Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: smartys ayane    16/04/2014    3 recensioni
Armin desidera ardentemente conoscere il mondo oltre le mura di Trost, ma sa che è impossibile dal momento che l'umanità è minacciata dai giganti. Si chiede quindi se, da qualche parte nell'Universo, ci sia un mondo come quello che lui ha sempre sognato. E pensando a questo, una notte si addormenta, totalmente ignaro di quello che accadrà l'indomani: al suo risveglio si renderà conto di non trovarsi più a Trost, e crede di essere su un altro pianeta. Tuttavia, lui e i suoi compagni sono stati semplicemente mandati avanti nel tempo di oltre 2000 anni. Ecco quindi i protagonisti di SNK proiettati nel 2014, alle prese con la tecnologia, i costumi moderni e un mondo libero dall'ombra dei giganti.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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SNK: 2000 anni dopo
SNK: 2000 anni dopo

Armin guardò fuori dalla finestra, e si rese conto che doveva essere molto tardi. Si diresse quindi verso il letto e, dopo aver alzato le lenzuola, si ci infilò dentro in un soffio. Aveva sonno, ed era molto stanco sia fisicamente che mentalmente. Tuttavia non riusciva a dormire: i suoi pensieri volavano alle ultime spedizioni, alle morti dei suoi compagni e alla minaccia dei giganti. Fin da bambino aveva sempre sognato un mondo libero, un mondo dove gli umani avrebbero potuto vivere senza la paura di essere divorati da un momento all'altro, un mondo dove egli avrebbe potuto viaggiare oltre i confini della Terra, e scoprire tutte le leggi che governano l'Universo e tutte le bellezze che il pianeta nasconde, oltre la minaccia dei giganti. Ahimè, il mondo dove egli viveva era tutt'altro che quello che lui avrebbe voluto: gli uomini erano schiavi, non si poteva andare troppo lontano dalle mura perchè si rischiava di morire in un modo atroce, e lui non avrebbe mai scoperto cosa si nascondeva oltre quei luoghi che aveva già esplorato con il resto della Legione Esplorativa.
Armin sospirò, rigirandosi tra le coperte. Ripensò a come sarebbero state migliori tante cose, se i giganti non fossero mai esistiti.
Si chiese se, da qualche parte nell'Universo, ci fosse un mondo come quello che lui aveva sempre desiderato.

