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Autore: Marty Evans    11/01/2014    6 recensioni
Dimenticate tutto quello che sapete di Doctor Who dal episodio 5x01.
Cosa sarebbe successo se per Amy Rory fosse stato solo un ricordo della sua vecchia vita a Leadworth? Cosa sarebbe successo se il Dottore avesse scoperto che durante il processo di rigenerazione, un anima umana si era infilata dentro di lui e abitava il suo corpo? Chi è quest’anima? Perché ha scelto proprio il corpo del Dottore? Perché pare che quest’anima sia connessa e legata ad Amy, al suo destino, al suo misterioso passato e ai suoi terribili incubi? Cosa rappresenta il ciondolo che Amy ha al collo fin da bambina? Come mai Amy e il Dottore iniziano a provare una forte attrazione l'uno verso l'altra?
Una mia rivisitazione della 5 stagione. Questa storia è uno Spin-off della mia serie su Lily Evans e i Malandrini. Cosa lega questi universi completamente diversi?
Eleven/Amy
Crossover:Harry Potter/Doctor Who
Leggete e per favore recensite!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amy Pond, Doctor - 11
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16
Ricordi, Sogni e Scherzi

NDA Ciao! E Buon anno in ritardo! Funalmente  agiorno! Avete visto lo speciale? Io si e ho pianto! Non riesco a credere che sia morto. Eleventh morto. il mio Dottore preferito morto. Dio mio è morto. Quando  ho letto a  Agosto che Matt Smith se ne sarebbe andato  da Doctor Who pensavo a uno scherzo. Non ci potevo credere.  E invece no! Se n'è andato e in modo molto tragico. in confronto The Angels Take Manhattan e Domesday non mi hanno fatto  piangere come  quest'ultimo speciale. Il mio Eleventh... Non posso credere  che  non lo vedrò più sistemarsi   il cravattino e dire "The Bowties are cool!"  in altre parole  . sono ancora in luttto e non mi sono ancora ripresa!  Vorrei ascrivere tante altre cose ma non credo  di riuscire. devo dirvi però che il capitolo  è stato un po' un parto perché  non riuscivo a scrivere il POV di Eleven  siccome  me lo immaginavon e mi deprimevo. ma finalmente ce l'ho fatta! Perciò scusatemi se il POV dell Dottore non sarà dei migliori.  inoltre  ho segnato alcune parole con l'asterisco. e prima delle mie  note in fondo  c'è la spiegazione su queste parole sia per i non Whovian  che per i non potteriani.  ah si  visto che  sono depressa Per Elevnrth  prila  di  ogni capitolo ci sarà una piccola frase  del Dottore o di un suo compagno di viaggio.  La frase  di oggi  è quella dello speciale che mi ha fatta sciogliere.  I ribngraziamenti li faccio alla fine e devo chiedervi ancora una cosa  in fondo.vi lascio al capitolo

«Raggedy Man.... Goodnight»

(Amy al Dottore in "The Time Of The Doctor")


POV James

 Mi stavo divertendo da pazzi. Era la cosa più divertente che avevo fatto negli ultimi 30 anni. Davvero. E poi fare uno scherzo a quella specie di Mocciosus era qualcosa  di insolito e di eccitante. Ma iniziamo dal inizio altrimenti non capirete niente. Allora siccome volevo lasciare i due piccioncini (Ehi noi abbiamo dei nomi Nd Doctor e Amy in coro) va bene va bene  Amy e il Dottore in pace visto che sapevo,  o meglio intuivo, quel che sarebbe successo. Non è poi  difficile visto che fino a prova contraria sono in grado di leggere  nella mente di quel magnanimo Signore del Tempo. Quindi seppi che lui e Amy si erano baciati nel momento esatto in cui successe. Volete sapere cosa ho provato? Sollievo gioia e rabbia. Insieme.   Sollievo perché finalmente quei due si erano baciati e senza il mio aiuto. Pensavo non l’avrebbero mai fatto. Gioia perché conoscevo meglio di chiunque altro Amy e il Dottore. Gli avevo già incontrati e sapevo  a cosa erano destinati.  Ero felice per loro. E rabbia perché io non avrei mai più potuto avere  un opportunità simile. Rabbia perché non avrei mai più avuto la possibilità di riavere indietro Lily. Si, perché sapevo che, se anche si fosse ricordata di me, lei aveva qualcun altro nel suo cuore. Sarei stato per lei un caro amico ma niente più di questo. Un ricordo  felice di una vita passata. E sapevo che con quel bacio non si poteva più tornare indietro. Lei e il Dottore avevano preso una  strada.  Non potevano ignorarla. Stavano compiendo una scelta che avrebbe cambiato radicalmente le loro vite. Una scelta che avrebbe  cambiato il corso del universo. Una scelta che  avrebbe portato con sé Amore e Morte. Dolore e Felicità. Ma era questa, la vita accanto al Dottore. La vita con lui ti regalava le più grandi meraviglie e le più grandi perdite. Queste erano le prerogative per una vita con al fianco il Dottore. Gioie e sacrifici andavano di pari passo. Ma, sto divagando. Dicevo per distrarmi  e non aver sotto gli occhi quello che stava accadendo in camera di Amelia decisi di divertirmi un po’ con il suo ormai ex fidanzato. Vale a dire Piton 2 alla riscossa.  Ero andato a trovarlo, era insieme ai suoi insulsi amichetti in un bar a Gloster. Okay, si, lo so, non avrei dovuto farlo ma mi annoiavo! Per prima cosa: decisi di far passare Rory per uno un po’ brillo. Feci in modo di mostrarmi solo a lui e a lui solo.

