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Autore: AlbertoZeusSon    04/11/2013    5 recensioni
Questa storia basata sul mondo di Percy Jackson narra di Albert Stone un ragazzo americano che viene a conoscenza di una notizia che gli cambierà la vita: è un figlio di Zeus
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vengo a sapere che Red sa combattere…

Il segno sulla testa di Dylan non è ancora molto chiaro ai miei occhi, ma penso di aver capito… il mio amico è figlio di Ermes.
Ricevo la conferma guardando il caduceo sulla sua testa. Molte persone dietro di me vociferano sulle capacità di Dylan -“È veloce oltre ogni limite umano. Solo pochi semidei ne sono capaci. Neanche i fratelli Stroll.”- sorrido per la buona notizia ricevuta. Il mio migliore amico è speciale.
Il duello continua, anche con lo stupore di tutti. Dylan cambia strategia. Aspetta che Malika sferri i suoi incantesimi di scuotimento della terra, come quello che lo ha fatto cadere, poi gli schiva e le infligge dei colpi alle spalle, sulle scapole e sulle mani. Sempre senza esagerare.
La sua avversaria sembra stanca, ma ancora combattiva. Dylan non potrà continuare troppo a lungo con la sua strategia. Spero lo capisca in fretta.
Il novello figlio di Ermes continua ad attaccare Malika che arretra, ma negli occhi della nemica sta balenando un’idea.
Dylan tenta un ultimo affondo per finirla. Lei lo schiva e lo colpisce con il suo bastone che prima di colpirlo si è illuminato di un bagliore rosso sangue.
Il ragazzo cade a terra e si contorce da dolore. Un grosso ematoma si è formato sulla sua spalla, proprio dove il bastone lo ha colpito.
Ma non si arrende, non lascia la spada. È un vero guerriero.
Malika si prepara all’assalto finale. Fa roteare il bastone in aria, la pietra risplende di luce minacciosa, si abbatte su Dylan.
Lui para il colpo con molta fatica. È esausto. Il suo viso è imperlato di sudore. La respinge con un colpo di gambe. Si alza e si avventa contro di lei. La spada poggiata sul suo ventre. Sulla lama della sua spada sta iniziando a scriversi una parola: “θάνατος”. È greco antico. Le lettere stanno cominciando a girare, mentre Dylan dice una parola -“Morte?”- le lettere hanno smesso di girare. La parola vuol dire Morte. Sul manico della sua spada a falcetto, c’è anche un caduceo, simbolo di suo padre.
Chirone lo proclama vincitore e lui fa ritornare la sua spada nella forma di un bracciale di pelle. Sembra molto stanco, e ci dice che tornerà nella sua casa a riposarsi, e di dire a Red che non assisterà al suo duello.
 
La canzone messa nella grossa radio, sicuramente rubata, cambia. Ora è un motivetto triste, malinconico, a momenti pauroso. Non conosco il titolo, stranamente.
 
Red entra goffamente nell’arena.  Il suo avversario è Ciro Genna, figlio di Ade, il che mi spiega il motivetto, emigrato dalla meravigliosa Italia. Uno dei vip del campo, per la sua parentela con il Dio dei morti. Molto ben  voluto da tutti i membri del campo. Entrami sfoderano le loro armi. Red usa un giavellotto molto leggero, sicuramente preso dall’armeria, Ciro usa una gladio con la lama nera. Non so proprio di cosa sia fatta.
Chirone da il via alle danze. Ciro non fa alcuna fatica a spingersi contro Anthony che sembra già stanco, anche solo sollevando il suo giavellotto di legno. La lama nera sta per toccare il mio amico, ma lui non viene neanche toccato dalla lama, ed è già alle spalle del suo avversario e gli punta il giavellotto alla parte cervicale della colonna vertebrale, spingendo nervosamente la punta. Ciro si gira velocemente affondando la spada, ma Anthony gliela toglie e gli punta il giavellotto al cuore e la spada al collo. Il ragazzo si arrende, e le ragazze della casa di Afrodite gli si avvicinano e lo riempiono di attenzioni per consolarlo.
Tutto il resto applaude il mio amico che arrossisce diventando dello stesso colore dei capelli.
 
Il figlio di Ermes spegne la radio perché Chirone sente dolore alla testa.
 
