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Autore: Eternal Cosmos    26/04/2008    10 recensioni
Harry ha vinto la guerra contro Voldemort, ma ad un alto prezzo terribile. Fawkes gli dà un'altra opportunità in un mondo nuovo, dove lui morì come un infante...e dove Voldemort ancora è appostato nelle ombre...
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The World Without Me
di Eternal Cosmos

tradotto da Mezzo_E_Mezzo

Rinuncia: Non possiedo Harry Potter

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Capitolo 25: [Trust -part 1-] Fiducia -prima parte-
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“E' davvero in brutte condizioni. Ho il sospetto che abbia qualcosa a che fare con te,” Moody disse infine, non appena terminò la propria ispezione sul preferito numero uno di Voldemort. Il vecchio Auror scoccò al ragazzo uno sguardo sospettoso quando notò una traccia di magia oscura su Wormtail ma rimase in silenzio.
Dumbledore, ad ogni modo, non avrebbe lasciato perdere quando l'avrebbe trovata.
‘Il ragazzo è grande abbastanza da sapere ciò che vuole. Albus non ha neanche un briciolo di potere su di lui. Non sa abbastanza di Potter per giudicarlo o condannarlo e dubito che il ragazzino se ne preoccuperebbe comunque. Basta che Black e Lupin siano dalla sua parte, e gli basta.’
Dopo aver riportato Dudley di nuovo ai suoi alloggi, in cui stava con i suoi genitori, Harry e Alastor si diressero all'Infermeria; Pettigrew stava levitando dietro di loro con l'aiuto dell'incantesimo Mobilicorpus usato da Moody.
Le persone che incrociarono per i corridoi fissavano la strana coppia, ma soprattutto Harry. Il Ragazzo-Che-è-Sopravvissuto ghignò; praticare un incantesimo di non rintracciamento sul traditore era stata un'idea particolarmente brillante.
“Andrò in cerca di Dumbledore e proverò a prepararlo mentalmente… sebbene non sono sicuro che lasciarti da solo con Pettigrew sia una così buona idea,” mormorò il vecchio.
“Non preoccuparti, la mia rabbia è stata ben sfogata. Puoi riportare anche Sirius e Remus con te? Tutto ciò è affar loro più che di Dumbledore.”
Moody grugnì e uscì. Harry marciò verso una delle finestre e abbassò lo sguardo al campo di Quidditch.
C'era sole oggi, ma l'atmosfera gravava opprimente; ogni cosa era surreale –niente vento, e di certo nessuna risata di ragazzi. Quella che poteva essere una fantastica giornata per un incontro di Quidditch era divenuta tale da dare l'impressione che stesse arrivando il Giorno del Giudizio.
Harry si sentì in colpa per aver usato l'Imperdonabile, ma un ulteriore sguardo al traditore fu abbastanza per fargli cambiare opinione. Wormtail aveva avuto solo un assaggio della sua stessa medicina e non aveva nemmeno mantenuto attivo l'incantesimo tanto a lungo da dargli danni permanenti. ‘Forse mi ha fatto sembrare Voldemort per un momento, ma dannazione, è stato appagante.’
I movimenti e il baccano fuori dalla porta dell'Infermeria lo fecero riemergere dai suoi pensieri e innalzare la sua barriera mentale. Il primo che apparve fu, ovviamente, Madama Pomfrey e le parole dell'infermiera le morirono in gola quando vide Pettigrew.
Strillò di spavento, esitò e quindi si avvicinò lentamente all'uomo ferito sul letto ricordando a se stessa che, da MediMaga, aveva il dovere di prendersi cura dei suoi pazienti senza curarsi di chi fossero o di che cosa avessero fatto.
La persona successiva a farsi avanti fu Albus Dumbledore –con un'espressione piuttosto seria stampata in volto- e lo seguirono subito dopo Sirius, Remus e Malocchio Moody. I due Malandrini rimasti fedeli gelarono alla vista di Peter e Albus esplose. “CHE COSA E' SUCCESSO!?” Gracchiò, prendendo una caramella al limone dalla tasca e cominciando a succhiarla furiosamente. Il suo vecchio volto da livido si fece calmo, ma non smise di fare smorfie di disapprovazione verso il ragazzo incauto.
