Capitolo 16
Ricordi,
Sogni e Scherzi
NDA Ciao! E Buon anno in ritardo! Funalmente agiorno! Avete visto lo speciale? Io si e ho pianto! Non riesco a credere che sia morto. Eleventh morto. il mio Dottore preferito morto. Dio mio è morto. Quando ho letto a Agosto che Matt Smith se ne sarebbe andato da Doctor Who pensavo a uno scherzo. Non ci potevo credere. E invece no! Se n'è andato e in modo molto tragico. in confronto The Angels Take Manhattan e Domesday non mi hanno fatto piangere come quest'ultimo speciale. Il mio Eleventh... Non posso credere che non lo vedrò più sistemarsi il cravattino e dire "The Bowties are cool!" in altre parole . sono ancora in luttto e non mi sono ancora ripresa! Vorrei ascrivere tante altre cose ma non credo di riuscire. devo dirvi però che il capitolo è stato un po' un parto perché non riuscivo a scrivere il POV di Eleven siccome me lo immaginavon e mi deprimevo. ma finalmente ce l'ho fatta! Perciò scusatemi se il POV dell Dottore non sarà dei migliori. inoltre ho segnato alcune parole con l'asterisco. e prima delle mie note in fondo c'è la spiegazione su queste parole sia per i non Whovian che per i non potteriani. ah si visto che sono depressa Per Elevnrth prila di ogni capitolo ci sarà una piccola frase del Dottore o di un suo compagno di viaggio. La frase di oggi è quella dello speciale che mi ha fatta sciogliere. I ribngraziamenti li faccio alla fine e devo chiedervi ancora una cosa in fondo.vi lascio al capitolo
«Raggedy Man.... Goodnight»
(Amy al Dottore in "The Time Of The Doctor")
Mi
stavo divertendo da pazzi. Era la cosa più
divertente che avevo fatto negli ultimi 30 anni. Davvero. E poi fare
uno
scherzo a quella specie di Mocciosus era qualcosa di
insolito e di eccitante. Ma iniziamo dal
inizio altrimenti non capirete niente. Allora siccome volevo lasciare i
due
piccioncini (Ehi noi abbiamo dei nomi Nd Doctor e Amy in coro) va bene
va
bene Amy e il
Dottore in pace visto che sapevo,
o meglio intuivo, quel che sarebbe successo.
Non è poi difficile
visto che fino a prova
contraria sono in grado di leggere
nella
mente di quel magnanimo Signore del Tempo. Quindi seppi che lui e Amy
si erano
baciati nel momento esatto in cui successe. Volete sapere cosa ho
provato? Sollievo
gioia e rabbia. Insieme. Sollievo perché
finalmente quei due si erano
baciati e senza il mio aiuto. Pensavo non l’avrebbero mai
fatto. Gioia perché
conoscevo meglio di chiunque altro Amy e il Dottore. Gli avevo
già incontrati e
sapevo a cosa erano
destinati. Ero
felice per loro. E rabbia perché io non
avrei mai più potuto avere
un
opportunità simile. Rabbia perché non avrei mai
più avuto la possibilità di
riavere indietro Lily. Si, perché sapevo che, se anche si
fosse ricordata di me,
lei aveva qualcun altro nel suo cuore. Sarei stato per lei un caro
amico ma
niente più di questo. Un ricordo
felice
di una vita passata. E sapevo che con quel bacio non si poteva
più tornare
indietro. Lei e il Dottore avevano preso una
strada. Non
potevano ignorarla. Stavano
compiendo una scelta che avrebbe cambiato radicalmente le loro vite.
Una scelta
che avrebbe cambiato
il corso del
universo. Una scelta che avrebbe
portato
con sé Amore e Morte. Dolore e Felicità. Ma era
questa, la vita accanto al
Dottore. La vita con lui ti regalava le più grandi
meraviglie e le più grandi
perdite. Queste erano le prerogative per una vita con al fianco il
Dottore. Gioie
e sacrifici andavano di pari passo. Ma, sto divagando. Dicevo per
distrarmi e non
aver sotto gli occhi quello che stava
accadendo in camera di Amelia decisi di divertirmi un po’ con
il suo ormai ex
fidanzato. Vale a dire Piton 2 alla riscossa. Ero
andato a trovarlo, era insieme ai suoi
insulsi amichetti in un bar a Gloster. Okay, si, lo so, non avrei
dovuto farlo
ma mi annoiavo! Per prima cosa: decisi di far passare Rory per uno un
po’
brillo. Feci in modo di mostrarmi solo a lui e a lui solo.
