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Autore: OfeliaMontgomery    08/02/2014    1 recensioni
Katarina nel 1790 venne trasformata da Victor Lockwood, uno dei vampiri del consiglio. La donna ormai vampira gli strappò il cuore e lo guardò morire.
Nel 1823 nacque la sua unica figlia, nata dall'amore tra lei ed umano. I vampiri del consiglio lo scoprirono, così andarono da lei ed uccisero l'umano, tentarono di uccidere anche la sua bambina, ma scappò. Da quel giorno non fece altro che scappare e nascondersi da loro.
Adesso nel 2014 cercheranno di vivere una vita normale, ma la scomparsa di sua figlia sconvolgerà tutta la sua vita.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Katarina scattò in piedi dalla sedia, facendola cadere a terra – Devo chiamare Tom – disse la vampira componendo un numero sul suo cellulare.
‘Tom sono io, Katarina. Hai visto quello che è successo? Hanno trovato un uomo dissanguato in un cassonetto.’
‘Sì, ho visto, non può essere stata Lavinia?’
‘No, non è stata Lavinia, pensi ci abbiano già trovate?’
‘No, Kate non vi hanno trovato sennò a quest’ora erano da voi. Vi state nutrendo con sangue umano?’
‘No, ci stiamo nutrendo solo con il sangue di animale, non abbiamo toccato nessuno. E se sono davvero arrivati e aspettano solo che lasci da sola?’
‘Kate stai calma, non sono loro, sarà qualche vampiro drogato, calmati’
‘Mi dici di stare calma? Come cazzo faccio a stare calma se vogliono uccidere Lavinia?’
‘Katarina stai calma okay? Vado a dare un’occhiata io, va bene?’
‘Va bene, grazie’
‘Appena so qualcosa ti chiamo, ciao Kate e saluta Lavinia’
‘Si certo, lo farò’
Katarina chiuse la chiamata poi appoggiò il telefono sul tavolo e andò a tirare su la sedia e poi tornò a sedersi. Si portò le mani fra i capelli, Lavinia le si avvicinò – Mamma andrà tutto bene – disse la figlia abbracciandola.
Katarina tirò su il viso e guardò la figlia sorridendole poi le accarezzò una guancia.
– Ti prego stai solo attenta, okay? – disse premurosa la madre, Lavinia annuì – Sì mamma, starò attenta –.
– Vado in camera a studiare – disse Lavinia dando un bacio sulla guancia alla madre poi andò in camera sua.
Appena la figlia chiuse la porta della camera, Katarina si alzò e andò a pulire i piatti, continuando a pensare quale sarebbe stato il modo migliore per scappare da lì. Ma poi pensava a quello che le aveva detto la figlia, sul fatto di combattere per la loro libertà, anche la terrorizzava era un’idea da tenere in considerazione.
Più tardi, verso le undici di sera, lo zio Tom, anche se in realtà non era il vero zio di Lavinia, ma era un vecchio spasimante di Katarina, la loro storia non era andata a buon fine, ma sono rimasti buoni amici, anche se lui è ancora follemente innamorato di lei. Dopo la morte di Riccardo, Tom le era rimasto vicino, si era preso cura della piccola Lavinia crescendola come se fosse sua. Tommaso era il migliore amico di Riccardo, anche lui lavorava per quella coppia, però faceva il cuoco e non il maggiordomo come l’amico.
Sempre dopo la morte, Tom chiese a Katarina di trasformarlo, così avrebbe mantenuto la promessa fatta all’amico, cioè proteggere lei e sua figlia. Katarina non ci penso su molto, lo morse poi aspettò che lui si risvegliasse per andare a caccia. Katarina come ormai da più di trent’anni si cibava solo di sangue animale, invece Tom si vendicò della coppia, dissanguandoli entrambi. Katarina gli chiese perché l’aveva fatto, lui le rispose solamente che doveva essere fatto. La vampira non seppe mai il vero motivo, ma ovviamente non osava chiederglielo proprio ora.
Quando Tom entrò in casa, era in compagnia di un vampiro, basso e tozzo, con il volto scavato da profonde rughe, dall’espressione del viso si vedeva chiaramente che era teso e spaventato, aveva i capelli corti e brizzolati. Due piccoli occhi neri stavano fissando Katarina con un’espressione spaurita. Stava ricurvo su se stesso con le mani nelle tasche del suo giubbotto sciupato e pieno di buchi. Aveva un aspetto orribile, era malridotto.
– Forza dille quello che hai detto a me – disse Tom spingendolo più avanti, l’uomo per poco non cadde a terra, riprese l’equilibrio e poi parlò – Mi dispiace, non volevo creare disturbo – disse tristemente il vampiro, – Quello che hai detto, non queste stronzate! – esclamò Tom alzando la voce.
Il vampiro tremò sul posto poi annuì – Stavo per morire, una sera mi si presentò davanti un vampiro e mi chiese se volevo la vita eterna ed io ho accettato. Mi ha trasformato in un vampiro, ma io continuo a stare male, ho fatto degli esami e mi hanno detto che continuo a peggiorare, così ho cercato il vampiro che mi ha trasformato e gli ho chiesto perché non funzionasse, perché stavo ancora male e perché ero lo stesso sul punto di morire, lui mi ha semplicemente risposto che dovevo uccidere qualcuno e così io ho fatto – disse con voce bassa e nasale.
Katarina sogghignò – Questo vampiro ti ha preso, come si dice, ah sì, per il culo. Se sei sul punto morire e vieni morso, sì, ti trasformi in un vampiro, ma non del tutto, hai gli istinti di uccidere, cacciare e bere sangue, ma il tuo corpo è ancora umano e quindi la tua malattia continua a diffondersi nel tuo corpo. Anche se uccidi non cambia niente. Nel tuo corpo hai solo una piccola parte del veleno che iniettiamo noi vampiri perché il tuo sangue è già infetto dalla malattia che cerchi di fermare – disse la vampira con voce calma.
Il vampiro malaticcio scosse la testa piagnucolando – Quindi morirò lo stesso? – chiese tirando su con il naso.
– Mi dispiace, ma sì, morirai lo stesso – rispose la donna sospirando.
In quel momento arrivò Lavinia che appena vide il vampiro malaticcio si spaventò, facendo un salto e si portò una mano sul cuore, anche se non le batteva era un’abitudine farlo, perché per sembrare normale tra gli umani doveva far finta di respirare e tutte le altre cose umane.
– Chi diamine è questo qui? – chiese scioccata la figlia di Katarina, – Nessuno tesoro, torna a letto, adesso se ne vanno – rispose la madre accarezzando i capelli alla figlia che annuì.
Katarina fece un cenno con la testa a Tom che prese il vampiro e lo portò fuori di casa.
– Dopo ti chiamo – urlò la vampira per farsi sentire da Tom che urlò un okay.
– Mamma chi era? – chiese impaziente la figlia
– Il vampiro che ha ucciso quell’umano – rispose la madre guardando la figlia, le sorrise serene – Forza andiamo a dormire – disse Katarina mettendo un braccio sulla spalla della figlia ed insieme si diressero verso le loro rispettive camere.
– Mamma dormi con me? – le chiese Lavinia alzando un po’ le spalle.
– Certo piccola – rispose la madre dandole una pacca sul sedere facendola strillare. Katarina rise di gusto e poi insieme a lei rise anche la figlia. Insieme andarono a sdraiarsi nel grande letto della madre e sempre insieme si addormentarono. Cullate dalla leggera musica che arrivava dall’appartamento affianco al loro.

 
  
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