Poppy mormorò un'ultimo incantesimo medicamentoso e si sedette stancamente. “Ugh! Gravi lacerazioni, un attacco di cuore, anche gli occhi sono stati danneggiati. Quello che è peggio è che ha subito diversi Cruciatus, ma solo per un breve lasso di tempo; non gli daranno conseguenze nel futuro.”
“Sfortunatamente” Sirius mugugnò mentre Remus annuì al commento dell'amico.
“Chi gli ha fatto questo? Voldemort si è stancato di lui?” chiese il Licantropo occhieggiando allarmato la figura ancora incosciente.
Malocchio allungò uno sguardo ad Harry e Remus lo vide. “Che? Harry!”
Gli occhi di tutti si trasferirono addosso al calmo ragazzo dagli occhi verdi. Albus fece un passo in avanti quando “Haaaarrrryyyy!” Sirius nitrì all'improvviso, “Volevo essere io a dargli una lezione!”
Inutile dire che infranse del tutto l'atmosfera cupa. Harry scoccò un unico sguardo al suo padrino. “Scusa Sirius.”
“E' meglio che tu sia seriamente dispiaciuto! Reclamo i miei diritti su Bellatrix, a questo punto!”
Il ragazzo ghignò. “Come desideri.”
Albus osservò lo scambio di opinioni e li fissò entrambi. “Sirius Black! Mi vergogno di te! Come puoi incoraggiare il tuo Figlioccio, IL FIGLIO DI JAMES, ad usare un Imperdonabile! E' !.. Beh, è imperdonabile! Quante volte ne hai fatto uso Harry? E' un attacco grave! Se quest'informazione raggiunge orecchie pubbliche… sono così deluso! Dovresti essere mandato ad Azkaban per questo se non fosse per il fatto che non è più in servizio-”
“PER L'APPUNTO!” scattò Harry.
“Questa è guerra! Se credete che vinceremo con Avis o con degli incantesimi del solletico non resterete vivi fino alla fine! So che cosa la guerra fa e non giustifica nessuno. Dovrete chiedere ai ragazzi di combattere.”
Sirius sospirò, mentre Dumbledore si rifiutò di rispondere. “Harry, abbiamo insegnato loro la Difesa ma non a questi livelli.”
Harry fece una smorfia. “Volete dire che Tom è rimasto in vita per tutti questi anni e non avete mai ritenuto opportuno istruirli meglio?”
I Malandrini gli rivolsero sguardi vergognosi. “abbiamo parlato degli Imperodnabili ma questo è tutto. Non li hanno mai visti, eccezion fatta per coloro che ne sono stati vittima. Albus non voleva che includessimo alcuna trattazione oscura nel nostro programma,” concluse Remus con uno sguardo indignato rivolto al Preside dall'aria rigida.
“Non posso crederci,” mormorò Harry sottovoce. “neanche l'Incanto Patronus?”
Albus scosse la testa e gli rivolse uno sguardo sorpreso. “Il Patronus! Nessuno sarebbe stato capace di immaginare che i Dissennatori avrebbero abbandonato Azkaban per unirsi al signore Oscuro. E ad ogni modo, il Patronus è di livello Auror. Nessuno studente, Miss Granger inclusa, sarebbe capace di produrlo.”
“Pfft! Non ci vuole di certo Trelawney per prevederlo! E vi siete maledettamente assicurati che nessuno fosse capace di farlo,” sussurrò indignato il ragazzo. “Dannazione! Sono riuscito a padroneggiarlo al mio terzo anno! Ho messo fuori combattimento un Troll di montagna al mio primo anno! Non avete neanche la minina fiducia nei vostri studenti?”
Albus aprì la bocca e la richiuse con un udibile snap quando non riuscì a trovare una replica.
Harry sospirò profondamente e sedette. “Così, per riassumere, non siete abbastanza preparati per questa guerra. Vero che ci sono centinaia di adulti qui, ma alcuni di loro non hanno mai neanche sperimentato metà degli incantesimi che conosco. Gli studenti sarebbero obiettivi facili nella scuola. Voldemort ha centinaia di Dissennatori, Mangiamorte, serpenti e probabilmente qualche Licantropo. D'accordo, forse la battaglia non sarà di luna piena, ma i Licantropi, anche se in forma umana, sono più forti e hanno delle effettive capacità di rigenerazione. Guardate anche solo Remus!”
Harry indicò l'imbarazzato Remus e Dumbledore ebbe la decenza di apparire abbattuto. Il ragazzo dai capelli scuri roteò gli occhi stanchi verso il cielo e quindi si prese la faccia tra le mani. “Ha realmente sconfitto Grindelwald?”
