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Autore: samubura    09/02/2014    9 recensioni
STORIA INTERATTIVA!
Questa storia nasce da una collaborazione tra me (samubura) Elly24 e Bellador, scriveremo un capitolo a testa e racconteremo la storia dei tributi che voi creerete!
(Regole e ulteriori spiegazioni nel prologo!)
I tributi sono al completo, ma restate con noi! Anche chi non è mentore avrà il suo spazio nella storia :)
Genere: Azione, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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# Mietitura parte 1 

DISTRETTO 1- BENI DI LUSSO 

Diana Gordon aspettava impaziente che il video sui giorni bui terminasse per estrarre i giovani tributi di quell'anno. Oh, come la eccitavano i giochi. La facevano sentire...viva. Le davano una scarica di adrenalina strepitosa e lei AMAVA certe emozioni. E poi, aveva riscosso molto successo lei, visto che i suoi tributi vincevamo quasi ogni anno. 

Quando il video terminò,batté le mani entusiasta. 

“E adesso, il momento che tutti voi aspettavate con ansia.” Cinguetta avvicinandosi alla boccia delle ragazze. 

“Prima le signore” scelse con cura il bigliettino. Tornò al microfono e si schiarì la voce prima di parlare. “Rose Fulgot” 

Ma la ragazzina non fece in tempo ad assimilare la notizia che una voce si levò dalla fila delle diciassettenni.

“Mi offro volontaria!” Era determinata, dura, che non ammetteva repliche. 

Guardò in cagnesco tutte le altre ragazze che stavano cercando di prendere il suo posto e si diresse verso il palco a testa alta. I suoi occhi verdi erano semichiusi a mo' di sfida. 

“Come ti chiami cara?” “Jane Luxury” si sistemò una ciocca di capelli biondi e liscissimi dietro l'orecchio osservando Diana che la guardava leggermente contrariata. Jane infatti, pur essendo molto più giovane di lei, la superava di una spanna. Ad occhio e croce non sarà stata un metro e settanta circa anche senza i vertiginosi tacchi di Diana. 

“Bene! Ed ora il giovane uomo!” Questa volta scelse più velocemente il biglietto ansiosa di vedere il volontario. 

Infatti non fece in tempo ad aprire la strisciolina che dall'ultima fila si fece avanti un ragazzone alto e robusto con i capelli biondo platino che risplendevano alla luce del sole. 

“Mi offro volontario come tributo!” Un sorriso sadico che tanto piaceva ai suoi amici, gli aleggiava agli angoli della bocca. 

“Vieni su, caro!” Esultò tutta felice l'accompagnatrice dell'uno. 

Il ragazzo fissava con i suoi occhioni marroni , i suoi fratelli sul palco, entrambi ex vincitori. 

“Come ti chiami?” “Uriah Ross” 

“Oh! Qui abbiamo un parente dei nostri mentori! Beh, ti farai valere anche tu, non è vero?” 

Il ragazzo la guardò mentre lei gli si avvicinava con fare poco pertinente. “Ehm...si” 

Uriah guardò una ragazza tra la folla che scuoteva la testa contrariata. Era per questo che la amava, perché era diversa. Lei odiava i giochi. Lei non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Aveva le sue idee e non le avrebbe mai cambiate per nessuna ragione al mondo. 

“Bene signori e signore! I tributi dei ventisettesimi Hunger Games! E che la buona sorte possa sempre essere a vostro favore! Stringetevi la mano, forza!” 

Jane guardò il suo compagno con disprezzo. Che senso aveva se poi lo avrebbe ucciso?

DISTRETTO 2: MINIERE (pacificatori) 

Era il primo anno da accompagnatrice per Carol Wolfagane. Molti la consideravano una semplice venticinquenne con poche ambizioni e dai facili costumi. Altri una raccomandata. In effetti, come primo anno, gli era stato affidato uno dei distretti più ricchi e forti di tutta Panem e ne era assai orgogliosa. Forse era tutto merito di quelle mezze storie che aveva avuto con i consiglieri del presidente stesso, che le avevano dato un piccolo vantaggio. 

Le piacevano quelle persone. Erano tutte entusiaste e gli occhi brillavano a ognuno di loro di una luce che non riusciva a spiegare.

“E adesso è arrivato il momento di estrarre la giovane donna che avrà l'immenso onore di partecipare ai ventisettesimi Hunger games!” 

Si avvicinò alla boccia e ne prese un foglietto. Si riposizionò davanti al microfono ma prima che potesse aprire bocca qualcuno la interruppe, dandole leggermente fastidio. 