«Guardate là» disse infatti Rory ai suoi amici. Io naturalmente sparii subito.  Per riapparire appena  quelli si voltavano  nella direzione  in cui poco prime ero io. Era divertente vedere le facce degli amici di Rory e sentirlo giurare e spergiurare che non era ubriaco! Mancava solo un po’ di magia per ravvivare la situazione. Mi concentrai, sulla torta  alla panna montata che era sul tavolo accanto agli amici di Rory. E che aveva la scritta “felice matrimonio” al cioccolato. Pensai che  Remus certamente avrebbe detto che era uno spreco rovesciare quel cioccolato.  Sorrisi. Se c’era una cosa che potevo affermare con certezza del buon  Remus Lupin, era che, per il cioccolato aveva un vero e proprio amore. Avrebbe protetto  il  cioccolato con tutte le sue forze. Chissà come se la passava il vecchio Moony*. E poi la consapevolezza fu come una stilettata al cuore ricordai. Quello era il primo scherzo che facevo senza di loro. La prima  malandrinata senza i miei amici. Fu come se il mio cuore si rompesse.  Ma il mio cuore non era già morto 30 anni fa? Allora perché sentivo un dolore lancinante nel petto? Il divertimento svanii dal mio viso mentre guardavo gli amici  di quel idiota burlarsi di lui. E un altra coltellata mi colpii.  Lui almeno ce gli ha ancora degli amici. Mi disse una vocina malevola.  Si ma tu hai il Dottore. Mi rincuorò un altra. il Dottore? Pensai. Lui che non ricorda nemmeno di avermi conosciuto, perché nella sua linea temporale non è ancora avvenuto il nostro incontro. Lui?

Chi altri hai James a parte lui? Mi disse la vocina malevola. Nessuno risposi. Ed era vero. Per la seconda  volta in vita mia mi sentii solo. Sentii freddo sulle guance.  Mi portai una mano  al viso e catturai un piccolo cristallo di ghiaccio  simile a una lacrima. No, quella era una lacrima. Una lacrima di ghiaccio. Una delle poche cose che riuscivo ancora a fare era piangere. Un altra lacrima gelata raggiunse la prima . le scacciai con un gesto rabbioso della mano. Io ero James Charlus Potter. James Charlus Potter non piangeva. Mai.   Ero un Potter .  Piangere è uguale ad essere  deboli. No, non avrei pianto. E poi se avessi pianto acqua salata sarebbe stato ancora, ancora,  gradito. Ma quelle speudo lacrime di ghiaccio non facevano altro che ricordarmi  che ero morto. Chissà se Padfoot* e B* erano riusciti ad  allevare Harry.  Di certo con loro al fianco non avrebbe sentito la mancanza mia  e di Lily. Pensai  che se avessi fatto quello scherzo con i malandrini   Padfoot  mi avrebbe di certo incitato e poi avrebbe riso insieme a me  con quella sua risata simile a un latrato. E senza nemmeno accorgermene,  come in uno strano senso di dejà-vu, in cui Sirius mi incitava  con un vai James! Peter ridacchiava. Mossi la mia bacchetta  con un movimento fluido del polso e pronunciai il primo incantesimo che avevo imparato a  Hogwarts «Wingardium Leviosa!» dissi puntando la bacchetta sulla torta. La torta si alzò lentamente dal piatto e seguì la direzione che la mia bacchetta indicava. Appena abbassai la mia bacchetta la torta riprese il senso di gravità e  si schiantò sulla testa bionda di Rory Williams .

