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Autore: Chocolate_15    25/12/2013    4 recensioni
Lei: ragazza timida all'apparenza ma forte e cocciuta dentro. Indecisa.
Si, lei si può definire così.
Lui: ragazzo dolce, carino e pazzo. Si, pazzo, pazzo di lei sin dalle
medie ma lei neanche si ricorda di lui.
L'altro lui: ragazzo simpatico, divertente, carino e....possessivo. Mai
toccare ciò che è suo, specialmente se si parla di
ragazze.
Un triangolo amoroso pieno di misteri, pazzie e intrighi.
Spero che la storia vi piaccia. Buona lettura!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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NON ME LO SAREI MAI IMMAGINATO!

POV ALICE:

Camminavo vicino casa, quando vidi un ragazzo affiancarmi, e sorridermi. Riconobbi subito quel sorriso: era James. Lo vidi in tutta la sua bellezza: indossava una maglia bianca, da cui potevo notare il fisico asciutto, un jeans e delle scarpe da tennis. Erano passate diverse settimane da quando era iniziata la scuola, ma ancora, non aveva instaurato un buon rapporto con lui. Certo, essendo compagni di banco parlavamo spesso, ma non c'era molta "originalità" nei nostri discorsi; o parlavamo di scuola, o di.... bè, o di niente! Da quando quel giorno, nel corridoio James mi aveva chiamata "piccina" il mio cuore aveva iniziato a battere freneticamente. Ad alcuni quell'aggettivo poteva anche sembrare una presa in giro, ma, lui l'aveva detto con così tanta dolcezza che a me, piaceva da impazzire. Ormai da giorni non facevo che pensare a lui. No, non mi ero innamorata...almeno credo.
Quando mi sveglia dal mio stato di "trance", vidi James muovere a destra e sinistra le mani, davanti al mio viso. In quel momento divenni dello stesso colore dei miei capelli. Ma lo diventai ancora di più- se possibile- quando  mi chiese di fare un giro con lui; e c'era bisogno anche di chiederlo?
Camminammo per un lungo istante in silenzio, quando fu lui a rompere il silenzio " Allora, hai fatto i compiti per lunedì?" iniziai a ridere; erano argomenti seri quelli. I NOSTRI argomenti seri. Non sapevamo parlare d'altro. Lui mi guardò, e arrossì. Era la prima volta che lo vedevo in quello stato... era così carino, un angelo, che  di angelico non aveva proprio niente, oltre che il viso... gli occhi... la bocca, quella bocca piccola ma invitante. Arrossì anche io: ma a cosa stavo pensando? Scoppiai a ridere, eravamo fermi da più di un quanto d'ora, davanti al cancello del parco. Appena smisi di ridere, rimasi per un po ad assaporare quel momento; guardai i suoi occhi. Erano così belli. Quegli occhi azzurri, pieni di allegria e dolcezza allo stesso tempo. Mi ripresi e gli sorrisi.  Mi stupì anch'io del mio gesto, quando lo presi per il braccio e lo condussi a una panchina li vicino. Mi sedetti, e lo trascinai accanto a me. Mi misi nella mia solita posizione, cioè: le gambe alzate fino al petto, e le braccia che le circondavano. Mi girai verso di lui. Eravamo in silenzio da un bel po. Quel silenzio che odiavo da morire. Era davvero frustrante quella situazione.


POV JAMES:

