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Autore: Gokychan    22/06/2008    7 recensioni
Ad un tratto, senza che nemmeno lui sapesse il perché, gli tornò alla mente il sorriso di quell’assurdo ragazzo. Prima che la sua mente potesse impedirlo, pensò che era veramente bello. Anche se i suoi denti erano davvero insoliti. Stranamente bianchi. E appuntiti.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAP 2

 

 PARCHI, GRAFFITI E PAURE SENZA SENSO

 

 

 

Quando Takao uscì da scuola, il nervosismo si era finalmente placato.

Quel tipo che aveva incontrato nei bagni, anche se non voleva ammetterlo, neppure con se stesso, lo aveva scombussolato.

C’era un qualcosa in quel ragazzo di estremamente sbagliato.

Era come avvertire una nota stonata in una bella melodia.

Eppure non sapeva cosa.

Il moro si morse il labbro, inquieto.

Ad un tratto, qualcuno gli diede una pacca sulla spalla.

Si voltò di scatto, trasalendo.

Quando si accorse che si trattava semplicemente di Max, si rilassò.

“Hello! Tutto ok? Non avevi un’aria granchè felice fino a poco fa” disse il biondo con il solito sorriso stampato in faccia.

Il moro si lasciò scappare un sospiro e, senza rispondere, ricominciò a camminare.

“Sempre più eloquente! Dì un po’ dov’è che abiti? Magari se abitiamo vicini potremmo venirci a trovare qualche volta no?” continuò a blaterare imperterrito il biondo, affiancandosi immediatamente al suo nuovo ‘amico’.

Altro sospiro.

“Abito in fondo alla via, a circa cinquecento metri dalla scuola” mormorò senza un’intonazione di voce particolare.

“Maddai! Io abito solo un po’ più avanti rispetto a te! Siamo vicinissimi!” urlò Max con gli occhi che brillavano.

“Me la faccio sotto dall’emozione…” stavolta c’era una vena di sarcasmo nella voce di Takao. Tuttavia, non poteva negare che stare con il biondino gli dispiacesse. Riempiva il silenzio pesante che il moro si ostentava a perpetrare. Forse una visitina ogni tanto gliela poteva concedere…

“Senti, se ti va, domani pomeriggio puoi venire da me dopo la scuola. Inviterò anche un altro mio amico” gli propose il biondo, speranzoso.

Takao esitò. Forse non era il caso. Dopotutto, non sapeva nemmeno se il nonno glielo avrebbe concesso. Da quando si erano trasferiti, gli aveva imposto così tante regole, che oramai faceva fatica a sapere cosa fare o no.

Alla fine si limitò a rispondere in maniera evasiva.

“Non saprei” ammise “Dovrei chiedere, prima. Ti farò sapere domani a scuola, va bene?”

“Okay!!! Cerca di convincere i tuoi. Ci conto!”

E prima che Takao riuscisse anche solo a rispondere, il biondino cominciò a correre, ridendo allegramente, verso casa sua.

Takao sorrise leggermente. Certo che quel Max era un tipo proprio strano.

Ridacchiò, per poi bloccarsi immediatamente, confuso.

Da quanto tempo non rideva ormai?.

Sospirò. Forse l’idea del trasferimento, a conti fatti, non era stata malvagia.

Quando arrivò davanti al cancello di casa sua, tirò fuori le chiavi e lo aprì distrattamente .

Entrato in casa, annunciò ad alta voce la sua presenza.

Nonno Jey fece capolino dalla cucina.

“Togliti immediatamente le scarpe Takao! Ho cucinato il pranzo, sbrigati prima che si freddi!”

“Si, si. Vengo” disse tra uno sbuffo e l’altro il moro.

Quando entrambi si accomodarono, il nonno cercò di intavolare una conversazione.

“Com’è andato il primo giorno di scuola?” chiese, esitante.

Sapeva che il trasferimento era stato davvero difficile per Takao.