Ancora  in quella specie di trance sentii, Sir  e Wrontail* ridere  come  se fossero accanto a me.  E sentii Remus borbottare I soliti idioti” . Ma mancava qualcuno.  ne ero certo. Un immagine  prese forma nella mia mente. Una ragazza dai lunghi e ribelli boccoli rossi e dagli incredibili occhi verde tornalina. Bianca. Mi sembrava di sentirla dire un secco “ Remus ha Ragione! Come potete essere così idioti!” Ma c’era ancora qualcuno che stavo dimenticando. Come avevo potuto dimenticare lei, dopo tutto quello che aveva fatto? Era come se la mia mente  l’avesse rimossa. O per meglio dire, era come se la mia mente avesse messo un velo su tutti i momenti che riguardavano la vita della mia migliore  amica. La sua famiglia, le cose che aveva fatto. Era  come se dopo la mia morte il suo ricordo fosse andato perduto. Ma finalmente  avevo ritrovato il ricordo di Clara Stark*. Clara. Come diavolo avevo fatto a  dimenticarmene!?. Era una persona così dolce e gentile e aveva fatto così tanto per  noi malandrini. Inoltre era mia amica d’infanzia! Cavolo ci avevo giocato a nascondino e mi ero completamente dimenticato della sua esistenza! Inoltre,  Clara, aveva sempre fatto parte dei Malandrini. Era stata una delle migliori amiche di Lily e non l’aveva mai giudicata per il suo stato di sangue.  Pur essendo alta 1.57 era forte e combattiva. Ed era coraggiosa oltre ogni immaginazione.. Si era battuta contro i Serpeverde per difendere Lily . Si era battuta contro il razzismo  magico andando contro le convenzioni  sociali, che imponevano, che una Purosangue* come lei  non potesse essere amica di Sanguesporco* e Mezzosangue* . Per questo come  me e  Sirius si era guadagnata il sopranome di  “Traditrice del suo sangue”*  Ma Clara aveva fatto molto di più, si era quasi fatta uccidere per difendere una sua amica da Piton e la sua banda di neo Mangiamorte. Era stata lei ad avere l’idea  di organizzare una  “resistenza” al interno di Hogwarts non appena si era resa conto che la guerra Magica stava  imperversando anche a Hogwarts. Era stata lei  a convincerci ad entrare nel Ordine. Come avevo potuto dimenticarmi quel suo sorriso furbetto? Quegli occhi color caramello e quei capelli lisci castano scuro?  E poi me ne resi conto. Io l’avevo rivista. Lei era a Londra con l’altra ragazza dai capelli rossi. Lei e la ragazza dai capelli scuri, in abito vittoriano erano identiche. Avevano la stessa  voce. Ma questo non era possibile! Insomma  come potevano essere la stessa persona, se la mia Clara era scomparsa nel 1978?!  Stavo appunto rimuginando su questo, quando sentii il rumore che preannunciava l’arrivo del TARDIS.

(contemporaneamente sul TARDIS)

POV Dottore

  Io e Amelia   eravamo appena partiti. Stavamo cercando James . da quanto avevo visto era in un piccolo bar a Gloster. Il problema era che il TARDIS non voleva atterrare. Non ne capivo il  motivo.  Perché anche la mia dolce  Sexy  non voleva atterrare?  Mossi qualche  leva  ma Sexy era molto restia. Non si mosse.

 «Andiamo Tesoro! Non puoi fare così! Cosa c’è che non va?» chiesi preoccupato alla mia TARDIS  I pilastri di cristallo   al interno della consolle continuavano  a muoversi. Ma  la mia TARDIS proprio non voleva  farlo.

«Eddai   Vecchia  Ragazza non puoi farmi questo !» protestai

«Scusa  con  chi stai parlando?»  chiese Amy. Non mi ero accorto che  fosse li. La voce proveniva   dal alto. Alzai gli occhi. Amy apparve in tutto il suo splendore. Era appoggiata  al corrimano delle scale e mi guardava.

Incrociai i suoi  occhi verdi e  abbassai  lo sguardo. Tornai al mio lavoro. Non avevamo più parlato da quando  eravamo  tornati sul TARDIS .

«Con lei»  le risposi. Girai una manopola.  Sentii i rumori dei tacchi degli stivali di Amy  sulle scale.

«Lei chi?» mi chiese Amy.

«Lei!» dissi in modo spazientito . Feci un gesto ampio indicando tutta la stanza.  I tacchi degli stivali ticchettarono  sul pavimento di vetro, poi si fermarono.

« Mi stai dicendo che prima parlavi con la tua cabina?»