Quando si svegliò, prima ancora di aprire gli occhi, sentì una sensazione di caldo e di umido sulla sua guancia sinistra. Inizialmente non ci fece molto caso, credeva ancora di essere in dormiveglia. Poi, però, la luce cominciò a filtrare oltre le palpebre, e si rese conto che doveva essere già mattino.
Armin, che fino a quel momento era stato sdraiato sul fianco destro, si mise in posizione supina, e aprì gli occhi.
In un primo momento non capì nulla: vedeva solo il sole, e sentiva il terreno sotto la sua schiena.
Poi, quella sensazione di prima cominciò a tornare, e il ragazzo si girò istintivamente per capire cosa fosse.
Un cane. O meglio, la lingua di un cane.
Armin si portò le mani agli occhi, per strizzarli. Cosa ci faceva un cane a casa sua?
Poi riaprì le palpebre, e si rese conto che l'animale non era l'unico elemento anomalo che si prestava alla sua vista. Davanti a lui, infatti, si ergeva una struttura di almeno 30 metri, completamente in rovina, ma notevolmente grandiosa rispetto a tutte le altre abitazioni di Trost.
Armin si girò quindi dall'altra parte, e un'altra struttura, una decina di metri più piccola, sovrastava di fronte a lui, coprendogli interamente la vista.
Il ragazzo si alzò, spaesato. Il cane continuava a scondinzolargli attorno, con la lingua penzoloni e le orecchie tese.
Armin lo ignorò, e si avvicinò al palazzo per scoprire cosa ci fosse oltre.
E, in quel preciso momento, il traffico della città lo stravolse.
Davanti a lui si estendeva una strada abbastanza larga, agli estremi della quale correvano delle strisce bianche, mentre nel bel mezzo di essa continuavano ad avanzare ammassi metallici con le ruote.
Armin sobbalzò, stringendosi il più possibile sul muro alle sue spalle. Dove si trovava? Che ne era di Trost? Cos'erano quegli animali assurdi che si muovevano liberamente davanti a lui?
Il ragazzo decise di raggiungere l'altra parte della strada, per chiedere informazioni a due uomini che discutevano animatamente davanti ai suoi occhi. Ma nonappena mise piede oltre il marciapiede, un automobile lo sfiorò sulla gamba, facendolo cadere a terra.
Il conducente abbassò il finestrino e, prima di passare oltre, gli urlò dietro di tornare a cantare "Tanti auguri" alla Rai.
Armin, non potendo comprendere l'allusione a Raffaella Carrà, continuò ad avanzare, fino a raggiungere i due uomini dall'altro lato della strada. I due erano talmente impegnati nella loro conversazione che in un primo momento il ragazzo non volle interromperli. Restò quindi ad ascoltare i loro discorsi, sperando che intanto passasse qualcun'altro.
"Ti conviene sbrigarti, se vuoi vederlo" disse uno dei due, rivolto all'altro "Prima che arrivi qualcuno a prenderlo e a portarlo in manicomio!"
"Ma è vero che ha cominciato a mordersi il dito fino a farlo sanguinare?" chiese l'altro "E che continuava a farlo mentre la ragazza insieme a lui scazzottava tutti quelli che provavano ad avvicinarsi?"
Armin drizzò le orecchie, fingendo di non ascoltare.
"Proprio così! E continuava a ripetere 'diventerò un gigante, un bestione di 17 metri!' e intanto continuava a torturarsi il dito. Credo siano cannibali, o una cosa del genere. Indossavano degli abiti a dir poco assurdi!"
"Non ci posso credere!" esclamò l'amico "E la ragazza li ha fatti fuori tutti?"
L'uomo scrollò le spalle, alzando le sopracciglia "Tutti quelli che osavano interrompere l'autolesionismo di Hannibal Lecter!"
L'altro sospirò, scuotendo la testa. Poi si voltò e, finalmente, sembrò accorgersi del biondino poggiato al palo della luce alle sue spalle.
"Santo cielo!" esclamò stupito "Non credevo che i cugini di campagna fossero in concerto da noi, questa sera!"
Armin arrossì, staccandosi velocemente dal palo.
"Scusatemi" balbettò alzando le mani all'altezza delle spalle come se volesse proteggersi "Sapete dirmi dove si trovano i due ragazzi di cui stavate parlando? Sono miei fratelli, e non stanno molto bene di cervello, vorrei poterli trovare prima che si facciano del male!"
"Beh, ci credo che non stanno bene di cervello!" esclamò l'uomo che doveva aver visto entrambi "Sono in Via Fiesole, proprio di fronte al magazzino del vecchio Nino. In bocca al lupo!"
Armin non aveva la minima idea di dove si trovasse Via Fiesole e di chi fosse il vecchio Nino. Tuttavia decise che sarebbe stato meglio andarsene via di lì il più in fretta possibile, e così cominciò ad incamminarsi verso il punto che gli aveva indicato l'uomo.
I due rimasero a guardarlo fino a quando non scomparì oltre una palazzina.

