Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: SilviaDG    07/01/2014    6 recensioni
SIGNORI E SIGNORE, RAGAZZI E RAGAZZE, ECCO A VOI GLI HUNGER GAMES FRA SHADOWHUNTERS E NASCOSTI!
[...]Clarissa Fray- Imogen pronuncia con enfasi il mio nome,sento una stretta al cuore.
Alzo la testa e vedo e vedo tutti gli sguardi rivolti verso di me.
Mi faccio coraggio e guardo Simon,gli rivolgo un sorriso forzato,forse sarà uno degli ultimi che vedrà sulle mie labbra,andrò nell'arena. [...]
[...] Ho imparato che l'amore- stacca lo sguardo- è difficile, ma meraviglioso, perfetto, fa dimenticare tutti i problemi, illumina la notte, ecco. Senza stelle non c'è amore, senza amore non ci sono stelle.[...]
~ Dal testo~
[AU-Shadowhunters/ Hunger Games]
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Clarissa, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sento il tonfo della porta di casa che sbatte alle mie spalle e ho la certezza della sua chiusura,ormai l'ora tanto aspettata e temuta si avvicina.
-Clary possiamo andare?-la voce dolce e familiare di Luke risuona nella mia mente.
Mi blocco,no,non possiamo andare. 
Non sono pronta,sto male,mi sento scombussolata,ho una paura infinta e...
-Clary?-mia madre mi richiama,in attesa della mia risposta.
-Ho...-cerco di inventare una scusa valida-ho sbagliato a prendere il coprispalle-
Prendo le chiavi e comincio a riaprire la porta- ci sta meglio quello argentato su questo vestito blu vero mamma?-chiedo,senza dare il tempo per rispondere-Allora io vado un attimo e torno,voi potete incamminarvi nel frattempo.
Vedo mia madre sorridere e cominciare ad allontanarsi ma appena giro completamente per entrare in casa sento una mano possente e calda sulle mie spalle.
-Clary,è tutto ok?-non mi volto,rimango ferma sulla soglia e muovo timidamente la testa dal basso verso l'alto. 
-Bene, però fai in fretta,non vuoi mica che dei pacificatori arrivino a casa tua armati e ti trovino con due coprispalle in mano,mentre scegli il più adatto?!-percepisco un briciolo di sarcasmo nella voce di Luke e sorrido sotto i baffi però so che se non mi presentassi arriverebbero davvero i pacificatori. 
-Allora vado,a dopo.-si congeda e va via,sento che si allontana ed entro in casa.
Lancio il mazzo di chiavi a terra, appoggio le spalle alla porta e scivolo verso il basso fino a ritrovarmi seduta sul pavimento,con la testa fra la ginocchia,rannicchiata,come per nascondermi da tutto e da tutti.
Guardo il mio vestito blu notte,lo stesso colore del cielo del mio quadro,vedo le rifiniture in pizzo, la gonna bombata e sotto le ballerine bianche nuove,mi sento stupida con indosso quegli abiti.
Desidererei correre nella mia camera e mettere una tuta comoda e confortevole,vorrei togliermi di dosso questa maschera da barbie,da perfettina sorridente che prende il tè e gioca a farsi bella con le amiche,noncurate di ciò che accade al di fuori della sala giochi.
Io non ero,non sono e non diventerò mai così e Luke lo sa bene.
A volte mi capisce lui più di mia madre,lo so che non ha creduto dal primo momento alla storia del coprispalle, non sono il tipo di ragazza che rimane ore ed ore davanti allo specchio a truccarsi,acconciarsi e a chiedersi se il colore rosso sta meglio del verde o del blu.
Certamente, come ogni normale ragazza, alcune volte rifletto sul mio aspetto esteriore,mi chiedo se qualche ragazzo vendomi potrebbe pensare che sono carina o bella o stupenda...ma non mi ci fermo più di tanto.
Sento il cuore,qualche minuto fa in taticardia,che comincia a placarsi.
Mi alzo,aggiusto il vestito e respiro,non posso rimanere qui all'infinito e Luke me lo ha ricordato...
Prendo le chiavi,esco fuori e questa volta ci rimango.