“Mi offro volontaria” era una voce quasi annoiata e particolarmente sarcastica che non piaceva affatto a Carol. La ragazza sali sul palco, con nonchalance, i suoi capelli corvini alla luce del sole prendevano sfumature color rubino. 

Superò Carol con una spallata e si avvicinò al microfono. “Isobel Deveraux” annunciò all'intero distretto. Tutti la conoscevano, era la “ragazza pantera”. Sexy e letale. Molto pericolosa, figlia di un ex vincitrice, la famosa Amelie Reynolds. 

Carol era rimasta qualche secondo a fissarla interdetta ma poi si riprese avvicinandosi alla boccia maschile. Ma per la seconda volta qualcuno la precedette prendendola in contropiede. 

“Mi offro volontario!” Un diciottenne alto e robusto con gli occhi verdi che ricordano quelli di un gatto, si avvicinò al palco e Carol soffocó l'impulso di mettersi ad urlare. Perché dovevano essere così maledettamente maleducati? Proprio lei che era fissata con l'educazione e il rispetto...

Il ragazzo salì. Si scambiò un'occhiata con suo zio (anch'egli ex vincitore) che gli annuì orgoglioso e si affiancò a Isobel. 

“Ciao Mild” sussurrò malizioso. Lei gli sorrise ironica. “Ciao doggy”

“Come ti chiami?” Chiese quasi stancamente l'accompagnatrice del due.

“Cameron Hound. Ma...chiamami Cam” 

“Bene signori e signore, i tributi dei ventisettesimi Hunger Games, Bel e Cam!” 

“Isobel! Mi chiamo Isobel” la riprese bruscamente la ragazza. 

Cam sorrise. Si sarebbe divertito con il suo “zuccherino”

DISTRETTO TRE: MECCANICA/ELETTRONICA 

Serafina Wolfgane sorrise al distretto tre. Buon viso a cattivo gioco, si diceva sempre. Era seccata. Terribilmente seccata. Aveva dieci anni di più di sua sorella, dieci anni di esperienza e successo. Poi arriva lei, la sua “sorellina” che con qualche notte di divertimento con i più importanti rappresentanti di Capitol City, aveva preso il suo posto. 

E lei era stata mandata in un distretto sporco e umido. Pieno di fumo e fabbriche. Sbuffò avvicinandosi al microfono. Quei volti erano spenti, rigati spesso dalle lacrime. I loro occhi erano vuoti. Un solco che colmava il petto di tutti loro. Un vuoto che la fame,il lavoro e la paura gli scavavano dentro. Tutte cose che lei non conosceva. Una realtà che non avrebbe mai vissuto. 

“Adesso il momento che tutti voi aspettavate! È ora di estrarre i fortunati tributi che parteciperanno a questa edizione dei giochi! Prima le signore” 

Scelse con cura un bigliettino immergendo la mano a fondo prima di farla riemergere. 

“Melanie Mistick”Nessuno rispose. 

“Melanie Mistick” ancora niente. Un'enorme spazio si era creato davanti ad una ragazzina castana che fissava il palco con lo sguardo vuoto. 

“Vieni su cara!” La ragazza sembrava assente e alla fine due pacificatori la trascinarono a forza sul palco mentre lei non sembrava ancora cosciente di quello che era appena successo. Una bambina di dieci anni scoppiò in lacrime. 

“Ci sono volontari?” Chiese Serafina troppo abituata ai distretti ricchi con giovani forti e volenterosi. 

Dopo un lungo silenzio imbarazzante si schiarì la voce avvicinandosi alla boccia maschile. “Alec Richer” 

Un bambino di appena dodici anni sbiancò tra la folla. Comimciò ad avanzare verso il palco tremante non volendo fare la fine della ragazza. Al palco ci voleva arrivare con le sue gambe. Ma proprio quando si era deciso ad avanzare qualcuno lo fermò. 

“ Alec! Mi offro volontario! Mi offro volontario come tributo!” Un ragazzo castano con gli occhi neri si era piazzato davanti al bambino. 

Serafina sgranò gli occhi sorpresa. Un volontario!? Nel tre? Mai visto prima! 

“Un...un volontario! Abbiamo un volontario! Ma è fantastico!” Sentenziò con un po'troppa foga di quella necessaria. 

“Forza, forza! Vieni su!” Era così eccitata che gli andò incontro per le scalette che li dividevano e lo prese letteralmente per le spalle. 

“Come ti chiami?” “Simon Richer” 

“era tuo fratello quello?” “Si” “abbiamo proprio bisogno di giovani forti e coraggiosi! Stringetevi la mano!” 

Melanie sembrava essersi ripresa e strinse la mano del ragazzo con poca convinzione. Cercò il suo migliore amico Jace fra la folla e lo trovò in lacrime. 