«Guardate
là» disse infatti Rory ai suoi amici. Io
naturalmente sparii subito. Per
riapparire appena quelli
si voltavano nella
direzione in cui
poco prime ero io. Era divertente
vedere le facce degli amici di Rory e sentirlo giurare e spergiurare
che non
era ubriaco! Mancava solo un po’ di magia per ravvivare la
situazione. Mi concentrai,
sulla torta alla
panna montata che era
sul tavolo accanto agli amici di Rory. E che aveva la scritta
“felice
matrimonio” al cioccolato. Pensai che
Remus certamente avrebbe detto che era uno spreco
rovesciare quel
cioccolato. Sorrisi.
Se c’era una cosa
che potevo affermare con certezza del buon
Remus Lupin, era che, per il cioccolato aveva un vero e
proprio amore. Avrebbe
protetto il cioccolato con tutte le sue
forze. Chissà come
se la passava il vecchio Moony*. E poi la consapevolezza fu come una
stilettata
al cuore ricordai. Quello era il primo scherzo che facevo senza di
loro. La prima malandrinata
senza i miei amici. Fu come se
il mio cuore si rompesse. Ma
il mio
cuore non era già morto 30 anni fa? Allora perché
sentivo un dolore lancinante
nel petto? Il divertimento svanii dal mio viso mentre guardavo gli amici di quel idiota burlarsi di
lui. E un altra
coltellata mi colpii. Lui almeno ce gli ha ancora degli amici.
Mi
disse una vocina malevola. Si ma tu hai il Dottore. Mi
rincuorò un
altra. il Dottore? Pensai. Lui che non
ricorda nemmeno di avermi
conosciuto,
perché nella sua linea
temporale non
è ancora avvenuto il nostro incontro. Lui?
Chi
altri hai James a parte lui? Mi disse la vocina
malevola. Nessuno risposi. Ed era
vero. Per la
seconda volta in
vita mia mi sentii
solo. Sentii freddo sulle guance. Mi
portai una mano al
viso e catturai un
piccolo cristallo di ghiaccio simile
a
una lacrima. No, quella era una lacrima. Una lacrima di ghiaccio. Una
delle
poche cose che riuscivo ancora a fare era piangere. Un altra lacrima
gelata raggiunse
la prima . le scacciai con un gesto rabbioso della mano. Io ero James
Charlus
Potter. James Charlus Potter non piangeva. Mai. Ero un Potter . Piangere è
uguale ad essere deboli.
No, non avrei pianto. E poi se avessi
pianto acqua salata sarebbe stato ancora, ancora,
gradito. Ma quelle speudo lacrime di ghiaccio
non facevano altro che ricordarmi
che
ero morto. Chissà se Padfoot* e B* erano riusciti ad allevare Harry. Di certo con loro al fianco
non avrebbe sentito
la mancanza mia e
di Lily. Pensai che
se avessi fatto quello scherzo con i
malandrini Padfoot
mi avrebbe di certo incitato e poi avrebbe riso insieme a
me con quella sua
risata simile a un latrato. E
senza nemmeno accorgermene, come
in uno
strano senso di dejà-vu, in cui Sirius mi incitava con un “vai James!” Peter
ridacchiava.
Mossi la mia bacchetta con
un movimento
fluido del polso e pronunciai il primo incantesimo che avevo imparato a Hogwarts «Wingardium
Leviosa!» dissi puntando la bacchetta sulla torta.
La torta si alzò lentamente
dal piatto e seguì la direzione che la mia bacchetta
indicava. Appena abbassai
la mia bacchetta la torta riprese il senso di gravità e si schiantò sulla
testa bionda di Rory Williams
.
Ancora in quella specie di trance
sentii, Sir e
Wrontail* ridere come se
fossero accanto a me. E
sentii Remus
borbottare “I
soliti idioti” . Ma mancava qualcuno. ne ero certo. Un immagine prese forma nella mia
mente. Una ragazza dai
lunghi e ribelli boccoli rossi e dagli incredibili occhi verde
tornalina.
Bianca. Mi sembrava di sentirla dire un secco “ Remus ha Ragione! Come potete
essere così idioti!” Ma
c’era ancora qualcuno che stavo dimenticando.
Come avevo potuto dimenticare lei,
dopo tutto quello che aveva fatto? Era come se la mia mente l’avesse rimossa.
O per meglio dire, era come
se la mia mente avesse messo un velo su tutti i momenti che
riguardavano la
vita della mia migliore amica.
