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Autore: eppy    22/04/2014    16 recensioni
Harry Styles le aveva rubato pure l'anima. E se qualcuno le avesse detto che da un giorno all'altro si sarebbe ritrovata a sorridere guardando le loro dita intrecciate durante una passeggiata, che sarebbe annegata più di centocinquanta volte al giorno in quegli occhi troppo belli per poter essere descritti, e che avrebbe sentito le gambe cedere per ogni suo rassicurante sorriso, lei non gli avrebbe creduto.
Magari avrebbe rivolto lo sguardo al cielo sperando con tutto il cuore che un giorno o l'altro sarebbe almeno riuscita a guardarlo negli occhi dal vivo, anche per un attimo, le sarebbe bastato.
Essere oggetto delle sue coccole e attenzioni, essere stretta da quelle braccia muscolose, essere vittima consenziente dei suoi dolci, rudi, intensi, romantici, travolgenti e inaspettati baci...sarebbe troppo bello per essere vero, eh?
E infatti, è soltanto una finzione...almeno secondo quanto enunciato da quel contratto tanto squallido, quanto irrinunciabile.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La vide girarsi e rigirarsi sotto le coperte, con un candido sorriso dipinto sulle labbra e i biondi capelli sparsi sul cuscino; non potè fare a meno di sorridere, e cercando di non fare troppo rumore poggiò il vassoio che reggeva tra le mani sul comodino, e si stese di nuovo al suo fianco. "Hei" sussurrò, carezzandole dolcemente una guancia, la sua voce era poco più di un sussurro e la ragazza parve non accorgersi di nulla "dormigliona" ci ritentò, sempre con tono dolce, ma Emma continuava a essere intrappolata nel mondo dei sogni.
Avrebbe potuto restare lì a guardarla per sempre, ma la sua aspirazione più grande non era bere il caffè freddo al mattino, e poi sapeva bene di non poterla trattenere a letto: Emma aveva appuntamento con Meg, sarebbero dovute uscire per iniziare a cercare qualche monolocale dove avrebbero potuto vivere a Londra... Sempre che la mora non si fosse fatta convincere da Harry a restare a casa sua, ma ne dubitava..immaginava che a Meg non sarebbe piaciuto svegliarsi da sola a casa del suo ragazzo, quando lui sarebbe stato impegnato con il tour e si sarebbe svegliato  a sua volta in un lussuoso albergo di chissà quale città.
E poi le due ragazze avevano tutte le intenzioni di condividere quella nuova esperienza, avrebbero dovuto ambientarsi, abituarsi al traffico londinese, forse anche alla nebbia e al freddo tipici della capitale britannica, e sicuramente il tutto sarebbe risultato di gran lunga più semplice se lo avessero fatto insieme. Però Meg era felice di essere lì, Niall aveva notato che la ragazza di Harry non aveva smesso di sorridere nemmeno per un istante da quando l'aereo aveva sfiorato il suolo londinese, e immaginva che le cose fossero andate anche meglio quando lei aveva svelato la sorpresa all'amico, e per quanto riguarda Emma...beh, era successo tutto troppo in fretta per dargli un senso. Ma stava bene con lei, dannatamente bene.
Era riuscito a confessarle almeno un briciolo di ciò che provava quando era insieme a lei in aeroporto, e a casa di Zayn, mentre tutti gli altri erano impegnati a chiacchierare, lui non aveva resistito, e approfittando del fatto che nessuno li stesse guardando, l'aveva presa per mano e trascinata con sè nel corridoio; a quel punto aveva fatto in modo che la schiena della ragazza si appoggiasse al muro e l'aveva baciata intensamente per quello che poteva essere stato un quarto d'ora probabilmente..non lo sapeva con esattezza, dato che quei baci gli avevano fatto perdere totalmente la cognizione del tempo.
