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Autore: virgi_nihal    16/11/2013    4 recensioni
«Sei diversa dalle altre, Lily.» dice diventando improvvisamente serio «Per esempio, non so assolutamente niente di te!»
«Perché dovrei dirti qualcosa di me?» chiedo, riuscendo a sfidare il suo sguardo per un po’.
«E’ esattamente questo di cui parlavo.» continua, scompigliandosi i capelli.
«Conosco praticamente tutte le ragazze del nostro anno. Tu, invece, sei sempre sulle tue.»
Scuoto la testa e sorrido pensando alle “amiche” di James.
Non dubito del fatto che sappia molte cose di loro: è stato praticamente con tutte. [...]
-
Quando alzo gli occhi i suoi sono a due centimetri dai miei e io sobbalzo.
Avevo sempre avuto ragione dopotutto sugli occhi di James che tutti reputavano banalissimi occhi marroni. Li osservo attentamente e noto un cerchio verde scuro intorno alla pupilla e numerose pagliuzze dorate. Sono straordinari.
Mi accorgo di aver messo una mano sulla sua guancia solo quando sussulta lievemente.
La ritiro immediatamente maledicendomi per l'ennesima volta, ma le mie considerazioni vengono interrotte bruscamente quando la distanza tra i nostri visi si annulla del tutto e io mi ritrovo con la schiena al muro a baciare James Potter. [...]
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 1

Amortentia

 

- Driiiiin -

Faccio un salto enorme ritrovandomi a sedere sul letto e guardo con occhi assonnati la sveglia di Marlene, che non solo squilla alle sei del mattino - per non rischiare di arrivare tardi alla colazione delle sette e mezzo - , ma fa anche un insopportabile rumore -per non rischiare di non sentirla-.

Possibile che ogni mattina ad Hogwarts debba rimpiangere la sveglia di casa mia?

Guardo Marlene che dorme ancora beatamente nonostante tutta la confusione e afferro il mio cuscino avvicinandomi barcollando al suo letto. Scosto la coperta stando attenta a non svegliarla - anche se penso non ci riuscirei neanche volendo- e dopo aver sollevato il cuscino glielo sbatto in faccia con tutta la forza che ho.

Lei sobbalza e si porta una mano al naso « Me lo hai quasi rotto cretina » borbotta, poi fa uno sbadiglio « Che ore sono? » chiede con voce impastata di sonno.

Sento l'irritazione salire « L'ora che tu spenga quella cavolo di sveglia! » strillo.

Solo in quel momento mi guarda « Hai cinque secondi e poi ti uccido » sibilo. Si alza in un lampo e si avvicina alla sveglia, sorrido soddisfatta mentre il suono cessa.

Superato questo primo trauma, iniziamo a preparaci e, come ogni mattina, lei si piazza davanti allo specchio lanciando un urletto appena vede la sua immagine riflessa.

« Dov’è la mia spazzola? » chiede con voce strozzata indicandosi i capelli.

Non mi giro neppure e comincio a infilarmi l'uniforme, notando che la gonna non mi entra e facendomi prendere dal panico.

« Quella è la mia uniforme! » urla indignata lei.

Tiro un sospiro di sollievo mentre cerco la mia divisa e alla fine la trovo in mezzo ad un mucchio di vestiti ancora in valigia, la batto sul materasso cercando di darle un aspetto presentabile e me la infilo in due secondi. Prendo la spazzola che Marlene ha lanciato sul pavimento e mi avvicino allo specchio, notando con una smorfia di disappunto che la mia compagna di stanza è ancora lì davanti che si ammira da tutte le angolature.

« Puoi sbrigarti? E’ da mezz’ora che stai davanti a quel maledetto specchio! ».

« Hai tu il mio dentifricio? » chiede lei guardandosi i denti

« Marlene, sul serio, adesso tocca a me! »

« Ce l’hai tu o no? »

« Marlene! »

« Ah eccolo! ». Si gira verso di me trionfante mostrandomi la bottiglietta del dentifricio.

Sbuffo ma sto per mettermi a ridere per la sua espressione soddisfatta mentre entra nel bagno.

Mi piazzo davanti al tanto agognato specchio e comincio a pettinarmi i capelli rossi che durante la notte si sono riempiti di nodi. Mi guardo un'ultima volta e poi urlando a Marlene di fare con comodo mi avvio verso Sala Grande.

Beh..se il buongiorno si vede dal mattino, sarà proprio una giornata di merda.

 

-------------

 

Quando arrivo nella Sala Grande, molti Grifondoro hanno già preso posto al tavolo e io mi siedo accanto ad Alice e Remus, che ieri sera ho incrociato solo per un attimo.

Alice non è cambiata durante l’estate: ha sempre quell'espressione dolce in faccia, quell’uniforme impeccabile che non ha mai visto una macchia e quei soliti capelli corti e lisci, accuratamente divisi in due parti da una riga laterale. Perché non posso avere anche io dei capelli così gestibili?!

