Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: vale93    25/12/2013    1 recensioni
[...]E sarà come se fra noi non fosse mai esistito niente, come se il mio cuore non si fosse mai infiammato, illuso, spezzato. Sarà come non provare più gelosia quando prenderà Dominique per mano e le chiederà di fare una passeggiata insieme a lui.
Mi allontanerò, per guarire più in fretta, e quando tornerò sarà come essermi fatta il vaccino, o aver preso l'antibiotico. Non verrò più colpita dal fascino del mio migliore amico. Non soffrirò più. Lui sarà semplicemente Scorpius. E io Rose.
La difficoltà nelle relazioni fra maschio e femmina è una: non saper mai fino a che punto si può arrivare
senza oltrepassare il confine fra amicizia
e l'amore.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
8
Quella sera la Tana attendeva trepidante l'arrivo del ragazzo che, dopo litigi e incomprensioni varie, era finalmente diventato il futuro marito di Victoire Weasley. Teddy.
L'intera famiglia era riunita nel salotto, una tazza di the francese in mano, gli occhi puntati sulla porta. Rose si era costretta a scendere per non destare sospetti, ma in realtà avrebbe voluto passare il resto dei suoi giorni chiusa in camera, senza farsi più vedere.
Quando li aveva raggiunti, aveva sentito gli occhi di Scorpius su di sè, ma li aveva evitati. Non voleva vederli. Non voleva leggerci dentro tutto il rammarico che lui provava, non voleva sentirsi dire 'mi dispiace'. Non ne voleva sapere niente, aveva fatto la più grande cazzata della sua vita e bastava già lei a dirselo.
Scorpius sbirciò in sua direzione di nascosto.
Era rimasto talmente scioccato dalla rivelazione appena ricevuta che faticava ancora a crederci. Come aveva potuto non accorgersene e perchè non gliel'aveva mai detto? Da quanto tempo poi? Si passò una mano sugli occhi, sospirando. Doveva parlarle al più presto. Prima se ne era andata senza neanche dargli il tempo di dire nulla. Ma lui doveva dire qualcosa. Non poteva semplicemente far finta di niente. Insomma, era la sua migliore amica! Oh... lo era ancora? Scosse la testa, passandosi entrambe le mani dalla fronte alla nuca. Come era potuto succedere? L'aveva forse mai illusa in qualche modo? Ricordò tutte le volte che erano rimasti insieme. Tutte le volte in cui avevano giocato, scherzato.. da quanto andava avanti questa storia? 
All'improvviso un sonoro crack proveniente da fuori la porta li fece sobbalzare. Nonna Molly si precipitò ad aprire, e così, sull'uscio della Tana, apparve Ted Lupin, avvolto in una calda sciarpa rossa e un berretto blu a nascondere i capelli mutevoli e ribelli.
-Teddy, caro!- esclamò Molly abbracciandolo.
Nonno Arthur, zio Harry e zio Ron la imitarono subito dopo, seguiti da zia Ginny, Hermione, Bill e Fleur. Alla fine il ragazzo si guardò attorno e quando posò gli occhi sulla maggiore delle cugine, Victoire, il suo viso si illuminò e corse ad abbracciarla.
-Ehm ehm- disse James a quel punto, beccandosi una gomitata nel fianco da Lily.
-Ciao Ted- lo salutò quest'ultima sorridendo.
-Ciao peste! Al, Jamie, Rose, Dom!-
Teddy si chinò a stritolarli tutti con affetto, non mancando di scompigliare i capelli di James divertito. Quando poi si accorse di Scorpius, in piedi in un angolo della stanza, alzò un sopracciglio bruno, guardandolo con aria interrogativa.
Seguì un breve istante di silenzio, durante il quale Rose sentì quasi l'impulso di presentarlo, come aveva fatto con Dominique. Ma non lo fece. Ci pensò Albus, che prendendolo per un braccio lo trascinò al centro della sala. Rose si alzò dal divano su cui stava seduta e andò in cucina per aiutare la madre e la zia col the.
La serata passò velocemente, Teddy raccontò del lavoro, poi del viaggio che avrebbero voluto fare lui e Victoire a breve. All'ora di cena Rose aiutò ad apparecchiare la tavola.
Scorpius colse un momento in cui era da sola a disporre i piatti e le si avvicinò. Lei se ne accorse, ma quando era ormai troppo tardi.
-Dobbiamo parlare- le sussurrò il ragazzo fermandosi di fianco a lei, poggiando una mano sulla tovaglia colorata.
-Non c'è nulla da dire- rispose lei, e prima che lui avesse il tempo di ribattere si girò e tornò in cucina.
Scorpius la guardò andar via con la fronte aggrottata. Aveva intenzione di evitarlo, quindi?

