Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Defective Queen    15/06/2008    4 recensioni
"É inutile negarlo, sa che gli nascondo qualcosa. Me lo legge negli occhi. Ma cosa potrei dirgli? Potrei dirgli che lo amo talmente tanto che questo mi sta distruggendo? Potrei dirgli che sono stufa di essere la sua migliore amica, che vorrei solo scappare per non vederlo più? Ma come potrei? Come? Senza di lui io non vivo. Forse un giorno, vuoterò il sacco, forse. Per ora lasciatemi ancora la possibilità di rimandare. Come faccio da ormai troppi anni."
ULTIMO CAPITOLO ED EPILOGO AGGIUNTI!
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley, Viktor Krum | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
UN DISPERATO BISOGNO DI TE

UN DISPERATO BISOGNO DI TE

 

EPILOGO (bonus)

 

Essere dichiarati come coppia ufficiale a tutto il reparto Auror, prima che ce ne rendessimo conto noi stessi, è davvero una cosa eccezionale, vero?

Tutto questo è successo perché ieri, mentre io e Ron ci stavamo scambiando il nostro primo bacio, e sottolineo il primo, sono entrati all’improvviso nella mia stanza ospedaliera del San Mungo, Harry e Ginny, scortati da tutto il resto della delegazione dei nostri sottoufficiali.

Non mi dilungo troppo nel spiegarvi tutti i particolari, ma posso solo dirvi che è stato uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita!

Comunque, tornando a noi, dopo aver creato ogni sorta di pettegolezzi nel reparto, la vicenda è stata assodata con un: “Lo immaginavamo…” e un’occhiata furba.

Possibile che fossimo solo io e Ron a non essercene accorti?!

I complimenti sono volati da ogni parte, Harry era felicissimo, sollevato di non dover più mantenere segreto a Ron ciò che io provo per lui, e a me quello che lui prova per me. Ginny, allo stesso modo, saltava di qua e di là, dando in contemporanea schioccanti baci sulla guancia sia a suo fratello che a me, contenta che appena nato il suo bambino avrebbe già avuto una zia.

Pensare a me come una “zia” mi ha fatto scorrere un brivido sulla schiena, ma non ho commentato ulteriormente.

Abbiamo passato tutto il tempo a sorridere a tutti, ringraziando di cuore tutte le persone che non smettevano di arrivare. Sono certa che se fossi stata sola in una circostanza simile sarei fuggita a gambe levate, ma avere Ron accanto a me, percepirlo ancora più vicino di quanto non fosse già, mi dava un certo senso di sicurezza.

Credo di poter riuscire a fare qualsiasi cosa con lui accanto. Lui è la mia forza, il mio appoggio più grande e lo è sempre stato.

Insomma, tutto sembrava andare bene fino a quando Ginny, con le sue parole ingenue, non ci ha fatti cadere nel puro panico: «Quando lo annuncerete in famiglia?»

Ron è letteralmente sbiancato, un contrasto troppo forte da ignorare in comparazione con i suoi capelli rosso fuoco, e mi ha guardato di sbieco. Mio malgrado, non sono riuscita a rivolgergli un’occhiata migliore di quella di un pesce lesso, mentre deglutivo a fatica per assimilare meglio quelle parole.

Non stavamo insieme nemmeno da un’ora e già ci parlavano di annunci in famiglia?!

Vedendoci fin troppo in difficoltà, di fronte ad una folla di persone che sbirciavano incuriosite, Harry ci ha liberato dalla morsa di Ginny e ha cercato in qualsiasi modo di allontanare anche gli altri.

E’ a quel punto che è arrivato il Medimago che stavo aspettando e scioccato dalla presenza di tutti quelli individui, ha aiutato Harry nella sua operazione di polizia, mandandoli immediatamente fuori.

Mi chiedevo se saremmo riusciti a scamparla per questa volta, ma un Gufo arrivatomi da Molly stamattina ha smentito tutto:

 

“Hermione cara,

Ginny mi ha informato del fatto che tu e Ron avete qualcosa da comunicare in famiglia e perciò ho deciso di preparare una mega cena per l’occasione, con tutti i vostri piatti preferiti. Ovviamente sei invitata a casa mia stasera alle 8.

