Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: smartys ayane    20/04/2014    3 recensioni
Armin desidera ardentemente conoscere il mondo oltre le mura di Trost, ma sa che è impossibile dal momento che l'umanità è minacciata dai giganti. Si chiede quindi se, da qualche parte nell'Universo, ci sia un mondo come quello che lui ha sempre sognato. E pensando a questo, una notte si addormenta, totalmente ignaro di quello che accadrà l'indomani: al suo risveglio si renderà conto di non trovarsi più a Trost, e crede di essere su un altro pianeta. Tuttavia, lui e i suoi compagni sono stati semplicemente mandati avanti nel tempo di oltre 2000 anni. Ecco quindi i protagonisti di SNK proiettati nel 2014, alle prese con la tecnologia, i costumi moderni e un mondo libero dall'ombra dei giganti.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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SNK: 2000 anni dopo
SNK: 2000 anni dopo

A parte il terrore di Armin e le inutili preoccupazioni di Rivaille, il viaggio era andato bene. Quando il gruppo raggiunse Pisa, dovendo aspettare un paio d'ore per prendere l'autobus, Diletta decise di andare tutti a vedere la torre. Eren, Mikasa, Erwin, Armin e Rivaille rimasero incantati dal fascino della città. La ragazza cominciò a raccontare loro la storia d'Italia, dai romani al presente. Intanto Armin continuava a chiedersi come fosse possibile che lui e i suoi compagni siano stati trasportati così in avanti nel tempo, e pensò a quella notte quando aveva desiderato tanto poter vivere in un mondo diverso.
Quando, dopo aver preso l'autobus, il gruppo raggiunse Firenze, Diletta li portò subito nel suo appartamento. Prima di far vedere loro la città aveva bisogno di lavarsi, cambiarsi e chiamare la sua coinquilina: sperava che avrebbe prolungato le vacanze, perchè non aveva la minima idea di come avrebbe potuto risolvere altrimenti il problema dei suoi nuovi ospiti.
Nonappena Diletta uscì dalla sua camera si meravigliò che la squadra era rimasta lì dove l'aveva lasciata, senza aver combinato alcun danno. Poi Rivaille si alzò, chiedendo se poteva usare la doccia anche lui. La ragazza gli preparò un bagno, poi tornò in cucina dove Mikasa guardava sbalordita qualcosa alla televisione. Diletta aggrottò le sopracciglia, avvicinandosi per guardare meglio: il canale era Mtv, che trasmetteva Wrecking Ball di Miley Cyrus.
"Che troia!" urlò Mikasa spalancando la bocca.
"Come sei volgare!" esclamò Rivaille dal bagno.
Diletta alzò le spalle, mentre prendeva dei bicchieri e altra Coca-cola per i suoi ospiti "Mi sembra il caso di dirlo. Non siamo più nel Medioevo! Non c'è nulla di male a svestirsi davanti alle telecamere"
"Anche tu lo fai?" chiese Eren, che come risposta ottenne un sonoro ceffone.
"Ma come ti permetti? Ti pare che sono una sgualdrina da quattro soldi come quella lì?"
Mikasa la guardò un attimo confusa. Poi cambiò canale, e si ritrovò a guardare King Kong. In un primo momento non disse nulla, in quanto sulla scena c'era solo un gruppo di umani. Poi inquadrarono la scimmia, e Mikasa saltò in aria lanciando il telecomando contro la televisione.
"Il titano bestia! Oh, santo cielo! Lo sapevo, lo sapevo!"
Diletta si affrettò a spegnere la televisione, mentre Rivaille usciva dal bagno con l'accappatoio addosso. La ragazza ringraziò il cielo che si fosse preoccupato di indossarlo.
"Ma perchè l'acqua fa le bollicine?" chiese Rivaille confuso "Non ci avrai messo Coca-cola?"
Diletta sospirò, pronta a cominciare una lezione sulle vasche idromassaggio. Poi, però, bussarono alla porta. Prima di aprire, la ragazza chiese ai suoi ospiti di nascondersi tutti in bagno.
Poi corse alla porta, dove trovò una donna con i capelli castani stretti in una coda dietro alla quale si nascondeva una ragazzina bionda dagli occhi azzurri. Dagli indumenti che indossavano, Diletta capì che doveva trattarsi di altra gente stramba.
"Chi siete?" chiese prima di farle entrare "Sparite, ho già troppi problemi a cui pensare!"
La donna più grande fermò la porta prima che Diletta potesse chiuderla, e spinse violentemente la ragazza per poter entrare all'interno della casa.
"Dove li hai nascosti?" urlò "Ho visto che li hai portati qui? Dove sono?"
Diletta alzò un sopracciglio, chiedendosi perchè quei guai doveva accollarseli tutti lei. Poi, dal bagno, uscì Rivaille con un asciugamano legato ai fianchi.
"Hanji, Historia, come ci avete trovati?"
Alla vista del Capitano mezzo nudo la donna sobbalzò, coprendosi il volto con le mani.
"Rivaille! Ti hanno violentato! Ti hanno stuprato! Come hai potuto permetterlo?"
Diletta si posizionò tra i due, le mani sui fianchi.
"Posso sapere chi siete?" urlò a entrambe.
"Che ci fate voi qua?" chiese Armin uscendo dal bagno "Spero che non saltino fuori da un momento all'altro Annie, Berthold, Reiner e Ymir!"
"Ymir!" strillò Historia scoppiando a piangere "Mi manca così tanto!"
Diletta intanto aveva raggiunto il bagno, dove Eren si era messo a giocare con lo sciacquone del wc.
"L'acqua si paga, pivello!" esclamò prendendolo per un orecchio "Adesso vieni in cucina e insieme a quegli altri decerebrati mi spieghi cosa sta succedendo!"

