8. Equivoci, ritrovo di mezzanotte e spuntino al cioccolato: una famiglia quasi perfetta
Sakura
raggiunse in fretta il signor Hisashi nel soggiorno, con Chiyo che le
teneva dietro un po’ intimorita, una mano aggrappata
saldamente al
suo abito mentre si sporgeva per sbirciare il nuovo arrivato. Lo
trovò intento ad guardarsi intorno con aria compiaciuta, le
mani in
tasca e il grosso naso all’insù. Sembrava un
vecchietto simpatico
a prima vista, si disse lei squadrandolo per un attimo senza farsi
notare. Portava senza particolare cura vestiti eleganti e raffinati,
come se la cosa non lo toccasse affatto. Non c’era traccia,
nel suo
sguardo limpido, di quell’arroganza boriosa che aveva
imparato a
riconoscere invece in Sasuke e - anche se in maniera meno marcata -
in Shikamaru. Era una prerogativa loro, di chi
poteva
permetterselo, far pesare costantemente sugli altri la propria
superiorità. Il
signor Hisashi non sembrava quel tipo di persona però. Non
aveva tanto l’aria di un uomo d’affari ricco e
spregiudicato,
soprattutto. Pareva più uno di quei nonni sempre chiacchieroni e sorridenti che
facevano
ridere i loro nipoti tenendoli a cavalluccio sulle gambe e facendo le
boccacce.
O
forse uno dei quei gentiluomini dei tempi andati, come ormai non se
ne trovavano più. Beh. Se era davvero così,
allora lui è
Sasuke non avrebbero trovato molti punti in comune. Proprio per
niente. Sakura soffocò una risatina, e si fece avanti
trascinandosi
dietro la bambina per una mano.
-
Tesoro, su, non essere timida, saluta il nostro ospite come si deve -
Chiyo sorrise timidamente, inchinandosi ma senza lasciarle la mano.
-
Oh, ma chi
è questa
signorina così carina? -
esclamò il signor Hisashi ridendo
divertito - Deve perdonarmi, signora Uchiha, ma … avevo
capito che
avevate un maschio! - Sakura sbatté le palpebre un paio di
volte,
stupita. Come? Questo non se lo aspettava davvero.
-
Un … un maschio? - Dannato. Dannatissimo
Uchiha. Lo faceva
proprio apposta allora a complicarle la vita!
Si
lasciò andare a una risatina palesemente nervosa, non
sapendo
assolutamente cosa inventarsi per giustificare l’equivoco. Fu
una
fortuna che Chiyo, sentendosi chiamata in causa, corrugò a
fronte
assumendo un’espressione imbronciata, e borbottò
offesa che lei
non era affatto un maschio. -
Oh, ma certo che non lo sei! Una signorina come te! Devo
essermi
sbagliato, certo - le rispose il signor Hisashi ridendo. Sakura
sorrise a sua volta, tirando intimamente un profondo, profondissimo
sospiro di sollievo.
Ah,
ma Sasuke l’avrebbe pagata cara anche questa!
-
Spiegami di nuovo cosa diavolo stiamo facendo, Ino,
perché
continua a non essermi chiaro … - borbottò
Shikamaru sbuffando
pesantemente. Come aveva fatto a lasciarsi convincere, a proposito??
- Stiamo spiando Sakura e il tuo amico riccone -
sussurrò lei e
portandosi il binocolo davanti agli occhi con un sorrisetto
compiaciuto. Si erano acquattati nel giardino di Casa Uchiha ore
prima, ed erano rimasti nascosti dietro un grosso cespuglio, proprio
davanti alla finestra del soggiorno. Un appostamento semplicemente
perfetto, a sentire la Yamanaka. Ecco, era questo
il problema.
Che lui la stava addirittura a sentire, quando gli proponeva certe
cose! - Certo, ma il perché
mi sfugge ancora … - rispose lui sarcastico - E sto
cominciando a
sentirmi un idiota -
-
Oh, non devi preoccuparti, quella per te dev’essere
una reazione spontanea -
-
Ah, ah, molto spiritosa. Vorrei solo che tu notassi
che
potremmo essere lì dentro a riempirci la pancia. Invece
siamo qui a
congelare e con lo stomaco vuoto -
-
Non è esatto. Ho portato dei generi di conforto, cosa credi?
