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Autore: bicchan    14/12/2013    3 recensioni
{dedicata a tutti quelli che mi hanno sopportato finora | Presenza di un mio OC | prima long che scrivo}
Ω Ω Ω
Kylie è una normalissima semidea con una normalissima vita al Campo Mezzosangue, amicizie, amori, dolori. Impara a maneggiare una spada di mattina, cerca di non far uccidere a vicenda i suoi due migliori amici la sera. Ma la pace non è destinata a durare, la ragazza dovrà partire per salvare ciò che le sta più a cuore. Insieme ai suoi più fidati compagni di battaglie riuscirà a sconfiggere un misterioso nemico? Mr. D imparerà a pronunciare correttamente il suo nome? Leggere per sapere.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katie Gardner, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Travis & Connor Stoll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cho̱rís Sýnora_The legend of Kylie Siner



Capitolo 3





Nonostante la nota di disprezzo che ha assunto la voce di Katie non posso fare a meno di immaginare che la ragazza sia attratta da Travis, e questo pensiero mi fa sorridere.

 

 

 

Dopo aver fatto colazione, ed aver risentito almeno dieci volte Travis raccontare lo scherzo di Katie a la capanna di Ermes, mi alzo e vado a scusarmi con la povera figlia dei Demetra, non vorrei che si arrabbiasse anche con me. Ma la ragazza ci fa una risata sopra e mi propone di fare una girata per il campo e iniziare ad allenarci insieme per trovare l'arma giusta per me, così ci incamminiamo insieme parlando di punte di lancia e bronzo celeste.

Arrivati all'arena mi fa indossare un' armatura e mi da una lancia:

-Ecco, prova con questa- anche se dubito fortemente di riuscire a lanciare un affare così pesante, mi metto nella posizione indicata da Katie, fletto le ginocchia, porto il braccio all'indietro e mi sbilancio leggermente per avere la spinta giusta. Chiudo gli occhi e lancio il giavellotto con tutta la forza che ho in corpo. La punta va a conficcarsi nel terreno, molto più lontano di quanto pensassi, ma devo fare ancora molta pratica. Katie mi sorride incoraggiante: -Avanti, prova un'altra volta.

Fletto le ginocchia, chiudo gli occhi e lancio. Adesso sono riuscita a lanciarla un po' più lontano, ma la mira è completamente sbagliata.

-Niente male, ma non mi sembra che tu ci abbia molta familiarità, proviamo il tiro con l'arco? Ci dovrebbero essere dei figli di Apollo che possono insegnarti qualcosa, vieni.

L'arco proprio non è la mia arma, lo sento così estraneo in mano, così fine che non so nemmeno come tenerlo, anche solo tirare fuori una freccia dalla faretra mi crea difficoltà.

Provo una, due, tre volte, sotto la supervisione di un figlio di Apollo, ma la freccia manca ogni volta il bersaglio di una spanna buona. All'ennesima freccia che va a conficcarsi nel terreno accanto al bersaglio sbuffo:

-Non mi pare di essere una grande bravura... credo che sia meglio provare qualcos'altro.

-Si credo anche io- sospira il figlio di Apollo, poso l'arco, la faretra, ringrazio e me ne vado il più in fretta possibile.

-Non credo che troverò mai qualcosa adatto a me, forse dovrei starmene a letto invece di allenarmi.

-Non penso proprio! Dopo pranzo andremo all'armeria, troveremo qualcosa! Devi provare pugnali e spade!

Il pranzo si svolge senza nessuno scherzo da parte dei figli di Ermes, e appena esco dalla mensa Katie mi prende per il polso e mi trascina piena di entusiasmo nell'armeria, dove ci sono armi di tutti i tipi.

Mi fa inpugnare una serie di spade e pugnali di varie forme e dimensioni, e devo dire che alcuni mi piacciono davvero, scelgo una spada non troppo lunga ma con la lama piuttosto spessa, adesso resta da vedere come me la cavo.

Andiamo nell' arena, Katie sfodera una spada dal fianco, non l'avevo neanche notata, e si mette in posizione.

-Avanti, comincia tu, voglio solo vedere come te la cavi!

Annuisco, sperando di non farle male, o meglio, sperando che lei non scelga proprio questo momento per vendicarsi dello scherzo della colazione, e mi slancio in avanti. Tento un affondo, ma la ragazza lo para con naturalezza, allora cerco di colpirla al braccio che aveva lasciato scoperto, ma lei è più veloce, e con un movimento del polso mi spinge indietro.

-Muovi i piedi, sei praticamente immobile!
Cerco di fare quello che mi ha detto, e noto che così è molto più facile attaccare e poi essere pronti a difendere, ad un certo punto riesco addirittura a sorprenderla, e le calo la spada di piatto sulla spalla, ma ci ho messo troppa poca forza, attenta come ero a muovermi per non farmi prendere dalla sua lama, e la ragazza ride complimentandosi.

Sento il sangue pulsare alla base del collo, ma mi sento bene, i capelli che volano nell'aria mentre volteggio. Mi piace quella sensazione di vibrazione che si propaga in tutto il braccio quando le due lame si scontrano, l'euforia di aver finalmente trovato una breccia nella difesa dell'avversario, tutto questo mi fa pensare di aver trovato l'arma per me. Anche se di sicuro ho bisogno di una spada su misura, un po' più lunga e un po' più fine di quella con cui sto combattendo.