Amy mi guardò stranita.  La guardai  di rimando e alzai  le spalle con noncuranza come a dire  “Che c’è di strano?”

«Ti rendi conto che stai parlando  con una Cabina?» mi chiese incredula.

«Ehi non offenderla!»  le dissi offeso. Amelia rise e mi scompigliò i capelli. Aprii la  bocca stupito. Nessuno mi scompigliava i capelli.  Nessuno si prendeva questa libertà. Però era strano e piacevole.

Le sue mani nei capelli erano inaspettate quanto lo era stato il bacio di mezz’ora prima.  Era qualcosa di nuovo per me.  Non pensavo di essere così disperato da.. beh  cercare ancora l’amore. Dopo il disastro con Rose, dopo  averle causato tanto dolore, averla ferita e abbandonata . Avevo dovuto farlo. Non per mia volontà ovviamente. Io l’amavo. L’amavo molto. Avevo bruciato una stella  solo per poterle parlare e dirle addio.  Ma mi era stata portata via ugualmente. Allora non  credevo di poter sopravvivere al dolore di averla persa.   Ma, invece,  ero sopravissuto e avevo vissuto nel suo ricordo,fino ad ora. Non potevo dimenticare Rose, l’avevo giurato quel giorno alla Bad Wolf Bay. Quando mi aveva detto addio per avere una vita felice con lui. Perché  anche se lui era me fisicamente al epoca della mia decima rigenerazione. Lui non era me.  Lui non la meritava avevo pensato. Avrei tanto voluto gridare, quel giorno, che lui  era stato creato in battaglia e non la meritava. Avrei voluto essere egoista e riprendermi Rose, portarla con me. Ma non potevo farlo.  Non potevo scegliere per lei. Così, invece, le avevo detto che poteva avere una vita con la mia Metacrisi umana. Avevo lasciato  che un altro, con la mia voce e il mio viso le dicesse “Ti Amo” al posto mio. “Ti amo”, due parole, cinque lettere,  che non ero mai riuscito a dire alla mia Rose. Semplicemente perche non ne avevo avuto  il tempo ne il coraggio.  E sapere, che lei, ora stava vivendo una vita umana e felice con la mia metacrisi umana mi faceva male. Perché anche se mi assomigliava non era me. Non c’ero io con Rose nel universo  parallelo. C’era un altro con lei. Un altro me , ma non io.  Lui aveva  la mia stessa voce nella mia decima  rigenerazione e lo stesso corpo di quella rigenerazione ma  non era me. Questa era la parte peggiore. Non volevo soffrire un altra volta per amore. Non volevo far soffrire l’altra persona. Ma allora perché non respingo  Amelia? Perché mi sono  lasciato allettare da quello che mi ha proposto? So che quello che mi ha proposto Amelia  è una pazzia.  Provare a stare con lei. Provare a stare con un essere umano. Un umano, così caldo, dolce, comprensivo, fragile e debole rispetto ad altre razze del universo. Eppure gli umani mi hanno sempre entusiasmato e affascinato. Li trovo incredibili. Ecco perché mi circondo di umani.  Ma una relazione.. è diverso! Ci avevo già provato una volta con Rose. L’esperimento era andato  nel peggiori dei modi.  L’avevo perduta. La mia Rose era stata intrappolata in un universo parallelo e non l’avrei  mai più rivista. Perciò  sono arrivato alla conclusione che, una  relazione  tra un essere umano e un  Time Lord*  sia destinata a fallire ancora prima di  cominciare. Lo so  mi state reputando un  vigliacco. Io mi reputo un vigliacco e uno sfruttatore. Perché sfruttatore? Semplice. Mi sto approfittando di Amy.  La sto illudendo.  Avrei dovuto convincerla a sposarsi invece di cedere. Io provo... non so cosa provo per lei. Ma una cosa la so. Io amo ancora Rose Tyler, la amerò sempre.  Ora capite. Mi sto approfittando di lei. Odio farlo. Perché? Non perché sono buono o sciocchezze del genere!  Beh anche per quello.  Ma la vera ragione è... perché  la risposta a questa domanda è questa: una parte di me, una piccola , microscopica,  parte di  me ,prova qualcosa per lei. Ho provato amore per lei fin dalla prima volta in cui l’avevo vista da bambina. No, così sembro un pedofilo. Ora vi spiego. Amelia Pond è stata la prima faccia che il mio nuovo viso ha visto dopo la rigenerazione. Perciò  tra noi si è creato un legame una sorta di affetto immediato.  Ma c’è anche  qualcos’altro. C’è attrazione e un altro sentimento che non so  definire. Al inizio pensavo che  fosse un sentimento di James. Siccome ora oltre a i pensieri e al corpo condividevamo anche i ricordi  e le emozioni. Ma ora che lui non era nei paraggi mi ero accorto  che quel sentimento misterioso. Quello strano miscuglio di ammirazione per  Amy senso di protezione verso di lei e dolore al pensiero di starla illudendo e gelosia. Si  quando mi ha detto che si sarebbe dovuta sposare mi ero ingelosito. Ero rimasto alquanto spiazzato. E poi la gelosia mi aveva roso. Okay  forse la parte che provava qualcosa per Amy Pond è più grande di quanto pensassi.  Fui richiamato da Amy alla realtà. 

