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Autore: Black_Sky    24/12/2013    1 recensioni
Bene, salve popolo amante dei One Direction!
Io sono nuova da queste parti e spero che la fic vi piaccia.
la voglio dedicare a mia cugina Martina che ama i One Direction, dato che io non sono una loro grandissima fan, e questo è il suo regalo di compleanno.
Questa storia parla di una ragazza di 18 anni di nome Alessia, che si ritrova con cinque presenze in casa dopo un concerto a cui non voleva neanche andare.
La scuola e queste presenze le cambiano la vita inaspettatamente per il meglio!
lo so, questa introduzione fa schifo, ma se vorrete leggere comunque la storia, bhè ci si sente allora!
bacioni
Kira
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Venti minuti dopo siamo tutti in salotto, io e mia cugina stiamo ancora ridendo mentre guardiamo i cinque ragazzi che sono alquanto scioccati.
Infatti si erano cambiati con ottimi risultati: qualsiasi directioners non li avrebbe riconosciuti.
Zayn si era messo dei jeans chiari un po’ vecchi, una T-shirt bianca con il simbolo della pace di color pastello e una bandana in testa....
Louis assomiglia ad un writer in crisi, con dei jeans logori larghissimi, un cappellino a righe gialle, viola e verde con un pompom in cima e una maglia enorme gialla e verde.
Liam sembra un rapper, ha un cappellino dorato con la visiera e gli occhiali con le lenti a specchio nere. Indossa dei pantaloni dorati e una felpona nera con il cappuccio tirato sulla testa e una maglia dello stesso colore.
Niall e Harry sono quelli più irriconoscibili.
Entrambi si sono vestiti da metallari: Niall ha dei pantaloni neri con le catene argentate che penzolano da una parte, la mia cintura con gli spuntoni e la maglietta con la copertina dell’album Nightmare degli Avenged Sevenfold mentre Harry  ha una canottiera nera, dei pantaloni neri di pelle con cerniere dappertutto ed una cintura con le borchie quadrate. La cosa più divertente è che si è truccato entrambi gli occhi di nero e diciamo che non è uscito il migliore dei lavori.
<< Tina sistema gli occhi a Harry… sembra che ha fatto a botte con qualcuno..>> dico io.
Lei tutta contenta prende il ragazzo per mano e saltellando entra in bagno seguita da Harry.
Gli altri quattro intanto se la ridono per poi farmi un mucchio di domande.
<< Siamo sicuri che funzionerà? >> mi chiede Niall.
<< Per me è una gran cazzata! >> commenta Zayn il carciofo.
Quando mia cugina esce dal bagno e tira Harry per un braccio.
Martina è una make-up artist provetta, nonché ballerina di hip-hop altrettanto brava, per questo fa il liceo coreutico, nella mia stessa scuola.
Adesso Harry sembra uscito da un concerto metal.
<< Finalmente possiamo uscire. >> dico io prendendo le chiavi di casa e facendo uscire tutti.
Poi mi viene un dubbio << I nomi! Non abbiamo pensato ai nomi!! >>.
Me ne ero praticamente dimenticata!
Gli altri borbottano cose tipo “è vero”, “giuusto...”.
Poi Louis, che fino a quel momento aveva canticchiato viene fuori dicendo << Io voglio essere Pico, il writer più fico!!! >> e poi saltella contento giù per le scale.
<< Io sono…>> sta per dire Harry, ma viene interrotto da un tonfo. Quando ci giriamo vediamo Louis che ride seduto per terra. È caduto dalle scale ma fortunatamente quando è cascato mancavano pochi gradini.
Tutti ci mettiamo a ridere e Harry e mia cugina scendono per aiutare Louis ad alzarsi.
Così Zayn prende la parola << Io sono Joshuah >>
Che fantasia, però almeno ha parlato…
<< Quindi abbiamo Pico e Josh, e poi? >> chiede mia cugina mentre noi scendiamo le scale.
<< Io sono DJ >> mi dice Liam.
<< Seee molto appropriato… >> rispondo io pensierosa.
<< e voi potete essere Kevin e Jo, i nostri cugini.>> Dice saltellando contenta.
<< OK!!! >> rispondono i due ragazzi dopo essersi guardati.
Usciamo in cortile e ci mettimo tutti in macchina.
Louis/Pico guida, Liam gli sta affianco, mia cugina in braccio a Harry che sta dietro a Louis, Niall al centro e poi io sulle ginocchia di Zayn.
Do informazioni a Louis per arrivare alla piazza mercato dove ci sono un sacco di bancarelle colorate.
Parcheggiamo e scendiamo dall’auto dopo dieci minuti di viaggio.
Giriamo le bancarelle ed io mi fermo a comprare dei vestiti per quei cinque che intanto sono a guardarsi le altre bancarelle: Louis è davanti ad una bancarella di     occhiali da sole, Harry, Martina e Liam sono vicino ad una bancarella piena di aggeggi di antiquariato, Niall è ad osservare una bancarella con magliette di ogni genere.
Zayn invece è rimasto com’era quando siamo usciti: non ha detto nulla da quel “Io sono Joshuah”. Io non so cosa comprare e quindi lo chiamo.
<< Josh, vieni un attimo qui per favore! >> dico agitando la mano. Lui arriva in fretta e mi si piazza accanto con le mani nelle tasche posteriori dei jeans. << Cosa c’è?>> mi chiede a voce bassa, quasi per paura di farsi sentire.