E poi aveva ripreso da dove aveva interrotto, una volta a casa. L'aveva coccolata per tutta la notte, baciandola sulle labbra, sulla fronte, sul mento, sul collo, e tenendola stretta contro il proprio corpo, beandosi di quella sensazione di assoluta completezza che ormai aveva capito essere in grado di provare soltanto in sua presenza.
Sì, aveva perso la testa per la migliore amica di Meg, che a sua volta aveva recitato la parte della finta fidanzata di Harry.. uno dei suoi migliori amici. 
Detta così, la cosa suonava un po' assurda, e in effetti c'era molto da precisare, come per esempio il fatto che sia Meg che Emma erano fan della band, che la prima aveva avuto una cotta per Styles praticamente da sempre, che in realtà non aveva mai finto di stare bene insieme a lui, e si era tatuata sul cuore ogni momento trascorso insieme al suo 'fidanzato fittizio'. Ciò che nessuno si aspettava era che Harry si innamorasse di lei senza riserve, scoprendo sentimenti che non aveva mai provato prima, e sentendosi sicuro di voler condividere con lei il resto della propria esistenza. 

In fondo, anche Niall doveva ringraziare tutto quello strano complotto, se aveva avuto la possibilà di conoscere Emma e innamorarsi di lei.
Beh, bisognava ammettere che Burbank e Parker, manager della band, famosi per il loro essere spietati, in realtà avevano agito da Cupido non una sola volta, ma due, anche se indirettamente e senza rendersene nemmeno conto..ma che gli importava? L'unica cosa degna di nota era che aveva passato la notte a baciare Emma, e desiderava ripetere quell'esperienza all'inifinito.
Non riusciva a smettere di guardarla dormire, e non potè trattenersi dal carezzarle dolcemente la spalla nuda, prima di chinarsi su di lei e rubarle un bacio a stampo sulle labbra.
Solo a quel punto, Emma aprì lentamente gli occhi e si guardò intorno inizialmente un po' spaesata, poi si vide due occhi più azzurri del cielo e del mare messi insieme puntati addosso, e ricordò tutto.
Gli sorrise, allacciandogli le braccia al collo e attirandolo verso di sè; Niall ovviamente non oppose alcuna resistenza, e si ritrovò presto completamente steso sul suo esile corpo, a baciarla e coccolarla come se nessuno dei due ne avesse avuto abbastanza durante la notte appena trascorsa. Forse non ne avrebbero avuto mai abbastanza.
" Buongiorno" sussurrò la ragazza, quando riuscirono a staccarsi, la voce ancora assonnata, e i capelli biondi spalamti sul cuscino...era una visione agli occhi di lui, la più bella al mondo.
" Tuttto bene?" Niall non rinuciò al contatto con i suoi occhi "si" rispose appena lei, sciogliendosi in un sorriso "e tu? stai bene?" gli domandò un attimo dopo, immergendo le proprie dita tra i capelli del ragazzo..era la prima volta che si trovavano in una situazione del genere, e anche se Niall aveva dormito a casa sua quando lui e Harry le avevano raggiunte in America, adesso la situazione era del tutto diversa, e sicuramente molto più intrigante e piacevole.
" Mai stato meglio" disse lui, con la sua solita spensieratezza e allegria, tentando di non pesare sul suo corpo; Emma gli sorrise prima di baciarlo dolcemente"ti avevo preparato un caffè, ma ho impiegato così tanto tempo per strapparti dal mondo dei sogni, che si è raffreddato" a quel punto la ragazza rise di cuore "lo so, Meg me lo ripete ogni volta che dormiamo insieme...sono una dormigliona, e ho un sonno così pesante che non mi sveglierebbero nemmeno i cannoni" "però il mio bacio è riuscito a svegliarti" "quello è peggio di un cannone!" ribattè lei seria, inducendolo a guardarla con espressione confusa ma tenera "intendevo dire" gli prese il viso tra le mani mentre Niall si avvicinava di più a lei e le loro fronti si scontravano "che quando mi baci, il mio cuore reagisce come se fosse stato appena bombardato...esplode" spiegò Emma, abbassando la voce di un'ottava alla fine della frase. Lui non riuscì a resistere oltre e la baciò di nuovo, portando entrambe le mani all'altezza dei suoi fianchi "sei la ragazza più interessante che abbia mai incontrato" "devo prenderla come un complimento?" "assolutamente si! Sei unica, e mi intrighi da impazzire" a quel punto Emma sorrise raggiante.
