Storie originali > Soprannaturale > Maghi e Streghe
Segui la storia  |       
Autore: OfeliaMontgomery    21/02/2014    0 recensioni
(ATTENZIONE A TUTTI questo è un sequel di “Witches and Fairies of east Wizard.” E' basato nel presente (2011). In questa storia ci saranno anche dei personaggi di WaFoeW.)
Chantel, 16 anni, carnagione chiarissima, lunghi capelli bianchi e grandi occhi viola. Si è appena trasferita a Salem con la sua famiglia. Da quel giorno succederanno cose strane e scoprirà la verità sul suo vero passato. Era una strega.
Dal primo capitolo:
Era tutto nuovo per lei, salì le scale e andò diretta nel letto, dopo pochi minuti sprofondò nel mondo dei sogni.
Una risalta malvagia la fece svegliare in piena notte, alzandosi velocemente dal letto andando verso alla finestra a vedere se c’era qualcuno, non c’era nessuno, neanche un’anima viva, che fosse stato un sogno, anche se le sembrava così reale.
Scuotendo la testa tornò a letto e si riaddormentò.
Questa volta sognò una ragazza, la guardava ridendo, le assomiglia parecchio, era tutta vestita di nero, con lunghi capelli neri e gli occhi color sangue e facevano paura.
La vide svanire, poi sentì un rumore assordante, era la sveglia che stava suonando.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Witches and Fairies.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic


Tutti gli occhi erano puntati su Chantel, ovviamente lei era la ragazza nuova e poi per loro sembrerà anche strana dato che aveva i capelli bianchi e gli occhi viola.
Non guardò in faccia nessuno, entrò a scuola tranquillamente, almeno non aveva gli occhi puntati addosso, invece si sbagliò, dentro era ancora peggio, c’erano ragazzi che avevano persino smesso di parlare appena era entrata.
Si diresse verso la segreteria per gli orari della settimana.
– Salve, mi chiamo Chantel Hudson – davanti a lei c’era una donna molto giovane sui trent’anni.
– Benvenuta nella Salem High School, spero che ti troverai bene qui. Ecco qui la tua combinazione del lucchetto per il tuo armadietto e questo è l'elenco delle tue lezioni – lei porse due fogli, uno doveva essere quello da far firmare da ogni insegnate per far sapere che era arrivata e l’altro erano gli orari con anche la combinazione del lucchetto.
– La ringrazio, arrivederci – ringraziò Chantel sorridendo alla segretaria e poi uscì. Appena uscita dalla segreteria venne spintonata da una ragazza, Chantel si girò dalla parte della tipa e vide che rideva con delle sue amiche.
– Ma come è vestita – disse la ragazza che l’aveva spintonata ad un'altra ragazza bassotta. Quella continuava a ridere, Chantel fece finta di niente e continuò a camminare, fino ad arrivare alla classe in cui doveva stare questa mattina, lesse il cartello appeso sopra alla porta “Aula 104” si era quella la classe, bussò, – Salve, sono Chantel, sono nuova – disse porgendo il foglio da far firmare al professore.
– Benvenuta, io sono il professore Andreas Rice – disse il prof poi le firmò il foglio e glielo porse indietro.
– La ringrazio Prof Rice – disse la ragazza andandosi a sedere all’unico banco libero cioè quello di fronte alla cattedra.
Ormai era abituata a stare davanti e sempre di fronte ai professori, infatti era sempre molto attenta, tranne in quel momento che stava guardando com’era la classe.
I banchi era a due, lei era vicina ad una ragazza, capelli biondi e occhi azzurri, le ricordò tanto la sua amica Joy. Le mancava molto.
– Ciao io sono Chantel, tu come ti chiami? – chiese alla sua vicina di banco.
Lei le sorrise – Mi chiamo Annamary, piacere – rispose porgendole la mano, Chantel l’afferrò e la strinse.
 – Il piacere è mio – disse sorridendole. Quando fu iniziata la lezione si sentì arrivare addosso dei pezzettini di carta, si girò per vedere chi era, era le ragazze di prima, la ragazza che l’aveva spinta rideva come un’oca.
Calmati Chantel fregatene di loro. Si rigirò e incominciò a scrivere quello che dettava il professore, vide la sua compagna che rideva, mentre cercava di imitare il professore, insieme a lei si aggiunse anche Chantel a ridere e anche metà della classe, le smorfiose di prima si zittirono invece.
Suonò la campanella, la prima ora era andata per fortuna.
Uscì dalla classe, si appoggiò ad un armadietto e cercò di aprire lo zaino, ma una voce la fece spaventare – Spostati, sei appoggiata al mio armadietto, non voglio che si infetti» disse una voce stridula, Chantel si girò per vedere chi le aveva parlato e si ritrova la ragazza di stamattina – Che vuoi da me?! – sbottò guardandola dritta negli occhi, lei distolse subito lo sguardo.
