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Autore: LittleSun    05/02/2014    5 recensioni
Molto spesso nella vita siamo costretti a vivere come qualcuno vorrebbe che noi vivessimo, annuiamo e lasciamo che tutto prenda una piega che non dipende da noi. Questo succede anche a Dafne che per scappare dalla sua vita soffocante si crea un alterego da usare online, Aloe. Sarà dopo numerosi problemi che Dafne riuscirà a liberarsi dall'influenza della madre e della zia e ad allontanarsi da casa, la sua vita però cambierà ancora. Cosa succede quando una persona abituata alla perfezione e un artista disordinato iniziano una convivenza? Cosa determinerà la presenza spigliata e focosa del coinquilino nella timida e un pò frigida Dafne? Lui riuscirà a fare uscire Dafne fuori dalla strada imposta dalla madre e della zia? Scopriamolo insieme ;)
Dal capitolo 4 (se ho fatto i conti giusti :P):
Regole per una sana convivenza con Aloe
1- Una volta a settimana si pulisce tutta la casa insieme, dividendo le spese dei prodotti.
2- Le spese del cibo si dividono anche così come i turni quotidiani di cucinare e lavare i piatti.
3- Negli spazi comuni è vietato accoppiarsi come conigli in primavera.
4- Negli spazi privati non di propria proprietà è vietato accoppiarsi o entrare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1

Soltanto Aloe
 
Capita che nella vita a volte dobbiamo modellarci sul desiderio di qualcun altro, diventiamo qualcuno solo per non deludere le aspettative che vengono riposte su di noi, mettiamo da parte noi stesse perché così nessuno ci guarderà con disappunto, disprezzo.
Non possiamo fare a meno di desiderare che le persone che ci circondano ci accettino ma facciamo l’errore di annullarci pur di essere accettati.
Viviamo nell’incertezza che se fossimo semplicemente noi stessi allora nessuno ci vorrebbe.
Mi chiamo Dafne Morris ma mi faccio chiamare Aloe, non c’entra niente lo so, ma Dafne è un nome troppo pesante che sono costretta a portare , un nome che deve fare sempre mostra di sè. Aloe è una cosa che ho scelto io, viene solo da me e adesso quasi tutte le persone che mi conoscono mi chiamano così.
All’inizio, ovvero quando avevo 13 anni, ero conosciuta così solo nei forum di storie dove pubblicavo, era il mio nickname, il mio alter ego, scrivevo storie che piacevano a molte ragazze e tutte mi chiamavano così, anche quelle che mi conoscevano poi con il nome di Dafne mi continuavano a chiamare Aloe.
Ho imparato ad amare i libri, la scrittura, ad inneggiare alla fantasia perché ci fa scoprire mondi in cui nessun aereo o treno ci possono portare, mondi che stanno chiusi nella testa di una persona o che possiamo creare noi stessi come vogliamo.
Aloe ha sempre voluto fare la scrittrice, viaggiare e scoprire le novità, non vuole catene, nei libri ha trovato un porto sicuro, la sua seconda casa quando aveva problemi a scuola, quando sua mamma la rimproverava, quando piangeva nascosta sotto le coperte perché non riusciva a fare amicizia a scuola.
Dafne era l’opposto di Aloe, era stata creata per soddisfare tutti i desideri inespressi della madre e in seguito della zia, che era andata vivere con la sorella dopo che era rimasta vedova così da poter aiutare in casa dato che mia madre aveva avuto me con non si sa chi, due donne frustrate e austere, prive di immaginazione, di amore, con sorrisi tirati e veri sorrisi solo quando la cosa le toccava in prima persona.
Dafne non piangeva mai davanti a nessuno, era sempre ordinata, perfetta.
La scrittura non era per lei come non era per lei qualsiasi cosa non desse soldi, fama e un lavoro fisso, questo le era stato insegnato sin dalla più tenera età e questa era l’unica cosa che poteva fare per non soccombere alle prediche della zia e della madre.
Devo diventare un importante avvocato, non uno qualunque ma il più importante, se fallisco vorrà dire che non sono capace, che sono stupida, così mi ripete mia madre non appena c’è l’occasione e lei la trova sempre.
Una volta sola ingenuamente avevo osato dire che volevo fare la scrittrice FORSE, mia madre aveva finto di svenire e poi aveva pianto guardandomi con uno sguardo deluso, la zia le si era seduta accanto e l’aveva consolata, distruggendo me però.
Non posso dimenticare le sue parole, sono impresse nella mia mente e mi bloccano, ogni volta che provo a immaginarmi in qualche ruolo diverso dall’avvocato quelle parole corrodono il mio sogno.
“Una scrittrice, fallita, stupida, disoccupata, morta di fame… è questo che vuoi essere? Non avresti mai successo, ci sono scrittori importanti, ma tu non sarai mai come loro. Sei una ragazzina arida brava solo a imparare a memoria dai libri, non potresti mai scrivere, chi ti credi di essere? Vuoi fare morire tua madre che si è rovinata la vita per te?”
non avevo osato ribattere, non avevo osato più e basta.
Avevo 15 anni quando era successo questo e da allora non era rimasto più niente di Aloe se non dietro il computer.
Alla fine sono diventata quello che voleva mia madre con l’appoggio di mia zia, una ragazza impeccabile, a modo, studiosa, sempre ottimi voti, anche bella dicevano, cosa che secondo loro serviva nel caso avessi sbagliato qualcosa negli studi. Io annuivo, ho imparato ad annuire, non c’erano scelte oltre questa comunque.
A mia madre non importava che non avessi praticamente nessun amico, che fossi sempre sola e che ogni tanto dalla mia camera si sentissero singhiozzi, nessuno mi consolava, ero solo debole se piangevo.
Nulla aveva cambiato che all’età di 18 anni avessi problemi di anoressia nervosa, mi avevano portato dal medico e poi dalla psicologa ma non erano serviti a niente gli avvertimenti fatti dai dottori a quelle due donne di ghiaccio, loro annuivano e a casa mi tormentavano poi accusandomi di non valere nulla.
Così una sera avevo deciso di dare una fine alla mia storia, un finale scelto da me come facevo nelle mie storie dove decidevo io, mi chiusi in bagno e con un rasoio tracciai due linee nei polsi, non volevo vivere una vita così. Vedevo i miei coetanei e li invidiavo, volevo essere come loro, volevo innamorarmi, uscire, giocare, non volevo essere una marionetta per sempre volevo diventare una bambina vera, ma nessuna fata madrina era mai venuta da me e nessun padre aveva rischiato tutto per me.
Dopo quell’incidente da cui purtroppo ero stata salvata, i medici e la mia psicologa si erano imposti su mia madre e la zia mettendole davanti a una scelta definitiva o dopo il liceo mi mandavano a studiare fuori o loro prendevano provvedimenti legali, così si era arrivati alla conclusione  che mi avrebbero mandato a studiare fuori città pur che avessi continuato gli studi legali, per me era più di quanto potevo solo osare sperare, così accettai, piano piano i miei problemi nervosi si dileguarono riducendosi a qualche conato di vomito in periodi particolarmente stressanti e non mi tagliai mai più.
Mi comportai sempre da Dafne ma incominciai a farmi chiamare Aloe, soltanto Aloe.