"Quanto tempo abbiamo prima dell'appuntamento con Meg e Harry?" domandò, stiracchiandosi sotto le lenzuola "in realtà siamo già in ritardo" ammise Niall, senza dare l'impressione di essere preoccupato più di tanto; ma la ragazza non sembrava del suo stesso avviso, e nel giro di qualche secondo si scoprì e si catapultò giù dal letto, facendolo sorridere per il suo essere così pazza e imprevedibile. L'adorava ogni secondo di più. "Ma aspetta!" si ritrovò a sbarrarle la strada "abbiamo da fare oggi" gli ricordò lei "si..ma scommetto tutto l'oro del mondo che anche loro saranno in ritardo" Emma sorrise, e lui la guardò come se la sapesse lunga "cinque minuti" la pregò Niall, avvicinandosi pericolosamente al suo viso "due" obiettò lei, le loro labbra e un passo dallo sfiorarsi "facciamo tre" così dicendo le prese il viso tra le mani, e la baciò come se nemmeno esistesse un domani.
Emma lo lasciò fare, e con un gesto automatico gli allacciò le braccia al collo, continuando a baciarlo con passione; lui le cinse i fianchi con le braccia e l'attirò meggiormente a sè, stringendola come se volesse impedirle di scappare, ma nonostante fossero sul serio in ritardo, sapeva che lei non lo avrebbe fatto. Quando si decisero a mettere fine a quei baci, anche se controvoglia, tutti e due sorrisero fronte contro fronte...sapevano perfettamente che fossero trascorsi più di tre minuti. La ragazza lo oltrepassò dirigendosi verso il bagno, ma un attimo prima di varcare la soglia della camera, si voltò verso di lui, e corse nuovamente tra le sue braccia "ti amo Niall" sussurrò, con la testa poggiata sulla sua spalla e le mani di lui che le accarezzavano la schiena "anche io, ti amo anche io" rispose lui, beandosi di quel momento, di quel contatto, di quell'abbraccio, di lei.

Un'oretta più tardi, camminavano mano nella mano ad Hyde Park, in attesa dell'arrivo degli altri due innamorati. "Te lo avevo detto che avrebbero tardato" la provocò il ragazzo, ed Emma sorrise "strano..Meg non è mai stata ritardataria" "lei no...ma Harry l'avrà trattenuta baciandola fino a farle perdere la cognizione del tempo" "molto probabile" ammise la ragazza "è la stessa cosa che intendevo fare io con te" sorrise lui "infatti, l'appuntamento era alle nove e mezza, noi siamo arrivati alle dieci e dieci, e adesso che sono le dieci e mezza, o quei due si danno una mossa o li vado a tirare per le orecchie!" Niall rise di cuore a quelle parole, e la ragazza si lasciò a sua volta coinvolgere da quella risata "arriveranno a momenti" le disse, stringendola a sè.
" Scusate il ritardo" esclamò Harry, comparendo alle loro spalle con la mano intrecciata a quella della sua fidanzata "la prossima volta decidiamo di vederci direttamente alle dieci e mezza, ok?" propose Niall "tanto non siamo capaci di fare prima!" aggiunse un attimo dopo, scatenando la risata di tutti. Il momento successivo le due ragazze si strinsero forte..dire che erano felici di essere a Londra, era dire poco o nulla.
"Non mi chiedi niente?" domandò Emma sottovoce "fidati, non ce ne alcun bisogno" le strizzò l'occhio Meg, prima che tutte e due fossero nuovamente rapite dai ragazzi.