«Ohi! Raggedy Man!  Mi stai ascoltando!? A che cosa stai pensando?» Mi resi conto di essermi perso parte del discorso di Amy. E di colpo, ritornai  al presente . Lontano anni luce dal fantasma di una donna dai capelli  biondi  che alleggiava ormai stabilmente nel mio inconscio.  E di cui non volevo dimenticarmi. Ritornai alla consolle del TARDIS vicino a me,  al pavimento di vetro sotto di me,  e da Amy. Guardai la donna che mi stava davanti. Un sopraciglio rosso inarcato  chi mi guardava preoccupata e curiosa allo stesso tempo.

«Eh? Cosa? Scusa ero distratto!» balbettai. Cercai di riprendere il controllo di me stesso  e mi sistemai il cravattino. Amy rise divertita facendo dondolare la testa. Guardai incantato i suoi capelli rosso sangue e andare avanti e indietro.. Prima di perdermi nella contemplazione dei capelli di Amy cercai di riprender e il mio autocontrollo. Ma non era facile.  Visto che  il viso di lei stava a pochi centimetri dal  mio viso.  Le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie e questo non aiutava per nulla. Visto che quella parte di me aveva l’irrazionale impulso di baciare di nuovo quelle labbra morbide. I suoi grandi occhioni smeraldini mi fissavano indagatori.  Prima che le cose precipitassero di nuovo chiesi:  «Cosa stavi dicendo?».

Lei sorrise divertita e si appoggiò alla consolle. Sembrava in perfetto equilibrio sui tacchi molto alti degli stivali.  Incrociò le caviglie, incrociò le braccia sotto il seno e mi guardò. Sbuffò spazientita e mi rispose con una puntina di impazienza  nella voce

«Ti ho chiesto dove andiamo e dov’è lo Spirito. E poi perché tu conosci il suo nome? E perché non  me lo dici?» mi chiese.

«Beh stiamo andando a Gloster, E no, non ti posso dire chi è il fantasma dovrai scoprirlo tu» le dissi

«Va bene ma.. che legame avete voi due? Come fate  a leggervi nel pensiero?  é normale per un Signore del Tempo viaggiare con un fantasma?» mi chiese ancora curiosa.

« Il legame tra me e J.. il Fantasma è un po’ complicato da spiegare. Ma, quando avremmo più tempo , te lo spiegherò. Promesso.  Riusciamo a comunicare col pensiero grazie al nostro legame. E per quanto riguarda l’ultima domanda: Beh.. ecco.. no. È insolito  che un fantasma viaggi con un Signore del Tempo . è la prima  volta  che lo vedo accadere in 907 anni.» le spiegai. Poi le presi la mano. Non so perché. Lei rimase sorpresa ma me la strinse.  La guardai e lei mi sorrise. .  Lasciai la sua mano e  ritornai a concentrarmi su Sexy. Finalmente si decise a  muoversi e atterrammo.

«Vado io a cercarlo» disse Amy.

«Certo» risposi.  Poi, non so come mai, come se il mio corpo non rispondesse più ai miei comandi, mi sfilai la giacca e gliela posai sulle spalle. Lei mi sorrise.

«Così fuori non ti congelerai.» le dissi

«Dottore siamo a giugno!» disse lei divertita.

«Beh si ma sono le una di notte. Fidati Amy» sentii dire alla mia voce. Lei sorrise e si accostò al mio orecchio. Sentii il suo respirò solleticarmi la pelle prima che  mi sussurrasse  «Grazie». Poi  si allontanò e mi sorrise. Mi scoccò un bacio sulla guancia prima di dirigersi saltellando verso la  porta del TARDIS. Somigliava a una bambina.