La sua
famiglia, le cose che aveva fatto. Era
come se dopo la mia morte il suo ricordo fosse andato
perduto. Ma
finalmente avevo
ritrovato il ricordo di
Clara Stark*. Clara. Come diavolo avevo fatto a
dimenticarmene!?. Era una persona così dolce e
gentile e aveva fatto
così tanto per noi
malandrini. Inoltre
era mia amica d’infanzia! Cavolo ci avevo giocato a
nascondino e mi ero
completamente dimenticato della sua esistenza! Inoltre,
Clara, aveva sempre fatto parte dei Malandrini.
Era stata una delle migliori amiche di Lily e non l’aveva mai
giudicata per il
suo stato di sangue. Pur
essendo alta
1.57 era forte e combattiva. Ed era coraggiosa oltre ogni
immaginazione.. Si
era battuta contro i Serpeverde per difendere Lily . Si era battuta
contro il
razzismo magico
andando contro le
convenzioni sociali,
che imponevano, che
una Purosangue* come lei non
potesse
essere amica di Sanguesporco* e Mezzosangue* . Per questo come me e
Sirius si era guadagnata il sopranome di
“Traditrice del suo sangue”* Ma
Clara aveva fatto molto di più, si era quasi fatta uccidere
per difendere una
sua amica da Piton e la sua banda di neo Mangiamorte. Era stata lei ad
avere
l’idea di
organizzare una “resistenza”
al interno di Hogwarts non
appena si era resa conto che la guerra Magica stava
imperversando anche a Hogwarts. Era stata lei a convincerci ad entrare
nel Ordine. Come
avevo potuto dimenticarmi quel suo sorriso furbetto? Quegli occhi color
caramello e quei capelli lisci castano scuro? E
poi me ne resi conto. Io l’avevo rivista.
Lei era a Londra con l’altra ragazza dai capelli rossi. Lei e
la ragazza dai
capelli scuri, in abito vittoriano erano identiche. Avevano la stessa voce. Ma questo non era
possibile!
Insomma come
potevano essere la stessa
persona, se la mia Clara era scomparsa nel 1978?!
Stavo appunto rimuginando su questo, quando
sentii il rumore che preannunciava l’arrivo del TARDIS.
(contemporaneamente
sul TARDIS)
POV
Dottore
Io e Amelia
eravamo appena partiti. Stavamo cercando James . da quanto
avevo visto
era in un piccolo bar a Gloster. Il problema era che il TARDIS non
voleva atterrare.
Non ne capivo il motivo. Perché anche la
mia dolce Sexy
non voleva atterrare? Mossi
qualche leva ma Sexy era molto restia.
Non si mosse.
«Andiamo
Tesoro! Non puoi fare così! Cosa c’è
che non va?» chiesi preoccupato alla mia TARDIS
I pilastri di cristallo
al
interno della consolle continuavano
a
muoversi. Ma la mia
TARDIS proprio non
voleva farlo.
«Eddai Vecchia
Ragazza non puoi farmi questo !» protestai
«Scusa con
chi stai parlando?»
chiese Amy.
Non mi ero accorto che fosse
li. La voce
proveniva dal
alto. Alzai gli occhi. Amy
apparve in tutto il suo splendore. Era appoggiata
al corrimano delle scale e mi guardava.
Incrociai
i suoi occhi verdi e abbassai
lo sguardo. Tornai al mio lavoro. Non avevamo
più parlato da quando eravamo
tornati sul TARDIS .
«Con
lei» le
risposi. Girai una manopola. Sentii
i rumori dei tacchi degli stivali di
Amy sulle scale.
«Lei
chi?» mi chiese Amy.
«Lei!»
dissi in modo spazientito . Feci un gesto ampio indicando tutta la
stanza. I tacchi
degli stivali ticchettarono sul
pavimento di vetro, poi si fermarono.
« Mi
stai dicendo che prima parlavi con la tua cabina?»
Amy mi
guardò
stranita. La guardai di rimando e alzai le spalle con noncuranza
come a dire “Che
c’è di strano?”
«Ti
rendi conto
che stai parlando con
una Cabina?» mi chiese
incredula.
«Ehi
non
offenderla!» le
dissi offeso. Amelia
rise e mi scompigliò i capelli. Aprii la
bocca stupito. Nessuno mi scompigliava i capelli. Nessuno si prendeva questa
libertà. Però era
strano e piacevole.