*

Durante tutta la cena aveva tenuto lo sguardo basso sul piatto. Dopo mangiato si era scusata dicendo di non sentirsi bene ed era corsa a rifugiarsi in camera.
Qualcuno bussò alla porta.
Dopo un lungo istante di silenzio rispose
-Avanti-
Hugo apparve sulla soglia, la fronte stranamente aggrottata. Rose rimase a guardarlo in silenzio avvicinarsi alla finestra alla quale stava affacciata.
-Cos'hai?-
-Cosa dovrei avere?-
-Hai detto che non ti sentivi bene-
-Oh... già-
Se ne era quasi dimenticata. Ormai era come se tutti sapessero del suo malessere interiore, anche se effettivamente non ne aveva parlato con nessuno. Era una strana sensazione, quasi di persecuzione.
-Solo un po' di mal di pancia, mi passerà...-
Sì. Quello passerà.
Hugo la fissò negli occhi, estremamente serio, come Rose non l'aveva mai visto.
-Rose, non è solo il mal di pancia..-
Lei lo guardò apparentemente senza capire.
-Non fingere. L'ho capito che c'è qualcosa che non va. So che, magari... non sono la persona più adatta per... forse preferiresti parlarne a Lily o a Dom... ma se vuoi, lo sai che io ci sono sempre-
Rose lo guardò in silenzio per qualche secondo, stupita. Hugo, il fratellino più piccolo di tre anni, così giovane e già così maturo. Guardò quegli occhi azzurri accesi di preoccupazione, e quella fronte aggrottata. Poi, mossa da un improvviso impulso affettivo, gli buttò le braccia al collo, abbracciandolo come non l'aveva abbracciato mai, stringendolo come se non lo vedesse da un'eternità.
-Oh, Hugo...- sussurrò -Grazie... Ma sul serio, non ho niente. Solo.. solo mal di pancia-
Hugo alzò le braccia e le poggiò sulla schiena della sorella, un po' impacciato, per abbracciarla a sua volta.
-Sicura?-
-Sì-
Hugo annuì. Poi si staccarono. Si guardarono negli occhi, terra e cielo, specchi di una complicità che, a suo tempo, aveva unito anche i loro genitori, ma in modo diverso.
-Grazie- disse ancora, sorridendo con sincerità.
-E di cosa. Vuoi.. vuoi tornare giù?-
Rose esitò per qualche secondo. Hugo la guardava con occhi speranzosi e insieme imbarazzati. Gli occhi di un bambino di tredici anni preoccupato. Sentì il proprio cuore scaldarsi di gratitudine.
Lei e suo fratello non erano mai stati molto uniti. Si volevano bene, certo, ma non si erano mai confidati nulla. Lei non sapeva quasi niente di lui, a parte come andava a scuola e quali giochi gli piacessero fare.
In quel momento però si sentì più vicina a lui che a chiunque altro. Non si sarebbe mai aspettata che venisse a cercarla, che si accorgesse di come stava e venisse a parlarle. In quel momento capì che non le importava più se Scorpius non l'amava, se preferiva Dominique a lei, se il suo primo grande amore era destinato a morire. In quel momento niente le sembrava più importante della felicità di suo fratello e dei suoi cari. Decise per cui che non avrebbe più fatto preoccupare nessuno con il suo malessere, che avrebbe voltato pagina, e che sarebbe stata insieme a tutti gli altri come ogni anno. Non voleva permettersi di rovinare il Natale pure a loro.