-
esclamò lei sventolandogli sotto il naso un pacchetto di
mentine
ipocaloriche. Shikamaru si trattenne a stento dall’alzare gli
occhi
al cielo. - Comunque. Così è
più divertente, no? -
rispose lei ridendo nel passargli il binocolo.
-
Ino, lasciatelo dire, tu sei completamente … -
-
Sssh, aspetta - sussurrò lei senza
guardarlo, e
distrattamente gli posò un dito infreddolito sulle labbra
appena
schiuse, per farlo tacere.
Shikamaru
si scostò in fretta, arrossendo leggermente e spostando lo
sguardo
altrove.
-
Uhm. Hai freddo, Yamanaka? -
-
Solo un pochino -
Era
sdraiato dietro a un cespuglio e stava prendendo parte
all’appostamento più penoso della storia, ma si
sentiva bene.
Stranamente bene, come non gli succedeva più da tanto tempo.
Forse
era anche merito della vicinanza di Ino, perché no, anche se
ora ne
aveva la conferma, quella ragazza diventava più matta ogni
giorno
che passava. Shikamaru avrebbe quasi giurato di averla sentita fare
le fuse mentre si stringeva nel giubbotto caldo che le aveva appena
ceduto, sorridendo soddisfatta. Nah. Doveva
trattarsi
piuttosto di un effetto collaterale delle mentine ipocaloriche!
Sakura
si sedette sul bordo del lettino, senza preoccuparsi di poter
stropicciare il vestito costoso.
-
Buonanotte, tesoro, ti voglio bene - Schioccò un piccolo
bacio a
stampo sulla fronte della bambina, mente Chiyo le restituiva un
sorriso assonnato, tirandosi le coperte fin sotto il mento -
‘otte
mami - rispose lei con uno sbadiglio. Sakura rimase ancora un paio di
minuti, tenendole stretta una manina nella sua e aspettando
pazientemente che si fosse addormentata prima di uscire in punta di
piedi.
-
Signora Uchiha, mi scusi … - chiamò il signor
Hisashi dietro di
lei, facendola sobbalzare di sorpresa appena fuori dalla camera - Se
non le dispiace, potrebbe mostrarmi la mia stanza? - Il sorriso di
Sakura le si congelò sulla faccia. Oh,
dannazione, pure
questa adesso! Certo, non sarebbe stato un problema così
insormontabile da gestire, se soltanto lei avesse avuto la
più
pallida idea di dove si trovasse la stanza in questione! Dove era
finito Sasuke?? Perché non
c’era mai quando aveva bisogno
di lui? Aveva sempre la pessima abitudine di comparire e scomparire
nei momenti meno opportuni!
-
B-bene! Le faccio strada con molto p-piacere allora … -
Si
guardò intorno nervosamente, nella speranza di veder
comparire da un
momento all’altro una certa chioma
nerissima che avrebbe
potuto prevenire l’ennesimo disastro. Tutto inutile. Avrebbe
dovuto
arrangiarsi da sola in qualche modo. Non doveva essere poi
così
complicato trovare la stanza giusta! No? In fondo,
c’erano
almeno una decina di camere sparse per tutta la casa, una o
l’altra,
non avrebbe fatto poi tutta questa differenza. Perciò
spalancò
subito una porta a caso, sfoggiando un sorriso incoraggiante. - Ehm
…
questa sarebbe la mia camera, signora Uchiha? -
domandò il
signor Hisashi, confuso.
-
Sì. Qualche cosa non va? -
domandò voltando distrattamente
la testa per sbirciare con la coda dell’occhio
all’interno.
E
un istante dopo desiderò sprofondare sotto terra per la
vergogna. La
lavanderia.
Aveva
appena proposto al signor Hisashi di dormire in lavanderia! Ottimo,
Sakura, davvero un ottimo inizio!
Una
mano però si posò improvvisamente sul suo fianco,
salvandola in
extremis, e un braccio le cinse la vita da dietro, con gentile
fermezza, costringendola a voltarsi di nuovo. Un velo ironico nei
suoi occhi scuri. - La scusi, mia moglie ha sempre voglia di
scherzare, vero tesoro? - sussurrò Sasuke
rivolgendole un
sorriso sghembo. Sakura si sentì improvvisamente avvampare.