POV  James

Così non accorgendomi di essere ritornato visibile passai attraverso il muro del locale. Sbucai in una stradina buia e aspettai. Pochi secondi dopo, una cabina della polizia  inglese del blu più intenso che avessi mai visto si materializzò davanti a me.  Qualche secondo dopo, le porte si aprirono e Amy apparve davanti a me.  Si era cambiata. Mi chiesi perché. Comunque indossava una  mini gonna  di jeans, una maglietta blu a maniche lunghe, i collant,  stivali beige da  cowboy  e cosa stranissima sulle spalle aveva la giacca di tweed  del Dottore. . La luce che proveniva dal TARDIS  rischiarava lo stretto vicolo e sembrava giocare con i suoi capelli  facendone apparire il rosso più scuro  o più chiaro a seconda della luce. Era bellissima e somigliava così tanto a Lily, che ogni volta il mio  cuore  mi faceva male. No, lei era Lily.  non le assomigliava caratterialmente ma era una sua reincarnazione. Era lei. fui interrotto proprio da lei.

«Ehi spirito  Che fai li impalato a fissarmi? Muoviti! Stiamo aspettando te!» mi disse alzando gli occhi al cielo e battendo il tacco dello stivale sul asfalto del vicolo  per far capire quant’era  spazientita. Stavo per entrare nel TARDIS quando un rumore di passi e un balbettato «Amy che ci fai qui?» ci distrasse. Vidi Amy sbiancare. Mi  girai lentamente  e lo vidi. Rory Williams era in piedi e ci guardava. Spostava lo sguardo da me a Amy a dietro di noi torcendosi le mani. Sarebbe potuto essere divertente visto che i capelli biondi  erano ricoperti di panna montata così come  gli abiti. Ma non lo era, per niente. Soprattutto  perché arrivò il Dottore . Dopo alcuni minuti di silenzio, infatti, il Signore del Tempo si era affacciato  e aveva chiesto «Amy  hai trovato..? » le parole gli erano rimaste chiuse in gola  appena aveva scorto Rory. Ed era arrossito, aveva spalancato la bocca e aveva balbettato frasi sconnesse. Rory ci guardò stralunato. Poi si girò di nuovo verso Amy e chiese «Amy cosa succede?»

Amy guardò me  poi il Dottore.. Poi  si schiarii la gola.

«Rory.. io..». Fece un profondo respiro e afferrò il povero Dottore per un braccio  trascinandolo vicino a sé. Il poveretto oltre ad avere la faccia dello stesso rosso dei capelli di Amy continuava ad aprire e chiudere la bocca imbarazzato. Continuava a guardarmi e a chiedermi  di salvarlo con lo sguardo.  Ma io ero talmente incredulo e in stato di shock, per il fatto che Rory Williams era li, che non riuscivo a muovermi.

  Mi voltai di nuovo verso Amy,  che aveva preso il Dottore per mano (penso senza nemmeno rendersene conto) e che  guardava il suo ex fidanzato.

«Rory Williams , io non ti posso sposare. Il nostro matrimonio è annullato mi dispiace » disse cercando di controllare li tono di voce. Se il Dottore  somigliava ai capelli di Amy . Rory somigliava a un cadavere. Guardò Amy come  in preda da una strana trance e chiese «Co.. co.. come non ci sposiamo?ma..ma.. è tutto pronto.. e tu.. tu mi ami!».

Amy scosse la testa cercando di  non guardare Rory.

«Io.. Ci sono delle cose che non capisco. E poi non sono ancora pronta. E..e   non ti merito. Tu mi ami con tutto il cuore io invece.. non so più  neanche se quello che credevo di provare per te fosse amore mi dispiace Rory ».  Amy lasciò la mano del Dottore e corse nel TARDIS.

POV Amy

Corsi nel TARDIS senza guardare in faccia nessuno. Non era quello che volevo.  Non era quello che volevo dire. Ero stata troppo dura  lo sapevo . ma le parole erano uscite e io non potevo farci nulla. Avevo tirato vicino a me il Dottore. Come se lui centrasse qualcosa con il fatto che  mi ero  resa  conto di non provare che semplice affetto per lui.  Calde lacrime iniziarono a cadere. Perché stavo piangendo? Non lo sapevo neanche io.  Corsi fuori dalla sala comandi . Corsi nei labirintici corridoi di quella nave. Corsi finché i polmoni non mi scoppiarono e le lacrime non mi annebbiarono definitivamente la vista. Esausta mi fermai davanti a una porta. Era in legno.  strano. Ma la cosa più strana era che a lettere  dorate c’era scritto AMELIA POND. Incuriosita girai la maniglia e mi trovai in una grande stanza. A sinistra c’era un armadio. a destra una finestra da cui si poteva ammirare l’universo e al centro un grande letto con le coperte blu. Improvvisamente vinta da una strana stanchezza mi tolsi gli stivali e mi addormentai  stringendo la giacca del Dottore, respirando il suo strano odore e piangendo su quel letto  dalle coperte blu.  L’ultimo pensiero fu: Ho fatto la mia  scelta. Sono pentita? No . Mai. Dissi a me stessa prima di cadere nelle braccia di Morfeo E sognai