-Certo che vengo- rispose infine sorridendogli -E' un sacco di tempo che non facciamo una partita a carte, noi due!-
Hugo sorrise e Rose lo prese per mano, portandolo giù per le scale con una forza d'animo che non pensava di poter trovare ancora.

*

Il mattino seguente fu svegliata da alcuni rumori provenienti dal piano di sotto. Aprì gli occhi piano, per poi richiuderli e riaprirli, abituandosi pian piano alla luce che entrava dalla finestra.
-Svegliati, Rosie. Facciamo l'albero!- esclamò Lily parandosi davanti a lei già bella che vestita.
-Oggi?- biascicò stringendosi nelle coperte.
-E quando? Forza alzati, nonna ha fatto le crêpes-
A quelle parole il volto di Rose si illuminò. Tirando indietro le coperte permise al sole di venire ad accarezzarla mentre si stiracchiava come un gatto. Poi si alzò, prese i vestiti che aveva preparato la sera prima dalla poltrona e aprì la porta.
Fece per uscire e dirigersi in bagno, quando sentì delle voci provenire dal fondo del corridoio. Erano Albus e Scorpius che uscivano dalla loro camera. Trattenne il fiato di colpo e si fermò appena dietro l'anta, in modo da poterli scorgere.
I due ragazzi stavano chiacchierando, percorrendo il corridoio in direzione delle scale. Quando si rese conto che dovevano scendere, e che presto sarebbero passati davanti alla sua stanza, fece velocemente un passo indietro e si richiuse la porta davanti.
Proprio in quel momento Scorpius spostò lo sguardo verso la camera della ragazza e fece appena in tempo a vederla, un attimo prima che sparisse.

Scese le scale assieme a Lily e Dominique; indossava un paio di jeans a sigaretta e una camicetta bianca trasparente, sulle labbra un sorriso che da un po' di tempo non usava più.
-Buongiorno- disse, quando si sedette a tavola assieme ai cugini.
Scorpius, dall'altro lato del tavolo, alzò lo sguardo su di lei, non potendo non notare l'inaspettato buonumore che l'amica ostentava quel giorno.
Forse ci aveva ripensato, e aveva concluso che quello che era successo fra loro non era poi così tragico come sembrava. Forse aveva capito che non era il caso di mandare tutto all'aria, rifiutandosi di risolvere la questione. Forse aveva capito di aver esagerato, e adesso era disposta a prendere tutto per un verso più giusto, meno catastrofico. Comunque stessero le cose, quello gli sembrava il momento adatto per riprovare a parlarle. Forse 'sta volta sarebbe stata più disponibile. Dopotutto, pensò, era comprensibile che la sera prima non avesse voluto affrontare l'argomento, doveva essere ancora sottosopra per la discussione. Mentre ora, a mente fresca, sarebbe stato tutto più semplice.
Eppure per tutta la mattina che seguì non riuscì a trovare un solo minuto di tempo per parlarle. Ogni volta che sembrava potesse essere il momento lei si volatilizzava, impegnandosi a fare qualcosa insieme agli altri, oppure sparendo senza lasciare traccia.
Non ci mise molto a capire che lo faceva apposta.
Più di una volta, quando finalmente erano rimasti da soli, lei sembrava accorgersi delle sue intenzioni, e, fulminea, chiamava qualcuno dei suoi cugini per farsi aiutare o correva lei da loro offrendo il suo aiuto.
E lui rimaneva immobile, con un palmo di naso, senza mai riuscire a fermarla.
All'ora di pranzo, ognuno fremeva di quell'allegra eccitazione che invade tutti durante i preparativi natalizi e che donava alla Tana un'atmosfera di calda familiarità. Rose parlò e scherzò con i parenti come se nulla fosse mai successo, mentre Scorpius non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, estraniato e insieme attirato da quell'insolita allegria che sembrava averla pervasa inaspettatamente. La vide sorridere a Dominique, e ridere per una battuta di James. La vide mangiare, finalmente con lo sguardo tenuto alto dal piatto, e passare del pane a nonno Arthur.
Solo di lui sembrava non accorgersi minimamente, mentre si impegnava con tutte le sue forze a evitare di guardarlo e a ignorare ogni sua occhiata. Solo lui. Lo stava tagliando fuori.
Inaspettatamente qualcuno gli diede una gomitata al braccio, facendogli distogliere lo sguardo da lei. Albus.
-Che c'è?-
-Ma ti sei incantato? Stai tenendo quel cucchiaio alzato da mezz'ora-
Rose spostò per un attimo lo sguardo su di lui, cosa che non aveva mai fatto per tutto il tempo. Scorpius tornò a guardarla e quando si accorse che anche lei lo stava fissando rimase immobile. Rose riportò subito gli occhi altrove, l'espressione vuota. Scorpius allora riabbassò i suoi sul piatto, e riprese a mangiare.