Le sue mani
nei
capelli erano inaspettate quanto lo era stato il bacio di
mezz’ora prima. Era
qualcosa di nuovo per me. Non
pensavo di essere così disperato da.. beh cercare ancora
l’amore. Dopo il disastro con
Rose, dopo averle
causato tanto dolore,
averla ferita e abbandonata . Avevo dovuto farlo. Non per mia
volontà
ovviamente. Io l’amavo. L’amavo molto. Avevo
bruciato una stella solo
per poterle parlare e dirle
addio.
Ma mi era stata portata via ugualmente. Allora non credevo di poter
sopravvivere al dolore di
averla persa. Ma, invece, ero sopravissuto e avevo
vissuto nel suo
ricordo,fino ad ora. Non potevo
dimenticare Rose,
l’avevo
giurato quel giorno alla Bad Wolf Bay. Quando mi aveva detto addio per
avere
una vita felice con lui.
Perché anche
se lui era me fisicamente al epoca della mia
decima rigenerazione. Lui non era me. Lui non la meritava avevo
pensato. Avrei tanto
voluto gridare, quel giorno, che
lui era stato
creato in battaglia e non
la meritava. Avrei
voluto
essere egoista e riprendermi Rose, portarla con me. Ma non potevo farlo. Non potevo scegliere per
lei.
Così,
invece, le avevo detto che poteva avere una vita con la mia Metacrisi
umana. Avevo
lasciato che un altro, con
la mia voce e il mio viso le dicesse “Ti
Amo” al posto
mio. “Ti
amo”, due parole, cinque
lettere, che non ero mai
riuscito a
dire alla mia Rose. Semplicemente
perche
non ne
avevo avuto né il tempo ne il
coraggio. E sapere, che lei, ora stava
vivendo una vita umana e felice
con la mia metacrisi umana mi
faceva male. Perché anche se mi assomigliava non era me. Non
c’ero io con
Rose nel universo parallelo.
C’era un altro con lei. Un altro
me , ma non io. Lui aveva la
mia stessa voce nella mia decima rigenerazione
e lo stesso corpo di quella
rigenerazione ma non
era me. Questa era
la parte peggiore. Non volevo soffrire un
altra volta per amore. Non volevo far soffrire l’altra
persona. Ma allora
perché non respingo Amelia?
Perché mi sono lasciato allettare da quello che
mi ha proposto? So che
quello che mi ha proposto Amelia è una pazzia. Provare a stare con lei.
Provare a stare con
un essere
umano.
Un umano, così caldo, dolce, comprensivo, fragile e debole
rispetto ad altre
razze del universo. Eppure gli
umani mi hanno sempre
entusiasmato e
affascinato. Li trovo incredibili. Ecco
perché mi circondo di
umani. Ma una
relazione.. è diverso! Ci avevo
già
provato una volta con Rose. L’esperimento era andato nel peggiori dei modi. L’avevo perduta.
La mia Rose era stata
intrappolata in un universo parallelo e non l’avrei mai più
rivista. Perciò sono arrivato alla
conclusione che, una relazione
tra un essere umano e un
Time Lord*
sia destinata a
fallire ancora prima di cominciare.
Lo so mi state
reputando un vigliacco.
Io mi reputo un vigliacco e uno
sfruttatore. Perché sfruttatore? Semplice. Mi sto
approfittando di Amy. La
sto illudendo. Avrei dovuto
convincerla a sposarsi invece di cedere. Io provo...
non so cosa provo per lei.
Ma una cosa la so. Io amo ancora Rose Tyler, la amerò sempre. Ora capite. Mi sto
approfittando di lei. Odio farlo. Perché? Non
perché sono buono o sciocchezze
del genere! Beh anche per quello. Ma la vera ragione
è... perché la risposta a questa
domanda è questa: una parte
di me, una piccola , microscopica,
parte di
me ,prova
qualcosa
per lei. Ho provato
amore per lei fin dalla
prima volta in cui l’avevo vista da bambina.
No, così sembro un pedofilo. Ora vi spiego. Amelia Pond
è stata la prima faccia
che il mio nuovo viso ha visto dopo la rigenerazione. Perciò tra noi si è
creato un legame una sorta di
affetto immediato. Ma
c’è anche qualcos’altro.
C’è attrazione e un altro
sentimento che non so definire.
Al
inizio pensavo che fosse
un sentimento
di James. Siccome ora oltre a i pensieri e al corpo condividevamo anche
i
ricordi e le
emozioni. Ma ora che lui
non era nei paraggi
mi ero
accorto che quel
sentimento misterioso. Quello strano miscuglio di ammirazione per Amy senso di protezione
verso di lei e dolore
al pensiero di starla illudendo e gelosia.