Albus aprì la bocca per rispondere ma fece una smorfia e la chiuse quando capì che era una domanda retorica. “Ho combattuto contro di lui ma è stato in un regolare duello, non nel mezzo di una guerra. Le circostanze ora sono diverse da allora.”
“siete solo fortunati che IO sia preparato.”
“Che vuoi dire?”
Un gemito interruppe la risposta di Harry e tutte le teste scattarono verso Wormtail. “Ugh! Dove sono?” chiese impaurito mentre si guardava attorno e sbatteva le palpebre in tutte le direzioni. “Dove sono!?”
Madama Pomfrey fece un smorfia, catturò la faccia dell'uomo fra le mani e gli ispezionò gli occhi. “Pettigrew è cieco.”
L'uomo sobbalzò al riconoscere la voce di Poppy.
“Um…Oops?” Harry offrì come scusa insincera.
Il Preside trovò il coraggio di scoccare ad Harry un'occhiata penetrante, ma quando il suo scopo non venne raggiunto si rivolse a Peter che era tenuto inchiodato al letto da Alastor. “Sai dove ti trovi, Mister Pettigrew?” chiese rigidamente.
Il prigioniero gemette.
“Oh, sa dove si trova, bene. La vera domanda è: sai chi si trova in questa stanza con te?”
quando udì la voce minacciosa di Sirius, Pettigrew divenne improvvisamente terreo e iniziò a piagnucolare e a balbettare incomprensibilmente.
SLAP!
Peter si zittì quando Sirius lo schiaffeggiò. “Finalmente!” L'Animagus rilasciò un lungo sospiro.
Remus ridacchiò. “hai desiderato farlo per un bel po', non è vero?”
Sirius si fece scrocchiare le nocche pericolosamente. “Tra le altre cose. Hey Poppy? Puoi curare la sua vista o la sua cecità è permanente?”
Anche Wormtail aspettò avidamente la risposta, mentre la MediMaga mormorava un potente incantesimo di guarigione oculare. “Nessuna speranza. Il danno è permanente.” alzò lo sguardo ad Harry con disapprovazione mentre Peter iniziava a singhiozzare.
“NOOO! C-Che cosa dirà il Master!”
Remus colpì rudemente la nuca di Peter e Malocchio gli rispose: “Se io fossi in te sarei più preoccupato di noi che del tuo –Master-,” ringhiò sdegnoso. Fece oggetto l'uomo di un incantesimo del sonno, e così Wormtail ricadde sul letto.
“che cosa faremo con lui?” Tutti guardarono il Licantropo, e quindi l'uomo in questione.
“Possiamo sempre tentare di estorcergli qualche informazione, ma dubito che coopererà,” suggerì Albus con un pesante sospiro.
Harry sbuffò. “Non funzionerebbe. Avreste bisogno di un siero della verità o la versione più potente: Veritaserum. La Legilimanzia dovrebbe funzionare ma non credo che Wormy abbia tante informazione da darci,”
“Um Harry? Per usare la Legilimanzia ci sarebbe bidogno del contatto visivo con la vittima, giusto? Wormtail non vedrà mai più,” ragionò Sirius.
Il suo Figlioccio ghignò. “Quella è la Legilimanzia per principianti. Posso farla senza guardare ma se non mi credete potete sempre chiedere a Snape. Sono sicuro che sarà entusiasmato dal poter aiutare. So che non mi sarà utile nulla di ciò che dirà ad ogni modo.”
‘…Perché Nagini sta probabilmente facendo un lavoro favoloso al pazzo Voldy in questo momento…’ finì mentalmente.
Albus scosse la testa negativamente. “Proveremo prima il siero della verità.”
Harry grugnì. “Infermiera guastafeste,” mormorò sottovoce, e quindi sollevò la testa per incrociare lo sguardo del vecchio. “Se non avete più bisogno di me, vado. Ho ancora molte cose da fare.”
Il Preside sbarrò rapidamente la porta con un incantesimo prima che Harry potesse anche solo allontanarsi d'un passo. “Aspetta un minuto giovanotto! Non crederai di passarla liscia dopo aver usato un Imperdonabile!” la schiena di Albus si raddrizzò in una postura imponente e magia iniziò a farsi precepibile attorno a lui, facendo ricordare ad Harry quanto realmente fosse potente Dumbledore.
