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Autore: bemyronald    25/01/2014    3 recensioni
Ma cosa diamine mi prende? Perché continuo a guardarla così direttamente negli occhi?
E perché lei risponde guardandomi in quel modo così... così unico?
E poi le nostre mani si sono semplicemente sfiorate, ma perché mi fa questo effetto?
~
I loro occhi si incontrarono e lei si perse completamente nell'immensità di quell'azzurro naturale. Erano così limpidi, così puri, così sinceri e soprattutto erano lo specchio dell'anima. C'era bontà, stupore, spensieratezza, dolcezza, insicurezza. In quegli occhi spesso ci aveva trovato il mondo, quegli occhi erano un po' la sua casa perché per qualche oscura ragione (anzi, la ragione non c'entrava un fico secco!) quasi le toglievano il fiato ed erano capaci di cancellare, anche solo per un breve istante, tutto ciò che di brutto c'era. Ed in quel momento capì. Capì molto più di quel che Ron lasciasse trapelare, guardandolo era come se gli leggesse dentro, erano così veri che non riuscivano a mentire neanche volendo. Riflettevano la sua anima, il suo essere ed era quasi certa di non essersi sbagliata. C'era qualcosa che lui ostentava a nasconderle. L'aveva capito. Lei capiva sempre.
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Era una mattina gelida, l'inverno ormai si percepiva in ogni centrimetro del castello e adocchiando fuori dalla finestra si potevano scorgere fiocchi di neve che, delicati, si poggiavano sul prato. Hermione si dirigeva a passo svelto verso la Sala Grande per un'abbondante colazione che sperava l'avrebbe riscaldata. Vide Harry e Ron, e li raggiunse salutandoli con un allegro "buongiorno", Harry ricambiò e Ron mormorò un "a te" appena udibile, fissando il piatto. Hermione si sedette accanto a lui, piuttosto nervosa, si schiarì la voce e si versò del succo di zucca. La ragazza lanciò delle occhiate ad Harry, che rispose con una leggera scrollata di spalle, così Hermione decise di rompere il silenzio.
«Certo che fa un freddo! Un'abbondante colazione riuscirebbe a scaldarci. Non credi, Ron? Non hai toccato niente» il ragazzo si girò verso di lei e disse semplicemente «Non mi va».
Hermione sempre più tesa, non era sicura se indagare a fondo o lasciar perdere e con uno sguardo d'intesa con Harry capì che sarebbe stato meglio provare a spronarlo più in là, nel corso della giornata. Insieme si diressero verso l'aula di Pozioni, nei sotterranei e come se non fosse già abbastanza, la temperatura divenne ancor più fredda. Harry e Ron erano seduti allo stesso tavolo sul quale erano poggiati due calderoni, Hermione, seduta al tavolo di fianco al loro, lo condivideva con Calì. Piton chiese alla classe di preparare la pozione Dimenticante e, nel silenzio più assoluto, si misero tutti al lavoro. Scaduto il tempo, il professor Piton girò attraverso i tavoli per verificare i lavori dei suoi studenti, non era per nulla soddisfatto e si fermò al tavolo di Harry osservando l'intruglio con riluttanza.
«Potter, cosa ti ho chiesto di preparare?»
«Proprio quello che ha scritto alla lavagna, signore: la pozione Dimenticante»
Ron notò che l'amico stringeva i pugni sotto il tavolo e immaginava stesse imprecando mentalmente cercando di trattenersi.
«Non mi pare tu abbia seguito correttamente le istruzioni, Potter, il risultato finale non mi sembra corrisponda alla descrizione del libro. Dovrebbe essere verde acido, o sbaglio?» Harry stava per ribattere ma Piton gli si avvicinò e disse, sfidandolo.
«Forse hai inalato i fumi del tuo intruglio e i tuoi neuroni hanno dimenticato di attivarsi stamattina, Potter» un gruppo di Serpeverde scoppiò a ridere ma Piton non vi badò, continuava a fissare Harry che stava per aprir bocca ma fu distratto da un colpetto che Hermione gli sferrò da sotto il tavolo, vicino al suo. A quel punto Ron, percependo l'ira dell'amico che stava per scoppiare, instintivamente intervenne.
«Be', non è proprio verde acido, ma si avvicina al verde e poi non solo Harry ha dimenticato di metterci la radice di Radig...» Ron stava finendo la frase quando Piton si voltò di scatto verso di lui.