Angolo dell'autrice:
Ciao a tutte !
Se siete arrivate fin qua sotto solo per questo avete già la mia gratitudine e sarò felice di leggere una vostra opinione a riguardo se l'avrete che siano consigli o altro, sono ben accetti purchè i modi siano gentili, se qualcuno facesse una critica sgarbata probabilmente ne soffrirei... ahahah xD
Se avete dubbi o qualsiasi altra domanda sarò ben felice di rispondervi, quindi non siate timide, io per scrivere qua sto combattendo con i denti contro la mia timidezza.
Amo leggere da quando sono piccolina, leggo sempre tutti i giorni, ogni giorno, la lettura per me è qualcosa di profondo, una dolce carezza, non so come farei a sopravvivere senza, rispetto ogni singola autrice di questo sito sia che io abbia letto la storia sia che io non l'abbia fatto, rispetto le persone che scrivono perchè riescono a regalare qualcosa al lettore, qualcosa che poi ognuno di noi fa crescere dentro di sè.
Sono una appassionata di storie romantiche e fantasy principalmente, non mi piace il genere horror. çWç
Mi sono iscritta qui quando ho deciso che avevo voglia di storie d'amore e non ne trovavo più in giro che mi interessassero ed indovinate? sono finita direttamente nel paradiso della storia d'amore, dove ho trovato storie che davvero non hanno niente di meno di alcune pubblicate nei libri.
Comunque ho parlato troppo!
E' la prima storia che pubblico qui quindi spero sarete magnanime e prego chiunque commenterà di non farlo con l'aspettativa di publicizzare la sua storia, non è il caso e vi prego di non farlo.
Ooook, non mi viene altro da dire.
Grazie ancora se siete arrivate fin qua giù :D
A presto,
LittleSun

p.s. pubblicherò regolarmente una volta alla settimana e se ritarderò avvertirò a tempo debito, non sono una persona che fa aspettare tanto perchè sono la prima che soffre moltissimo quando aspetta un capitolo e l'autrice fa aspettare più del dovuto ç___ç

 
  
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