 

Era come se stessi guardando un film. Mi trovavo  in una cucina. Indossavo  un grembiule e stavo lavando alcuni piatti. Dalla stanza accanto provenivano dei risolini infantili. Mi toglievo il grembiule e mi appoggiavo allo stipite della porta a guardare. Li vicino c’era una stanza. Era un semplice salotto. Sul cassettone c’erano delle foto. Nella maggior parte c’era una ragazza che mi assomigliava.   Era insieme a delle persone che mi sembravano  familiari.  In una  foto scorsi anche il Dottore.  E poi capii la ragazza nelle foto ero io. In quello strano film la mia  attenzione fu rivolta  e catturata dal uomo e dal bambino in mezzo alla stanza. L’uomo (che sapevo con certezza essere mio marito) stava muovendo un bastoncino( che sapevo essere una  bacchetta con cui si facevano incantesimi.)  il bambino  sulle sue ginocchia rideva divertito e cercava di prendere gli anelli di fumo  che uscivano  dalla punta della bacchetta.

«Potter  non hai  ancora messo a letto Harry! Sono le dieci!»  sentii la mia voce dire con finta aria di rimprovero. Lo strano fatto era che mi sentivo parlare eppure non ero io.

«Andiamo Lillina  non esagerare e poi oggi è Halloween insomma  lascia che Harry si goda questo giorno!»

Dice mio marito  senza scomporsi.  Un pizzico di rabbia salii dentro di me. James sa che lo odio, odio essere chiamata Lillina o Lilliuccia . Odio i nomignoli  stupidissimi che mi affibbia solo per  farmi inviperire. Perché mio marito non può semplicemente chiamarmi Lily  o Lils ?  Un attimo.. perché sto  parlando al presente? E perché mi ricordo che lui è mio  marito e si chiama James? E Perché lo sto pensando?

«James Charlus Potter non chiamarmi così! » sbottò la mia voce. L’uomo ha un aspetto  molto famigliare. L’ho già visto nella mia vita  non solo in questi sogni che faccio fin da bambina . Anche se non riesco a  ricordarmi dove l’ho visto.

 James si  alzò, posò Harry sul divano e mi si avvicinò. Attraversò ala stanza velocemente, mi prese per la vita e mi faceva voltare verso di lui. «Perché se no che farai?» chiese con un sorriso sornione sussurrando a un centimetro dalle mie labbra. Poi mi baciò.   La me del film o del sogno da prima ricambiò il bacio e avvolse le braccia  intorno al suo collo.  Poi sentendo un risolino da parte di Harry lo spinse via.

«James non davanti a Harry!»  sento la mia voce gridare scandalizzata.

«Perché no Evans? Che  c’è di male?» chiese James con finta innocenza.  Alzai gli occhi al cielo e  mi diressi verso  quello che nel sogno era mio figlio. Appena mi vide Harry aprì le braccia e disse un infantile«Mama»  Sorrisi e lo preso in braccio.  Harry appoggiò la testolina sulla mia spalla.  Lo cullai canticchiando una canzoncina  che avevo inventato. James mi abbracciò  da dietro. Appoggiai la tesa al suo petto. Poi d’improvviso la porta principale veniva aperta di scatto. Facevamo un salto spaventati .Il momento idilliaco si spezzava e c’era posto  solo per la disperazione  e la paura. accadeva tutto così in fretta . James mi diceva di scappare, io artigliavo la sua camicia sperando di farlo ragionare e di farlo scappare con me. Lui si chinava, dava un bacio a Harry e mi diceva di andare.   Correvo, correvo e  correvo  su per le scale nel tentativo di  raggiungere  la  mia  camera da letto scappare  dalla finestra visto che non potevamo smaterializzarci. E poi sentivo due parole. Due parole maledette «Avada Kedavra!» da una voce crudele . Mi giravo di scatto  e vedevo James cadere. Dalle scale con un Harry terrorizzato in braccio  lo vedevo cadere. Vedevo il lampo di luce verde colpire James e l’unica cosa che riuscivo a fare era urlare.

«NO!» e l’altra era «James!» mentre le lacrime  iniziavano a cadere.