«Non mi sorprende che tu non distingua una pozione accettabile da una scadente, Weasley, dal momento che non sei in grado di preparare una semplice pozione Scacciabrufoli. Probabilmente tu hai ingerito la pozione Dimenticante sin da bambino, e questi sono i risultati» Si udirono altre risate, Pansy Parkinson se avesse potuto si sarebbe distesa a terra.
L'ira di Ron cresceva ogni secondo di più, le orecchie avevano raggiunto il segnale dall'allarme, le mani strette in un pugno, le nocche bianche. Sarebbe esploso da un momento all'altro.
«Non mi sorprende che lei sia tanto odia...»
«Basta! 10 punti in meno a Grifondoro... a ciascuno di voi due! Parkinson, ridi in quel modo sguagliato ancora e ti farò pulire tutti i barattoli contenenti le Mosche Crisopa. Andate, la lezione si è conclusa.»
Harry, Ron e Hermione furono gli ultimi ad uscire, Ron era ancora tutto rosso, si sentiva un vulcano in eruzione, e Harry aveva uno sguardo accigliato.
«Ron, ma cosa ti è preso? Perché hai risposto in quel modo?» disse Hermione, non appena furono fuori dall'aula.
«Per la barba di Merlino, Hermione, ma l'hai sentito?»
«Sì, l'ho sentito. Ma lo conosciamo, era un'istigazione e forse avresti fatto meglio a controllarti!»
Ma Ron non ascoltava, era occupato ad imprecare.
«Quella sporca canaglia, io... io...»
Al muro apposto, vi era appoggiato Malfoy, intento a parlare con Pansy e al loro fianco Tiger e Goyle discutevano tra loro.
«Tu cosa, Weasley? Weasley! Sei anche sordo ora?» Ron si voltò di scatto.
«Cosa vuoi, Malfoy?»
«Ehy, cos'è questo tono così poco amichevole? Mi chiedevo solo se stamattina ti fossi ricordato di mettere le mutande, ho sentito che la tua cara mammina ti nutriva con la pozione Dimenticante, sempre se poteva permettersela»
Pansy rise in un modo così sguaiato da ricordare un'oca starnazzante.
«Sta' zitto, Malfoy» Harry aveva avanzato di un passo verso Malfoy, Ron sentiva la mano di Hermione sul suo braccio che lo tratteneva.
«Spero però tu non abbia dimenticato che la tua amica Granger, lì, ha il sangue sporco».
Accadde tutto in un nanosecondo. Ron sciolse il braccio dalla presa stretta di Hermione e si avventò su Malfoy, seguito da Harry. Hermione urlò, Pansy e alcuni studenti lì attorno si allontanarono ma non troppo, per assistere alla scena. Harry vide Malfoy sfoderare la bacchetta e fece altrettanto, ma Ron pensò bene di sferrargli un pugno che il Serpeverde ricambiò facendogli sanguinare il naso. Ron avvertì un bruciore atroce e sentì Goyle che lo spingeva su un lato. Tutto accadde in un attimo. Ron con le mani sul volto, per cercare di capire da dove veniva fuori il sangue, si girò di scatto e sentì Malfoy gridare: «Exulcero!».
Harry evitò la fattura che però colpì Hermione dritta in viso. La ragazza urlò per il dolore e si portò subito le mani al volto, Ron scattò verso di lei.
«Hermione! Hermione! Fammi vedere!» le tolse le mani dal viso e sussultò per lo spavento. Hermione aveva il viso rosso, più rosso del fuoco, era praticamente ustionata. Ron sentì Harry imprecare contro Malfoy, quando la voce della professoressa McGranitt attirò l'attenzione di tutti.
«Potter, Weasley, Malfoy ma che diamine state... oh... signorina Granger, corra immediatamente in infermeria!» Hermione si allontano da Ron che le teneva ancora le mani e corse più veloce che mai.
«Voi tre, esigo una spiegazione! Siete sanguinanti, che storia è mai questa?» La professoressa era a dir poco furiosa, aveva uno sguardo quasi assassino.
«...Noi...» «...Loro....» «...Per primi...» «...Sanguesporco...» «...Rissa...» «...Fattura...»
Parlarono tutti e tre in contemporanea con un tono di voce piuttosto alto per farsi sentire chiaramente che, se possibile, irritò ancora di più la McGranitt.