“Non è andato male” si ritrovò ad ammettere il moro “Solo che è pieno di gente fuori di testa”

Il nonno scoppiò a ridere.

“Sono felice che tu non abbia avuto difficoltà ad ambientarti, vedrai che ti farai molti amici”

“A proposito di questo” disse Takao con tono di voce casale “Un ragazzo oggi mi a invitato ad andare a casa sua domani, subito dopo la scuola”

“Ah, si?”

“Si. E mi chiedevo se magari…ecco, se potessi andarci” terminò la frase, esitante, il moro.

Il nonno ci pensò su un momento e poi annuì

“Non ci sono problemi Takao. Ricordati di ringraziarlo poi per la gentilezza”

Il ragazzo fece violenza su se stesso per non alzare gli occhi al cielo.

“Si, si, come vuoi tu!”

“Bene” fece il nonno alzandosi “Va pure adesso, Takao, ci penso io a sparecchiare”

 

 

*    *    *    *    *

 

Il moro si abbandonò finalmente sul suo letto.

Che giornata assurda.

La sua mente tornò all’incontro con quel ragazzo dagli occhi argentati.

Ricordò la stretta che quelle braccia fredde avevano esercitato sulla sua vita.

Ricordò le gambe diventare tremanti.

Ricordò i suoi occhi persi in quelli dell’altro.

Occhi tanto freddi. Occhi meravigliosi e bui come la notte. Occhi pieni di nebbia e…tormento.

Una fitta alle labbra fece uscire bruscamente Takao dai suoi pensieri.

Si portò una mano alla bocca e quando la ritirò si accorse che era macchiata di sangue.

Aveva martoriato le labbra con i denti tanto da ferirle.

Si passò distrattamente la lingua sulle labbra, avvertendo il sapore ferroso del sangue.

Si alzò bruscamente dal letto e uscì dalla stanza.

Quando fu davanti alla porta di casa, fece per mettersi le scarpe.

La voce di suo nonno arrivò dal salone.

“Che fai Takao?”

“Esco!” urlò di rimando il ragazzo.

Quando sentì la risposta affermativa del nonno, si mise nuovamente in tasca le chiavi e uscì.

Aspirò in pieno l’aria fresca del pomeriggio tardo.

Si guardò attorno, incuriosito.

Nonostante si fossero trasferiti lì gia da un po’, non sapeva ancora bene dove portavano tutte le vie del suo quartiere. Decise di farsi un giro per studiare i dintorni.

Prese una stradina e cominciò a percorrerla.

I vicoli erano piccoli e puliti. Takao li attraversava lentamente, con la mente altrove.

Non seppe per quanto camminò, fatto sta che, quando si riebbe, vide che era arrivato ad un parco.

Era deserto, non c’era ombra dei suoni delle voci dei bambini, nell’aria.

I giochi erano per la maggior parte rotti o riempiti di graffiti.

Alle panchinette di legno mancavano le tegole per sedersi.

Sembrava che l’unica cosa che fosse rimasta immune agli attacchi dei vandali di quartiere fossero le altalene.

Si sedette mollemente su una e cominciò a dondolarsi, senza staccare i piedi da terra.

Osservava le scarpe scavare solchi nella terra ogni volta che saliva o scendeva.

Su e giù. Su e giù.

Passò per la maggior parte del tempo a rimuginare e a pensare ai suoi ricordi nella precedente città.

Chissà come stavano i suoi amici. E chissà se quell’oca di Hilary si era trovata un ragazzo.

Sorrise al pensiero della ragazza. Erano stati compagni di classe e bisticciavano praticamente per ogni cosa. Tuttavia, entrambi erano fortemente legati l’uno all’altro da una forte amicizia.

Alzò lo sguardo al cielo e notò che il sole era quasi scomparso, ormai.

Chissà quanto tempo era stato fuori.

In ogni caso era ora di rientrare.

Si alzò e si stiracchiò pigramente.