Mi raccomando, cercate di essere puntuali! Non è che non mi fidi della tua puntualità, Hermione cara, è solo che sai anche tu com’è fatto Ron, sempre in ritardo per qualsiasi cosa!

Ti aspetto, a stasera!

 

P.S. Se non ti dispiace, mandami una conferma se quel gufo squinternato è riuscito a recapitare il messaggio…

 

Molly”

 

Dannata Ginny! E’ normale che le donne incinte diventino così pettegole? Oppure lo è sempre stata ma io non me ne sono mai accorta?!

Ho chiamato immediatamente Ron, per informarlo dell’invito, ma lui prima di ricevere la mia telefonata era ancora beatamente addormentato e non aveva per nulla notato il messaggio della madre. Persino il gufo, stufo di dover aspettare tutti i suoi comodi, ha lasciato il foglietto fuori alla finestra ed se n’è andato via.

 

«Dunque non sai ancora niente?», gli ho chiesto.

«No…che cosa dovrei sapere, scusa?», ha domandato con la voce impastata dal sonno.

«Ginny…ha detto a tua madre che…noi abbiamo un annuncio da fare e lei ci ha invitati a cena, questa sera…», ho risposto, seppur ancora restia ad accettare quell’idea.

«COSA?!», a giudicare dal suo urlo spacca timpani, in quel momento si era svegliato completamente.

«Così stanno le cose…», ho replicato rassegnata, tenendo però la cornetta del telefono a distanza di sicurezza, nel caso in cui emettesse di nuovo un urlo come il precedente.

«…»

«Ron? Ci sei ancora?»

«Sì…ma vorrei non esserci…», ha risposto.

Sentendo il tono sconsolato della sua voce sono scoppiata a ridere.

«Vedrai che in qualche modo ce la caveremo…», l’ho rassicurato, sebbene non ne fossi realmente convinta nemmeno io.

«Mhm», ha mugugnato.

 

***

 

«Sei pronta?», mi chiede mentre sostiamo impalati sulla soglia della Tana.

«Sì!», rispondo coraggiosamente.

Ron sbuffa e si copre la faccia con la mano, ha le orecchie completamente rosse.

«Bene…perché io non lo sono»

Presa da un improvviso impulso di tenerezza, mi alzo sulle punte dei piedi e gli poso un delicato bacio sulle labbra.

Lui sgrana visibilmente gli occhi e le guance gli si arrossano di piacere e imbarazzo.

«Possibile che ogni volta che devi baciarmi lo fai quando non me l’aspetto?», protesta, accigliato.

«Perché è divertente vedere la faccia che fai!», commento, ridendo.

«Ah davvero?!», esclama fintamente arrabbiato. Poi qualcosa nei suoi occhi scintilla e si china improvvisamente su di me, baciandomi velocemente a sua volta. Una volta distaccatosi, mi guarda dall’alto della sua altezza con un ghigno stampato in faccia.

Io non posso fare a meno di rispondergli con la stessa espressione scioccata con la quale aveva risposto lui al mio bacio di prima.

«Anche la tua faccia è piuttosto divertente in questo momento…sai?», dice per provocarmi.

Io arrossisco terribilmente e lo accuso: «Sei una persona meschina!»

«Beh, se è per questo lo sei anche tu!»

«No, tu!»

«Tu!»

«E invece no, ti dico! Sei tu!»

«Non è vero, sei tu che hai iniziato!»

Continuiamo così per un altro po’, fino a che una testa rossa e riccia non si affaccia dallo stipite della porta. E’ Molly Weasley, che ci accoglie con un gran sorriso.

«Ron, Hermione cara, eccovi qui! Abbiamo sentito due voci infuriate al di là della porta e immaginavamo foste voi! Ma non potevate semplicemente bussare?»

Alla sua domanda non rispondiamo, ma ci ammutoliamo come due bimbi che sono stati appena sgridati.

Nonostante la nostra reazione, Molly fa un altro sorriso incoraggiante e ci invita ad entrare.

Tutti sono già a tavola e una impressione di calore mi avvolge completamente. Adesso la sensazione che ho sempre provato entrando alla Tana è ancora più forte, consapevole di essere davvero diventata in qualche modo un membro della famiglia Weasley.

Consumiamo la cena in modo allegro, racconto ai presenti del mio quasi-rapimento, divertita tutto sommato dalle facce preoccupate e costernate degli altri. E’ così liberatorio poter ridere dei brutti momenti, quando ormai sono passati!