Si
liberò con uno strattone dalla sua presa, dandogli una
spinta sul
petto per allontanarlo da sé, tremante di rabbia. Sasuke la
fissò
stupito per un attimo, ma poi assottigliò gli occhi,
irritato. - Non
farmi mai più fare una figura del genere! Non hai alcun
diritto di
farmi passare per una scema! -
-
Se è per questo, Haruno, ti comunico che ci riesci benissimo
anche
da sola … - ribatté lui, acido. Sakura
aprì appena la bocca per
ribattere, ma la richiuse subito, sentendo perfino gli occhi
gonfiarsi di lacrime. Dovette fare uno sforzo enorme per ricacciarle
indietro. Che cosa patetica.
-
Stavi per rovinare tutto quanto, Haruno, renditene almeno conto.
-
È colpa mia, quindi?! -
-
Non sto dicendo questo, Sakura! Cerca di capirmi!
Dannazione,
voi due siete talmente assurde che a volte mi domando come facciate a
non accorgervene! Davvero! Non
vi sopporto più! - Sasuke
abbassò lo sguardo, giusto
in tempo per vedere Chiyo nel suo pigiamino azzurro che sgranava gli
occhioni scuri, il labbro tremolante e due lacrime gonfie
intrappolate tra i cigli. La bimba fece retro-front in tutta fretta,
correndo a piedi nudi e sbattendosi la porta della sua cameretta alle
spalle. Sakura serrò le labbra, spostando lo sguardo su di
lui
-
Complimenti. Bella performance, Sasuke -
Girò
sui tacchi, senza aggiungere altro, lasciandolo da solo.
Merda.
Così
non andava.
Non
andava proprio per niente.
Sasuke
si rimise a sedere sul letto, passandosi una mano sul viso stanco e
chiedendosi per un attimo se non fosse stato meglio prendersi un
sonnifero e farla finita. Sensi di colpa. Gran brutta cosa, quando
uno non desiderava altro che buttarsi sul materasso e dormire come un
ghiro fino alla mattina dopo. Si alzò, cercando a tentoni
l’interruttore, e dopo esser riuscito ad aprire la porta
senza
tirarsela sul naso si diresse al piano di sotto, in cucina. E si stupì non poco, quando notò la luce
già accesa. La bambina
spostò lo sguardo su di lui, assumendo immediatamente
un’espressione
imbronciata. Seduta
sullo sgabello alto, teneva una tazza di latte in bilico sulle gambe,
mentre il pupazzo di un panda spelacchiato stava comodamente
appoggiato accanto a lei sul tavolo. - Chiyo? Cosa
ci fai
ancora sveglia a quest’ora, piccoletta? -
-
Io e mamma facevamo sempre insieme la colazione di mezzanotte, ogni
domenica - mugugnò lei.
-
Ah, beh, conoscendo Sakura non c’è da stupirsi. Ehm.
E … cosa stai mangiando di buono? -
-
Fiocchi al cioccolato - rispose la bimba con un mezzo sorriso - A te
piacciono? -
-
Ehm, non saprei -
-
Dovresti provarli, davvero! Sono buonissimi! -
Sasuke
annuì con un sorrisetto intenerito. Se farsi perdonare da
quella
pulce significava mangiarsi un po’ di cioccolato fuori
programma,
non si sarebbe certo rifiutato per così poco.
Aprì lo sportello del
frigorifero e si versò un po’ di latte in una
scodella, poi
sedette accanto a Chiyo, e si versò una manciata abbondante
di
fiocchi. - D’accordo. Proviamo un po’ allora -
sussurrò
portandosi una cucchiaiata alla bocca.
-
Piacciono a tutti. Anche a lui, lo sai? - disse la bimba indicando il
panda spelacchiato con un dito.
-
Ah. E come si chiama il tuo amico? -
-
Si chiama Sasuke - rispose prontamente Chiyo, con una naturalezza
incredibile, stringendosi il panda al petto e dondolando le
pantofole.
Sasuke
(quello vero) la guardò, la bocca semiaperta e la fronte
aggrottata,
come se pensasse di aver capito male.
-
Come … me? -
-
Sì.