<< Aiutami, dobbiamo comprare qualche cosa. Non potete usare i vostri vestiti e non potete mettervi solo quelli. Quindi… >> mi interrompo e lo lascio guardare la bancarella.
Gli vado dietro in silenzio, seguendolo nel piccolo spazio tra i due tavoli che compongono la piccola bancarella. Nonostante sia così terribilmente silenzioso, questo tipo è, più o meno, simpatico.
Dopo aver preso un po’ di vestiti torniamo alla macchina.
Essendo troppo tardi per andare a messa decidiamo di andare al parco che si trova qui accanto alla piazza del mercato, così prendiamo gli zaini con dentro l’occorrente per fare il pic-nic e c’incamminiamo.
Quando passiamo il cancello in ferro ci troviamo davanti uno scoiattolo pacioccone che saltella in mezzo al viale. Questo parco è famoso per essere abitato da centinaia di scoiattoli.
I ragazzi lo osservano molto attentamente, con le facce stupite.
Così apro il mio zaino e tiro fuori un sacchetto di noci, ne tiro fuori una e mi accovaccio tendendo la noce verso l’animaletto che, dopo aver osservato bene che non fosse nulla di strano, si avvicina a me, prende la noce e senza allontanarsi troppo inizia a mangiarla.
Mia cugina intanto ha preso sottobraccio Harry senza voler lasciarlo andare e lo porta sotto un albero gigantesco, che fa ombra tutt’intorno, tira fuori la coperta in pile scozzese e la stende sul prato, per poi sedersi sopra. Harry la imita e anche noi tiriamo fuori il nostro pile.
Iniziamo a mangiare: ho preparato dei panini e delle piadine e tutti sembrano apprezzarle, soprattutto Niall che non le sta mangiando, se le sta divorando.
Questo ragazzo è così piccino e ingerisce quantità assurde di cibo, inversamente proporzionali alla sua stazza.
Come faremo? Casa mia è piccola e le cose da vedere e visitare presto finiranno. Come li terrò impegnati e soprattutto lontani dai guai?
Finora avevamo comunicato con quel poco inglese che so e molti gesti …. Insomma, non posso pretendere che parlino italiano no?! Per fortuna che in lingue sono sempre stata brava altrimenti adesso sarei impazzita. Devo dire che mia cugina, con tutti i suoi difetti, però sa parlare davvero be l’inglese, proprio grazie a quei cinque ragazzi. Da quando li ascolta si è talmente impegnata “per incontrarli in futuro e saper cosa dirgli senza fare figure”, come diceva sempre lei.
Forse potrei portarli a scuola con me … in fondo passerebbero del tutto inosservati.
Sì ho deciso! Domani li porterò dal preside e parlerò con lui.
intanto tutti stanno ridendo e scherzando: compreso Zayn. Sono io l’unica che è rimasta seria, troppo presa nei miei pensieri.
Quando poi finiamo di mangiare i ragazzi vanno a fare una partita a calcio, mentre io e Martina rimaniamo a fare i nostri “compiti”.
Io tiro fuori tutto l’occorrente e mi metto a disegnare. Devo ritrarre una persona in almeno dieci sue espressioni,  e quale momento è più propizio di cinque persone che giocano a calcio? Così, preso carta e penna, inizio a capire chi ritrarre. Zayn? No, troppo poco espressivo. Harry? No, le fossette non sono il massimo della bellezza se disegnate da me. Liam? Forse troppo riconoscibile e riconducibile ad u tamarro in crisi esistenziale, anche se solo per l’abbigliamento. Rimangono Louis e Niall … chi disegnare??? Il ragazzo sempre sorridente o l’irlandese che mangia come un porco??? Bho, quindi tiro a caso.
Ambarabà, cicì cocò.
Niall.
Perfetto, ora posso iniziare.
Intanto Martina sta contando gli otto. Entro la fine di giugno deve presentare una coreografia ed essendo già all’inizio del mese, le rimane poco tempo.
Passa un po’ il tempo e quei cinque si stanno divertendo come matti. Almeno questo è quello che s’intuisce guardando i loro volti (non posso sentirli perché ho su le mie cuffiette e in questo momento sto sentendo Iniside Beast dei The GazettE u.u)
Ormai ho quasi finito il lavoro: Niall è l’ideale. Nell’arco di un ora ha fatto un sacco di espressioni buffe. Per esempio sulla mia tavola appare la sua espressione simpatica quando ride, con la bocca un po’ aperta e gli occhi socchiusi, l’espressione disorientata di quando Zayn e Harry gli hanno tentato un agguato e lo hanno chiuso nel bagno del bar, quando è uscito aveva una faccia troppo buffa per non disegnarla. Appare poi triste, arrabbiato, deluso … insomma, in un sacco di modi.
Do l’ultimo tocco alla tavola, scrivo nome, cognome, classe e data e metto via … o meglio, tento di mettere via ma qualcosa si porta via la mia tavola …
<< Picoooooo!!!! Giuro che se me la rovini ti faccio talmente male che neanche tua madre ti riconoscerà più!!! >> urlo esasperata.
Lui, di rimando, scappa ridendo e correndo fino ad arrivare a Liam, a cui passa il foglio e dopo un attento esame inizia a correre anche lui.
Per quale motivo tutti i cretini di questo mondo son finiti in questa Band?  
 
  
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