Ora vedo Angel, l’unica ragazza così coraggiosa da partecipare, che deve combattere contro un ragazzo della casa di Dioniso. Inizia il duello e Angel usa un coltello e una bolla di acqua che si è creata dal nulla. Il ragazzo usa la stessa strategia della caccia alla bandiera, facendo crescere dei tralci di vite attorno ai suoi piedi. Lei li taglia via un secondo prima che l’ascia, che il figlio di Dioniso sta usando, si abbattesse su di lei. Angel dopo essersi tirata su gli da un calcio sul sedere e gli pesta la faccia sull’uva, facendogliela assaggiare. Il ragazzo si alza e scappa via pulendosi la faccia con le lacrime, e strillando come una ragazzina. Lei fa un leggero inchino e tutti ridono.
 
Dopo Angel combattono due ragazzi che non conosco. Uno dei due è un’imponente colosso alto più di due metri, l’altro è un ragazzo basso, più basso della norma. Stranamente la spunta il nano da giardino, che batte il suo avversario con uno sgambetto. Si chiama Jake.
 
L’ultimo a duellare è Mark che sconfigge il suo avversario, un ragazzino più piccolo del figlio di Demetra contro cui mi sono battuto io. Lo disarma con due mosse di spada e il ragazzino si arrende.
 
Dylan è tornato. Inizia il secondo turno e Chirone butta via i bigliettini delle persone eliminate. Poi rimette quelli delle persone in gara e ci fa sorteggiare. Come in precedenza sarò il primo a scegliere.
Calo la mano nella cesta, pesco bene e combatterò contro Mark.
Dopo pesca Luke che combatterà contro Travis. Successivamente Dylan contro Jake. Red combatterà contro Angel, spero che non le faccia male.  
Si sceglie a sorte chi deve duellare, escludendo me che sono stato il primo nel turno precedente. Viene scelto Luke. Non è mai stato fortunato in queste cose, come me del resto.
 
Luke è pronto a combattere con la sua katana, anche Travis sembra combattivo e settato sulla modalità “Uccidere qualsiasi cosa si muova”….
Iniziano a combattere, Travis sembra una furia come quando combatteva contro Anthony, mentre Luke sembra sereno, i suoi lineamenti sono distesi, è fermo e para gli attacchi brutali del suo avversario. Dopo il ventesimo attacco parato, Travis sembra stremato, il mio amico invece è ancora fresco come una rosa. Ha solo una ferita alla spalla, dove non è riuscito a parare un fendente del figlio di Ermes. Sembra un guerriero imbattibile, un Ronin, un samurai senza padrone, il più letale degli avversari, il più fedele degli alleati.
Travis sta respirando in posizione di difesa, è stanco. Luke scioglie la sua impenetrabile difesa, e cammina con la spada bassa. È molto sicuro quando indossa l’armatura ed impugna Hōjirozame. Negli occhi del suo avversario vede la paura, adesso è come un leopardo che gira attorno alla sua preda in attesa del morso finale. Luke corre incontro alla sua vulnerabile preda che si prepara a subire l’assalto. Il figlio di Atena più temerario che io abbia mai visto piomba sul figlio di Ermes stremato e gli taglia la maglietta. Sulla pelle non c’è neanche una goccia di sangue. Potrebbe essere fortuna o incredibile precisione. Ma più la prima.
Travis infilza la spada nel terreno. Porge la mano a Luke. Il mio amico gli porge la sua. Il suo avversario la prende e gliela solleva -“Il vincitore di questo duello!! Luke Wall!!”- entrambi si stringono la mano e si allontanano.
 
Vedo il figlio di Ermes con la radio che si avvicina a Chirone. Il mio mentore fa cenno di si con la testa. Il ragazzo accende la radio con dei suoni che riconosco. Sono gli AC/DC con Highway to Hell.
 