«Basta! Non mi importa chi ha cominciato, chi ha fatto cosa! È uno spettacolo vergognoso. Dar vita ad una rissa alla babbana e sferrare fatture nei corridoi! Ma non vi vergognate? 50 punti verranno tolti a Grifondoro e 50 a Serpeverde. Ora filate in infermeria, avete un aspetto spaventoso!» la McGranitt voltò i tacchi e proseguì, i ragazzi la sentirono sbottare furiosa mentre percorreva il corridoio. «Due studenti Grifondoro, due! È una cosa inaudita!»
Ron raccolse i libri che gli erano caduti dalla borsa e insieme a Harry si avviò in infermeria. Il ragazzo era quasi sicuro di essersi rotto il naso e cercava di fermare il sangue che continuava a fuoriuscire con un fazzoletto appena evocato, Harry, che cercava di tamponare il sangue che sgorgava dal sopracciglio spaccato, si voltò verso di lui.
«Certo che hai proprio un bel naso»
«Sta' zitto, Harry»
Harry aprì la porta dell'infermeria, Ron lo seguì. Malfoy era in piedi e si lamentava mentre Madama Chips gli medicava il labbro spaccato.
«Insomma, signor Malfoy, non è nulla di grave!»
«Me la pagherai Weasley! Tu, lo Sfregiato e quella Sanguesporco!» Madama Chips gli dedico un'occhiataccia che era tutta un programma e si diresse verso Harry e Ron, mentre prendeva l'occorrente dava voce ai suoi pensieri.
«Ma cosa vi è venuto in mente a tutti e tre? Una rissa, UNA RISSA! Vada signor Malfoy e non dimentichi di applicare ciò che le ho dato. Pazzesco, pazzesco! Questi studenti sono quasi incontrollabili! E ora tutti e due venite qua!...Pazzesco, inconcepibile!» Madama Chips rimetteva in sesto nel più breve tempo richiesto, a volte era un po' brusca ma solo perché teneva molto alla cura degli studenti, voleva che le regole venissero rispettate per mantenere un certo ordine e se c'era una cosa che non sopportava erano gli allievi che non ascoltavano i suoi consigli o che... facevano scoppiare risse. Raddrizzò il naso a Ron in un attimo anche se continuava a sanguinare, il sopracciglio di Harry era ormai apposto e gli ordinò di lasciare l'infermeria, il ragazzo fece un cenno ad Hermione per assicurarsi che fosse tutto a posto, e lei ricambiò. Madama Chips si rivolse a Ron.
«Stai fermo qui tu, fra qualche minuto il sangue smetterà di fuoriuscire. Tornerò tra un attimo e non filare via per nessuna ragione!»
Ron si sedette sul letto vicino a dove era seduta Hermione che non aveva detto una parole e che, osservò, era molto meno rossa in volto, segno che quella specie di gel che Madama Chips le aveva applicato cominciava a fare effetto. Inoltre era chiaro che la ragazza non sentiva più dolore, probabilmente grazie all’Incantesimo Cura Ferite eseguito dall'infermiera, pensò il ragazzo. Hermione si accorse dello sguardo di Ron e si voltò verso di lui. Era difficile decifrare lo sguardo di lei, era compassionevole, ma sembrava adirata.


Ecco! Ho aggiornato molto presto, avevo in mente questa scena da un po'! Anche se in realtà nel complesso non è che mi convinca molto questo capitolo, mmmh! Comunque il comportamento di Ron non è ancora molto chiaro, è di pessimo umore e si sfoga rispondendo a Piton e facendo a botte con Malfoy... ma perché? Lo scopriremo presto u.u
Volevo precisare che non so l'esatto colore della pozione Dimenticante, ho cercato in giro ma non l'ho trovato, così ho optato per il verde acido :)
Per quanto riguarda la rissa, so che nel quarto libro c'è stata tra Harry e Draco, e quest'ultimo scaglia l'incantesimo che causa l'allungamento dei denti che colpisce Hermione, quindi ho preso ispirazione da lì cambiando un po' di cose e facendo in modo che fosse Ron a colpire per primo, per sottolineare il fatto che il suo malumore sfocia poi in comportamenti poco... eleganti, diciamo, anche se per difendere Hermione ;) Spero che questo capitolo vi abbia incuriosito ancora di più:)
A presto :)
   
 
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