Non ci volle molto a capire dove si trovassero Eren e Mikasa. Nonappena svoltò l'angolo, infatti, Armin sentì delle urla e le seguì fino a quando non arrivò a un vicolo in fondo a una stradina. Lì c'erano Eren, accovacciato a terra con le mani sulla testa, e Mikasa, con la fronte poggiata a un muro e i pugni stretti. Al contrario di quel che si aspettava, attorno a loro non c'era nessuno.
Armin corse verso i suoi amici, che non si erano accorti della sua presenza. Mikasa si voltò e si mise in posizione di attacco, ma quando si rese conto che si trattava del suo amico, rilassò i muscoli e disse ad Eren di alzare lo sguardo.
Armin si chinò a terra, trafelato, e prima che Eren potesse dire una sola parola si affrettò ad abbracciarlo.
"Dove siamo?" gridò "Ho paura! Ho visto cose strane nella strada, e la gente mi dice cose che non capisco! Voglio tornarmene a casa!"
Eren sospirò, lanciando uno sguardo a Mikasa. Lei prese Armin per le spalle, allontanandolo dal ragazzo.
"Noi non sappiamo nulla" disse lei "Ci siamo risvegliati qui, sotto lo sguardo di volti che non abbiamo mai visto. E qui siamo rimasti!"
Armin si sfiorò una lacrima con un dito, abbassando lo sguardo.
"Beh, voi allora non avete visto quello che ho visto io!"
Eren e Mikasa si guardarono, preoccupati. Poi si alzarono insieme, aiutando l'amico a fare lo stesso.
"D'accordo, Armin" disse Eren guardando le mura che li circondavano "Mostracelo!"

Quando i ragazzi raggiunsero la strada, Eren e Mikasa capirono immediatamente di cosa Armin stesse parlando.
Notarono subito quegli strani oggetti che si muovevano lungo l'asfalto, e si chiesero come mai ci fossero degli umani dentro di loro.
"Che animali strani!" disse Mikasa aggrottando le sopracciglia "A Trost non ne avevo mai visti!"
"Non sono animali" rispose Armin "Anche io all'inizio credevo che lo fossero. Ma sono semplicemente veicoli: un agglomerato di metallo con le ruote. Ci sarà qualcosa dentro che permetta di pedalare per far muovere il mezzo, o una cosa del genere!"
Eren e Mikasa rimasero in silenzio, incantati da quello che avevano davanti agli occhi. C'erano troppe cose strane: palazzi altissimi, aste attaccate al terreno che si ergevano per almeno dieci metri alla cui sommità c'era un piccolo oggetto che emanava luce, gente che indossava abiti fuori dal comune, ragazzi con la pelle disegnata. Sembrava quasi che si fossero catapultati in un altro mondo.
Poi, all'improvviso, mentre erano tutti incantati dalle stranezze che si estendevano davanti ai loro occhi, un automobile dei carabinieri passò proprio di lì, catturando la loro attenzione.
"Che strano!" esclamò Mikasa "Perchè quel veicolo fa quel suono strano?"
L'automobile si era fermata a causa del traffico, e Armin ebbe modo di vedere ciò che accadeva al suo interno. Rimase paralizzato quando, senza ombra di dubbio, aveva visto i capelli biondi del Capitano Smith e la testa del caporale Levi. Istintivamente si aggrappò al braccio dell'amico, indicandogli l'automobile.
"Ragazzi! Stanno portando via i nostri superiori!"




ANGOLO AUTRICE: Hola! Ecco a voi cosa ho partorito quest'oggi! Dio mio, è completamente senza senso, lo so! Ma alla fine è fatto proprio per questo: io mi diverto a scrivere, e voi, forse, a leggere! Semplicemente, a causa della mia mente non tanto normale, ultimamente pensavo a come sarebbe strano se i personaggi di SNK vivessero ai giorni nostri. E, da questo pensiero, è nata la fan fiction! Spero di aver stuzzicato il vostro interesse almeno un pò :)
AVVISO: Ho bisogno di OC, cioè di personaggi nuovi, che non hanno nulla a che fare con SNK. Perciò, se avete qualche idea, potete mandarmi i vostri personaggi per posta qui su EFP :) Basta che mi specificate nome, età e carattere. Poi vedo io dove infilarli, ma badate bene che poi posso accoppiarli con chi voglio (ma almeno non rischiano di essere divorati dai giganti!). Detto questo, addio u.u Alla prossima :)

   
 
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