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Autore: Torma    23/01/2014    7 recensioni
Immaginate i personaggi di Hunger Games in un contesto del tutto differente di quello di Panem. Niente guerra , niente dittatura, niente Hunger games come tutti noi li conosciamo. Solo semplice vita universitaria, amicizie, lezioni ,feste e amori. Una Katniss più aperta e socievole alle prese con un Petaa che le farà battere il cuore. Tutto condito con leggerezza e allegria. Buona lettura- Torma
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finnick Odair, Katniss Everdeen, Madge Undersee, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Buonasera a tutti ;) . La vita mi distrugge ma per fortuna ci siete voi che mi rallegrate con i vostri commenti. Oggi dopo una giornata infernale sono riuscita a ritagliare un angolino di tempo per voi pochi affezionati <3 . Ringrazio ancora tutti per le recensione e invito anche altri a esprimere la propria opinione detto questo buona lettura. A presto- Torma.

5.

È sabato. La settima si è quasi conclusa e Madge oggi mi ha prenotato un trattamento completo. Ceretta . Manicure. Messa in piega. Sono riuscita a evitare di fare una lampada ma queste cose a detta di Madge "sono necessarie". Per fortuna non si è accorta della mia sparizione notturna dell'altra sera. Per il resto della settimana ho evitato sia Petaa che Delly . La notizia mi ha sconvolta non poco . Inizialmente avevo pensato di darmi malata ma poi ho avuto un'idea migliore . Questa sera metterò il vestito nuovo, sfoggerò il mio sorriso migliore e dimostrerò a Peeta Mellark che non si può prendere in giro Katniss Everdeen. Dopo aver passato tutto il giorno tra smalto, shampoo e cera, verso le cinque siamo pronte per tornare a casa per altre ore di preparazione, manca il trucco. Madge, dopo che quando mi ha chiesto di Peeta ha ricevuto una risposta acida, non ha più chiesto niente anche se qualche volta l'ho sorpresa che mi guardava con un’espressione preoccupata. Peeta ha cercato di chiamare un paio di volte ma l'ho ignorato, obbiettivo anche di questa sera. La festa inizia per le 21 ma Johanna ha "imposto" di presentarci la dopo le dieci -Non siamo così disperate da presentarci per forza li subito . Un po' di ritardo è d'obbligo!- ha detto- e cercate di tenere le gambe chiuse almeno fino a mezzanotte. Abbiamo una certa reputazione-. Mentre Madge è davanti allo specchio che si passa sulle labbra una strato di rossetto, io infilo il vestito . È un tubino rosso che fascia tutte le mie curve, senza spalline e una scollatura a cuore non troppo profonda. infilo una delle scarpe con il tacco, cerco l'altra sotto al letto e quando l'ho trovata faccio una giravolta -Come sto?- Madge si gira e mi dice che sono fantastica mi aiuta a truccarmi. A destra ho raccolto i capelli di lato con una treccia mentre a sinistra del mio viso ricadono sulle mie spalle in morbide onde fluenti. Mi ripasso il rossetto e dopo una spruzzata di profumo sono pronta. La sede dei Dtau non è molto distante dalla nostra, andiamo a piedi con Annie e Johanna, la prima indossa un vestito celeste stretto sotto il seno che ricade sulle gambe snelle morbido e svolazzante . Quello di Johanna è di sicuro più audace verde scuro con una scollatura che arriva quasi all'ombelico. Prima di entrare si raccomanda con noi di non bere troppo e dopo aver aperto la porta sparisce tra la folla . Vedo Annie andare ad abbracciare Finnick che la solleva baciandola sulle labbra mentre io Madge rimaniamo "sole". L'ingresso è pieno di studenti di qualsiasi facoltà . Gente che balla , beve,parla ride e scherza . Vedo Peeta vicino al caminetto spento del salotto che parla con Gale . Si conoscono? Decido che non è il momento di salutare il mio amico, prendo per mano Madge e ci dirigiamo in cucina. Un ragazzo grande come un armadio ci porge due bicchieri pieni di birra -Grazie- diciamo in coro e usciamo dalla porta sul retro per andare in giardino . Fa ancora parecchio caldo per essere settembre .Tra qualche settimana l'estate sarà definitivamente finita. Penso mentre sorseggio il mio drink. Nel giardino il  patio è decorato con le luci che solitamente si utilizzano a natale e è allestito come pista dal ballo. Madge butta il suo bicchiere vuoto e mi trascina al centro della pista. Saltiamo ci agitiamo e in qualche modo