 
 
 
 
La piazza è stracolma di visi sconvolti e impauriti,di ragazzi poco cresciuti che stanno ancora appiccicati alla gonna della madre e di altri troppo adulti che salutano appena con uno sguardo i genitori.
Io faccio parte della categoria dei ragazzi troppo cresciuti...non ho la forza di andare da mia madre e da Luke per salutare,sarebbe come un atto di scoraggianento,come se sapessi già di dover andare dentro l'arena a morire.
E poi se ci andassi non mi staccherei mai più dalle braccia muscolose di Luke e dall'abbraccio amorevole di mia madre, mi perderei in quegli istanti di falsa felicità come un bambino si perde in una città sconosciuta.
O forse no,forse se ci andassi sarebbe un saluto freddo e senza emozioni,sentirei solo la paura incombere su di me come un enorme grattacielo grigio che non mi fa guardare oltre quei mattoni e quella malta,che mi tiene lontano dall'amore e dell'affetto dei miei genitori. Perché in fondo,anche se mia madre e Luke non stanno insieme lui è come un padre per me,è da quando sono piccola che mi tratta come se fossi sua figlia . 
E poi mio padre non l'ho mai conosciuto. 
Una volta chiamarlo con solo con il suo nome mi sembrava poco carino e avevo paura di chiamarlo papà...magari mamma si sarebbe arrabbiata e lui sarebbe rimasto spaesato quindi decisi di chiamarlo "zio Luke" pensando nella mia mente "papà".
 Poi lui mi chiese di smetterla,così da un pò di tempo lo chiamo semplicemente Luke, ma non mi sa di distaccato come una volta,ora il suo nome mi piace,pronunciarlo è piacevole e ascoltarlo è come udire una dolce melodia.
Preferisco non scoprire quale delle due opzioni si avvererá,rimango al mio posto,ad aspettare di essere estratta,avrò più tardi l'occasione di salutare mamma e Luke.
Ormai so per certo che sarò estratta, me lo sento dentro, percepisco una dolorosa sensazione mai provata dentro di me,che gli altri anni non esisteva.
Cerco di essere positiva,di pensare che all'estrazione partecipa tutto il distretto 12,che io sono solo una su un milione... ma non ci riesco,la paura,per me,è più forte di qualsiasi altro sentimento.
Mi rendo conto che devo agire solo accettandolo,non devo respingere il destino,è inutile.
Mi giro un'ultima volta per guardare i miei,almeno questo non mi farà male,ma mi accorgo di non poter più cercarli,mi trovo fra gli altri ragazzi,siamo già riuniti,tutti in attesa del l'estrazione che deciderà la morte di due nostri coetanei,perchè la situazione più probabile in cui puoi trovarti nell'arena è morire.
Intorno a me si raccolgono sempre più capi scuri che mi ostruiscono la vista e mi permettono di vedere solo dei visi tristi e provati.
Guardo il ragazzo che è accanto a me,è parecchio carino,naturalmente magro,ma leggermente muscoloso,con degli occhi grigi ,dei capelli corti,lisci e mori ,una carnagione olivastra tipica del Giacimento e un unico fascino naturale.
Il suo volto,però,nonostante sia giovane,è segnato dalla stanchezza e ha l'aspetto di quello di un uomo che ha lavorato per tutta la vita.
Lo fisso,non riesco a staccare lo sguardo,ho circa la sua età eppure,se non fosse per la paura dovuta agli Hunter Games sarei serena,invece lui no.
Ricordo di averlo visto qualche volta,mentre portava della selvaggina in città,va a caccia oltre la recinsione per sfamare la sua famiglia,infrange la legge per sopravvivere,sopravvive infrangendo la legge.
Fa parte di una di quelle famiglie povere e numerose che devono coinvolgere anche i figli nei lavori,è il più grande,se non mi sbaglio,cerca di prendersi cura lui di tutti.
Immagino di averlo accanto durante gli Hunger Games, sarebbe un avversario da temere,sa cacciare,potrebbe uccidermi lui.
