CAPITOLO CINQUE
* Molto probabilmente questo,
come gli altri capitoli, avrà contenuti "YURI". Dico probabilmente
perchè questi contenuti non sono intenzionali ma molte persone potrebbero
prenderli come tali ((credo si sia capito, dato che Ron al momento ha le
sembianze di Hermione...)).
Perciò mi scuso tantissimo con coloro che intenderanno come yuri tali scene ma
la cosa è puramente casuale ^.^ *
"E' una pazza violenta,
quella!" Ron lacrimò involontariamente per il dolore quando Ginny
appoggiò sulla guancia gonfia un'enorme bisteccona di drago.
Harry quasi si strozzò per trattenere le risa "Dai Ron. Con quel rosso
sullo zigomo sembra quasi ti sia truccato..."
Il ragazzo gli si avventò contro afferrandolo per la collottola "Io
*NON MI SONO* truccato, chiaro? Ed Hermione è pazza, pazza!"
Ginny scosse la testa afferrando da terra la bistecca brutalmente caduta. "Sei
tu il pazzo. Hermione ora sicuramente starà piangendo e la colpa non è di
certo di Harry" disse acida indicando le mani del fratello che
scuotevano l'amico con violenza.
Ron, dopo qualche secondo di intontimento, lasciò Harry e fece qualche passo
indietro fino a cadere seduto sul letto. Osservò i due ragazzi con aria grave.
"Hermione, Hermione, Hermione. A me nessuno ci pensa eh?" Ginny
ed Harry si scambiarono un'occhiata interrogativa "Sono una donna. Una
d-o-n-n-a! Da due giorni! Mi lavo bendato, quando mi tocco anche solo
l'avambraccio mi sento morire e devo pisciare seduto, cazzo! E sono anche pazzo!
La colpa è solo sua, solo sua!"
Si alzò di scatto ed afferrò un cuscino "Sono stufo. Domani vado a
dirlo alla Chips. Me ne fotto se ci cacciamo nei guai, ci serva da lezione!"
detto questo corse in bagno e chiuse la porta a chiave, con un tonfo secco.
"Da quando Ron ha il senso della giustizia...?" bisbigliò
Ginny osservando distrattamente la stanza. Harry le circondò le spalle con un
braccio scuotendola un pò. "E' solo stressato. Domani non dirà un bel
nulla e prima che..."
"Harry!" esclamò la ragazza senza permettergli di finire la
frase "La pozione! E' verde!"
Harry corse sino al comò sistemandosi meglio gli occhiali e avvicinando il viso
il più possibile al flaconcino di vetro "Cazzo...è verde davvero! Ron!"
urlò bussando ripetutamente alla porta del bagno "Esci! Abbiamo una
gran sorpresa per te!"
Un grugnito sconfitto si levò dal bagno e poco dopo la serratura cigolò
seguita da uno scatto.
*
Hermione alzò il capo sbattendo
gli occhi più volte. Fece mente locale e si guardò intorno. La biblioteca
completamente deserta e un vecchio libro spalancato davanti a se la fecero
tornare alla realtà.
Alzò lo sguardo verso la finestra. La luce era ormai andata via da molto,
dovevano essere perlomeno le dieci di sera.
Si meravigliò del fatto che Madama Pince non l'avesse cacciata a calci dalla
stanza, poi ricordò che probabilmente non l'aveva notata, accucciata in
quell'angolo, accanto un tavolo piuttosto riparato.
Si stropicciò gli occhi con insistenza e l'umidiccio delle lacrime le intinse
le mani.
Ricordò improvvisamente il motivo per cui era fuggita e per cui aveva pianto.
La faccia di Ron le si materializzò in mente e le sue parole risuonarono per la
stanza, insieme al lieve rumore del vento.
Si vergognò molto per essersi illusa, la sera prima, e ripromise a se stessa di
non cadere nuovamente in errore. Ron era uno stupido e non sarebbe cambiato con
qualche bacio. Anzi.
Valutò l'opzione di darsi malata per evitare il giro di ronda domenicale
nell'ala ovest della scuola, ma poi riflettè sul fatto che Ron non sarebbe mai
uscito dal Dormitorio in quelle condizioni e si tirò su pesantemente afferrando
la sua borsa.
Si pentì di tutto. Di averlo baciato, di averlo conosciuto, di tutto. Era stato
piuttosto sleale da parte sua illuderla a quel modo e provò il forte istinto di
riprenderlo a schiaffi per placare la propria ira.
Raggiunse la statua di Bardanzo il Grasso e, con sua enorme sorpresa, un Ron
tornato nelle sue sembianze normali la attendeva appoggiato contro il muro, la
guancia gonfia in bella vista e un'espressione piuttosto compiaciuta.
Hermione provò l'istinto di urlare ma ostentò un'espressione di noncuranza,
che le riuscì piuttosto difficile. Ron soffocò un sorrisetto soddisfatto
potendo di nuovo guardarla dall'alto in basso.