tentiamo di ballare. -Ciao Madge- Gale salta fuori da dietro due ragazzi ,saluta me con un cenno, e le chiede di ballare. Decido di tornare in cucina a prendere un'altra birra. Mentre evito alcune coppiette appartate sui divanetti la vedo. Delly. Avvinghiata a un ragazzo. Seduta sulle gambe di quest'ultimo. I capelli scompigliati dalla mani di lui che cerca bramosamente altri baci. Un momento. Sono confusa. Quello non è Peeta . Peeta non ha la pelle scura . Quel ragazzo è lo stesso che ci ha dato le birre prima . Mi pare si chiami Tresh. Ma se Delly è qui con lui dov'è Peeta? Sono stordita non capisco se sia colpa dell'alcool o per il fatto che io ho tirato conclusioni affrettate giudicando male e ingiustamente quel ragazzo. Torno in salotto per cercarlo e non lo vedo provo in tutte le stanze del piano terra e in giardino ma nessuna traccia. Inizio a pensare che magari se ne sia andato faccio un ultimo tentativo e salgo al piano di sopra. In teoria non si potrebbe, questa parte della casa è offlimits .. Salgo gli ultimi gradini traballando , queste scarpe mi stanno uccidendo , e lo vedo sul terrazzo. Il mio cuore perde un battito. Mi avvicino lentamente . Senza fare rumore -Eih!- bisbigliò lui sobbalza e si gira sorpreso- Che ci fai qui dolcezza?- è seduto su un sedia coi piedi appoggiati sulla ringhiera, indossa una camicia blu con le maniche arrotolate fino ai gomiti, che mette in risalto i suoi occhi,e dei pantaloni beige  . -Ti cercavo- ammetto io -posso?- indicando la sedia accanto a lui- Fai come vuoi - sembra arrabbiato- non mi é sembrato che in questi giorni ti sia importato di cercarmi - sbotta lui e capisco dal suo sguardo che è più che arrabbiato, vedo tristezza e delusione nei suoi occhi ed è colpa mia. - Scusa- sospiro - è colpa mia- ammetto . Non dice niente continua solo a guardare dritto davanti a se - Sei bellissima stasera- arrossisco-Grazie, ma preferivo i pantaloncini e la maglietta al contrario, erano più comodi- ironizzo sfilandomi le scarpe e tirando i piedi vicino al mio corpo dopo essermi seduta. Mi sorride . La tensione sta scemando. - Come mai non sei alla festa?- gli chiedo - Non mi divertivo da solo- abbasso lo sguardo -ok, ti va di andare a ballare insieme?- non so con quale coraggio glielo chiedo, mi guarda stupito - Mi sorprendi Everdeen- risponde divertito - volentieri - si alza e mi porge la mano mi rinfilo le scarpe e la stringo. È calda e soffice, un calore piacevole si irradia dal mio palmo al resto del corpo ci dirigiamo verso il corridoio ma prima di scendere Peeta si ferma -Eih Kat?- -Si?- mi volto verso di lui senza capire - Non sparire ok?- senza pensarci e capendo il vero significato della domanda rispondo -Ok- .
Dopo essere scesi giù di sotto Peeta prende un drink e inizia a sorseggiarlo senza togliermi neanche per un secondo gli occhi di dosso . Imbarazzata e nervosa decido di berne uno anche io, tutto di un fiato, per alleggerire la tensione . La mia mano è ancora stretta nella sua . Le nostre dita sono intrecciate. E sembra avere un comportamento protettivo nei miei confronti -Non mi piace che tutti ti guardino così - dichiara -Così come?- do un occhiata veloce intorno a me - Come se non avessero mai visto una bella ragazza- sospira- sembrano un branco di cani selvatici davanti a una preda. Non so se comprendi- sorrido . Peeta è geloso quindi non sono l'unica pazza . Gli stringo più forte la mano e lo rassicuro - Non ci pensare . Sono qui con te- -Preferivo come ti guardavano la scorsa mattina- ride - Ancora con questa storia?- sbuffo lasciandogli la mano che però lui riprende subito trascinandomi nella pista da ballo in giardino. Scruto la folla alla ricerca di Gale o Madge ma di loro nessuna traccia , eppure li avevo lasciati qui. Vedo Johanna che balla con Annie e Finnick. Stanno sempre insieme quei tre. Hanno uno strano rapporto , ma sono carini . Nell'angolo del giardino vicino ai fustini di birra ci sono Lux e Clove che parlano con due confratelli. Quando torno a osservare Peeta mi accorgo che mi sta osservando divertito e anche che abbiamo iniziato a ballare, o meglio che lui ha iniziato a ballare. Che vergogna . Io non sono capace e mi muovo goffamente in sua presenza . Questa cosa l'ho quasi sempre fatta con Madge e con lei non c'erano problemi mi muovevo e agitavo come potevo tutto qui. Ora con Peeta qui davanti mi sento goffa , rigida come un tronco di legno - Sei buffa - sogghigna. Buffa ? Vorrei sprofondare . Davanti a questo ragazzo riesco solo a rendermi ridicola . Mi fermo di colpo arrossendo - Mi fanno troppo male i piedi.