I prossimi saranno Anthony ed Angel. I due sono nell’arena e si stanno preparando a combattere.
Quando iniziano a combattere mi tremano le gambe. Non voglio che nessuno dei due si faccia male. Anthony sembra combattivo. Continua ad attaccare ininterrottamente. Angel è sempre sulla difensiva. Usa la sua acqua per parare ed infastidire la visuale di Red.
Ora Angel ha la meglio sull’attacco di Anthony. Continua a bagnare il terreno per farlo scivolare. Ora lo colpisce con il coltello, ma il giavellotto para colpo su colpo.
Red sembra stanco di subire cosi affonda con il giavellotto nella bolla d’acqua e questa scoppia bagnando tutto il terreno e le prime file di spettatori, me compreso che sono in prima fila.
Angel per creare quella bolla d’acqua dal nulla ci aveva messo dei minuti. Ora dovrà usare solo il coltello. Anche se è veloce, Red lo è di più e il suo giavellotto è come un ago. Angel è a terra. Anthony la minaccia con il giavellotto. Io la imploro con lo sguardo di arrendersi. Lei non lo fa. Il mio amico, alza il giavellotto per colpirla con il manico. Ma un secondo prima che il legno si infrangesse sulla candida pelle di Angel, Chirone lo blocca con uno zoccolo-“Dichiaro vincitore di questo duello Anthony Hammer”- Angel si alza e corre via, mi sembra che sia in lacrime. Sono tentato di andare a consolarla, ma tocca a me duellare, contro il suo ragazzo, Mark Reed.
 
La canzone cambia, ora è Thunderstruck degli AC/DC, una canzone che mi si addice.
 
Entro nell’arena facendo roteare Squarcio della notte, che mi circonda di elettricità blu. La folla va in delirio. La casa di Afrodite mi cade letteralmente ai piedi dimenticando per pochi istanti Ciro Genna. La casa di Apollo con il nuovo entrato Joker compone Haiku sulla battaglia e sul torneo.
Mark entra con un solo balzo nell’arena. Ha due spade, la nuova spada ha una lama a doppio taglio, seghettata per gli ultimi quindici centimetri. Un’aura rossa la circonda. L’altra mano regge la solita spada con il manico di osso.
Iniziamo il duello e la rabbia mi sale nel corpo per quanto è successo ad Angel. Le nostre spade si incrociano diverse volte producendo molte scintille. Siamo in stallo, nessuno dei due arretra o cede di un millimetro. Decido di fare ciò che va fatto. Pianto la spada nel terreno, e la terra si elettrizza e Mark cade a terra. Estraggo la spada quando ormai tutta l’acqua è evaporata via, e premo il collo del mio avversario con il piede destro fino a che lui non diventa blu e Chirone lo dichiara perdente e me vincitore. Si alza in piedi e con una sola mossa mi trafigge lo stomaco -“Saluti da mio padre, figlio di Zeus..”- e scappa via, mentre gli altri tentano di soccorrermi. Una voce familiare mi chiama-“Albert!!”
 
Sono in un posto familiare, il primo posto del campo che ho visitato. L’infermeria. Accanto a me c’è Angel che dorme, ma come questa volta sul mio petto. La sveglio dolcemente, lei apre gli occhi e mi si getta al collo dandomi un bacio sulle labbra. Il più bel bacio della ma vita.
-“Sono in paradiso vero?”- dico ancora in estasi per l’inaspettato buongiorno.
Mi alzo a fatica, ignorando le proteste di Angel, e vedo le fasciature, sento che anche lei si è alzata e mi si sta avvicinando. Sul mobile scorgo una maglietta arancione nuova, visto che la mia oltre ad essere inzuppata di sangue, di sicuro sarà tagliata. La maglietta ha un biglietto sopra su cui c’è scritto: “Spero che tu voglia il mio aiuto per indossarla… Angie”
Sorrido e come la prima volta ci infilo la testa e le braccia. Lei mi si avvicina e mi abbassa la maglia. Le do un infinito bacio e poi ritorno a pensare lucidamente.
-“Chi ha vinto il torneo?”- chiedo con impazienza.
-“Io, e sono stato anche riconosciuto. Figlio di Efesto.”- dice Red seguito dai miei amici che sorridono sornioni per averci “beccati”…
 
Esco e mi separo dalla mia ragazza, “Speriamo!!!”, e dai miei amici. Chirone mi viene in contro -“Albert, è tardi, un manipolo di persone è scappato in questi giorni per seguire Mark, tra loro ci sono gran parte della casa di Demetra, la casa di Ecate, e buona parte della casa di Ares.”- rimango scioccato.
-“Per quanto ho dormito?”- chiedo con impazienza.
-“Una settimana.. Scegli in fretta i tuoi compagni sig. Stone…”
-“Lo farò…”
 
 
 
 
Note dell’autore:
Eccomi qui, prima del previsto sono riuscito a finire questo capitolo.
Spero vi piaccia e che continuiate a seguirmi e a pubblicizzarmi. Ci vediamo tra due settimane. Ma controllate anche prima….
Alberto

  
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