Perché voi due siete
parenti. Non vedi come vi somigliate, eh? -
La
bambina gli piazzò il pupazzo davanti al naso,
così che anche lui
potesse ammirare questa grande somiglianza - Lui però
è pure
morbido -
-
Ah. Capisco - balbettò Sasuke annuendo lentamente e
infilandosi
un’altra cucchiaiata di fiocchi in bocca.
La
bimba nel vederlo fece un sorrisone enorme - Ma allora ti piace
davvero! -
-
Già, non sono poi così male - borbottò
lui di rimando, arrossendo
leggermente - Senti un po’ pulce, non è ora di
tornare a letto per
te, nh? - Chiyo saltò di slancio
giù dallo sgabello e lo
abbracciò, stringendo le manine attorno alla sua pancia e
affondando
il viso nel pigiama. Sasuke abbassò lo sguardo su di lei,
stupito.
Questo non se lo sarebbe mai aspettato davvero.
-
Anche tu sei morbido, sai? -
Tsk.
Soltanto un’adorabile pulce.
-
Senti, e tua mamma? Come mai oggi è mancata alla vostra
colazione? -
-
Scherzi? Mamma non potrebbe mai mancare! - esclamò la bimba
spalancando gli occhioni, come se fosse la cosa più ovvia
del mondo
- È rimasta ad ascoltarci sulla porta per tutto il tempo,
non lo
sapevi? - Sasuke a questo punto, non poté fare a meno
d’irrigidirsi.
E non ebbe nemmeno bisogno di girarsi, per sapere che il risolino che
scappò a qualcuno dietro di lui, non era affatto di Chiyo. Argh.
L’avevano fregato.
La
bambina saltò un’ultima volta al collo della
madre, augurandole la
buonanotte, e corse su per le scale.
-
Te la ridi, eh, Haruno? - borbottò lui,
mentre Sakura, coi
lunghi capelli rosa sciolti sulle spalle e i pantaloncini corti del
pigiama, prendeva posto dove era seduta Chiyo poco prima.
-
Io? C-che dici? P-Per niente - rispose lei
sforzandosi in
tutti i modi di controllarsi, nonostante l’angolo della bocca
proprio non ne volesse sapere di star giù.
-
Beh, sai com’è … ho appena acquisito un
nuovo parente. E ho
scoperto quanto sono buoni i fiocchi al cioccolato. È stata
una
nottata altamente produttiva … - replicò Sasuke
sorridendo
leggermente mentre posava le scodelle nel lavandino.
-
Non ti facevo tanto teneroso, Sas’ke
-
-
Io non sono teneroso, Haruno -
borbottò lui di
rimando.
-
Chiyo è una bambina molto dolce … -
sussurrò Sakura, seguendolo.
Si appoggiò coi gomiti al lavello per poterlo fissare da
sotto in
su, col suo sorriso luminoso - Direi che per il momento sei stato
perdonato. Da entrambe, sì. Grazie per averle parlato,
davvero -
-
Di niente … Sakura -
-
Buonanotte allora, Sas’ke
-
-
Nh - rispose lui come suo solito, ma poi
alzò lo sguardo e
notò l’occhiataccia semplicemente inequivocabile
della ragazza.
-
Ehm. No, cioè, volevo dire … Buonanotte anche a
te -
-
Senti, Sasuke, ti spiace se faccio anche io una prova? -
-
A proposito di che? Vuoi anche tu i fiocchi? - domandò lui
stranito,
aggrottando la fronte sospettoso.
Sakura
scosse appena la testa, sorridendo, e gli circondò la vita
con le
braccia esili, stringendosi a lui in un abbraccio inaspettatamente
caldo e affettuoso. Socchiusero entrambi gli occhi, come obbedendo ad
un riflesso condizionato. Il ghigno sarcastico sparì dalle
labbra
dell’Uchiha, che si curvarono invece verso l’altro.
D’accordo,
quasi impercettibilmente, sì, ma si curvarono.
-
Chiyo ha ragione. Sei morbido -
E
scomparve dietro la porta, prima che lui potesse replicare qualsiasi
cosa. Certo, non che lui fosse così
intenzionato a farlo,
però non gliene diede comunque il tempo. Scomparve,
camminando
svelta, rossa in viso e con lo sguardo basso. Sasuke svuotò
il
bicchiere nel lavandino. Del sonnifero ormai non aveva più
bisogno. Anzi,
qualcosa gli diceva che avrebbe sognato di nuovo due stupendi occhi
verdi, quella notte.