*

-Ragazzi, tutti qui, forza! James, aiutami a spostare questa scatola-
-Lascia fare a noi, mamma- disse zio Ron andando a prendere lo scatolone che nonna Molly aveva davanti ai piedi insieme a Harry.
-Oh, grazie caro. Voi allora cominciate a tirare fuori le palline e le luci e anche le statuine per il presepe-
-Presepe?- ripetè Scorpius aggrottando la fronte.
-E' una tradizione babbana. Onorano la nascita del loro Dio- rispose Lily prendendo fra le mani il Gesù bambino.
-Ah-
Rose tirò fuori una pallina rossa dalla scatola e la lucidò con una pezza.
-Allora, conoscete tutti la procedura. Le palline sotto mettetele a mano, per evitare che si rompano. Quelle sopra sollevatele con la bacchetta-
-Sì, nonna, lo sappiamo- disse Albus pescando una pallina argentata dalla scatola.
Rose intanto aveva agganciato la propria a uno dei rametti dell'abete e si mise a cercarne un'altra che potesse starci bene accanto. Ne scelse una giallo oro e la portò dove aveva infilato quella rossa, sistemandola poco più a destra.
-Questa accoppiata mi ricorda qualcosa- disse una voce dietro di lei. Rose trasalì.
-Questo è il nostro albero, non il tuo- rispose poi voltandosi e andando a prendere qualche altra decorazione.
Scorpius la guardò andar via in silenzio, segretamente ferito dal tono della risposta.
Intanto nello stereo poggiato sul pavimento Lily aveva inserito un CD natalizio, che diffuse un allegro jingle bells per la stanza. James e Albus cominciarono a zompettare stupidamente imitando la camminata degli elfi.
-James, Al, smettetela, perchè dovete prenderli in giro?!- li rimproverò Hermione, che quando si parlava di elfi diventata subito ipersensibile.
Loro scoppiarono a ridere e tornarono ad addobbare l'albero coi cugini.
-Che dolci volete quest'anno, bimbi? Ho qui la ricetta per la torta natalizia, ma per cambiare potremmo-
-La torta la torta!- esclamò Lily senza pensarci troppo.
-No, i dolci di castagne!- la seguì Albus.
-E il ciambellone al cioccolato!- aggiunse Hugo, che in quanto a dolci non ci andava mai troppo leggero.
-Ah, passerò anche questo Natale chiusa in cucina- sospirò Molly con rassegnazione.
-Tranquilla nonna, ti aiuteremo noi- rise Lily avvicinandosi al libro di cucina aperto sul tavolo.
-Ha ragione, ti daremo una mano- aggiunse Rose seguendola.
-Oh, grazie care. Mi sareste davvero utili. Allora finiamo con questi addobbi il prima possibile, entro giovedì noi tre signorinelle ci metteremo all'opera-
Dopo aver dato una rapida sbirciata alle ricette Rose tornò ad occuparsi dell'albero, mentre Lily, Vic e Teddy pensavano al presepe.
Quando tutta la parte inferiore fu decorata, si ricorse alla magia per sistemare le palline in cima. Da quel momento tutt'intorno all'abete vi fu un volteggiare e un tintinnare di palline colorate che si incrociavano, si alzavano, si abbassavano e si sistemavano un po' a caso un po' in ordine sui rami verdi dell'albero. Rose prese una pallina blu notte dalla scatola, ormai svuotata quasi del tutto, e pronunciò l'incantesimo.
-Wingardium Leviosa-
