Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Susuki_chan    06/04/2014    5 recensioni
Le Mew Mew combattono contro gli alieni. Le Mew Mew devono proteggere il loro pianeta da Deep Blue. Ma se una persona di un altro universo vorrebbe vedere morti la loro leader e l'alieno dagli occhi ambrati e i capelli smeraldini? Niente è come sembra e per scoprire la verità bisogna infrangere molti specchi; ma, soprattutto, bisogna conoscere realmente se stessi e non lasciarsi ingannare da niente e nessuno. Mai.
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Ichigo's Madness'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 12

Quando la realtà incontra la fantasia


 

Erano finiti in una situazione parecchio imbarazzante; i loro corpi si toccavano insistentemente, incastrati l’uno perfettamente all’altro. Ichigo non sapeva dove tenere le mani (anche perché, a un loro minimo spostamento, avrebbe toccato il corpo di Kisshu), mentre lui non accennava a togliere la mano dalla sua coscia.

Una tensione strana si creò intorno a loro, come se fosse corrente elettrica e, per di più, Maggie sembrava essere sparita nel nulla.

<< Kisshu … >> sussurrò Ichigo.

Lo scrutò attentamente; non aveva mai notato la loro differenza in altezza … se avesse voluto baciarlo avrebbe dovuto alzarsi sulle punte!

“Baciarlo? E questa da dove mi è venuta?” pensò rendendosi conto  di aver davvero immaginato la scena.

Il suo respiro si fece pesante e cominciò a fare troppo caldo per i suoi gusti. O forse era lei che stava andando a fuoco?

<< Ichigo … >> sussurrò Kisshu con voce roca avvicinandosi sempre di più al suo viso, mentre le sue mani percorrevano lentamente il profilo del corpo della ragazza.

<< Kisshu … io … >> “Io sono fidanzata!” pensò, ma non lo disse. Avrebbe tanto voluto ricordarglielo, ma le parole non le uscivano di bocca.

<< Shh … >> le sussurrò Kisshu, ormai vicinissimo, accarezzandole le labbra con il pollice.

Improvvisamente sentirono un rumore che spezzò quell’atmosfera: un urlo straziante, poi il silenzio.

<< Cos’è stato? >> domandò Maggie allarmata.

<< Vado a dare un’occhiata. >> rispose Kisshu serio.

Aprì un’anta dell’armadio e, una volta accurato di non essere in pericolo, uscì fuori. Diede un’occhiata veloce alla stanza e lo vide.

<< Uscite, non c’è più pericolo. >> disse Kisshu.

Quello che videro appena misero piede fuori dall’armadio fu abbastanza inquietante; qualcuno era entrato in casa e, non solo!, aveva ucciso la vespa che ora giaceva a terra con la testa separata dal resto del corpo in una pozza di sangue scuro.

<< Kami – sama*! >> esclamò disgustata Ichigo coprendosi la bocca con le mani.

<< Potrebbe essere ancora nei paraggi! >> esclamò Maggie, anche lei, disgustata.

<< Vado a dare una controllata … >> propose Kisshu facendo comparire i suoi Sai << … Non muovetevi. >>

<< No aspetta! >> urlò Ichigo.

Kisshu la guardò alzando un sopracciglio, come volesse incitarla a continuare.

<< Beh … ecco … >> balbettò Ichigo rossa in volto.

<< Quello che Ichigo credo stia tentando di dire è che non è sicuro che tu ci lasci qui da sole. >> intervenne Maggie.

Kisshu sembrò pensarci su per un attimo, poi sospirò :<< L’importante è che facciate attenzione. >>

Setacciarono la casa da cima a fondo, dall’interno all’esterno ma non trovarono nessun altro.

<< Chiunque sia stato, adesso se n’è andato. >> decretò, infine, Kisshu << Andiamo? >>

<< Ma … ma … >> balbettò nuovamente Ichigo; probabilmente era ancora scossa. Il punto era capire da cosa!

<< Koneko – chan ci sono solamente due opzioni: o stiamo qui a cercare qualcuno che, con molte probabilità, se n’è andato e mandiamo a puttane il nostro piano (e non lo reggo quella sottospecie di topolino!) oppure possiamo bellamente fregarcene e andare avanti prima che sia l’alba … Cosa scegli? >> disse Kisshu zittendo Ichigo << Andiamo. >> disse poi incamminandosi verso la prossima casa.

<< Aspetta! >> urlò Ichigo.

 

<< Posso? >> domandò Retasu facendo capolino dalla porta.

<< Mmh … >> ricevette in risposta probabilmente da Ryo; era difficile dirlo presi per com’erano dallo schermo del computer!

<< Lo prenderò per un “Prego Retasu!” … >> mormorò Retasu entrando, portando con se con un servizio da tè accompagnato da dei muffin ai mirtilli << Vi ho portato del tè; è da giorni che non toccate cibo, almeno questo potete berlo, no? >>

<< Grazie mille Retasu. >> rispose cortese Keiichiro; almeno qualcuno che le prestava attenzione c’era! << Appoggialo pure su quel tavolino. >>

Retasu poggiò il vassoio sul tavolo indicato e cominciò a versare il tè nelle tazzine << Ecco. >> ne porse una a Keiichiro che ricambiò con un sorriso; poi ne porse una a Ryo che mugugnò quello che sembrava essere un “grazie”. Infine si rivolse a Pai << Ecco tieni! Non so se ti piaccia, però io ti posso assicurare che è buono … >> disse, con non poche difficoltà, mentre il rossore cominciava a fare capolino sulle sue guance.