Era
pur sempre un piccolo passo in avanti.
Chissà
dove avrebbe portato.
Angolino
di una demoralizzata Sisya
Poco
da dire sul capitolo, solo che mi dispiace per aver ritardato così
tanto, come al solito >.<
Devo ringraziare i pochi che continuano a recensire, perché
sinceramente
a volte non so tanto cosa pensare.
Questa
fic è nei preferiti di 65 persone (e potrà anche
sembrarvi
presuntuoso, ma questo mi farebbe supporre che non sia poi così
orrenda, no?)
eppure i commenti a
capitolo non sono mai alti come mi piacerebbe. È anche
l’entusiasmo
dei lettori che spinge l’autrice a dare il massimo, no?
Non
sto dicendo che sentirmi dire anche solo bel capitolo, aggiorna
presto non mi faccia piacere. Anzi. Però, con tutta la
fatica che
faccio ogni volta ad aggiornare, con tutte le indecisioni e i miei
dubbi, capirete anche voi che non
posso, non ci
riesco a non sentirmi
un po’ presa in giro.
Scusatemi
se mi sono demoralizzata tanto, non avrei voluto, davvero.
Cercherò
comunque di portare avanti questo lavoro al massimo delle mie
capacità e spero che continuerete a seguirmi numerosi.
Perché
nonostante tutto mi ci sto molto, molto affezionando, e sono
intenzionata a fare del mio meglio per renderla una buona fic.
Promesso. E chiariamoci, io ve lo sto domandando semplicemente come favore
personale, non vi sto chiedendo di commentare ogni
capitolo, non
vi obbligo, no,
niente di tutto questo! Se mi dedichereste cinque minuti del vostro
tempo per fare di me un’autrice contenta, lo apprezzerei di
cuore.
Perdonatemi lo sfogo, ma ne avevo un disperato bisogno
>.< Io
comunque lo ripeto di nuovo, non si sa mai che il messaggio arrivi a
chi di dovere. Commentino? *O*
Nunichan:
oh, ma io non so
più come ringraziarti,
davvero, mi stai seguendo con così tanto trasporto che quasi
mi fai
commuovere >.< ovviamente tu sei esclusa dallo sfogo di
prima
(a proposito, secondo te ho esagerato un pochino? XD mah, non
importa, quando ci vuole ci vuole ù.ù) non potrei
mai prenderla con
un tesoro come te, che mi aggiunge addirittura ai suoi autori
preferiti! *O* Grasshie Nunichan, di cuore. Cerco di dare spazio a
tutti i pair, ma non ci riesco sempre purtroppo. Anche io Naruto e
Hinata li trovo adorabili insieme (e torneranno col prossimo chap
loro, promesso XD) A scrivere di Sasuke e Sakura poi mi diverto
troppo ^O^ Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto almeno un
po’, e scusami per il ritardo >.<
Depressione
permettendo, cercherò di aggiornare prima possibile, ciao!
lollyna:
uhm? Solo attrazione
fisica per ora dici?
non so, secondo me il nostro Uchiha preferito si sta lentamente
cuocendo a puntino, anche se ancora non se ne rende conto XD Ino e
Shikamaru sono troppo divertenti, scrivere di loro mi fa sempre
ridere ^O^ Esclusa anche tu dallo sfogo ovviamente, e ti ringrazio
tanto per il supporto morale che mi dai sempre (ne ho proprio
bisogno, soprattutto ora) Ciao!
Lely1441:
oh, ma la mia gemellina
preferita! *O* ci
ritroviamo anche qui col SasuSaku? Che felicità, non me lo
aspettavo
sai? XD *Sisya si trasforma in gelatina e ondeggia insieme alla
gemellina per farle compagnia* Chiyo è adorabile, vero? ^O^
non sei
l’unica che inizia a sclerare quando se la immagina XD e
concordo
assolutamente, Naruto e Hinata sono troppo coccolosi insieme, e Ino e
Shikamaru mi metto a ridere anche solo a pensarci. Sono contenta che
ti piaccia gemellina, davvero, mi fai davvero tanto, ma tanto felice.