Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Fyamma    31/10/2013    2 recensioni
Crossover Shadowhunters x Hunger Games
Due mondi che entrano in collisione. Dei ragazzi che si ritrovano nell'occhio del ciclone. Una storia che parla di distruzione, di morte, di dolore, ma anche di gioia e di amore, perchè anche tra le ceneri della distruzione più totale, rimane sempre la scintilla della speranza che, se alimentata nel modo giusto, può trasformarsi in un incendio che illuminerà tutti i mondi.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                             

                                                               

                                                      THE IMPOSSIBLE TRIP

JACE

All'inizio non succede proprio nulla. Io, Alec e Izzy ci guardiamo perplessi, poi, proprio quando penso che in realtà quello è solo un banale oggettino senza nessuna funzione e utilità, il pulsante al centro comincia ad alzarsi da solo, poi intorno ad esso si apre una cavità dove il pulsante si incastra grazie ad una serie di meccanismi che producono dei ticchettii e dei rumori sinistri.

Si abbassa e si incastra perfettamente nella cavità che si richiude senza lasciare tracce del pulsante. Tuttavia i rumori perdurano, mentre noi guardiamo il marchingegno come incantati.

Presto la cavità si riapre, ma non rispunta il pulsante, al suo posto c'è una specie di antenna. Sulla sommità dell'antenna si accende una luce rossa, che comincia a pulsare con abbastanza intensità da far assumere ad intermittenza un colore rosso alla stanza. Poi, con un'altra serie di scatti rumorosi, una specie di laser rosso scannerizza la stanza, noi compresi.

La luce si spegne all'improvviso, lasciandoci quasi accecati dalla mancanza di luce. Il colore rosso mi è rimasto impresso nella retina, e vedo ancora un alone colorato quando chiudo le palpebre. Per scacciare l'immagine comincio a sbattere velocemente le palpebre, un po' stordito, ma prima che chiunque di noi possa riprendersi l'antenna si illumina di nuovo, stavolta di una luce bianca, e comincia ad emettere un fischio acutissimo che ci costringe a piegarci in due dal dolore, con le mani a coprire le orecchie per smorzare il rumore, anche se è inutile.

E' questo che fa? Ti costringe al suolo, in preda ad un dolore inimmaginabile, con i sensi azzerati?!

Quel suono sembra arrivare in ogni parte del corpo, lo sento risuonare nelle ossa e ribollire nel sangue, come se in ogni cellula del mio corpo un'orchestra avesse iniziato a graffiare con le unghie mille lavagne. Non posso più resistere, mi getto a terra e urlo con tutto il fiato che ho in gola, cercando disperatamente di proteggere i timpani da quel frastuono infernale.

Già, infernale... Avrei dovuto pensarci prima: questo congegno deve essere una specie di strumento di tortura demoniaco... Che sciocco che sono stato a non pensare che qualunque cosa appartenente a un demone non avrebbe potuto portare nulla di buono.

Non posso fare altro che maledirmi, mentre mi contorco urlante al suolo. La luce si fa sempre più intensa, finché l'unica cosa che riesco a vedere è un infinita luce bianca, tanto intensa da farmi chiudere le palpebre. Sento uno strattone allo stomaco, e poi vengo come infilato in una gigantesca centrifuga, vengo sballottato da una parte all'altra senza poter fare nulla per impedirlo, mentre quel suono orribile continua.

Mi sembra che non finisca mai. Il cervello sembra esplodermi, e sono sicuro che se non tenessi le palpebre serrate gli occhi mi schizzerebbero fuori dalle orbite.

Mi sono quasi convinto che morirò qui, più che altro arrabbiato per la ridicola fine che mi aspetta, quando il suono se possibile diventa più forte. Urlo, e forse per la prima volta in vita mia prego, prego che tutto finisca presto. Poi ricevo uno strattone più forte degli altri, e ricevo una botta alla schiena che mi fa usciate tutto il fiato dai polmoni.

Mi sento ancora in balìa di quella specie di corrente, ma capisco che è tutto dentro la mia testa, perché il suolo sotto di me è finalmente solido.

Gemo piano, tremante, mentre il fantasma dell'"urlo" mi risuona ancora nelle orecchie. Provo ad aprire gli occhi, e anche se all'inizio vedo tutto sfocato, riesco a mettere a fuoco un tappeto di foglie sopra la mia testa.

Un minuto... Foglie?! L'unico posto con degli alberi all'Istituto è la serra... Ma avrei giurato di trovarmi in cucina prima della "centrifugata".

Non oso ancora muovermi, anche perché probabilmente vomiterei. Anche se quella specie di vento è passato, il mio stomaco non sembra ancora del tutto convinto, e decido di lasciargli un po' di tempo per riprendersi. Chiudo gli occhi, inspirando ed espirando profondamente per calmare il mio stomaco irrequieto.

Tasto il terreno sotto di me, sentendo delle foglie secche sbriciolarsi al mio tocco. Non ci sono foglie secche nella serra, e anche l'odore è diverso.

Qui è tutto più... Selvatico.

Niente a che fare con gli odori forti e delicati al tempo stesso delle piante esotiche della serra.

Aspetto che le vertigini passino prima di azzardarmi ad aprire di nuovo gli occhi, continuando a respirare profondamente, e mi arrischio a voltare la testa di lato, attento a non esagerare. A qualche metro alla mia destra c'è Alec, sdraiato di lato con una mano sullo stomaco; mentre voltandomi alla mia sinistra posso vedere Izzy nella stessa posizione.

A quanto pare è stato un viaggio turbolento per tutti.

Un altro gemito che non proviene da nessuno dei miei fratelli adottivi mi spinge a voltare di scatto la testa a destra (cosa che mi provoca non poche vertigini) e a sollevare lo sguardo più in alto.

Sdraiata a qualche metro di distanza da me c'è una figura minuscola, che sembra più un impacco sformato di stoffa che un essere vivente. Ma dai gemiti che getta capisco che è assolutamente vitale.

Questo mi spinge a sollevarmi di scatto e, ignorando le vertigini, sfodero la mia spada angelica e la punto verso il fagotto. Due occhi verdissimi si fissano nei miei, ma sono troppo occupato a tenere il mio pranzo al suo posto per farvici tanto caso.

"Chi sei?" Domando, o meglio farfuglio, cercando di sembrare autorevole.

Beh, non è che sia tanto difficile sembrare più autorevole di quello scricciolo.

"Allora?!" Incalzo, impaziente.

Ma l'unica risposta che ottengo è:

"Uccidimi."


Der Winkel Fyamma!!!

Buonsalve gente!!!! eccomi tornata (finalmente) siete contente??

...

......

............

ok non vi accalcate eh. Per parlare di questo capitolo, so che è un pò corto, ma è di passaggio e mi serve per continuare la storia. Il prossimo sarà migliore, parola di Francesco Amadori! ora, la mia amica qui presente sta cercando di uccidermi con la gentile collaborazione di mio fratello,quindi vi lascio.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Fyamma