<< Ehm … la tazza. >> mormorò Pai.

<< Ah, si! Scusa! >> esclamò Retasu porgendogli la tazzina.

Pai accettò riluttante; l’assaggiò. Non era sicuro che gli piacesse, ma vedendo l’espressione speranzosa di Mew Retasu si disse che male non era.

“Ma che mi prende? Sono un idiota …” pensò ricordandosi che infondo era una sua nemica e che avrebbe dovuto trattarla come tale. Anche lei avrebbe dovuto farlo!

Si girò improvvisamente come punto da una spina, ma Retasu poté giurare di aver visto l’ombra di un sorriso.

Ryo tossicchiò abbastanza forte da far distrarre Retasu dai suoi pensieri e lo vide ancora più imbronciato di prima.

<< Li hai fatti tu i muffin, Retasu? >> domandò Keiichiro spezzando la tensione che si era creata.

<< Oh … si! >> rispose Retasu sorridendo gentilmente.

<< Sono veramente buoni, complimenti! >> esclamò Keiichiro con un enorme sorriso.

 

<< Allora? >> domandò Corina una volta che furono tutti presenti.

<< “Allora” cosa? Credi che io abbia il potere di leggere nel pensiero? >> chiese retoricamente Kisshu, facendole roteare gli occhi.

<< Intendevo dire se siete riusciti a prendere tutte le armi! >> precisò Corina stizzita.

<< Cosa ti sembra che sia quel mucchio laggiù? Polvere? >> la punzecchiò Kisshu ricevendo in cambio un’occhiata che, avrebbe messo la mano sul fuoco!, se avesse potuto l’avrebbe incenerito.

<< Adesso dobbiamo solo attendere l’alba. >> disse Seymous bloccando Corina ancor prima di potergli rispondere per le rime.

<< È successa una cosa strana quando eravamo in casa di una delle vespe … >> mormorò Ichigo assorta nei suoi pensieri.

<< Perché, c’è qualcosa di normale qui? >> domandò retoricamente Kisshu.

<< Cos’è successo, cara? >> domandò invece Charlotte premurosa.

<< Qualcuno si è intrufolato in casa e l’ha decapitata. >> rispose Ichigo guardandola come se fosse la prima volta che la vedesse realmente.

<< Potrebbe essere un sicario della Regina … >> propose Kikki ingenuamente.

<< Lui ERA un sicario della Regina. Non avrebbe senso! >> esclamò Corina con ovvietà.

<< Magari era un traditore! >> suggerì allora Kikki.

<< No, non lo era. Aveva provato ad attaccarci. >> rispose Ichigo.

<< Attaccarvi?! >> esclamò incredula Corina << E poi mi vieni a dire che loro sono i nostri Campioni? >> continuò rivolta a Kikki.

Quest’ultima, in tutta risposta, scrollò le spalle :<< Diamogli il beneficio del dubbio. >>

<< Avanti Corina, non essere cos’ indisponente! >> la sostenne Maggie.

<< Mpf! >>

<< Chiunque sia stato ci ha veramente aiutati, comunque. >> disse Maggie.

<< E se fossero stati Zoey e Dren? Pensateci; non sarebbe mica la prima volta che ci aiutano!>> propose Kikki ricevendo da Corina uno sguardo furente << Non mi guardare in quel modo! >>

<< Chi sono Zoey e Dren? E perché Corina sembra che voglia ucciderti con il solo sguardo? >> domandò curiosa Ichigo.

<< Lascia perdere … >> ringhiò Corina.

<< Attenta che prendi fuoco! >> scherzò Kisshu << Topolino al Flambé; è dalla prima volta che ti ho visto che desidero farlo. >> ghignò con fare sornione.

<< Porta rispetto a mia nipote, giovanotto insolente! >> lo riprese Seymous con una bastonata alle caviglie.

<< Hey! >> si lamentò Kisshu << Cos’è? Un vizio di famiglia? >>

<< Se la smettessi di fare il bambino … >> mormorò Ichigo.

<< Non mi sembra che la pensassi in questo modo quand’eravamo rinchiusi dentro l’armadio! >> sussurrò Kisshu, in modo tale che potesse sentirlo solo lei, alludendo al loro quasi – bacio.

“Merda!” si ritrovò a pensare per la prima volta Ichigo, diventando della stessa tonalità dei suoi capelli.

 

 

 

Note:
* Kami - sama = 
sama ( ) è utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno che riveste un titolo importante o ha uno status particolarmente elevato, per esempio un primo ministro o un sacerdote, o il superiore sul lavoro. In questo caso "-sama" viene usato per rivolgersi alle divinità: in giapponese, Dio è definito come Kami-sama.

 

 

Commento dell'autrice: ok, so che non dovrei farmi vedere dopo aver interrotto un simile momento ... ma, ho dovuto farlo! *vipregononpicchiatemi!*Ma distogliamo l'attenzione da questo (diciamo pure che ti sei scordata delle precauzioni e vuoi evitare spiacevoli incidenti ... ù.ù ndSubconscio Shh! >.< ndMe) ... a quanto pare si sta formando un triangolo equilatero ... o forse è isoscele? Ma chi ci capisce qualcosa!
 Spero che vi sia piaciuto!

Baci! ;)
Susuki_chan

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Susuki_chan