Camminavo distrattamente sul marciapiede che portava a casa mia, quando vidi una piccola figura, con i capelli rosso fuoco, camminare sul marciapiede opposto- quello destro, per precisare-. Mi avvicinai cauto verso di lei, e subito la riconobbi: era Alice. Senza che se ne accorgesse, le misi un biglietto nella tasca del giubbotto, per poi affiancarla. La squadrai dalla testa ai piedi. Indossava una maglia celeste chiaro, da cui si intravedeva il reggiseno viola, un semplice jeans, e delle scarpe da tennis. Poi, le guardai il viso: era bellissima, doveva ammetterlo. Quella piccola creaturina con i capelli rossi, la  pelle candida e profumata, che somigliava quasi a quella di una bambola di porcellana, mi faceva completamente impazzire. Mesto le sorrisi, e lei fece altrettanto. A scuola non avevo mai l'occasione di stare solo con lei; c'era quando stava in compagnia di Charlotte e io ero solo, e sinceramente non mi andava di disturbarle, e poi, quando i miei "amici"- non so se definirli così- mi chiamavano sempre per stare con loro a parlare di ragazze, lei era da sola.
Ragazze... quell'argomento non mi piaceva affatto. Non mi piaceva una minima ragazza della scuola. Tutte all'apparenza sembravano santarelline, ma alla fine, non lo erano per niente.  Pensando a certe storie raccontante dai miei compagni, mi risvegliai dal mio stato di "trance". Vidi Alice guardarmi con uno sguardo spento. Non batteva minimamente ciglio. Era immobile. Le misi le mani davanti al viso, e inizia a muoverle da destra verso sinistra, in modo da svegliarla, e ci riuscì. Tornò finalmente normale, uscendo - come precedentemente aveva fatto lui- dal suo stato di trance. La vidi arrossire, era così piccola e carina. Di colpo le chiesi se voleva fare un giro con me. Lei- se possibile- divenne dello stesso colore dei suoi capelli. Non rispose alla mia domanda, e io lo presi come un si.
Camminammo per un po, e nessuno dei due accennava a parlare. Era così straziante tutto quel silenzio, così formulai una frase dentro la mia testa, e subito la gettai fuori a parole. "Allora, hai fatto i compiti per lunedì?"
L'avevo detto... ero stato così stupido da dire una cosa del genere. Parlare di scuola, era il nostro argomento, il nostro UNICO argomento da quando ci eravamo conosciuti. Lei scoppiò a ridere, e io arrossì voracemente. Mi diedi mentalmente dello stupido.
All'improvviso la vidi arrossire: ma che cavolo le prendeva adesso? poi, come se non fosse successo niente, riprese a ridere. Oh, quella risata. Mi sarei nutrito solo di quella a vita. Era così bella quando rideva, quella risata genuina, piena di allegria. Quando ritornò seria, i nostri occhi si incatenarono l'un l'altro: quegli occhi color cioccolato erano magnifici, quasi...indescrivibili.
 Sobbalzai quando lei mi prese per il braccio e mi trascinò dentro il parco. Ci sedemmo su una panchina, o per lo più lei mi trascinò su di essa. Alice si accovacciò su se stessa. Dopo di che, silenzio. Non sapevo cosa dire, o cosa fare. Ero bloccato. A scuola avevo la reputazione del "ragazzo più bello", e grazie a questo, tutte le ragazze mi seguivano come dei cagnolini. Si, potevo anche essere bello, ma non sapevo come comportarmi con le ragazze,o almeno, con quelle che non si comportavano come delle sceme. Fu lei a spezzare quel silenzio chiedendomi una cosa che mai mi sarei immaginato: " Hai mai baciato una ragazza?"

Intanto quel ragazzo di qui ancora non conosciamo l'identità, si aggirava "casualmente" per il parco, e "casualmente" aveva assistito a tutto. Con uno sguardo serio e duro, constatò che quello che aveva appena visto, non gli piaceva per niente.

ANGOLO AUTRICE:
Salve ragazzuoli! Intanto ecco a voi un capitolo fresco fresco; come dire, AGGIORNAMENTO NOTTURNO! Bene, qui come vedete ho parlato dei sentimenti dei due personaggi principali. Spero vi piaccia, e se volete, fatemelo sapere, facendo una piccola recensione.

Prima di andare, per voi, ho una piccola sorpresina. Questi sarebbero i nostri personaggi  (fino ad adesso):

Alice:
http://www.kievrus.com.ua/images/actors_photos/k/1235107/large/karen-gillan-1235107-photo-large-3.jpg

Charlotte:
http://24.media.tumblr.com/tumblr_lyo12pHI311qmr4e7o1_1280.jpg

James:
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Spero siano di vostro gradimento, a presto!
Con affetto,
Chocolate_15!
  
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