Si quando mi ha detto che
si
sarebbe dovuta sposare mi ero
ingelosito. Ero
rimasto alquanto spiazzato. E poi la gelosia mi
aveva roso. Okay forse la
parte che provava
qualcosa per Amy Pond è
più grande di
quanto pensassi. Fui richiamato da Amy alla
realtà.
«Ohi!
Raggedy
Man! Mi stai
ascoltando!? A che cosa
stai pensando?» Mi resi conto
di
essermi perso parte del discorso di Amy. E di colpo, ritornai al presente
. Lontano anni luce dal
fantasma di una donna dai capelli
biondi che alleggiava
ormai stabilmente
nel mio inconscio. E
di cui non volevo dimenticarmi. Ritornai alla consolle del
TARDIS vicino a me, al
pavimento di vetro sotto di me, e da Amy.
Guardai
la donna che mi stava davanti. Un sopraciglio rosso inarcato chi mi guardava
preoccupata e curiosa allo
stesso tempo.
«Eh?
Cosa?
Scusa ero distratto!» balbettai. Cercai di riprendere il
controllo di me
stesso e mi
sistemai il cravattino. Amy rise
divertita facendo dondolare la
testa. Guardai incantato i suoi capelli rosso sangue e andare avanti e indietro..
Prima di perdermi nella contemplazione dei
capelli di Amy cercai di riprender e il mio autocontrollo. Ma non era
facile. Visto che il viso di lei stava a
pochi centimetri dal mio
viso. Le sue labbra
erano a pochi
centimetri dalle mie e questo non aiutava per nulla. Visto che quella
parte di
me aveva l’irrazionale impulso di baciare di nuovo quelle
labbra morbide. I
suoi grandi occhioni smeraldini mi fissavano indagatori. Prima che le cose
precipitassero di nuovo
chiesi: «Cosa
stavi dicendo?».
Lei sorrise
divertita e si appoggiò alla consolle. Sembrava in perfetto
equilibrio sui tacchi
molto alti degli
stivali. Incrociò
le caviglie, incrociò
le braccia sotto il seno e mi guardò. Sbuffò
spazientita e mi rispose con una puntina di impazienza
nella voce
«Ti
ho chiesto dove
andiamo e dov’è lo Spirito. E
poi
perché tu conosci il suo nome? E perché non
me lo dici?» mi chiese.
«Beh stiamo
andando a Gloster, E no, non ti
posso dire chi è il fantasma dovrai scoprirlo tu»
le dissi
«Va
bene ma..
che legame avete voi due? Come fate
a
leggervi nel pensiero? é
normale per un
Signore del Tempo viaggiare con un fantasma?»
mi chiese
ancora curiosa.
«
Il legame tra
me e J.. il Fantasma è un po’ complicato da
spiegare. Ma, quando avremmo più
tempo , te lo spiegherò. Promesso.
Riusciamo a comunicare col pensiero grazie al nostro legame. E per
quanto riguarda
l’ultima domanda: Beh.. ecco..
no. È insolito che
un fantasma viaggi con un Signore del Tempo .
è la prima
volta che
lo vedo accadere in 907
anni.» le spiegai. Poi le presi la mano. Non so perché.
Lei rimase sorpresa ma
me
la strinse. La guardai e lei mi
sorrise. . Lasciai
la sua mano e ritornai
a concentrarmi su Sexy. Finalmente
si decise a muoversi
e atterrammo.
«Vado io a
cercarlo» disse Amy.
«Certo» risposi. Poi, non
so come mai, come se il mio corpo non rispondesse più ai
miei comandi, mi
sfilai la giacca e gliela posai sulle spalle. Lei mi sorrise.
«Così
fuori
non ti congelerai.» le dissi
«Dottore
siamo a giugno!» disse lei
divertita.
«Beh si ma
sono le una di notte. Fidati Amy» sentii dire
alla mia voce. Lei sorrise e si accostò al mio orecchio.
Sentii il suo respirò
solleticarmi la pelle prima che mi
sussurrasse
«Grazie». Poi si allontanò
e mi sorrise. Mi scoccò un bacio sulla guancia prima di
dirigersi saltellando
verso la porta del
TARDIS. Somigliava a una
bambina.