"Sono in ritardo" disse acida Hermione sorpassandolo "Onde
evitare problemi, facciamo una cosa abbastanza veloce"
Ron inarcò un sopracciglio cercando di tenerle testa. Aveva pensato a lungo a
come rivolgersi a lei non appena fossero stati soli ma la gola parve seccarsi.
Preferì tacere e seguirla fin quando non si fosse decisa a fare la prima mossa,
ma l'atmosfera diventò più pesante ad ogni passo.
Ispezionarono in silenzio gli enormi corridoi e controllarono minuziosamente
qualunque angolo delle aule che si trovavano davanti.
Fu una serata piuttosto tranquilla e, dopo neanche un'ora, avevano terminato il
giro di ronda con enorme successo.
Il ticchettio della pioggia contro le finestre ruppe il silenzio. Ron affrettò
il passo e raggiunse Hermione accostandosi a lei "Non mi chiedi nulla?
Come mai sono tornato ad essere il tuo bellissimo Ronald?"
Hermione si voltò a guardarlo con in viso dipinta un'espressione di pieno
disgusto "Cosa dovrei chiederti? E' finito tutto, no? Ora potrai fare
quel che diavolo ti pare senza doverti lamentare dei miei capelli o del mio
sedere. Oh ma che dico!" la ragazza si fermò di scatto e gli si parò
davanti con le mani appoggiate ai fianchi "Io sono bellissima, no? La
più bella" disse imitando il tono di voce dell'amico.
Ron si limitò a fissarla intontito, la gola nuovamente secca e la lingua
attaccata al palato.
"No Ron con me hai chiuso totalmente stavolta. Sono disposta a
perdonarti una litigata, ma non questo. Mi hai...presa in giro!"
Hermione lo fissò con rabbia crescente e, dopo aver atteso qualche minuto la
risposta che non arrivò, decise di battersi in ritirata.
Lui non tentò neanche di fermarla perchè appena la ragazza fece per girarsi
prese una terribile storta e si accasciò a terra con la delicatezza di
un'elefante.
Ron le si chinò accanto in preda al panico "'Mione! Come ti senti? Ti
sei fatta male?". L'unica risposta che ricevette fu uno stridulo
versetto di dolore. Guardò repentinamente la mano che indicava la caviglia e
gliela tastò leggermente "Fa male?"
Hermione annuì senza rispondere, col volto contratto in una smorfia di
dolore.
"Bene, allora. Hai bisogno di andare in infermeria..." detto
questo cinse la vita della ragazza e la sollevò da terra. Hermione chiuse gli
occhi e inspirò profondamente.
Da così vicino poteva sentire il suo odore e la morbidezza del suo maglione.
Sentì la rabbia di tutta la giornata scivolarle da dosso e osservò il mento
aguzzo di Ron.
Due giorni erano bastati a cambiare tante cose.
E ora, il guardare il mento di Ron, la rassicurò. Tutto era tornato come prima.
Si strinse a lui mogia, perdendo sempre di più lo spirito combattivo.
"Ron?"
"Mh?" lui abbassò la testa e la osservò per un'attimo.
"Ti voglio bene."
Ron si fermò di scatto e tornò ad osservarla. Lei distolse immediatamente lo
sguardo e, dopo un secondo si sentì posare delicatamente su di una rampa di
scale. Il ragazzo le si sedette accanto, le piazzò una mano dietro la nuca e
attirò la sua testina crespa contro la sua spalla.
"Quello che ho detto...fa finta non l'abbia detto io, okay?"
Hermione, col naso schiacciato contro il tessuto scuro della sua toga prese
fiato per parlare ma lui la bloccò. "Anche io ti voglio bene, e volevo
baciarti sul serio. E penso davvero tu sia la più carina. Insomma Hermione...io
non sarò bravo nelle parole come te, nè tantomeno a dimostrarmi gentile, ma
non farei mai, e dico MAI, nulla per farti soffrire, capisci?"
Lei alzò timidamente la testa e lo guardò in volto. Era totalmente paonazzo.
Sorrise all'imbarazzo di Ron e gli strattonò leggermente il mantello "Ho
capito. Per stavolta passi ma...la prossima volta impara a parlare come si deve,
azionando il cervello se possibile." lui annuì abozzando un sorriso
incerto.
"Beh ora...la caviglia..." indicò imbarazzata la ragazza e lui
si tirò in piedi sollevandola nuovamente.
Si avviarono verso l'infermeria mentre il silenzio calò lasciando posto al
delicato rumore della pioggia.
Ron pensò che tutto sommato ne era valsa la pena.
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FINE
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I Pg della saga non sono miei,
ma appartengono a JK Rowling!
So che il finale è mooooolto deludente e per questo ho esitato molto prima di
pubblicarlo ;_;.
Ringrazio tanto, e davvero tanto ((!!!!)) tutti coloro che mi hanno sostenuta
recensendo la fic e mandandomi email e mi scuso per aver prolungato tanto la
pubblicazione di questo capitolo conclusivo, purtroppo l'ultima parte è stata
dura da stilare, come ho già detto diverse volte.
Un bacione a tutti e grazie ancora per essere arrivati fin qui! Alla prossima!