A duello finito mi lascio cadere sfinita su una panchina, seguita a ruota da Katie, che tutta soddisfatta mi guarda sorridendo. Non sembra neanche un po' stanca, mi chiedo come faccia, probabilmente si allena tutti i giorni.

I fratelli Stoll corrono verso di noi chiamazzando, e Katie ruota gli occhi sbuffando.

-Kylieee ti abbiamo visto!!! Hai stracciato Kit Kat!

-Non chiamatemi Kit Kat!!

-Sennò cosa fai? Ci riempi di cereali? Tremo al pensiero!- e scoppiano a ridere.

La poveretta si alza di scatto e corre via.

-Katie aspetta!- ma è già lontana. Mi volto verso gli Stoll, ancora piegati in due dalle risate:

-Ma si può sapere cosa vi prende? Stavamo quì tranquille, e voi arrivate a rivinare tutto, non ti è bastato stamattina?

-Non mi basta mai!- ridacchia Travis.

Sbuffo e mi allontano da loro, anche se tra me e me non posso non pensare che la reazione della bionda sia un po' eccessiva, a meno che... Scossi la testa e guardai l'orologio. Alle quattro devo andare al lago con mio cugino. Ho il tempo di passare in cabina, farmi una doccia e mettermi vestiti puliti.

Quando esco dalla porta della cabina trovo un ragazzo ad aspettarmi. In realtà non è proprio un ragazzo, ha le gambe da capra, ma non mi spavento più di tanto perché Emma mi aveva detto che al Campo giravano anche dei satiri.

Lo guardo meglio, è quel ragazzo che mi ha portata quì, solo che adesso sorride e i dai dreads spuntano due belle corna da montone.

-Ciao...- fa lui, un po' imbarazzato. Beh, lo sarei anche io se parlassi con una ragazza a cui ho dato una botta in testa per rapirla.

-Ciao- faccio io -Sei il satiro che mi ha portata al campo vero?

-Si, beh ecco, a proposito di quello, volevo scusarmi per la botta, non sapevo come fare- dice, e noto che ha uno strano accento, come se stesse belando, che non avevo notato al nostro primo incontro.

-Tranquillo, sto bene- faccio tendendogli la mano:-Io sono Kylie.

-Terrel- mi sorride, e ci stringiamo la mano.

-Bene Terrel, ora devo andare, è stato un piacere! A presto

-A presto Kylie!



Il lago è una vasta distesa d'acqua, dal quale ogni tanto emergono delle ninfe che cantano e giocano con gli spruzzi, tutto intorno corre un prato, a sua volta circondato dal bosco.

Quando arrivo lì Richard non c'è ancora, così mi siedo sull'erba e osservo delle piccole formichine correre indaffarate da una parte all'altra, trasportando granelli di cibo più grandi di loro, e sono così, avvolta nei miei pensieri, quando un leggero tonfo mi fa sobbalzare. Mi volto di scatto, pensando che quel ritardatario di mio cugino fosse finalmente arrivato, ma quello che vedo non è Richard, ma un ragazzo alto, dalla corporatura atletica, i capelli biondo scuro e quegli occhi così profondi.

Si avvina a me con aria di sufficienza, e nonostante odi il suo atteggiamento di superiorità non posso fare a meno di pensare che sia davvero un bel ragazzo.

-Sei una nuova vero?- mi chiede lasciandosi cadere sul prato vicino a me.

-Si, sono arrivata ieri- rispondo, e non so perché il cuore mi batte forte. Il ragazzo mastica un filo d'erba, e alla mia risposta ridacchia leggermente, sussurrando:

-Novellina... allora sei fortunata che quelli della mia capannna non ti abbiano ancora dato il benvenuto. Come ti chiami?

-Kylie, e cosa intendi per benvenuto?

-Meglio per te non saperlo- Si alza, mi fa un cenno di saluto e si incammina verso il bosco, poi cambia idea e si gira di nuovo verso di me:

-Comunque io sono Cameron, figlio di Ares.

E come se niente fosse se ne va rigirandosi una spada tra le mani.









Salve a tutti!

Eccomi con un nuovo capitolo!! Oggi Kylie si è allenata un po' con Katie, ma le manca una spada tutta sua, vedremo un po' nel prossimo capitolo che cosa combina...

Ma passiamo a cose importanti... Cameron. Devo assolutamente sapere le vostre opinioni su questo nuovo personaggio così figo!! Quindi ditemi che cosa ne pensate!

Quanto a Travis e Katie ne vedremo delle belle... eheheh e nel prossimo capitolo o in quello dopo (non lo so ancora) ci sarà un'importante rivelazione riguardo loro due!!

Anyway, ringrazio ValeryJackson, Kalyma P Jackson, 8Sherlin8 e Fred_Beckendorf99 per aver recensito, non so come farei senza di voi!!!

Ringrazio anche chi ha messo nelle seguite/preferite e tutti i lettori silenziosi!

A presto

Titu

  
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