" Allora? Da dove iniziamo?" "da un quartiere economico ma carino" rispose subito la mora, Harry e Niall non fecero una piega, perchè sapevano perfettamente che le ragazze non avrebbero mai accettato di vivere in un quartiere inn di Londra se loro due si fossero offerti di pagare l'affitto..non volevano in alcun modo pesare su di loro, nè tantomeno essere mantenute da loro. 
Okay, le loro famiglie non erano ricche, ma avrebbero potuto dare una mano, e poi sia Meg e Emma, erano intenzionate a studiare, e in futuro a trovarsi un lavoro.
" Bene, direi che possiamo iniziare a comprare un giornale e localizzare gli appartamenti in lista" "ottima idea amore" Harry le rubò in bacio, attirandola a sè "ancora non ci credo che stiamo davvero cercando un appartamento..che resterai qui sul serio" le sussurrò, e Meg gli allacciò le braccia al collo baciandolo dolcemente "la mia casa è dove ci sei tu" rispose,spiazzandolo completamente con la dolcezza di quelle parole e inducendolo a desiderare di baciarla all'inifinito. 
Niall e Emma si preoccuparono di comprare il giornale, e poco dopo presero posto in uno dei tavoli del parco, per avere la possibilità di consultarlo. Harry e Meg li seguirono a ruota con tanto di evidenziatore per sottolineare le offerte interessanti, qualora ce ne fossero state. 
Per essere inizio ottobre, a Londra l'aria era piuttosto calda, e il vento mite, motivo per cui Hyde Park, polmone verde della meravigliosa capitale britannica, brulicava di vita quella mattina. La cosa avrebbe potuto costituire un bel problema visto che non capitava di certo tutti i giorni di trovare due dei menbri della boyband più famosa e amata al mondo, seduti insieme alle loro ragazze, in un parco. Ma forse nessuno sembrò accorgersi della loro presenza, proprio perchè Harry e Niall, vestiti sportivi e con le braccia avvolte attorno alla vita delle rispettive ragazze, davano proprio l'impressione di essere due ragazzi comuni, che magari quella mattina avevano marinato la scuola per trascorrere qualche ora insieme alle proprie fidanzatine.. e non i One Direction meno tre.
Stavano così bene, ridevano, scherzavano e si coccolavano in modo così naturale, che nemmeno nella mente diabolica dei paparazzi si affacciò l'ipotesi che potessero essere davvero loro.. e il trucco stava proprio lì, perchè la gente che notava la loro indiscutibile somiglianza con i ragazzi della band, poi scuoteva la testa divertita pensando 'no, non può essere!..Harry Styles e Niall Horan, seduti al parco con le loro ragazze.. che tra l'altro uno è ancora single e la fidanzata dell'altro vive oltreoceano! E poi che cosa ci dovrebbero fare alle undici del mattino, ad Hyde Park, con quello che sembra un giornale tra le mani..si tratta sicuramente di un paio di ragazzi inglesi che gli somigliano, e che stamattina non avevano molta voglia di andare a scuola!'
Se al posto di mamme con passeggini, signore di mezzà età in compagnia di amiche, e uomini che camminavano a passo svelto per raggiungere l'uffficio dalla parte opposta del parco il più in fretta possibile,  ci fossero state le fan della band, le cose sarebbero andate diversamente. Non c'erano dubbi che quelle ragazzine li avrebbero riconosciuti in ogni caso, ma fortunatamente, tutte quelle che avrebbero potuto letteralmente assalirli da un momento all'altro chiedendogli foto e autografi, eran impegnate a reggersi la testa tra le mani, attendendo il sollevante suono della campanella.
Non che ai ragazzi desse fastidio ricevere attenzioni, adoravano la loro vita, adoravano cantare per loro più di ogni altra cosa al mondo, ma si sarebbero comportati da ipocriti se avessero negato che ogni tanto, era bello e piacevole starsene suduti al parco, come comuni adolesenti.