POV
James
Così
non accorgendomi di essere ritornato visibile passai attraverso il muro
del
locale. Sbucai in una stradina buia e aspettai. Pochi secondi dopo, una
cabina
della polizia inglese
del blu più
intenso che avessi mai visto si materializzò davanti a me. Qualche secondo dopo, le
porte si aprirono e
Amy apparve davanti a me. Si
era
cambiata. Mi chiesi perché. Comunque indossava una mini gonna di
jeans, una maglietta blu a maniche lunghe,
i collant, stivali
beige da cowboy
e cosa stranissima sulle spalle aveva la giacca di tweed del Dottore. . La luce che
proveniva dal
TARDIS rischiarava
lo stretto vicolo e
sembrava giocare con i suoi capelli
facendone apparire il rosso più scuro
o più chiaro a seconda della luce. Era
bellissima e somigliava così
tanto a Lily, che ogni volta il mio
cuore mi
faceva male. No, lei era
Lily. non le
assomigliava caratterialmente
ma era una sua reincarnazione. Era lei. fui interrotto proprio da lei.
«Ehi
spirito Che fai li
impalato a fissarmi? Muoviti!
Stiamo aspettando te!» mi disse alzando gli occhi al cielo e
battendo il tacco
dello stivale sul asfalto del vicolo
per
far capire quant’era spazientita.
Stavo
per entrare nel TARDIS quando un rumore di passi e un balbettato
«Amy che ci
fai qui?» ci distrasse. Vidi Amy sbiancare. Mi
girai lentamente e
lo vidi. Rory
Williams era in piedi e ci guardava. Spostava lo sguardo da me a Amy a
dietro
di noi torcendosi le mani. Sarebbe potuto essere divertente visto che i
capelli
biondi erano
ricoperti di panna montata
così come gli
abiti. Ma non lo era, per
niente. Soprattutto perché
arrivò il
Dottore . Dopo alcuni minuti di silenzio, infatti, il Signore del Tempo
si era
affacciato e aveva
chiesto «Amy hai
trovato..? » le parole gli erano rimaste
chiuse in gola appena
aveva scorto Rory.
Ed era arrossito, aveva spalancato la bocca e aveva balbettato frasi
sconnesse.
Rory ci guardò stralunato. Poi si girò di nuovo
verso Amy e chiese «Amy cosa
succede?»
Amy
guardò me poi
il Dottore.. Poi si
schiarii la gola.
«Rory..
io..». Fece un profondo respiro e afferrò il
povero Dottore per un braccio trascinandolo
vicino a sé. Il poveretto oltre
ad avere la faccia dello stesso rosso dei capelli di Amy continuava ad
aprire e
chiudere la bocca imbarazzato. Continuava a guardarmi e a chiedermi di salvarlo con lo sguardo. Ma io ero talmente
incredulo e in stato di
shock, per il fatto che Rory Williams era li, che non riuscivo a
muovermi.
Mi voltai di nuovo verso Amy,
che aveva preso il Dottore per mano (penso
senza nemmeno rendersene conto) e che
guardava il suo ex fidanzato.
«Rory
Williams
, io non ti posso sposare. Il nostro matrimonio è annullato
mi dispiace » disse
cercando di controllare li tono di voce. Se il Dottore
somigliava ai capelli di Amy . Rory somigliava
a un cadavere. Guardò Amy come
in preda
da una strana trance e chiese «Co.. co.. come non ci
sposiamo?ma..ma.. è tutto
pronto.. e tu.. tu mi ami!».
Amy
scosse la testa cercando di non
guardare
Rory.
«Io.. Ci
sono delle cose che non capisco. E poi non sono ancora pronta. E..e non ti merito.
Tu mi ami con tutto il cuore
io invece.. non so più
neanche se quello
che credevo di provare per te fosse amore mi dispiace Rory ».
Amy
lasciò la mano del Dottore e corse nel
TARDIS.
POV Amy
Corsi nel TARDIS senza
guardare in faccia nessuno. Non era quello che volevo.
Non era quello che volevo dire. Ero stata
troppo dura lo
sapevo . ma le parole
erano uscite e io non potevo farci nulla. Avevo tirato vicino a me il
Dottore.
Come se lui centrasse qualcosa con il fatto che
mi ero resa conto di non provare che
semplice affetto per
lui. Calde lacrime
iniziarono a cadere.
Perché stavo piangendo? Non lo sapevo neanche io. Corsi fuori dalla sala
comandi . Corsi nei
labirintici corridoi di quella nave. Corsi finché i polmoni
non mi scoppiarono
e le lacrime non mi annebbiarono definitivamente la vista. Esausta mi
fermai
davanti a una porta. Era in legno.
strano. Ma la cosa più strana era che a lettere dorate c’era
scritto AMELIA POND. Incuriosita
girai la maniglia e mi trovai in una grande stanza. A sinistra
c’era un
armadio. a destra una finestra da cui si poteva ammirare
l’universo e al centro
un grande letto con le coperte blu. Improvvisamente vinta da una strana
stanchezza mi tolsi gli stivali e mi addormentai stringendo
la giacca del Dottore, respirando
il suo strano odore e piangendo su quel letto
dalle coperte blu. L’ultimo
pensiero fu: Ho fatto la mia
scelta. Sono pentita? No . Mai. Dissi a me
stessa prima di cadere nelle braccia di Morfeo E sognai
Era come se
stessi guardando un film. Mi trovavo
in una cucina. Indossavo
un grembiule e stavo lavando alcuni piatti.