Arriviamo al dolce e finalmente penso di averla fatta franca, anche se Ginny mi guarda in modo torvo e mi fa segni dal suo posto per tutta la serata. Harry, con fare serafico, invece, se la ridacchia tranquillo in disparte.

Anche Ron sembra decisamente a suo agio, mentre scherza per tutto il tempo con i suoi fratelli e suo padre, prendendo in giro sua madre che risponde in modo furbo a tutte le loro battute, senza prendersela troppo.

Al termine della cena, però, Harry ci lascia, comunicandoci di dover andare al Ministero per il turno notturno.

«Vuoi che venga con te?», propone Ron, mentre Harry afferra la giacca, dopo aver salutato Ginny con un bacio.

«No, non ce n’è bisogno, e poi tu hai il turno domani. Non è necessario.», risponde Harry con un sorriso tranquillo, salutando tutti gli altri.

Charlie e George lo imitano, poco dopo, asserendo di dover tornare a casa per affrontare meglio l’alzata mattutina del giorno seguente.

«Oh, povera me! Tutti i miei figli se ne sono andati, fino a poco fa la casa era così allegra, che peccato!», commenta Molly sconsolata.

«Ehi mamma, guarda che ci siamo ancora io e Ron!», protesta Ginny, sentendosi lasciata in disparte.

«Sì, ma tra poco ve ne andrete anche voi e io e vostro padre rimarremo soli! Vero Arthur?», domanda affranta al signor Weasley, cercando la sua approvazione.

Suo marito, ci guarda con un sorriso complice, facendoci l’occhiolino senza farsi vedere da Molly, ma poi si rivolge verso di lei, annuisce e dice con voce costernata: «E’ vero, cara…»

Assistendo alla scenetta, a me, Ron e Ginny scappa un sorriso, che tratteniamo a fatica.

«Beh…se ti può far piacere, stasera posso rimanere io qui, mamma», risponde Ginny, «Tanto Harry è fuori e non mi piace stare a casa da sola…»

«Ma certo! Ma certo, tesoro mio! Resta pure», acconsente Molly entusiasta. Io e Ron sorridiamo della sua reazione fin troppo esagerata, come sempre.

«E voi! Ron, Hermione, restate anche voi! Tu, Hermione cara, di sicuro sarai ancora spaventata per ciò che ti è successo con quelle spie bulgare…non ti senti molto sola a casa tua di notte?», mi chiede.

Io resto colpita dalla sua domanda. A dire il vero non ci ho mai pensato. Mi è sempre venuto naturale stare da sola, la solitudine non è mai stato un problema. Eppure, se ripenso alle notti passate alla Tana, in camera con Ginny, quando restavamo a parlare di ogni tipo di cosa fino a notte fonda, la nostalgia torna a riaffiorare nel mio cuore. Sarebbe così bello poter rivivere quei momenti! Senza nemmeno pensarci due volte, perciò, acconsento alla proposta della signora Weasley.

«Ron, resta anche tu, allora! Domani mattina ti preparerò una colazione coi fiocchi…ci stai?», gli domanda sua madre, allettandolo con la promessa del cibo.

Ron, a quelle parole, acconsente immediatamente. Ginny ed io ridiamo di lui, assieme a Molly e Arthur.

«Bene, allora…Hermione potrà stare in camera con Ginny, mentre tu Ron, ovviamente, userai la tua vecchia stanza…», si organizza sua madre. «Vado subito a sistemare i letti!», esclama, prima di lanciarsi verso le scale.

Ginny, però, la ferma prima che la donna possa mettere piede sul primo scalino: «Aspetta, mamma! Non ricordi che ti avevo detto che Hermione e Ron avrebbero fatto un annuncio questa sera? Non vorresti sentirlo, prima di andare a letto?», chiede Ginny con fare cospiratorio.

Io e Ron ghiacciamo sul posto. Il signor Weasley si gira a guardarci con fare interessato e la signora Weasley, con il suo solito entusiasmo, ci prega di dirle quale sia questo tanto fantomatico annuncio.

«Ehm…beh…», fa per dire Ron, ma dalla sua bocca fuoriesce solo un balbettio indistinto.

Io lo guardo intensamente, cercando di infondergli coraggio. Dalle sue orecchie infuocate, inizia a fuoriuscire del fumo.