Più tardi, Hanji e Historia avevano finito di raccontare di come si erano svegliate sotto una statua gigantesca completamente nuda -il David- e di come si erano messe a girovagare per la città fin quando non si erano imbattute in Diletta. La ragazza non sapeva più cosa fare: li aveva portati con sè perchè pensava fossero tipi interessanti per il racconto che stava scrivendo. Ma, conoscendoli meglio, si era ricreduta.
"Come possiamo tornare a Trost?" piagnucolava Historia "Ho bisogno di Ymir!"
Armin si alzò dalla sedia, camminando attorno al tavolo "Ma perchè volete tornare a Trost? Qui non è meglio? Non ci sono giganti!"
A quell'ultima parola Diletta alzò gli occhi al cielo, poi prese una mano di Historia, l'unica che compativa realmente "Chi è Ymir? Il tuo ragazzo?"
Historia arrossì, portandosi le mani al volto "Ma che dici! E' una donna! E' la mia migliore amica!"
"Dobbiamo tornare a Trost" le interruppe Rivaille "Non possiamo lasciare che la città cada sotto gli attacchi dei giganti! Dobbiamo salvare l'umanità!"
"Che ci fa se è una donna?" continuò Diletta, ignorando il Capitano "Ancora nel 2014 vi fate problemi sull'omosessualità?"
"Dov'è finito il mio braccio?" esclamò Erwin, che non riusciva più a trovare l'arto del manichino "Mi ci ero affezionato!"
"Cos'è l'omosessualità?" chiese Historia confusa "E' una brutta parola. Mi sa di malattia!"
"Ma no che non lo è! Tu ami Ymir, vero?"
"Lasciala in pace a quella squinternata" continuò Rivaille "Piuttosto, Erwin, col tuo braccio mi ci sono pulito il culo poco fa"
Mikasa si alzò di scatto dalla sedia, facendola finire a terra. Con una mano afferrò il colletto della maglietta di Armin, portandolo al muro.
"Smettila di gironzolare per la stanza, sto provando a concentrarmi!" urlò disperata, mentre tutti terminavano i loro discorsi cercando di capire cosa stesse accadendo.
Poi, Mikasa tornò al suo cubo di Rubik, mentre Armin si sedeva sconsolato sul divano della cucina.
"Lasciando perdere braccia, omosessualità e malattie" esclamò Diletta andando a prendere la borsa "Dato che non sappiamo come farvi tornare dai vostri compari giganti possiamo fare un giro per la città, che ne pensate?"
Eren annuì, gli occhi pieni di gioia. Armin si alzò cercando di stare il più lontano possibile da Mikasa, e gli altri acconsentirono. Poi si incamminarono fuori dalla porta, sperando di non incontrare più carabinieri.