 

Mi svegliai urlando quel nome e piangendo.  Mi trovavo di nuovo sul  letto blu del TARDIS,  al sicuro. Stringevo al petto la giacca del Dottore in cui mi ero avvolta. La porta in legno della stanza fu spalancata, facendomi sobbalzare. Il Dottore in pigiama e tutto trafelato accorse preoccupato.

«Amy che succede?» mi chiese.

Non gli badai perché vidi che  accanto a lui c’era il ragazzo che sognavo fin da bambina.

Accanto a lui c’era... James.

 To be continued   

Clara Stark = Non è ancora apparsa nella mia fanfiction  sui malandrini ma è un OC  inventato da me. Il nome Clara non è messo a caso  ma non vi svelerò altro su di lei.  Dirò solo che era amica di James  e di Lily ah si il cognome Stark non è preso a caso ma è un omaggio alla   casata nobile degli Stark creata da George R R Martin  nelle sue  Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.

Purosangue =  in inglese Pureblood   categoria  di maghi creata dalla Rowling. Sono i maghi che provengono da antiche famiglie di sangue magico che si sposavano tra loro per mantenere il sangue magico “Puro”. Al epoca di James negli anni 70  ci si stava preparando alla  Prima Guerra Magica  contro Voldemort. Il razzismo verso chi non aveva sangue “puro” era molto radicato. Esempi di Famiglie  Purosangue  sono i Malfoy, i Nott , gli Zabini , i Lestrange,  i Black i Weasley  e  anche gli stessi Potter  prima che James si sposasse con Lily.  Alcuni personaggi di Harry Potter  purosangue sono Draco Malfoy  Albus Silente, Sirius Black e  James Potter. Voglio sottolineare  una cosa per chi non sa molto su Harry Potter  James pur esendo purosangue  non credeva  alle idee sulla purezza del sangue.

Sanguesporco =  Mudblood in inglese non viene detto nei libri e nei film in iraliano.  viene  rimpiazzato da mezzosangue  in italiano. Noi non abbiamo  tradotto la differenza fra questi due stati di sangue che secondo me è  importante sottolineare.  Sanguesporco è l’insulto usato dai purosangue per chiamare i Nati Babbani ossia  quei maghi o streghe  che sono nati da Genitori normali che  non avevano sangue  magico e quindi non degni secondo i purosangue  di studiare l a magia. I Nati Babbani o Sangue sporco  sono  ad esempio l’amica di Harry Hermione Granger e  la stessa madre di Harry  Lily Evans  Potter.

Mezzosangue = infine questi sono i maghi nati da un mago o una strega nato babbano e un purosangue o tra un babbano e  un mago o una strega. Lo stesso Harry è un mezzosangue insieme a Severus Piton e Lord Voldemort.

Traditore/Traditrice del tuo sangue= è un sopranome viene affibbiato negli anni 70 e negli 90  ai maghi e le streghe purosangue che non fanno differenze  tra loro e Nati Babbani e mezzosangue.  E perciò  affibiato a James e Sirius  che pur essendo purosangue reputano Voldemort un folle.

Time Lord =  è il nome in originale della specie del Dottore  Signore del Tempo questo come i sopranomi dei Malandrini  verrà usato in lingua originale ma solo a volte.


Angolo  Autrice
Innanzituto voglio ringraziare tutti quelli che leggono questa storia . Vorrei ringraziare  
dubhe01   grazie  per quello che fai per me e per il regalo di natale. Grazie  a HelenaLestrange  ti ringrazio per le fantastiche recensioni. Grazie a wendy_candy sono felice la storia ti piaccia e spero continui a piacerti. A experiencing questo cpitolo è dedicato a te perchéè trovi sempre un po' di tempo per recensirmi! e infine shalycohen  grazie per il fatto di seguirmi sempre anche se la scuola ti tiene impegnata!
Poi  Allora Amy inizia a ricordare qualcosa e James si è ricordao di una sua amica che sembrava aver dimenticato ma come  mai?  lo scoprirete. il Dottore, magari ho esagerato con lui.  ma secondo  me Ten  si è sentito un po' così in the Journei's End  poi magari ho interpretato male dite mi se  ho totalmente fatto fiasco  con il suo POV. Poi vi è piaciuto il flaschback di Amy?. E Come vi è sembrata la scena con Rory? Tra l'altro   Rory non lo vedremo più fino alla fine della storia.
 Volevo chiedervi una cosa  mi servirebbe un Bennerper la storia. qualcuno di voi saprebbe farne uno? io ci ho provato ma faccio schifo!
spero vi piaccia il capitolo
Comunque spero di aggiornare presto
Baci
Marty Evans
  
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