Segnarono tre o quattro indirizzi su quel giornale, decidendo che nei giorni successivi sarebbero sicuramente andati a dare un'occhiata a quegli appartamenti; Meg e Emma erano rimaste colpite dalla foto e dalla descrizione di uno in particolare, situato alla periferia di Westminster, e in cuor loro sapevano già che se il bilocale si fosse rivelato essere fedele a quello descritto sull'annuncio, avrebbero scelto di vivere lì.
E anche se si fosse trattato di un perfetto buco nell'acqua, o l'appartamento non fosse stato all'altezza delle loro aspettative, ne avrebbero sicuramente trovato un altro che avrebbe fatto al caso loro, non c'era di che preoccuparsi, anzi, per essere più precisi bisognerebbe dire che nulla per loro due sarebbe mai stato tanto importante quanto poter vivere tra le braccia dei ragazzi che amavano, e qualunque ostacolo si fosse piazzato sul loro cammino, insieme ai ragazzi, lo avrebbe superato.
Si era ormai fatta l'ora di pranzo, quando il cellulare di Niall squillò, e Harry si imbambolò per qualche istante, stringendo la sua ragazza tra le  braccia; mentre l'amico parlava al telefono, Meg lo baciò dolcemente, soffermandosi a guardare i suoi occhi un attimo dopo, e facendogli chiaramente capire che ne era innamorata pazza, nonostante rischiassero di farle perdere le facoltà cognitive ogni qual volta incrociavano i suoi.
Meg gli passò una mano sulla guancia carezzandola, mentre lui interrompeva il contatto tra i loro occhi per un solo istante, volgendo lo sguardo oltre l'estremità del parco, alla ruota panoramica nota in tutto il mondo come London Eye, la stessa impalcatura di metallo che troneggiava sull'intera città, dandole un so che di caratteristico, e forse persino romantico. "Ci sei mai stata lassù amore?" le domandò, la ragazza scosse la testa "è la prima volta che vengo a Londra" gli ricordò "e non hai paura dell'altezza, vero? domandò ancora, come per conferma "non se ci sei tu" sussurrò, e a quel punto Harry non potè fare a meno di rubarle altri baci "ti regalerò il tramonto più bello che tu abbia mai visto" dichiarò lui, guardandola dritta negli occhi, e attirandola ancora di più a sè, se possibile.
I baci che ne seguirono, furono interrotti da Niall, il quale annunciò ai tre che era Louis al telefono, e gli aveva appena proposto di pranzare tutti insieme; Emma, Meg e Harry furono entusiasti dell'idea e meno di mezzora dopo, si ritrovarono tutti e dieci in un posto tranquillo in periferia, scelto da Liam. Era una sorta di agriturismo, e loro erano gli unici clienti al momento; il ragazzo conosceva bene i proprietari dato che erano amici di vecchia data dei suoi nonni materni, e poi sapevano cucinare benissimo. Tutti volevano che le due nuove arrivate si trovassero a proprio agio, e non sentissero così tanto la mancanza di casa, ma forse non si erano ancora resi conto, che Meg e la sua migliore amica stavano bene lì, maledettamente bene. Si, era ovvio che più fossero trascorsi i giorni, e più avrebbero cominciato a sentire la mancanza delle rispettive famiglie, ma nulla al mondo le avrebbe fatto cambiare idea, nulla al mondo sarebbe mai stato più bello di avere la possibilità di frequentare l'università a Londra, e soprattutto stare accanto ai ragazzi che le avevano rubato cuore e anima.
" Un attimo di attenzione!" Meg si accostò a Charlie per sbirciare l'orario sull'orologio al polso della ragazza di Liam, nel momento in cui la voce di Louis sovrastò le altre; avevano trascorso gran parte di quella giornata a ridere e scherzare in quell'agriturismo, e tra un boccone e l'altro, le ore erano letteralmente volate. L'orologio segnava quasi le diciassette, quando il più loquace del gruppo propose un brindisi collettivo, a conclusione di quella giornata.