Mezz'ora dopo, il gruppo aveva raggiunto Ponte Vecchio, fortunatamente senza mettersi a urlare o a fare domande strane. Nonappena raggiunsero il ponte, però, Diletta prese dalla borsa la sua macchina fotografica per immortalare la bellezza del paesaggio, e a quel punto Armin ricominciò con le domande.
"Cos'è questa cosa?" disse spaventato appena scattò il flash "A che serve?"
Diletta mostrò alcune delle foto al ragazzo, mentre gli altri si riunivano alle sue spalle per ascoltare la spiegazione.
"E' una macchina fotografica. Serve per ritrarre un'immagine reale. In realtà è difficile da spiegare. Guarda, ti faccio capire meglio!"
Diletta puntò la macchina fotografica verso Armin, e scattò una foto. Il ragazzo venne accecato per un attimo dal flash, ma poi si ricompose e guardò la foto che la ragazza gli aveva scattato.
"Wow!" esclamò il biondo incredulo "Ma come è possibile una cosa del genere?"
"Eccellente!" disse Erwin "Gli uomini hanno imparato a volare e a fermare il tempo! Eccellente!"
"Aspettate, facciamoci un selfie!" urlò Diletta puntando l'obiettivo verso di lei mentre cercava di avvicinare a sè il più possibile i suoi compagni.
Poi sorrise, conservando la sua macchina fotografica nella borsa.
"Cos'è un selfie?" chiese ancora Armin, confuso.
"Niente. E comunque, verresti meglio in foto se non avessi quei capelli in stile Nino D'Angelo negli anni 80!"
Poi proseguì, annunciando ai compagni che adesso si sarebbero diretti in Piazza della Signoria.

Il resto della giornata passò con quella piccola gita fiorentina, tra bar, gelaterie e negozi di giocattoli. Armin era affascinato da tutto ciò che aveva visto, e quella sera, quando si riunirono tutti al tavolo per mangiare, decise di porre a Diletta quella domanda a cui pensava da tutto il giorno.
"Ci porti a mare?" chiese all'improvviso, mentre morsicava un pezzo di pizza.
Diletta si versò del vino nel bicchiere, allontanando poi la bottiglia dal biondo.
"Adesso non posso. Quando ho più tempo prendiamo l'autobus e andiamo a mare!"
"Vorrei andarci con Ymir!" esclamò Historia con gli occhi luccicanti "Sarebbe bellissimo! La mia Ymir!"
Poi scoppiò a piangere, sotto lo sguardo seccato di Rivaille.
"Ho un'idea!" disse poi Diletta, prima di addentare un pezzo di pizza "Vi porto in discoteca!"
"Cos'è una discoteca?" chiese Hanji, perplessa.
"Vedrai, Hanji. Prima però dobbiamo trovare qualcosa da metterti addosso!"
Diletta prese Hanji per il braccio, spingendola verso la sua stanza. Poi tornò in cucina, e fece lo stesso con Historia e Mikasa.
Rivaille, Erwin, Eren e Armin rimasero a fissarle, mentre a poco a poco finivano anche quella bottiglia di vino.



 



ANGOLO AUTRICE: Ecco l'ultimo capitolo fino alla prossima settimana e il penultimo in assoluto! Non ho molto da dire, e sono anche di fretta perchè devo uscire, quindi oggi non vi annoio più di tanto! Alla prossima :)
   
 
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