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Autore: Hirimaru    05/03/2014    1 recensioni
Kuro ha 16 anni, per lui iniziano i 3 anni delle superiori. Da qualche mese la sua ultima relazione è finita. Lui è in cerca della metà che gli manca per sentirsi completo uno Shojo - Harem. Un misto tra Haruhi Suzumiya e Ichigo 100%
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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RedXDarkness - Capitolo 3 - Relazionarsi
Era finalmente giunto il giorno, ero carico di adrenalina, mi sentivo esplodere.
Quel giorno non socializzai molto, non feci nulla di strano, tutti mi fissavano con aria sospetta, aspettando che affermassi qualcosa di strano, o facessi qualche cavolata. Niente, passai le 5 ore di scuola in apperente tranquillità. In realtà dentro ero distrutto dall'ansia e della paura. Mi sentivo come il sole, in continua e perenne esplosione. Ogni secondo, ogni istante mi distruggeva. Tic Tac Tic Tac, 5 ore, 300 minuti, 18000 secondi. Finalmente... Driin!
Ero pronto, avevo colto l'attimo, mi stavo avvicinando a lei... quando qualcosa di inaspettato accadde.
Nanoko mi si avvicina, emanando la solita aria che mi mette tristezza, e inizia a farfugliare cose come:
-Smettila di essere così freddo, così strano!
Io la guardo negli occhi per qualche secondo.
Raccolte le parole giuste le rispondo:
-Ti importerebbe qualcosa se fossi diverso da così?
Nanoko: -Perché devi essere sempre così odioso, così serio? Non sai divertirti?
Io: -Vuoi sapere la verità?
Nanoko: Spara!
Io non ricordo di preciso cosa, so che farfugliai qualcosa riguardo l'insicurezza, il non desiderare d'essere accettato dagli altri e il mio stato d'animo.
Nanoko subito dopo divenne preda dell'imbarazzo e se ne andò via correndo, senza neanche salutare.
Avevo perso la mia occasione, Karakawa vedendomi "occupato" se ne andò via senza avvertire.
Di fatto non ero neanche riuscito a vedere Hana.
Indossai le cuffie, avviai i Nirvana e iniziai ad andare a casa a piedi.
Sentivo, però, che qualcosa stava per succedere.
La pressione e l'ansia iniziarono a bombardarmi
Boom! Eccola che appare! Hana era uscita più tardi, potevo solo immaginare il perché.
Improvvisamente tutto rallenta, l'adrenalina esplose, e mi avvicinai.
Non avevo corso, ma starle a quella distanza mi faceva affannarle, il mio cuore palpativa all'impazzata.
Inizia a furfugliare:
-Scusa, tu?
-Hei?
Non mi sentiva, non si girava, aveva anche le cuffie, e stava ascoltando qualcosa.
Presi coraggio e fiato, poi urlai:
Hana Itomi? Hana Itomi della 1C?
La pressione continuava a bombardarmi.
Lei si girò. Sembrava molto imbarazzata.
Kuro? Kuro Yami della 1D? -Disse
Subito mi chiesi come faceva a conoscere il mio nome.
Kuro -Come fai a c-conoscere il mio nome?
Hana -Potrei farti la stessa domanda!
*sorrise
Hana -E poi sei famoso per essere "il ragazzo strano". Tu invece?
Kuro -Beh, che domande! Non dimentico mai una rossa!
Subito mi tappai la bocca in preda all'imbarazzo per ciò che avevo appena detto.
Kuro -Scusa, emh... volevo dire, sei l'unica rossa, tutti sanno di te!
Mi avvicinai ad Hana. La guardai negli occhi. Rimasi colpito, Lei aveva gli stessi occhi.
Trovai forza e coraggio, così le dissi: Sai... emrhm... credo... che tu abbia dei capelli bellissimi... posso scattarti una foto? xD
Hana mi guardò sconvolta, come se avessi toccato qualcosa che non dovevo toccare.
Mi disse: Diventa mio amico e un giorno ti lascerò scattarmi la foto!
La guardai. Pensai: Cavolo, non sono un esperto nell'amicizie.
Le dissi: Vorrei, ma non credo che ci riuscirei, sono un tipo poco socievole... troppo serio... antipatico, e anche odioso!
Hana scoppiò a ridere. Era da molto che qualcuno non rideva per le cose che dicevo.
Hana - Al massimo sei un Dark! Dal modo di vestire, dal modo di parlare. I tuoi capelli. Anche il tuo nome!
In quel momento scoppiai a ridere. Mi sembrava di essere con Lei.
Anche se non credi di riuscirci, prova! Cos'hai da perderci? Continuò Hana.
Kuro: -Ok! Senti, posso chiederti dove abiti? Mi chiedevo, magari potremmo fare la strada per scuola insieme...
Scopriì che abitava dall'altro lato della città. Io ero all'estremo est lei all'estremo ovest. Per qualche ragione la cosa non mi stupì.
Guardai il vuoto per qualche secondo.
Lei esordì: Ascolta... che ne dici se sabato andiamo al Parco? Così potrai provare a diventare mio amico!
Subito risposi di si. Ci scambiammo i numeri di telefono per poter parlare.
Decidemmo di accordarci tramite cellulare. Lei mi salutò, stava per andare a casa.
Mi avvicinai e l'abbracciai. Non sapevo perché, sentivo solo che dovevo farlo.
Ero preda dell'imbarazzo, lo era anche lei. Dopo una manciata di secondi provai a staccarmi, ma lei mi stava stringendo. Così la strinsi anch'io. Rimanemmo fermi per quasi un minuto. Dopodiché ci salutammo.
Tornai a casa. Era Martedì. Mi aspettavano 4 giorni ricchi di ansia mortale.
Studiai un po', andai da un amico, Otokonoko Shinpuru (Detto Koton), per chiacchierare e giocare un po' a Kingdom Hearts. Dopodiché tornai a casa, cenai e andai a dormire.
  
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