Vedo che si volta ma non ho la forza di rivolgere lo sguardo altrove,chiudo gli occhi,mi aspetto una risposta acida del genere "cosa guardi ragazzina" invece sento la frase che non mi sarei mai aspettata. 
-Anche tu lo senti?-apro gli occhi,provo a ribattere ma è come se non avessi voce.-Forse lo sentiamo tutti,forse tutti sentono il peso delle morte su di loro come noi due.
Abbasso lo sgaurdo e trattengo l lacrime.
-Per ognuno è diverso-continua-ognuno crede di essere il più sfortunato e che nessun altro si senta come lui-si ferma-ma qualcuno dovrà essere estratto e allora il ragazzo in questione si dirà che lo sapeva e andrà a testa alta contro la morte,forse per questo in questi anni nessun tributo ha mai pianto,tutti pensavano di saperlo.
Mi soffermo a riflettere sulle sue parole,forse ha ragione ma questo non mi toglie quel grosso peso di sopra,è ancora lì e credo che ci resterà. 
Alzo lo sguardo per guardare il ragazzo ma non c'è più, al posto suo vedo il solito palco basso, eretto di fronte al Palazzo di giustizia per l'occasione,prima nascosto dalla sua figura.
Su di esso sono posizionate due grandi bocce trasparenti,una contenente i nomi maschili e l'altra i nomi femminili,riesco a vedere ogni singolo biglietto,bianco,piegato alla perfezione,uguale a tutti gli altri.
Eppure quei pezzi di carta tutti identici decideranno la sorte di due fanciulli,scriveranno il loro distino.
Mi viene difficile credere che quei piccoli fogli influiscano sul mio destino più di me e di ogni altra persona che conosco ma è così. 
Imogen Herondale, con la sua aria tedesca e affatto carina sta in piedi sul palchetto,si avvicina lentamente alla prima boccia,quelle della ragazze e la studia,scrutando con attenzione prima essa poi noi,poveri e sventurati,perchè non ci sono altri aggettivi che ci descrivono meglio di questi.
Non so perché abbiano scelto proprio lei,solitamente gli accompagnatori e le accompagnatrici sono prodotti sorridenti realizzati da Capitol City, che indossano vestiti bizzarri e parrucche stragavanti,lei no.
Ha un "semplice" vestito verde smeraldo che non si addice alla sua personalità e alla sua età, sicuramente gli stilisti avrebbero immaginato su quell'abito sul corpo formoso di una giovane donna alla moda,dal sorriso smagliante, gli occhi penetranti e l'aria frizzante e accattivante. 
Invece quel tessuto di alta moda lo indossa con poca grazia e con molto odio tipico di una signora di "mezza età",dal volto impenetrabile, che non esprime emozioni e sentimenti. 
In effetti non è così strano che abbiano scelto lei,siamo nel distretto 12,l'ultimo e non calcolato distretto.
Vedo il sindaco,qualche minuto fa seduto su una sedia alzarsi,salire sulla pedana,aggiustare l'abito viola dalle fantasie gialle e schiarsi la voce.
Comincia a parlare come ogni anno della rivolta che ha tolto pace e serenità a Panem che prima appariva come una nazione forte,unita e pacifica.
Narra di come i ribelli abbiano agito senza pensare,rovinando un'intera nazione,elogia gli Hunter Games, la giusta punizione per aver solo pensato di poter essere liberi ed indipendenti.
Viene il tempo di elencare i vincitori delle passate e lontane edizioni dei giochi,la lista è breve,solo 2,uno è rimasto in vita: Tessa Gray.
È una ragazza,eppure ha vinto molti anni fa,più di 40... non capisco. 
Sembra della mia età però è parecchio più alta di me,ha dei lunghi e mossi capelli castani, il suo viso è giovane,ne sono sicura.
Aguzzo la vista e vedo meglio il suo volto,appare più giovanile e fine di prima,è identica tutti gli anni passati,penso sempre di sentire male l'anno in cui ha partecipato ai giochi ma questa volta sono sicura, vinse 40 anni fa... 
-Bene,la parola a te Imogen-il sindaco dà una pacca sulla spalla a quella signora dall'aria arrabbiata,che risponde ricevendo uno sguardo truce,quasi assassino e prendendo il microfono.