Essa si sollevò istantaneamente dal palmo della sua mano e lievitò davanti ai suoi occhi dorati. Alzò il braccio, e con un movimento leggero del polso la trasportò fino a uno degli ultimi rametti, quelli più in alto di tutti. Non fu facile issarla, perchè da laggiù la vista non poteva essere precisa e Rose aveva paura di farla cadere.
In quel momento Scorpius si avvicinò sbucando da un muro alla sua destra e lei provò istintivamente l'impulso di schizzare via quando si ricordò di non potersi muovere.
-Bisogno di aiuto?- chiese il ragazzo guardando prima lei, poi la pallina che teneva sollevata.
-No, ce la faccio da sola- rispose tentando nuovamente di agganciare il cappio al rametto. Impresa fallita.
-Dai, fatti dare una mano- insistette di nuovo, e lei, prima che potesse controbbattere, se lo ritrovò dietro, a un passo di distanza. Scorpius alzò il braccio e poggiò la mano su quella della ragazza, che sussultò.
-C-che fai?- chiese cercando di non muoversi.
Lui non rispose. -Devi tenere alta la concentrazione- disse a un centimetro dal suo orecchio, sporgendosi sopra alla spalla.
Rose sentì il cuore fermarsi. Scorpius spostò piano la mano più a destra, tenendo ben salda quella di Rose. Lei, dal canto suo, non riuscì a capire nulla di quello che stava facendo. L'unica cosa che sentiva era il contatto del corpo del ragazzo dietro di sè e il suo respiro sul collo.
-Ecco- disse lui, abbassando la mano della rossa.
Lei alzò gli occhi in alto e vide la sua pallina blu notte finalmente issata su uno dei rami più alti. Poi spostò leggermente la testa di lato, per guardarlo con la coda dell'occhio. Lui ricambiò lo sguardo, rimanendo nella stessa posizione. Rose deglutì.
-Puoi lasciarmi adesso-
Scorpius indugiò ancora un po'. Poi lasciò la presa, abbassando la mano. Rose si scostò, allontanandosi da lui frettolosamente.
Rimasero a guardarsi in silenzio. Rose poteva chiaramente sentire il proprio cuore correre velocemente nel petto, come non lo faceva ormai da giorni. Da quanto non erano più stati così vicini? Tanto. Da quel pomeriggio in cui lui le si era sdraiato a fianco, ed erano ancora amici. Tanto. Ma tutto quel tempo, le vicende in mezzo, trascorse da quel giorno a quel momento, sembrarono svanire, come se non fossero mai esistiti. Nei battiti del suo cuore risentì le stesse ondate di agitazione, calore e turbamento che aveva sentito prima di quel lungo distacco. Bastava così poco a distruggere tutto quello che si era detta e imposta?
-Potevo farcela anche da sola- riuscì a dire soltanto.
Scorpius la guardò in silenzio. Lei si voltò e se ne andò, sparendo oltre le figure dei cugini e dei parenti, dietro al volo disordinato delle decorazioni natalizie.





Buonasera e buone feste a tutte :)
Spero abbiate passato un buon Natale, pieno di regali allegria e tante cose da mangiare *-*
Per rimediare alla tristezza che aspetta sempre dietro l'angolo la sera del 25 vi posto questo capitolo in totale Christman style, per non lasciarvi senza un po' di magia :)
Passerò le vacanze a Roma, quindi continuerò a postare regolarmente un capitolo al giorno. Alle ragazze che partiranno o sono già partite auguro di divertirsi anche per me!
Un bacio a tutte, bimbe <3
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: vale93