IL “GENIETTO” ORA CREDE PURE!! Beh, credi e pensi sbagliato, idiota!!- Polledro sospirò -E ora che faccio?- borbottò tra se e se.

-Ehm, Polledro?- chiese il ragazzo insicuro, sperando che almeno una parte della rabbia del centauro fosse sbollita.

-NON MI INTERESSA!! Torna ai tuoi stupidi giochetti da fangosetto!! Io devo pensare a cose importanti!- il bip che venne dopo fece capire ad Artemis che Polledro aveva chiuso la comunicazione. Una cosa che non gli fece proprio piacere. Sentì il risolino di Minerva, ma non ci fece caso. Si schiarì la voce e invitò la bionda a mostrargli di nuovo il suo ragionamento.

 

Cantuccio, Strati Inferiori

Grana e Spinella stavano aspettando impazienti davanti alla porta che portava all'abitazione dei due demoni-stregone. Erano arrivati lì tre minuti prima, e dopo aver bussato insistentemente, N°1 gli era venuto ad aprire dicendogli che dovevano aspettare, perché erano indaffarati a spegnere un piccolo incendio. Poi, era rientrato in casa, chiudendogli l porta in faccia. Allibiti, il capitano e il suo superiore, avevano aspettato ancora, Spinella sperando che i due demoni-stregone non si fossero feriti, Algonzo che grazie a questo imparassero un po' di educazione. Dopo poco N°1 si presentò sulla soglia, con un enorme sorriso stampato sul volto.

-Eccomi di nuovo qui! Allora Spinella, come mai qui? Tutto bene?- gridò, appena vide la sua amica, ignorando completamente uno scocciato Algonzo.

-Si, grazie. Dov'è Qwan?- rispose l'interpellata, sorridendo al demone.

-Dentro...- rispose preoccupato -E' successo qualcosa?

-Vi racconteremo tutto dentro...- tagliò corto Algonzo, entrando dentro la casa.

N°1 li accompagnò fino al soggiorno. Quando entrarono nella stanza, Spinella notò i divani anneriti e la puzza di bruciato e rivolse un'occhiata perplessa al demone, ricevendo in risposta un sorriso colpevole.

-Qwan!- chiamò N°1. Subito si sentirono dei passi veloci che si avvicinavano al soggiorno e la voce del demone più anziano che sgridava il suo allievo riguardo il fatto che non doveva appiccare incendi in casa. La porta che dava dal soggiorno sul corridoio si aprì, e rivelò la figura di Qwan.

-Uh, Spinella- disse, notandola -e c'è anche Algonzo. Cosa volete da noi?

-Dobbiamo riferirvi un fatto importante- rispose il comandante -riguardo rapimenti-

-Ditemi, allora- li esortò Qwan. Algonzo spiegò del manufatto ritrovato da Minerva, e quando finì di raccontare, Qwan aveva ancora un'espressione perplessa.

-Un demone femmina stregone?- disse -Non credo sia possibile.

-Ne sei sicuro?- chiese Spinella

-Solo i maschi diventano stregoni, le femmine... beh, le femmine no- rispose Qwan -è semplicemente impossibile.

-Nemmeno che un demone femmina abbia rubato la magia?- azzardò Algonzo. Qwan si fece pensieroso. In effetti c'era la possibilità che un demone potesse rubare la magia, era già successo con Abbot, ma di sicuro non poteva essere stata una femmina. Insomma, le femmine... dai, come potevano rubare la magia?

-Io... dovrei fare qualche ricerca- disse infine. Spinella e Algonzo annuirono e, sapendo che non avrebbero ricevuto altre risposte, si avviarono verso la base della LEP, dopo aver salutato i due demoni.

 

Laboratorio di Polledro, Strati Inferiori

Polledro non sapeva se avrebbe funzionato. Sinceramente, quando aveva pensato di costruire una macchina-rileva-mutaforma non sapeva nemmeno se poteva anche solo pensare a come costruirla. Così si era rinchiuso nel suo laboratorio con in mano il suo cacciavite, davanti sul bancone tutte le attrezzature che potevano essergli necessarie. E lì si era bloccato. Come faceva a rintracciare un medaglione che, intriso di una magia antichissima, non era stato rilevato da nessun apparecchio da lui inventato? L'unica nota positiva della faccenda era che il colpevole non era un altro centauro. Non che continuasse a sospettare di un suo simile, ma dubitava che uno della sua stessa specie avrebbe usato oggetti appartenuti ad altri. Dopotutto, la paranoia era tipica dei centauri, e non ci si fidava dei marchingegni a meno che non fossero di loro invenzione. Così, eliminata una possibilità su chi poteva esserci dietro tutto ciò si era sentito più leggero. Ma il vero problema lo stava affrontando ora. Si avvicinò alle varie apparecchiature sul tavolo di lavoro. Dunque, avendo la magia a proteggerlo, non poteva rilevare il medaglione con solo la sua tecnologia. Oh, quanto lo odiava quello stupido fangosetto! Se gli avesse rivelato prima l'esistenza del medaglione, Opal Koboi non sarebbe evasa. Maledetto essere di intelligenza inferiore! Pensò, poi tornò a concentrarsi sulla macchina che doveva costruire.

 

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Rettangolino dell'Autrice

Ho finalmente abbandonato il post-it (tutto quel giallo mi faceva male agli occhi). Dopo... sette, otto mesi? pubblico finalmente questo fatale capitolo. Ho già in mente il seguito... adesso, scusatemi tantissimo lettori, per avervi fatto aspettare praticamente un anno! Spero continuerete a seguirmi :)

  
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