Non sarebbe più tornata indietro probabilmente e non avrebbe più potuto rivelargli sul suo amore sincero. In più gli faceva pena quel ragazzo coraggioso che aveva come compagno di distretto ma i sentimenti non esistono nell'arena e lei lo sapeva bene.

DISTRETTO 4: PESCA

Cecilia Mardeen si ravvivò con le mani la sua parrucca verde di cui era orgogliosissima. All'inizio doveva simboleggiare il colore del mare ma poi non aveva resistito alla tentazione di aggiungerci qualche glitter facendola diventare di un orribile fosforescente. I suoi occhi scrutavano la folla. Quell'anno finalmente le era stato affidato un distretto favorito. E lei amava il mare. 

Stette in silenzio per tutta la durata del video e poi cominciò a ciarlare di quanto le piacessero gli Hunger Games e di quanto fossero utili a unire i distretti. 

“Bene bene bene! E adesso estraiamo la giovane donna! Quanto mi piace!” La sua voce era terribilmente stridula tanto che una bambina di quattro anni si tappò le orecchie infastidita. 

“Jennifer Golden!” Una ragazzina di quattordici anni fece appena in tempo a sgranare gli occhi prima che qualcuno prendesse il suo posto. 

“Mi offro volontaria!” “Oh, si! Vieni pure” Cecilia amava i volontari. 

“Come ti chiami?” “Malee Blackblue” i suoi occhi neri guardarono la folla con superiorità. Lei era forte, pronta e determinata. Avrebbe vinto, per lui. Per il suo piccolo fratellino, Jeremy, un innocente angioletto finito all'inferno. Si toccò involontariamente il braccialetto di corda che teneva sempre al polso. 

“E ora il giovane uomo!” Cecilia tifava sempre per i tributi maschili. Non sapeva spiegarsi il motivo ma era così. Praticamente da sempre. 

“Aleixo Nordlys” la folla lasciò passare il ragazzo formando uno spiazzo. Molti avevano paura di lui. Malee non lo conosceva ma rimase colpita dal suo viso indecifrabile. Non trapelava nessuna emozione. 

“Ci sono volontari?” Chiese Cecilia sorpresa che nessuno ancora si fosse fatto avanti. 

“Ci sono volontari?” Ripetè quasi infastidita alzando leggermente la voce. Ma cosa avevano i tributi maschili quell'anno? 

“Oh, ehm, bene. Allora...i tributi dei ventisettesimi Hunger Games! E che la buona sorte possa sempre essere a vostro favore!” 

Aleizo sospirò. Per lui non avevano senso gli Hunger Games. Però era preparato. Era pronto a difendersi se ce ne sarebbe stato bisogno. O almeno ci avrebbe provato.

Cecilia non era più tanto sicura di amare il mare. Scosse la testa e accompagnò i due tributi dentro il palazzo di giustizia. 

Angolo Elly24:

Ciao! Sono Elly24 l'autrice di questo capitolo e del prologo. Samubura mi ha chiesto di utilizzare questo angolo per presentarmi un po'quindi...eccomi qui! Allora innanzitutto voglio ringraziare gli autori che hanno creato questi fantastici tributi e di cui io ho avuto l'onore di fare la mietitura. Poi vorrei chiedervi se vi ho soddisfato o se siete rimasti delusi. So che molto probabilmente, anzi sicuramente, non sono all'altezza dei miei colleghi (non so se avete mai letto qualcosa di Bellador ma è bravissima) ma darò il massimo ve lo giuro! Se avete bisogno di qualcosa o volete rispondermi o qualsiasi cosa non fatevi problemi e scrivetemi pure sul mio account! Per coloro che invece mi conoscono già e seguono qualche mia ff,volevo dirvi che non so quando aggiornerò ricordi perché mi sono dedicata a questo capitolo quindi non sono andata molto avanti! 

E poi se ve lo steste chiedendo i saluti abbiamo accordato che li metteremo in un altro capitolo. Scusate se mi sono dilungata, grazie mille un bacione 

Elly24


Qua è samubura che vi parla!
Elly24 ha già detto quasi tutto :)
Il prossimo turno è il mio, quindi cercherò di sbrigarmi. 
Mi è stata fatta una proposta da Hope13 (una mentore) di creare un gruppo facebook per riunire tutti i mentori e prendere là decisioni sulle alleanze ecc... che ve ne pare come idea, personalmente non ci avevo pensato, ma mi sembra interessante.
Fatemi sapere le vostre opinioni così vediamo se far partire questa cosa.

Non rubo altro spazio, ciao a tutti!

 
   
 
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