Non parla per molto,si limita a recitare un discorso,utilizzando sempre lo stesso monotono tono di voce,esprimendo la sua "indescrivibile felicità",la sua "immensa gioia",il suo "infinito onore"... Poi smette di discutere,posando il microfono e facendosi largo lungo la pedana.
Mi rendo conto che questi,forse, sono gli ultimi momenti che trascorrerò in questo distretto, che non rivedrò più Simon,mia madre Luke, che non potrò più dipingere,che non mi sveglierò più nella mia camera.
Forse non sentirò più l'odore familiare del pane appena sfornato,delle erbe selvagge, della pittura, del bucato appena lavato...
Forse morirò. 
Vedo quella figura affatto giovanile che si posiziona davanti alla boccia,infila il braccio e comincia a mescolare,più di una volta prende un pezzo di carta ma,indecisa,lo fa ricadere fra la massa e ne pesca un altro.
Finalmente estrae quello giusto,vedo il suo volto diventare teso e deciso.
Imogen Herondale prende il foglio con il nome della ragazza che parteciperà agli Hunter Games e lo apre.
Chiudo gli occhi e comincio a respirare a fatica,sento le lacrime scendere lungo il mio viso e comincio a rabbrividire. 
Mi mordo le labbra carnose e sento il sangue sgorgare da esse,abbasso il capo e riapro gli occhi,guardo i miei piedi,le scarpe che ho appena rovinato,strofinandole una con l'altra senza rendermene conto.
-Clarissa Fray- Imogen pronuncia con enfasi il mio nome,sento una stretta al cuore.
Alzo la testa e vedo e vedo tutti gli sguardi rivolti verso di me.
Mi faccio coraggio e guardo Simon,gli rivolgo un sorriso forzato,forse sarà uno degli ultimi che vedrà sulle mie labbra,andrò nell'arena.
-Bene! Una meravigliosa ragazza. Sono sicura che ci difenderà splendidamente! -Imogen mi rivolge uno sguardo,quasi triste,come se sapesse quello che sto provando in questo momento. 
-Andiamo avanti. -si dirige verso l'altra boccia e infila il braccio anche dentro questa.
Questa volta è decisa,il primo biglietto è quello giusto.
Mentre cerco con gli occhi Simon intravedo il ragazzo che ho incontrato poco prima dell'inizio della mietitura, mi guarda dritta negli occhi e scuote la testa,forse si sta maledicendo per avermi fatto credere che non sarei stata estratta.
-Meliorn-mi soffermo sul nome e non sento il cognome del ragazzo.
Vedo una figura avanzare a testa alta e posizionarsi accanto a me.
Mi sorride e schiaccia l'occhio,sento un'ondata di calore attraversarmi,spero che non si sia capito,spero che chi guarda attraverso quelle odiose telecamere non mi abbia letto dentro.
Mi sento ancora strana,"felice"...quei piccoli gesti mi hanno rapita,portata in un mondo diverso,di soli divertimenti,scherzi e svaghi.
Mi hanno rapita così tanto che non mi rendo conto di quello che mi sta succendo,di ciò che dovrò affrontare,non capisco dove mi trovo, non so se mi sono mossa o sono rimasta ferma,so solo che non ho mai visto niente di più fatato di quel sorriso.
 
 
 
ANGOLO ROTONDO:
Eccoci qui :D.
Per la verità non sono molto convinta di questo capitolo... avrei voluto mettere più descrizione,atmosfera e mi sembra un pò noioso >.> ma non potevo tagliarlo >.> kiakkiera mi ha costretta.
Era ovviamente ovvio ma dovevamo scriverlo.
Come sempre vi invitiamo a recensire e ad esprimere le vostre opinioni pisitive,negative,perplesse o odiose che siano :"D
Grazie mille per la considerazione e per i commenti della volta scorsa che ci hanno ridotte in lacrime :") 
A presto... spero :)
Uhh dimenticavamo!
Un ringraziamento speciale alla nostra amica Martina(tini fray),consulente addetta al computer ahahah :D
~Silvia e Kiakkiera~
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: SilviaDG