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Autore: Sanae Nakazawa    23/10/2004    6 recensioni
Hermione parve intendere e afferrò il pacchetto. Seguì con lo sguardo lo sbattere di ali dell'uccello, poi si decise a scartare il suo primo regalo per i suoi tanto agoniati 16 anni. Era stata una giornata terrificante, e la lettera di Viktor appariva come un misero spiraglio di luce nel buio dell'indifferenza. Sia Harry, che Ron, che Ginny, che tutti gli amici più cari che aveva, si erano limitati ad un freddo augurio. Nè un'abbraccio, nè un bacio, nè tantomeno una piccola stretta di mano. Probabilmente questa era la punizione per aver sempre passato compleanni stupendi e ricchi d'affetto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Due

Dato che sei talmente scema da non accorgerti che stiamo tramando alle tue spalle da quasi un mese, siamo molto compiaciuti di averti fatto credere che per noi la tua festa è non più importante di qualsiasi altro giorno. 
Con enorme soddisfazione eccoti quel maledetto macigno che desideravi da secoli, trovarlo non è stato facile, ma sappiamo che nelle tue mani è più che al sicuro.
Ora che siamo usciti allo scoperto puoi anche renderci tuoi umili schiavi e mandarci nelle cucine a rubare qualcosina con cui festeggiare, non ci siamo mossi in questo senso per non insospettirti oltremodo.
Tanti auguri! Che tu possa festeggiare altri 300 di questi giorni!
Ti vogliamo bene.
Harry, Ginny e Ron.

P.S. di Ron: l'età che avanza ti sottolinea le rughette sotto gli occhi. Fatti dare qualcosa da Madama Chips che sennò resti zitella a vita.

Hermione scartò infelicemente il regalo dopo aver letto almeno quattro volte il disordinato bigliettino traboccante di affetto che i suoi amici le mandavano. 
Si rese conto che si era appena rovinata "da sola" il compleanno, anche se buona parte della colpa ce l'aveva quello zoticone di Ron.
Quando dalla carta da regalo emerse un'enorme libro rilegato in pelle, color nocciola, si lasciò sfuggire un gridolino di gioia, dimentica di tutto quello che fino a poco fa l'aveva portata a sospirare con tanta tristezza.
Tra le mani, in questo momento, aveva niente poco di meno che una rarissima copia di "Storia riveduta e corretta degli Elfi Domestici, dal Medioevo ai giorni nostri" dell'illustre studioso in materia Pascal Moebius. 
Lei stessa, per circa tre anni, aveva cercato invano il volume, che ormai tutti consideravano fuori commercio e produzione per lo scarso successo ottenuto.
Gli occhi le si riempirono di lacrime al pensiero che gli amici, chissà da quanto tempo, erano alla ricerca di questa reliquia e che di certo non era costata loro qualche misero zellino. 
Ginny, entrata di soppiatto nella stanza, le si parò davanti abbracciandola prevedendo di trovarla in condizioni pessime.
"Non devi piangere Hermione..." disse dandole qualche pacchetta consolatoria sulla spalla mentre l'amica svuotava le ghiandole lacrimarie sul suo mantello.
"...Ron non è cattivo, ma lo sai che quando si impunta su una cosa è difficile fargli cambiare idea."
"Ma impuntato su cosa, Ginny?!" esclamò Hermione scandalizzata allontanandosi bruscamente "La vita è la mia! Decido "io" chi frequentare! E che mi fulminino in questo momento se a quella partita non ci andrò!"
Ginny emise un sospiro frustrato e preferì non contraddirla. La giornata si era già chiusa nel peggiore dei modi e non vi era motivo per il quale prolungare la serie di urli e schiamazzi innaugurati in Sala Comune.
Preferì darle il bacio della buonanotte e augurarle che la notte avrebbe giovato sul suo umore.

L'indomani, come prevedibile, Ron non le rivolse la parola neanche per sbaglio. La evitò come se fosse la peste ed Harry si sentì piuttosto imbarazzato quando a Trasfigurazione fu messo alle strette sulla scelta del compagno di banco.
Alla fine Harry si accomodò intimorito accanto a Neville e proprio mentre Ron stava per scoppiare nella sua ira funesta la McGranitt entrò in classe costringendo Ron ed Hermione a sedersi nello stesso banco, dato che era tutto occupato.
L'unica consolazione di Hermione stava nel fatto che, tra una lezione e l'altra, poteva rifugiarsi nell'angolo più remoto della biblioteca e dare una sbirciatina fugace alle pagine ingiallite del libro. Con le guance arrossate e un sorrisino di compiacimento sulle labbra, annuiva o si corrucciava senza curarsi di chi la potesse guardare. 
Ma, dopo i primi dieci minuti di lettura intensa, le tornava in mente il bislacco e divertente bigliettino di auguri e cadeva nuovamente nella disperazione più nera mentre la testa irsuta di Ron compariva sul capitolo "Le guerre tra Elfi e Goblin di montagna".
Se Ginny ed Harry erano stati ringraziati a dovere a colazione con abbracci e parole affettuose, restava l'arcano di come ringraziare Ron senza dargli la soddisfazione di aver fatto la prima mossa verso la tregua.
Passò tutto il pomeriggio ma di soluzioni neanche l'ombra. 
Harry le si affiancò mentre si godeva le ultime luci del parco, immerso in un silenzio delicato.
"Ha l'aria di essere pieno di paroloni" indicò il libro aperto sulle gambe di Hermione, appoggiata sotto una discreta quercia appena di fronte il lago. 
"Questo è un pezzo di storia!" protestò Hermione con un sorriso "Moebius ha passato ben 7 anni immerso in vecchi documenti e in giro per il mondo, prima di riuscire a scriverlo! Lo ammiro davvero moltissimo..."
"Anche io ti ammiro, perchè riesci a leggerlo come se fosse la più semplice delle storielle" le sorrise il ragazzo con sguardo pieno di orgoglio per l'amica. Lei arrossi timidamente
"Tu e Ron...? Nulla ancora eh?"
Hermione si rabbuiò tutto d'un tratto. Harry notò la sua reazione ma decise di scavare la fossa fin quanto poteva. 
"Se Moebius...fosse una donna..."
"Ma che diavolo dici? Moebius è uomo! Sulla sua biografia c'è scritto che..." saltò su Hermione con la classica nota di saccenza che la contraddistingueva.
"Hermione per piacere non interrompermi!"
La nota severa dell'amico la mortificò. Mogia mogia si accovacciò sotto l'albero attendendo la prosecuzione del suo "discorso".
"Allora...dicevo...se Moebius fosse una donna...e diciamo che questa donna che hai sempre visto da lontano come se appartenesse ad un altro mondo, dalla mattina alla sera prova interesse verso il ragazzo che ti piace, come ti comporteresti?"
Hermione corrucciò le sopracciglia senza capire dove l'amico volesse arrivare. Ma decise di assecondarlo e rispose con tono tranquillo "Se mostra questo interessamento così all'improvviso...beh potrei pensare che c'è qualcosa sotto...no?"
Harry annuì, probabilmente perchè quella era proprio la risposta che voleva sentire.
"E smetteresti di leggere i suoi libri...oppure li bruceresti?"
"Come potrei!" esclamò Hermione indignata.
"Beh Hermione...sei una ragazza davvero matura."

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CONTINUA

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I Pg della saga non sono miei, ma appartengono a JK Rowling!

Sanae
Hogwartstoryline


 

 

  
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