– Levati dalle palle! – ribadì spingendola e facendola cadere per terra davanti a tutti, lei iniziò a ridere e venne seguita da tutti gli altri, si alzò senza guardare in faccia nessuno ed entrò in bagno.
Cercò di muovere il polso, ma le faceva male, bene il suo primo giorno di scuola non poteva iniziare peggio di così, umiliata e si era anche fatta male al polso. Che nervoso.
– Le oche ti danno già fastidio? – entrò in bagno una ragazza, dai lunghi capelli neri, trucco nero pesante, fece un sorriso amaro e poi annuì.
– Si mi hanno già presa di mira, come primo giorno non poteva andare peggio, comunque io sono Chantel – disse dopo aver bevuto un sorso d’acqua dal lavandino del bagno, invece lei si mise apposto il trucco.
– Non darle retta a quelle oche, si credono più forti degli altri, perché hanno i genitori ricchi, ma non sono un cazzo – disse la ragazza mettendosi apposto i capelli, si girò verso Chantel e le sorrise mostrando i suoi denti bianchissimi, – Io sono Electra – disse ritirando la sua matita per gli occhi nel astuccio ed uscì dal bagno con me a fianco.
– Sei una delle poche persone che mi ha rivolto la parola – disse sorridendole, si scostò una ciocca di capelli dagli occhi.
– Che gente! Appena arriva una ragazza nuova qui è abitudine prendere per il culo! Non ascoltare le cazzate che dicono – disse ridendo amaramente.
– Che lezione hai ora? – le chiese vedendo che teneva in mano il foglietto degli orari.
Lo guardò – Ho chimica, tu? – risposi ritirando il foglio nello zaino, e prendendo quello da far firmare.
– Anche io, quindi siamo insieme, ti va di sederti vicino a me? – le chiese gentilmente, Chantel annuì.
Entrarono nell’aula 67, l’aula di chimica era piena di provette, microscopi, tante sostanze chimiche, c’era anche un lavandino.
– Buongiorno ragazzi – disse il professore entrando velocemente in classe per poi uscire di nuovo, che tipo strano.
La seconda volta che entrò, appoggiò uno scatolone sulla cattedra, «Salve prof, io sono Chantel e sono nuova, mi dovrebbe firmare questo foglio, grazie» disse dandogli il foglio, il prof appoggiò lo scatolone che teneva in mano sulla cattedra.
– Tenga, firmato, benvenuta signorina Hudson – disse il professore sorridendole. Lei annuì solo e tornò a sedersi accanto ad Electra.
– Ma è sempre così ‘sto professore? – chiese ad Electra che annuì e poi iniziò a raccontarle cosa combinava di solito.
– Davvero a fatto uscire tutti i topi dalle gabbie? Oddio ma è matto» iniziò a ridere e poi insieme a lei si unì Electra – Sì, non è molto apposto questo professore – disse tirando fuori dallo zaino un quaderno, Chantel non si era accorta che il professore era entrato in classe.
– Andiamo bene – disse ma appena lo vide si zittì subito.
– Buongiorno ragazzi, iniziamo la lezione – disse il professore mettendoli a coppie, per fortuna lei era con Electra. Iniziarono tranquillamente la lezione.
Quelli esperimenti nell’altra sua scuola li aveva già fatti, quindi farli di nuovo per lei era stato facilissimo.
Invece per Electra era un po’ più difficile, così l’aiutò. Finimmo l’esperimento, poco dopo suonò la campanella, la ragazza che l’aveva spinto stamattina fece cadere un libro di Electra.
– Ops – disse ridendo la stronza.
– Hai rotto i coglioni Ashley – le urlò Electra in faccia poi si abbassò e raccolse il libro.
– Ciao sfigata – disse Ashley, ma quella volta si riferì a Chantel. Non le rispose nemmeno, aspettò che Electra ritirasse il libro per poi uscire dalla classe.
Le ore seguenti passarono velocemente. Finalmente era ora di pranzo. Lei ed Electra si erano sedute ad un tavolo vuoto, si sentì toccare una spalla quando si girò, vide che era Annamary.
– Ciao, vuoi sederti con noi? – le chiese gentilmente, lei annuì e poi si sedette con loro.
– Electra – disse la mora porgendo una mano ad Annamary, – Annamary – disse la bionda stringendole la mano e poi si sorrisero.
– Ma voi non vi conoscevate già? – chiese mangiando un pezzo di carne.
– Solo di vista! – le rispose Annamary sorridendo.
Mangiarono tranquillamente poi suonò la campanella, così  presero i loro vassoi e li buttarono via.