Ad ogni modo, anche lui aveva un asso nella manica così non indietreggiò come fecero gli altri. “E che cosa vuol farmi? Mettermi in punizione?” Sghignazzò al pensiero. “Non ha alcuna giurisdizione su di me.”
“questo è il motivo per cui potrei attaccarti se ce ne fosse bisogno.”
“Davvero attaccherebbe il Prescelto?” domandò Harry rigido; non gli piaceva quella descrizione del suo –ruolo- ma fermò Albus dal rispondergli con una replica bellicosa.
Tutti poterono avvertire un tono d'avvertimento nella voce del più giovane, ed entrambi gli uomini si fissarono per una buona manciata di minuti fino a che Harry ghignò e usò il controincantesimo sulla porta senza bacchetta.
La risposta negli occhi di Albus era evidente.
“E' quello che pensavo. Dovrebbe davvero iniziare a fidarsi di me, Dumbledore. Il Rispetto si guadagna, non viene offerto gratuitamente. Sono stanco di discutere con lei in questo modo. Ora se vorrete scusarmi.”
Sirius e Remus lo seguirono.
“Dovresti sul serio lasciarlo in pace, oppure permettergli di mettere in atto i suoi piani invece di ossessionarlo e cercare costantemente di avere il controllo su di lui.” Alastor lasciò la stanza.
Poppy osservò il proprio vecchio amico pazientemente. “Lascerò che decida tu che cosa fare di Mr. Pettigrew, Albus. Sebbene so che non dovrei ragionare così, ti dirò ciò che penso: quell'-uomo- si è meritato tutto ciò che il figlio di James e Lily gli ha fatto. E sono sicura che una parte di te, per quanto ti nausei ammetterlo, è d'accordo con me.”
Dumbledore si avvicinò alla stessa finestra attraverso la quale stava guardando Harry prima che entrassero. “Tutto è cambiato da quando Harry è arrivato qui. Tutto avviene ad una rapidità impressionante. Voldemort ha agito più in fretta dell'usuale quando probabilmente avrebbe potuto ancora starsene nascosto nelle tenebre prima di mostrarsi. Non posso più ignorarlo: Harry Potter ha destato paura, o perlomeno apprensione, nel cuore nero di Voldemort, se quell'uomo non può più aspettare.”
Albus sospirò. “Credo che dovrò lasciargli fare ciò che vuole fino a che questa guerra non finirà. Gli concederò il beneficio del dubbio.”
Poppy sorrise lievemente in risposta.
………

L'Auror Whitcombe era di guardia con Arthur Weasley e stava pattugliando i margini della Foresta Proibita quando iniziò a rabbrividire. Gli occhi marroni dell'uomo si spalancarono dalla comprensione e si mise pronto con la bacchetta. “Expecto Patronum!”
Un bisonte argentato spuntò fuori all'improvviso e mise in allarme Arthur che, da parte propria, brandì la bacchetta e gridò l'incantesimo. Una volpe si aggiunse al bisonte, ma anche assieme, stavano già iniziando a perdere consistenza; il suolo e gli alberi iniziavano a ricoprirsi di brina nella foresta oscura e il gelo si diffondeva…veloce.
Whitcombe grugnì, esausto, e si voltò verso il proprio compagno. “Arthur! Torna ad Hogwarts e allerta gli altri! VAI! Proverò a trattenerli qui! Fa' in fretta! E non guardarti indietro!”
Arthur fece un passo indietro e s'irrigidì “M-ma poi tu come-”
“VA'!”
L'uomo dai capelli rossi deglutì e corse via. Tra gli alberi, gli stridenti strilli dei Dissennatori echeggiarono inquietanti e Arthur disobbedì all'ordine di non guardarsi indietro… giusto in tempo per vedere il prorpio amico che scivolava a terra e subiva il risucchio dell'anima.
“M**DA! Whitcombe!” Arthur ricacciò indietro le lacrime di disgusto e impotenza e corse più in fretta che poteva per allertare gli abitanti del castello così da evitare morti ulteriori.
In molti gelarono o strillarono di paura quando le porte vennero spalancate con uno scoppio. “Dissennatori! Vicino la Foresta Proibita! Dov'è Dumbledore?”
Ron e il resto dei suoi fratelli e sorella, assieme a Molly, corsero verso Arthur e lo aiutarono a stare in piedi; la faccia dell'uomo era pallida e stava tremando malamente.