Dalla stanza accanto provenivano dei risolini infantili. Mi toglievo il
grembiule e mi appoggiavo allo stipite della porta a guardare. Li
vicino c’era
una stanza. Era un semplice salotto. Sul cassettone c’erano
delle foto. Nella
maggior parte c’era una ragazza che mi assomigliava. Era
insieme
a delle persone che mi sembravano
familiari. In
una foto scorsi
anche il Dottore. E
poi capii la ragazza nelle foto ero io. In quello
strano film la mia attenzione
fu
rivolta e catturata
dal uomo e dal
bambino in mezzo alla stanza. L’uomo (che sapevo con certezza
essere mio marito)
stava muovendo un bastoncino( che sapevo essere una
bacchetta con cui si facevano incantesimi.) il bambino
sulle sue ginocchia rideva divertito e cercava di prendere
gli anelli di
fumo che uscivano dalla punta della
bacchetta.
«Potter non hai
ancora messo a letto Harry! Sono le
dieci!» sentii
la mia voce dire con
finta aria di rimprovero. Lo strano fatto era che mi sentivo parlare
eppure non
ero io.
«Andiamo
Lillina non
esagerare e poi
oggi è Halloween insomma
lascia che
Harry si goda questo giorno!»
Dice mio marito senza
scomporsi. Un
pizzico di rabbia salii
dentro di me. James sa che lo odio, odio
essere chiamata Lillina o Lilliuccia . Odio i nomignoli
stupidissimi che mi affibbia solo per
farmi inviperire. Perché mio marito non
può
semplicemente chiamarmi Lily o
Lils ? Un
attimo.. perché sto parlando
al
presente? E perché mi ricordo che lui è mio
marito e si chiama James? E Perché lo sto
pensando?
«James
Charlus Potter non chiamarmi così! »
sbottò la mia voce. L’uomo ha
un aspetto molto
famigliare. L’ho già
visto nella mia vita non
solo in questi sogni che faccio fin da
bambina . Anche se non riesco a ricordarmi
dove l’ho visto.
James
si alzò,
posò Harry sul divano e mi si avvicinò.
Attraversò ala stanza velocemente, mi prese per la vita e mi
faceva voltare
verso di lui. «Perché se no che farai?»
chiese con un sorriso sornione
sussurrando a un centimetro dalle mie labbra. Poi mi baciò. La me del film o
del sogno da prima ricambiò
il bacio e avvolse le braccia intorno
al
suo collo. Poi
sentendo un risolino da
parte di Harry lo spinse via.
«James
non davanti a Harry!» sento la mia voce
gridare scandalizzata.
«Perché
no Evans? Che c’è
di male?»
chiese James con finta innocenza.
Alzai
gli occhi al cielo e mi
diressi verso quello
che nel sogno era mio figlio. Appena mi
vide Harry aprì le braccia e disse un
infantile«Mama»
Sorrisi e lo preso in braccio.
Harry appoggiò la testolina sulla mia spalla.
Lo cullai
canticchiando una
canzoncina che
avevo inventato. James mi
abbracciò da
dietro. Appoggiai la tesa
al suo petto. Poi d’improvviso la porta principale veniva
aperta di scatto. Facevamo
un salto spaventati .Il momento idilliaco si spezzava e c’era
posto solo per la
disperazione e la
paura. accadeva tutto così in fretta .
James mi diceva di scappare, io artigliavo la sua camicia sperando di
farlo
ragionare e di farlo scappare con me. Lui si chinava, dava un bacio a
Harry e
mi diceva di andare. Correvo,
correvo e
correvo su per le scale nel
tentativo di raggiungere
la mia camera da letto scappare dalla finestra visto che
non potevamo smaterializzarci.
E poi sentivo due parole. Due parole maledette «Avada
Kedavra!» da una voce crudele . Mi giravo di scatto e vedevo James cadere.
Dalle scale con un
Harry terrorizzato in braccio lo
vedevo
cadere. Vedevo il lampo di luce verde colpire James e l’unica
cosa che riuscivo
a fare era urlare.