Tornarono in classe, quella volta era sola niente Electra e niente Annamary, sperò solo che non c’erano Ashley e le sue amiche.
Entrò in classe per fortuna non c’era nessuno, si sedette ad un banco infondo alla classe.
Tirò fuori il blocco da scrivere dallo zaino poi quando si girò, si trovò un ragazzo davanti che la guardava.
– Scusa questo è il mio posto – le disse quel ragazzo, appoggiando lo zaino sul banco a fianco al mio.
– Scusa ora mi sposto subito – disse prendendo il blocco e lo rimise nello zaino. Si alzò per spostarsi, ma lui la fermò – Puoi stare seduta anche li, mi siedo nell’altro banco – le disse sorridendole. Le passò dietro e si sedette a fianco a lei.
– Grazie allora, io sono Chantel, piacere – disse porgendogli la mano, lui la strinse.
– Piacere Mail – disse sorridendole ancora.
Era molto bello, aveva i capelli rosso fuoco, con lineamenti aguzzi, occhi verdi come smeraldi e un fisico d’atleta.
– Sei la ragazza nuova giusto? – le chiese, tirando fuori dal suo zaino il libro di geografia.
Lei annuì, – Si, sono proprio io –.
Pian piano arrivano anche tutti gli altri miei compagni.
Entrò un ragazzo e si avvicinò alla ragazza, Chantel vide che il suo compagno si era alzato per dargli il cinque.
–  Bella fratello – disse il ragazzo che era appena entrato.
– E lei chi è? – glielo chiese guardando il seno di Chantel che portò le braccia davanti per coprirsi.
– Lei è Chantel ed è la ragazza nuova! – gli rispose Mail.
– Ah, è quella che sta sulle palle a Ashley? – chiese l’amico ridendo, lei abbassò lo sguardo.
Wow l’unico ragazzo che mi parla è amico di Ashley, e lei mi detesta! Che giornataccia.
In quel momento entrò l’insegnate, l’amico di Mail si andò a sedere al suo posto, Chantel si alzò e si diresse verso il professore per farsi firmare il foglio.
– Scusi prof, io sono Chantel, la ragazza nuova, mi dovrebbe firmare questo foglio – disse la ragazza porgendogli il foglio, lui annuì e glielo firmò, poi glielo ridiede in dietro.
– Benvenuta signorina Hudson, io sono il professor Martin Hurley, di geografia – disse il professore sorridendole.
– La ringrazio prof. Hurley – disse Chantel ricambiando il sorriso per poi tornare al suo posto.
Per fortuna quella era l’ultima ora di lezione per oggi.
La lezione per sua fortuna passò veloce, intanto che ascoltava il professore, scarabocchiò il suo blocco.
Quando finalmente suonò la campanella, Chantel ritirò velocemente l’astuccio e il blocco nella borsa e si diresse verso la porta – A domani prof. Hurley – salutò il professore intanto che cancellava le scritte sulla lavagna.
– Arrivederci signorina Hudson – rispose il professore sorridendole, Chantel ricambiò e poi uscì dalla classe.
Vide Electra vicino al suo armadietto così si diresse verso di lei.
– Ciao Electra, finalmente oggi è andata vero? – chiese sarcasticamente Chantel poi le sorrise, tirando fuori dalla tasca il suo cellulare.
– Già menomale, non ne potevo più – rispose Electra ridendo poi prese un libro dall’armadietto.
– Senti mi potresti dare il tuo numero? Sempre se vuoi –
– Scrivimelo pure, poi ti faccio io uno squillo così lo salvi –
 – Certo – prese il cellulare della mora e scrisse il suo numero.
– Tieni – disse Chantel dandole indietro il cellulare.
– Ora ti faccio lo squillo –
Electra premette la cornetta verde e la chiamò.
Poco dopo si illuminò il cellulare a Chantel con scritto il suo numero, – Eccolo grazie –chiuse la chiamata e poi salvò il numero.
– Ciao Electra, io vado, ci vediamo domani e grazie del numero – disse Chantel sorridendole poi si avviò verso l’uscita.
– Di niente, a domani, ciao Chantel – Electra le diede un bacio sulla guancia e poi corse fuori dalla scuola.
Chantel uscì tranquillamente, quando fu uscita vide Electra con un ragazzo, il suo ragazzo.
Finalmente era uscita da scuola, non ne poteva più, come primo giorno era andato maluccio, era già presa di mira da una sua compagna, era stata umiliata e si era fatta male al polso.
L’unica cosa positiva era che aveva conosciuto Annamary e Electra, che erano tanto carine con lei, e poi aveva conosciuto Mail.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Maghi e Streghe / Vai alla pagina dell'autore: OfeliaMontgomery