Un minuto dopo, ben dieci bicchieri si scontrarono al centro del tavolo, producendo un tintinnio piacevole e di buon auspicio "a Meg, a Emma, alla loro nuova vita a Londra, e a tutti noi che cammineremo al loro fianco in quest'avventura" esclamò Louis, un attimo dopo tutti i convitati mandarono giù un sorso, sorridendo e continuando a chiacchierare tra loro.
" Dove la porterai stasera?" domandò Zayn a Harry, senza farsi sentire dagli altri "questa volta ho organizzato io, una sorpresa per lei" rispose l'amico, facendogli l'occhiolino "di che si tratta?" Liam si unì alla conversazione, approfittando del fatto che tutte e cinque le ragazze stessero ridendo a crepapelle grazie alla simpatia innata di Lou e alla spontaneità disarmante di Niall..se i due elementi venivano mischiati insieme, l'intrattenimento era assicurato. Non che gli altri tre non fossero speciali, ognuno di loro lo era a modo suo.. anche se era ovvio che ognuna delle ragazze fosse riuscita a vedere qualcosa in più in uno dei cinque.
"Quindi?" Zayn  moriva dalla voglia di sapere cosa Harry avesse architettato per la sua ragazza "è la prima volta che viene a Londra, e non è mai stata sul London Eye, perciò la porterò lì" spiegò il ragazzo "tutto qui?" Liam lo guardò con aria sorpresa, non era possibile che il riccio si limitasse a quello "no...trascorreremo la serata sulla ruota, ma in un modo piuttosto romantico, e originale" detto ciò, Harry spiegò ai suoi amici le sue intenzioni, e quando ebbe finito "wow" fu tutto quello che riuscì a dire Liam "è un'idea grandiosa" aggiunse un attimo dopo "non lo dimenticherà mai" concordò Zayn, inducendolo a sorridere.
" Scusate ragazzi, ma noi dobbiamo andare" Meg si sentì avvolgere le spalle dalle sue braccia, e sorrise instintivamente "dobbiamo andare?" domandò, guardandolo dritto negli occhi, lui annuì, prima di rubarle un bacio sulle  labbra "la domanda è dove" le sussurrò, e la ragazza lo guardò riducendo gli occhi, come se in quel modo volesse provare a capire cosa Harry stesse nascondendo "non me la conti giusta tu" esclamò poi, sorridendo "ti fidi di me?" a quel punto lei non ebbe alcun dubbio "e me lo chiedi? Se non mi fidassi, non avrei deciso di restare" "quindi ti fidi" la provocò "si, certo!...ma non me la conti giusta comunque" il ragazzo scoppiò a ridere attirandola di più a sè "in effetti..nascondo qualcosa" le sussurrò, avvicinandosi al suo orecchio, Meg sorrise, puntandogli un dito contro il petto "non vedo l'ora di scoprire cosa" lo baciò dolcemente "allora andiamo, altrimenti facciamo tardi" "andiamo" concordò la ragazza; un attimo dopo salutarono definitivamente i loro amici e sparirono dalla vista dei presenti, dopo aver abbracciato tutti.
Poco dopo Niall e Emma optarono per una passeggiata; Zayn, Jamie, Beth e Louis tornarono a casa con l'intenzione di gaurdare un film o comunque trascorrere una serata tranquilla, mentre Liam e Charlie raggiunsero i genitori di lui per una grigliata in famiglia.