Appena mi vede mi abbraccia e dice che le sono mancata tanto, poi si stacca e guarda in strano modo me e Remus. « Non mi sentirò più a mio agio in mezzo a voi due adesso! Scherzate? Tutti e due prefetti? Si lasciano indietro così le vecchie amiche? » dice scandalizzata e, incrociando le braccia al petto ,si gira dall’altra parte con aria offesa, ma solo per scoppiare a ridere un momento dopo.

Mi giro verso Remus con aria sorpresa e noto la sua spilla di prefetto sull’uniforme: non sapevo fosse lui il mio “collega”.

« Quindi saremo davvero io e te i prefetti quest’anno! » esclamo indicando le nostre spille.

Sono felice che sia stato scelto Remus tra gli studenti, perché è un mio grande amico e senz’altro sarà più divertente con lui, ma non mi farò mai una ragione su come un ragazzo come lui possa essere un malandrino!

« A quanto pare… » risponde sorridendo timidamente.

Cominciamo a mangiare, ma ad un certo punto noto Marlene, seduta dalla parte opposta del tavolo, intenta a lanciare strane occhiatine a qualcuno davanti a lei. Curiosa, scruto i visi dei ragazzi seduti in quel punto e mi accorgo che a rispondere a quelle occhiatine è.. Potter!

Lo vedo lanciarle occhiolini accompagnati da un ripetitivo gesto della mano che decifro con “Dopo”. Possibile che a Marlene piaccia sul serio uno dei malandrini? E proprio lui? Non posso credere che sia riuscito a corrompere anche lei, la mia migliore amica. Penso che dovrò assolutamente parlarle e farle capire che sta commettendo una sciocchezza e che a lui non importa di lei: gli importa solo di scrivere un nome in più sulla sua lunga lista di ragazze. Per quanto cerco di distogliere lo sguardo, mi ritrovo involontariamente a guardare nauseata questi scambi di gesti e occhiatine mentre annuisco distratta a qualunque cosa Alice stia dicendo, quando ad un certo punto noto che Potter si guarda intorno cercando qualcosa con lo sguardo e, quando incrocia il mio, sorride soddisfatto dicendo qualcosa a Sirius, accanto a lui.

Arrossisco fino alla punta delle orecchie e rivolgo, turbata, lo sguardo a Remus.

Ma che mi prende? - penso maledicendomi. Sia Remus che Alice, accorgendosi del mio rossore, si guardano intorno e vedono Potter e Sirius ridere come dei matti, guardando da questa parte.

« Immagino tu non abbia ascoltato niente di quel che ho detto… » dice divertita Alice, indicando con un cenno del capo i due malandrini.

« Cosa? Certo che ascoltavo…io… » balbetto maldestramente ma lei mi interrompe

« Non preoccuparti Lily, ho capito che avevi di meglio da fare. » ribatte facendomi l’occhiolino. Cosa? Crede davvero che stessi fissando Potter? Arrossisco ancora di più, doppiamente imbarazzata.

« No no no, non è affatto come credi! A me Potter non interessa minimamente… mi stavo solo guardando in giro, lui mi ha visto e si è messo a ridere. Sai che è talmente scemo che ride senza motivo! » esclamo non riuscendo a convincere nemmeno me stessa.

Alice annuisce per niente convinta, ma capisce che è meglio cambiare argomento e riprende a mangiare come se niente fosse. Io faccio lo stesso, evitando gli sguardi che si sono puntati su di me. Possibile che quel ragazzo debba sempre riuscire a sciuparmi la giornata?

In quel momento annunciano che ci stanno per consegnare i fogli con gli orari e ci alziamo tutti e tre per andare a prenderli.

« Secondo me, prima o poi gli dirai di sì »mi sussurra Remus all’orecchio.

Mi giro infastidita per controbattere, ma lui mi fa l’occhiolino e poi sparisce tra gli altri ragazzi.

 

- - - -

 

« Allora, dal momento che avremo due ore in comune e che quest’anno, in un certo senso, io comando, non provare a rispondere alle provocazioni dei malandrini, chiaro? Lasciali parlare, fai il superiore! » mi raccomando con Severus mentre ci dirigiamo in classe per l’ora di pozioni

« Specialmente non in quest’ora! Non oso immaginare che putiferio si verrebbe a creare! »

Severus si limita ad annuire annoiato, anche perché, se prova a ribattere, io lo sovrasto con altre raccomandazioni.

« Non sono mai io ad iniziare! » riesce a dire fra un mio discorso e l'altro « Cominciano a prendermi in giro e a fare l'idioti: non li sopporto! »

« Lo so, ma tu devi cercare di non darli retta! Lo fai per me? » chiedo, facendo gli occhi dolci. Scoppia a ridere e si arrende, promettendomi che non succederà niente.