«Noi due…ecco…», accompagna le sue parole con gesti frenetici delle mani, e cerca in tutti i modi di far capire a sua madre il succo del discorso, senza tuttavia rivelarlo totalmente.

Molly Weasley, però, non sembra per niente comprendere l’atteggiamento esagitato del figlio, che le lancia occhiate piuttosto eloquenti, e alza le sopracciglia con un’espressione di completa ingenuità.

«Cosa stai cercando di dire, Ron?», domanda dolcemente.

Vedendo Ron così in difficoltà, mentre suda freddo dall’agitazione, decido di venirgli incontro.

Afferro la sua mano, intrecciando le mie dita con le sue, stando ben attenta che i presenti assistano bene a questo gesto.

Molly e Arthur Weasley, dapprima guardano le nostre mani con le sopracciglia aggrottate, poi con un lampo di genio improvviso sembrano capire.

«Voi due…?», chiedono all’unisono, con due sorrisoni che la sanno lunga.

Io e Ron annuiamo mesti, con le teste abbassate.

Dopodiché si scatenano una serie di urletti, felicitazioni, complimenti e chi più ne ha più ne metta.

Io e Ron ci guardiamo complici, ancora mano nella mano, con la coda dell’occhio.

E’ andato tutto bene, alla fine, no?

«Bene, allora! Ginny tu puoi dormire da sola in camera tua! Ron ed Hermione potranno condividere la stessa stanza!», acconsente Molly, finita la sessione degli urletti, prima di correre quasi al piano di sopra.

Scioccati da questa rivelazione, io e Ron portiamo un braccio in avanti per fermarla, ma è troppo tardi.

Non è possibile, non può essere vero!

Per chiarirmi un po’ le idee, faccio un’equazione mentale: io + Ron + un letto + dormire insieme = ?!

Correggo ciò che ho detto poco fa: non è andata per niente bene!

 

 

***

 

Ginny mi ha prestato un suo pigiama, non prima di avermi riempito la testa con ogni sorta di consiglio su quell’argomento. Immagino che abbiate capito a cosa mi riferisco…

Diamine, perché devo pensare proprio a quello adesso?!

Mi tiro le coperte fin sopra alla faccia. Fuori alla porta, sento i passi di Ron, appena uscito dal bagno, che si appresta ad entrare.

Serro gli occhi immediatamente, non appena apre la porta, cercando di ignorare tutte le immagini selvagge che la mia mente, sotto gli influssi diabolici di Ginny, inizia a propormi.

«Stai già dormendo?», mi domanda Ron. Ho l’impressione che sia piuttosto vicino, ma non mi azzardo a correre il rischio di aprire gli occhi per accertarmene.

In mancanza di una mia risposta, Ron, fa il giro del letto, pestando rumorosamente i piedi nudi sul parquet, fino a raggiungere l’altra parte del letto. Il materasso si piega docilmente sotto il suo peso e il calore del suo corpo si diffonde sotto le coperte. Come mi piacerebbe poterlo abbracciare, così caldo e profumato!

Tuttavia, caccio via questi pensieri, rannicchiandomi su me stessa per combattere il freddo.

Passa qualche momento di silenzio, prima che Ron lo interrompa nuovamente: «Hermione? Sei tu che stai facendo tremare il letto in questo modo?»

Ooops, suppongo di essere stata fin troppo rumorosa. «S-scusa», mormoro, «è che ho f-freddo.»

Ron, sbuffa: «E lo dici solo adesso?»

«Io…», tento di dire, ma finisco nuovamente per chiedergli scusa.

«Avvicinati», dice lui allora, con atteggiamento magnanimo.

Non ho tempo di pensare in quale posizione compromettente potremmo trovarci se io mi avvicinassi a lui, perciò, accecata dal bisogno impellente di trovare una fonte di calore, mi sposto verso di lui e lo abbraccio, avvinghiandomi addosso al suo torace come un polipo.

«Brrr», rabbrividisce Ron, venendo a contatto con le mie mani congelate come ghiaccioli.

«Caldo e profumato», mormoro in estasi, rifugiandomi con il viso nel suo collo. Non mi importa più niente di porre un filtro ai miei pensieri. Sto così bene qui!

Sento il corpo di Ron irrigidirsi sotto la mia presa.

«H-Hermione?»