Fece per andarsene, quando udì un fruscio dietro di se.

Si girò e si ritrovò a sgranare gli occhi per la sorpresa quando notò che, a poca distanza da lui, c’era il ragazzo misterioso.

Dallo sguardo che anche lui gli lanciò, Takao capì che non era l’unico sorpreso.

Il ragazzo dai capelli argentei, tuttavia, si riprese in fretta e gli rivolse una smorfia talmente labile che Takao faticò a riconoscerla come un sorriso.

“E’ una sorpresa sapere che c’è ancora qualcuno che si ricorda di questo luogo. Di solito qui sono sempre l’unico a venire e a ricordare” mormorò il ragazzo con gli occhi d’argento.

Takao lo fissava semplicemente imbambolato.

Quando tornò con i piedi per terra, sentì l’irritazione ricominciare a crescere, senza nemmeno un motivo ben chiaro a lui stesso.

Si girò di scatto e fece per andarsene quando sentì un mormorio appena udibile.

“Di nuovo solo…”

Il moro si voltò di scatto e quello che vide lo paralizzò.

Il ragazzo misterioso aveva il viso rivolto verso il cielo rossastro, gli occhi chiusi e le labbra lucide appena socchiuse. Perso in chissà quali pensieri.

La camicia nera catturava riflessi dorati del sole morente e i capelli argentei si muovevano, per il vento, freschi e leggeri sulle guance e sulle palpebre chiuse del ragazzo.

“E’ un angelo” pensò, quasi disperatamente, Takao “E’ un angelo!”

Tuttavia quando riuscì a intravedere il luccichio biancastro dei canini del ragazzo sconosciuto, la sua mente formulò, prima ancora che lui se ne rendesse conto, il seguente pensiero:

Mostro!

“Come ti chiami?”

Takao si morse nuovamente le labbra alla domanda che si era lasciato sfuggire.

Il ragazzo aprì nuovamente gli occhi argentei e li puntò in quelli blu di Takao.

“Mi chiamo Kai” sussurrò “E tu chi sei?”

“Mi chiamo Takao” rispose il moro con lo sguardo calamitato irrimediabilmente in quello dell’altro.

Perché accidenti, poi, glielo aveva detto? Lui quel tipo nemmeno sapeva chi era, se si escludeva il nome.

Kai spostò improvvisamente lo sguardo dagli occhi di Takao alle sue labbra.

Il moro lo vide accigliarsi e poi cominciare ad avvicinarsi a lui.

Takao sentì il panico assalirlo, irrazionale. C’era qualcosa in quel Kai che lo spaventava a morte.

Quando l’altro gli fu davanti, il moro sentì fortissimo l’impulso di voltarsi e scappare via, tuttavia il corpo si rifiutò di rispondergli.

Kai portò una mano fredda sulla sua guancia e li la lasciò indugiare.

Dopo un po’, Takao avvertì il pollice del ragazzo passare leggero sulle sue labbra.

“Dovresti smetterla di morderti le labbra” gli mormorò “Finirai per rovinartele. Sarebbe un peccato”

Staccò all’improvviso la mano dal viso del moro e sorrise mestamente.

“Ci vediamo a scuola” gli disse.

Dopodiché si voltò e se ne andò.

Takao rimase imbambolato per una manciata di secondi prima di riprendersi.

Lasciò uscire lentamente l’aria che aveva trattenuto fino a quel momento.

CAZZO!!

Cominciò a correre in maniera forsennata. Attraversò i vicoli e le stradine che aveva percorso precedentemente.

Aprì la porta di casa e si fiondò su per le scale.

“Takao!” urlò nonno Jay “Ti sembra questa l’ora di rientrare?! La cena è pronta in tavola…”

Il moro, che non aveva ascoltato nemmeno una parola, si fiondò nella sua stanza e si chiuse la porta alle spalle.

Si lasciò cadere sul letto e strinse spasmodicamente le mani sulle ginocchia.