Mentre parliamo arriviamo ai sotterranei e ci sediamo accanto cominciando a tirare fuori l'occorrente per preparare le pozioni. Il professor Lumacorno è a sedere dietro la cattedra e sulla lavagna vedo chiaramente il nome della pozione che dobbiamo preparare. Spalanco la bocca.

« Professore! »esclamo alzandomi in piedi di scatto « questa pozione è illegale! ».

Lumacorno mi guarda con i suoi occhietti e poi sorride sornione « Signorina Evans! Che piacere rivederla! » esclama « purtroppo, anche se è illegale, l'Amortentia sarà argomento di esame ai G.U.F.O. » dice soddisfatto « infatti, il Ministero ha mandato un gufo con questo avviso proprio un paio di giorni fa ». Mi rimetto a sedere scocciata cominciando a disporre gli ingredienti sul tavolo.

Dopo circa un'ora e mezzo che sto sopra il calderone fumante cercando di far diventare la pozione della perfetta sfumatura di “rosa confetto” vedo Potter che agita le mani per richiamare la mia attenzione. Mi giro sbuffando lanciandogli un'occhiataccia e mimando un “ Cosa vuoi? ” con le labbra. Lui mi guarda, fa un ghigno degno del più spregiudicato dei Serpeverde e lancia qualcosa nel calderone di Severus che non si accorge di niente, tutto intento com'è a scrivere sul libro di testo. Dopo circa un paio di secondi la sua pozione esplode schizzando tutti del liquido rosato.

Ed è in questo momento che scoppia il finimondo.

Se qualcuno vi ha mai detto che i Grifondoro e i Serpeverde non si sopportano, vi ha detto una grande cavolata. I Grifondoro e i Serpeverde si odiano.

Io e Sev siamo semplicemente l'eccezione che conferma la regola.

Spero quindi per voi che non vi siate mai trovati in una delle famose “battaglie” tra le due case - come in questo caso -, se sì.. beh, i miei complimenti per esserne usciti illesi.

Per la stanza cominciano a volare lampi di tutti i colori -la maggior parte Schiantesimi-e mentre penso a tutte le maniere in cui potrebbero morire James Potter e Severus- come se non l'avessi capito che sarebbe finita così-, vedo volare contro il mio banco una fialetta di vetro che esplode facendo schizzare il suo contenuto dritto sulla mia faccia, finendomi negli occhi.

Vedo confusamente il mio calderone alzarsi sotto l'effetto di un Wingardium Leviosa e il suo contenuto rovesciarmisi in testa. Annaspo cercando di riprendere fiato, buttando giù grandi sorsate di quel liquido che mi sta soffocando, quando qualcuno urla « FINITE INCANTATEM! ».

Sento l'aria entrarmi nei polmoni e subito dopo una spinta violenta seguita da un rumore assordante. Mi giro di scatto asciugandomi la faccia sul mantello della divisa e vedendo Potter in terra.

Solo in quel momento realizzo cosa è successo: il calderone in aria è caduto e mi stava finendo addosso lui ha evitato che ci finissi spiaccicata sotto. Ho la mente annebbiata e una sensazione lontana che diventa più forte ogni secondo che passa. Perché non sono accanto a lui? Dovrei essere accanto a lui. Devo essere accanto a lui. Vedo il mio corpo che si alza quasi muovendosi di volontà propria fino ad arrivargli accanto. Lui apre gli occhi e solo ora riesco a vedere quanto è bello

« Evans.. » sussurra flebilmente. Ed è allora che spinta da non so cosa poggio le mie labbra sulle sue. Lui spalanca gli occhi. Le tengo sulle sue solo due secondi poi mi allontano, la testa leggera.

Sento i passi del professor Lumacorno che si avvicina, ma non riesco ad alzarmi. Il mio posto è lì accanto a lui, in ginocchio su quel pavimento di fredda pietra.

Alzo lo sguardo e vedo le facce sbigottite dei miei compagni di casa, quella sorridente di Sirius e quella accigliata di Marlene. E poi lui, con un'espressione che non potrei mai più dimenticare.

« Severus.. »dico piano. Ma lui si volta, e se ne va, lasciandomi sola con i miei sensi di colpa.

« Signorina McDonald, accompagni Potter in infermeria » dice Lumacorno in tono prerentorio. Mary si alza e va verso James. Appena lo tocca sento una forte irritazione. Lui è mio. Faccio per alzarmi ma il professore mi mette una mano sulla spalla « e.. signorina McKinnon » dice rivolto a Marlene « accompagni anche Evans in infermeria »sosopira « è sotto l'effetto dell'amortentia ».

 

ANGOLINO AUTRICE rieccomi qui con un nuovo capitolo!! Okay mi pare un po' strano come capitolo, ma ci siamo divertite veramente tanto a scriverlo!! Volevo ringraziare le persone che mi hanno messo tra le seguite e quelli che hanno recensito. Spero che sia stato all'altezza delle vostre aspettative! Alla prossima! Nihal (e Ire)
  
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