- si ferma anche lui e poggiandomi la mano sui fianchi mi spinge verso l'interno . Saliamo le scale e per un attimo sono presa dal panico .Non vorrà portarmi in camera sua? Poi ricordo che non vive qui . Mi rilasso un poco e continuo a seguirlo . Saliamo un' altra rampa di scale e si ferma davanti a una finestra.-  Ora puoi togliere le scarpe- tira la maniglia verso di se -Come?- - Non vorrai cadere- dice a cavalcioni dalla finestra . Ma cosa sta facendo?. Mi porge la mano . Abbandono le scarpe e lo seguo , mi fido di Peeta. Mi aiuta a scavalcare e ci troviamo sul tetto. - Fai attenzione - dice poi sedendosi, lo imito e mi guardo in giro le voci e la musica della festa si sentono in lontananza e mentre alzo gli occhi vedo brillare le stelle. Sento Un brivido lungo la schiena e inizio a tremare . Qui fa più freddo che dentro dove ci sono un centinaio di ragazzi scatenati. Peeta se ne accorge e si alza risedendosi con le gambe aperte dietro di me, abbracciandomi da dietro avvolge le mie braccia con le sue e sento subito più caldo. Caldo ovunque. Affonda il suo viso tra i mie capelli stringendomi più forte a se. -Sai di gelsomino- - Il mio shampoo sa di gelsomino- ripeto per nascondere l'imbarazzo della situazione e mi metto a osservare il party sotto di noi. Non mi dispiace essere andata via. Mi piace la tranquillità. Il silenzio. Sento solo il battito del mio cuore e di quello di Peeta. Il suo respiro sulla pelle nuda della mia schiena. E’ caldo. Mi fa venire i brividi. Parliamo. Non facciamo niente altro tranne stare abbracciati e parlare . Guardiamo il cielo diventare più luminoso e prima dell'alba, dopo miei parecchi sbadigli, Peeta decide di accompagnarmi in sede. Scavalchiamo la finestra e mi infilo le scarpe . Che strumenti di tortura . La festa sta quasi finendo la gente sparpagliata qua e la sta per andare a casa . Butto un occhio al salotto e vedo Madge ,accoccolata a Gale sul divano, mentre dorme. Lui mi fa un segno di saluto e con il labiale dice "Quando si sveglia te la riporto". Seguo Peeta fuori dalla porta - Accidenti . Sempre la solita storia!- esclama. Inizialmente non capisco poi la vedo una Cadillac grigia parcheggiata o meglio intrappolata da altre auto che non permettono di fare manovra. -Bella macchina- affermo ridendo –E’ tua?- mi guarda torvo - si peccato che dovrò portarti a casa a piedi - "idioti" borbotta - Ma ho male ai piedi- mi lamento . Peeta si gira verso di me si inginocchia e mi fa togliere le scarpe poi mi porge la sua schiena - Salta su principessa- non me lo faccio ripetere due volte sono stanca da morire, mi accoccolo sulla sua schiena mentre lui afferra le mie gambe nude e gli lancio le braccia al collo con in mano le scarpe . In dieci minuti siamo davanti alla casa verde delle AXO . Mi porta fino alla porta e sotto al portico mi fa scendere -Dovremmo rifarlo- dico io prendendolo in giro -Scordatelo avrò mal di schiena per due settimane , non sei leggera come sembri- mi punzecchia -Come osi Mellark?!?- dico offesa , mi piace usare il suo cognome per rimproverarlo -Shh! abbassa la voce o sveglierai le tue consorelle- bisbiglia e si avvicina. Siamo uno davanti all'altro, mi sposta un ciuffo di capelli dietro l'orecchio e appoggia la sua fronte alla mia. I nostri nasi si sfiorano, le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza. Sento un buon odore un profumo di cannella e deodorante maschile. Vorrei baciarlo penso. E spero lo voglia anche lui. Ma non succede, mi da un pizzicotto sul sedere -Aih- esclamo inacidita, lui ride e mi prende il viso tra le mani e mi da un bacio sulla fronte dicendo- Questo è quello che ti sei meritata stasera- e si allontana lasciandomi immobile davanti alla porta - Ti chiamo, notte Kat- e lo guardo allontanarsi . Mi massaggio il sedere con una mano . Sbuffo . Volevo qualcosa di più .Entro e salgo le scale e mentre lo faccio l'unica cosa a cui riesco a pensare sono quegli occhi azzuro cielo il sorrido sbieco le mani forti di Peeta .Non so se sarò in grado di essere solo un'amica per Peeta Mellark.
  
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