«Mmm», mugugno soddisfatta.

Ron scoppia a ridere, apparentemente senza motivo. Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra: «Brutta opportunista!»

Probabilmente si riferisce al fatto che mi sono avvinghiata su di lui, come un koala su un albero di eucalipto, solo per evitare il freddo.

«Non sembra dispiacerti, a quanto pare, il mio opportunismo…», rispondo con l’accenno di un sorriso.

«No, infatti…», ammette lui, con voce suadente.

Sposta leggermente il mio viso dal suo collo e lo avvicina al suo.

Mi bacia il naso, facendomi sorridere inconsciamente, poi scende lentamente verso la mia bocca. Aspetto con impazienza e con le labbra socchiuse di incontrare le sue, ma lui sembra volermi far ancora attendere. Mi bacia con lo stesso ritmo lento e dolce prima la fronte, poi gli zigomi e il mento. Mi incanta con baci di farfalla sul collo e quando ormai sembravo aver perso la speranza, congiunge la sua bocca con la mia. Spinge con un movimento né troppo forte, né troppo delicato, la sua lingua all’interno della mia bocca e prende a massaggiarmi il palato. Io rispondo con entusiasmo, aggrappandomi con le mani alle sue spalle. Sento i suoi muscoli tendersi sotto il mio tocco, mentre lui aumenta il ritmo del bacio.

Il mio cuore, singhiozza, procedendo a fatica. Sento aprirsi un buco all’altezza dello stomaco, che mi travolge e fa percepire a tutto il mio corpo una reazione di calore intensa.

Mi chiedo da quanto tempo avessi voluto tutto questo – e anche quello che probabilmente seguirà dopo – (pervertita! – ndA), ma non trovo risposta. E’ da tanto, troppo tempo!

Rompiamo il bacio, giusto il tempo di riprendere fiato, e poi torniamo a cercarci affannosamente. Le sue mani vagano su di me, io faccio scivolare le mie dita attraverso i suoi soffici capelli.

Giunti quasi all’apice del nostro bacio così passionale, però, c’è qualcosa che ci interrompe all’improvviso: una voce.

«ROOOON!», è la voce di Molly!

Io e Ron ci stacchiamo improvvisamente, ancora rossi e affannati, come se avessimo preso una scossa elettrica.

«ROOOOOON! Tua sorella ha una voglia improvvisa di “Caramelle ai tutti i gusti più uno” al gusto di menta piperita caramellata e cannella al cioccolato! ROOOOOOOOOOON! Scendi IMMEDIATAMENTE! Devi andarle a comprare immediatamente!»

Ron mi guarda e, malgrado la penombra in cui è immersa la stanza, posso vederlo roteare gli occhi, esausto. Io lo bacio sulla fronte, delicatamente.

«Ti stanno chiamando…se non vai subito, chissà cosa penseranno…», dico, tentando di provocarlo.

Imbarazzatissimo, scatta sull’attenti e si precipita fuori dalla stanza.

Ridacchio lievemente tra me e me: inutile ribadire che adoro anche questo di lui...

***



E anche questa volta i nostri cari piccioncini sono stati interrotti…e di chi è la colpa? Sarà forse di Molly, o in realtà di un’autrice molto sadica…? XD A voi il giudizio ^_^!

 

E così concludiamo completamente “Un disperato bisogno di te”, ci tenevo ad aggiungere questo piccolo epilogo, per vedere un po’ come procede la relazione tra i nostri amati, anche dopo la dichiarazione. Non direi si tratti di un missing moment...più che altro di un "bonus moment"!

Mi scuso con chi avrebbe voluto più romanticismo, ma avevo il terrore di cadere TROPPO nello sdolcinato e perciò mi sono fermata (spero abbastanza in tempo) XD

Detto questo, ho un piccolo annuncio da fare…

Molly Weasley: “Oh davvero???”

Sì anche io ce l’ho XD, ma è di altro genere, Molly, non iniziare a farti dei film XD. Dunque, dicevo, l’annuncio consiste nel fatto che tra un po’ scriverò un’altra storia, stavolta un’originale romantica, perciò a chi piacerebbe leggerla, consiglio di tenere d’occhio il mio account per aggiornamenti. Posso solo promettervi che sarò più tempestiva a scrivere U_U.

 

Hasta la vista!!!

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Defective Queen