“Ron! Vai a cercare Madama Pomfrey! Il Preside non sarà troppo lontano!”
Hermione aiutò Molly a calmarsi. “Sono sicura che sia con Madama Pomfrey. Ho visto l'Auror Moody chiedergli di andare con lui all'Infermeria per qualche ragione.”
Ron corse via quando un gruppo di Auror e genitori equipaggiati alla lotta si diressero fuori, dove la temperatura iniziava a farsi gelida.
“Dumbledore! Dumbledore!” gridò il nome del vecchio finché non arrivò al piano giusto.
Albus fu lesto a girarsi attorno. “Che c'è Ronald?”
“Dissennatori! Madama Pomfrey! Papà! Serve aiuto! La Foresta!” s'affannò Ron, senza dar a tutto un senso. Ma era abbastanza per il vecchio barbuto, che capì al volo e seguì Ron, con Poppy dietro di loro che aveva intanto preso le sue pozioni medicamentose e una grossa scorta di cioccolato.
Il rosso correva a piena velocità ma fu costretto a fermarsi quando il vecchio glielo intimò, di fronte ad un ritratto. “Che stai facendo, Albus?” chiese Poppy una volta che li raggiunse, riflettendo alla perfezione i pensieri di Ron.
“Dietro questo quadro ci sono gli alloggi di Harry. Dovrò chiedergli aiuto.”
L'infermiera sorrise tiratamente come ad intimargli di sbrigarsi e chiese a Ron di portarla da suo padre. “Per favore fa' in fretta!”
Il vecchio annuì e i due sparirono lungo il corridoio; bussò sulla porta finché non ne uscì un irritato Sirius. “Preside? Che problema c'è?” il volto dell'Animagus si fece rapidamente solenne da annoiato quando vide la faccia di Albus.
“Abbiamo bisogno di Harry. Mr. Weasley è stato attaccato dai Dissennatori vicino la Foresta Proibita e dubito che l'Auror Whitcombe sia sopravvissuto, perché non è tornato con Arthur, o almeno così mi hanno detto i ritratti mentre stavo venendo qui.”
Una figura ammantata si catapultò tra loro e svanì nel corridoio.
“Harry!” Sirius esclamò dalla sorpresa.
Anche Remus uscì rapidamente. “Vi stava ascoltando fino a quando ha sentito le parole Dissennatori e Foresta Proibita. Dopodiché ha solo preso le sue cose ed è corso via,”spiegò il Licantropo mentre anche loro si facevano strada giù per le scale.
Gli studenti erano stati inviati alle loro stanze comuni, quando arrivarono, e Poppy stava già occupandosi di Arthur Weasley. “Dov'è Harry?” Black chiese allarmato.
La gente allungò un'occhiata tetra alle porte principali. Remus scosse la testa e trattenne Sirius per una spalla. “Richiama gli studenti nella Sala Grande. Harry sa quello che fa Sirius, abbi solo fede in lui. Ora come ora non vorrebbe che perdessimo la testa ma che insegnassimo ai ragazzi a difendersi contro l'armata oscura. facciamolo.”
Minerva McGonagall strinse le labbra e rimase piantata dov'era. Fu Xiomara a battere le mani con uno schiocco e a latrare: “Lo avete sentito! Chiamiamo i marmocchi e insegnamo loro qualcosa di utile!”
Minerva aprì la bocca ma Rosmerta mise le mani sulle strette spalle della donna. La guardò tristemente. “E' la cosa migliore che ora possiamo fare Minerva. Lo sai bene, al pari di noi.”
Le spalle dell'insegnante di Trasfigurazione si mossero come se avesse fatto venir fuori un piccolo “Lo so.”
………

Harry corse e corse. L'aria gelida stava iniziando ad insidiargli i polmoni ma non lasciò che deteriorasse la sua volontà, soprattutto quando vide, anche da lontano, il corpo senza vita di Whitcombe che giaceva a terra e una dozzina di Dissennatori che ancora lo attorniavano. Metà del gruppo era appena più lontana e stava venendo intrappolata dalle creature senz'anima.
EXPECTO PATRONUM!
Moony e Padfoot balzarono fuori e caracollarono verso la foresta, mentre Prongs si affrettò a difendere il gruppo. “Merlino, spero che non sia troppo tardi! Non possono morire! Abbiamo bisogno di loro per vincere questa guerra! Sarei dovuto andare da loro non appena ricevuta la lettera!”

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