Perché diamine si stava comportando così?! Perché era così spaventato?!

Ricordi nebulosi di volti sconosciuti gli apparvero nella mente, sparendo però repentini prima che lui stesso potesse afferrarli.

Si lasciò sfuggire un sospiro tremulo dalle labbra.

Che diamine gli stava succedendo?!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SALVE A TUTTE!!!

ECCOMI QUI’!!! SONO TORNATA E CON ME C’E’ A FARMI COMPAGNIA IL NUOVO CAPITOLO DI QUESTA MIA STORIUZZOLA!!!!

NON POTETE CAPIRE LA MIA GIOIA QUANDO HO LETTO I VOSTRI COMMENTI SUL CAPITOLO PRECEDENTE!!! AMMETTO CHE NON MI ASPETTAVO TANTO SUCCESSO!!
SIETE TUTTE DEGLI ANGELI!!! VI RINGRAZIO INFINITAMENTE PER IL SOSTEGNO!!!

 

RINGRAZIO:

 

EWILAN: Non ti preoccupare!! La mia storia è fatta apposta perché sia intrisa di mistero. I fatti e la trama si sveleranno mano, mano che i capitoli andranno avanti.

Tuttavia se c’è qualcosa che vorresti chiedermi non esitare, cercherò di chiarire i punti che meno hai compreso okay? ^^

Spero continuerai a seguirmi.

Un bacione.

Gokychan

 

Piccolaluna: Grazie per i bellissimi complimenti!

Come vedi ho aggiornato appena ho potuto!!

So di averti fatto penare per questo aggiornamento ma spero che per te ne sia valsa la pena!

Spero che continuerai a seguirmi!

Un bacio

Gokychan

 

Bibba88: Grazie per i complimenti!!! ^^

Cercherò di fare del mio meglio perché la storia continui a piacerti!!

Spero continuerai a seguirmi!

Bacioni!

Gokychan

 

Eagle fire: Ohhhh, accidenti!!! Sono lusingata davvero dai tuoi complimenti! ^//^

Ti ringrazio per l’incoraggiamento! Faro del mio meglio!!!

Davvero non ti piace troppo lo yaoi? Allora cercherò di meritarmi il fatto che hai letto la mia storia e i complimenti che mi hai rivolto!! *-*

Bacioni

Gokychan

 

Nissa: Humm…sei la mia gemella buona per caso? (Non dico cattiva perché per quella parte temo di esserci già io!! ^^”)

Anche io adoro Takao e Kai!!!!!! (come si potrebbe non farlo?! COME?!)

Ho una smania assurda per i vampiri e sbavo per lo yaoi da quando avevo dodici anni!! ^///^

Decisamente ci troveremo d’accordo noi due!!!!!!! ^___-

Spero continuerai a seguirmi!!

Bacioni.

Gokychan

 

Felicity89: Ti ringrazio tantissimo per i complimenti (me arrossisce)

Sono contenta di sapere che la mia storia ti piaccia!!!!!!!

In effetti non mi aspettavo di trovare molte persone che adorino Takao come me (Ma d’altronde ognuno ha i suoi gusti, come è giusto che sia!! V__V)

Spero che comunque la mia storia ti piaccia e che continuerai a seguirmi!

Ti ringrazio, inoltre, per i complimenti che mi hai fatto sull’altra mia storia, La vendetta del serpente!!

Cercherò di aggiornarla il prima possibile okay?? ^___-

Bacioni

Gokychan

 

Iria: E’ sempre bello vedere nuove adepte che si votano allo Yaoi!!!!!!

Benvenuta tra noi!!!!!!! *___*  (me ti benedice distribuendoti foto e santini sullo yaoi)

Ti ringrazio per i complimenti!!!!!! Sono contenta che la mia storia ti piaccia!
Spero che continuerai a commentarmi!!!!!!

Bacioni

Gokychan

  
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