«NO!»
e l’altra era «James!» mentre le lacrime iniziavano a cadere.
Mi svegliai urlando
quel nome e piangendo. Mi
trovavo di
nuovo sul letto blu
del TARDIS, al
sicuro. Stringevo al petto la giacca del
Dottore in cui mi ero avvolta. La porta in legno della stanza fu
spalancata, facendomi
sobbalzare. Il Dottore in pigiama e tutto trafelato accorse preoccupato.
«Amy che succede?» mi chiese.
Non gli badai perché vidi che accanto a lui c’era il ragazzo che sognavo fin da bambina.
Accanto a lui c’era... James.
Clara Stark = Non è ancora apparsa nella mia fanfiction sui malandrini ma è un OC inventato da me. Il nome Clara non è messo a caso ma non vi svelerò altro su di lei. Dirò solo che era amica di James e di Lily ah si il cognome Stark non è preso a caso ma è un omaggio alla casata nobile degli Stark creata da George R R Martin nelle sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Purosangue = in inglese Pureblood categoria di maghi creata dalla Rowling. Sono i maghi che provengono da antiche famiglie di sangue magico che si sposavano tra loro per mantenere il sangue magico “Puro”. Al epoca di James negli anni 70 ci si stava preparando alla Prima Guerra Magica contro Voldemort. Il razzismo verso chi non aveva sangue “puro” era molto radicato. Esempi di Famiglie Purosangue sono i Malfoy, i Nott , gli Zabini , i Lestrange, i Black i Weasley e anche gli stessi Potter prima che James si sposasse con Lily. Alcuni personaggi di Harry Potter purosangue sono Draco Malfoy Albus Silente, Sirius Black e James Potter. Voglio sottolineare una cosa per chi non sa molto su Harry Potter James pur esendo purosangue non credeva alle idee sulla purezza del sangue.
Sanguesporco = Mudblood in inglese non viene detto nei libri e nei film in iraliano. viene rimpiazzato da mezzosangue in italiano. Noi non abbiamo tradotto la differenza fra questi due stati di sangue che secondo me è importante sottolineare. Sanguesporco è l’insulto usato dai purosangue per chiamare i Nati Babbani ossia quei maghi o streghe che sono nati da Genitori normali che non avevano sangue magico e quindi non degni secondo i purosangue di studiare l a magia. I Nati Babbani o Sangue sporco sono ad esempio l’amica di Harry Hermione Granger e la stessa madre di Harry Lily Evans Potter.
Mezzosangue = infine questi sono i maghi nati da un mago o una strega nato babbano e un purosangue o tra un babbano e un mago o una strega. Lo stesso Harry è un mezzosangue insieme a Severus Piton e Lord Voldemort.
Traditore/Traditrice del tuo sangue= è un sopranome viene affibbiato negli anni 70 e negli 90 ai maghi e le streghe purosangue che non fanno differenze tra loro e Nati Babbani e mezzosangue. E perciò affibiato a James e Sirius che pur essendo purosangue reputano Voldemort un folle.
Time Lord = è il nome in originale della specie del Dottore Signore del Tempo questo come i sopranomi dei Malandrini verrà usato in lingua originale ma solo a volte.
Angolo Autrice
Innanzituto voglio ringraziare tutti quelli che leggono questa storia . Vorrei ringraziare dubhe01 grazie per quello che fai per me e per il regalo di natale. Grazie a HelenaLestrange ti ringrazio per le fantastiche recensioni. Grazie a wendy_candy sono felice la storia ti piaccia e spero continui a piacerti. A experiencing questo cpitolo è dedicato a te perchéè trovi sempre un po' di tempo per recensirmi! e infine shalycohen grazie per il fatto di seguirmi sempre anche se la scuola ti tiene impegnata!
Poi Allora Amy inizia a ricordare qualcosa e James si è ricordao di una sua amica che sembrava aver dimenticato ma come mai? lo scoprirete. il Dottore, magari ho esagerato con lui. ma secondo me Ten si è sentito un po' così in the Journei's End poi magari ho interpretato male dite mi se ho totalmente fatto fiasco con il suo POV. Poi vi è piaciuto il flaschback di Amy?. E Come vi è sembrata la scena con Rory? Tra l'altro Rory non lo vedremo più fino alla fine della storia.
Volevo chiedervi una cosa mi servirebbe un Bennerper la storia. qualcuno di voi saprebbe farne uno? io ci ho provato ma faccio schifo!
spero vi piaccia il capitolo
Comunque spero di aggiornare presto
Baci
Marty Evans