"Prego, salite pure" non appena Harry e Meg raggiunsero la grande impalcatura di ferro che si staccava da terra di circa 140 metri, furono accolti da un uomo sulla quarantina con indosso una maglietta rossa, a un lembo della quale era attaccata una targhetta con il logo dell'attazione più famosa della città "grazie" sorrise lei, un attimo prima di entrare in una delle capsule che ogni giorno permettevano a migliaia e migliaia di turisti di ammirare Londra dall'alto. Non appena vi fu all'interno, si avvicinò al vetro per 'prendere il posto', e chiamò Harry a sè, invitandolo a fare lo stesso "dai amore, vieni prima che arrivino gli altri" lui la raggiunse, cingendole i fianchi con le braccia prima che lei riuscisse ad ammirare la città, e costringendola a voltarsi "gli altri chi?" domandò, un sorriso dolce e malizioso contemporaneamente, si delineò sul suo viso "pensavo che queste cabine arrivassero ad ospitare anche una ventina di persone per volta" "esatto" ancora quel sorriso che l'avrebbe indotta a fare pazzie da un momento all'altro "guarda lì..saranno almeno dieci!.. e in quell'altra..minimo ci saranno quindici persone! praticamente soltanto questa qui-" Meg si bloccò di colpo, mentre lui la guardava intensamente in attesa che la ragazza si rendesse conto da sola della situazione "ci siamo solo io e te" concluse lei in un sussurro, aprendosi in un sorriso raggiante un attimo dopo. Gli allacciò le braccia al collo, e lo baciò dolcemente sulle labbra, piacevolmente sorpresa da quella nuova consapevolezza "ma come hai fatto?" gli domandò quando si furono staccati, le pupille dilatate dall'entusiasmo "fare parte dei One Direction ha i suoi vantaggi" esclamò lui, carezzandole il viso con i polpastrelli "hai affittato una capsula speciale solo per noi due?" "più o meno" rispose Harry, facendo scontrare le loro fronti "ti amo" sussurrò la ragazza, un attimo prima che le loro labbra si incontrassero di nuovo.
In quell'esatto istante la ruota cominciò a muoversi, e Meg tornò a guardare fuori, mentre lui le cingeva i fianchi con le braccia. 
Aveva sempre saputo che Londra fosse una delle città più belle al mondo, ma da quando era arrivata, non aveva avuto modo di vedere granchè: quella matttina stessa erano usciti un po', ma oltre ad aver constatato l'apparente infinita estensione di Hyde Park, non aveva visto nulla della città..un po' perchè capiva perfettamente che Harry e Niall non avrebbero potuto camminare liberamente tenendo lei e Emma per mano come se i loro volti e i loro nomi non fossero irrimediabilmente associati al successo mondiale della band, e un po' perchè effettivamente non avevano nemmeno avuto tempo.
Questo fu il motivo per il quale quasi le mancò il respiro di fronte a quella vista mozzafiato. Fu letteralmente ammaliata dalla sconvolgente bellezza della capitale britannica.
Non aveva mai visto nulla di lontanamente simile in tutta la sua vita...Londra era una visione, una meraviglia, un tesoro, un sogno a occhi aperti.
Tremò nel momento esatto in cui Harry le spostò i capelli su un solo lato e prese a baciarle dolcemente la spalla lasciata scoperta, tirandole un po' la maglietta, mentre i suoi occhi si ancoravano a quel panorama che si estendeva sotto di loro, lo stesso che ogni minuto appariva più lontano e più fiabesco. 
Londra era decisamente la città più bella in assoluto...e poi lui l'aveva portata lì al tramonto, dandole la possibilità di ammirarla sia irradiata dalla luce del giorno, sia tinta di rosso e di viola. Spettacolare.
Gli occhi di Meg non riuscirono a staccarsi da quella vista per minuti interi. La sede del Parlamento inglese, dominata dall'imponente Big Ben, orologio-campanile più famoso al mondo, e situata proprio lungo una sponda del Tamigi, a sua volta attraversato da un ponte costituito da arcate simmetriche, e percorso da decine e decine di caratteristichi bus rossi a due piani e da gruppi di turisti intenti a visitare la città cogliendola nel momento migliore della giornata, nell'intervallo di tempo durante il quale il cielo si tingeva dei colori del tramonto.. era uno scenario da incorniciare seduta stante.
Meg non disponeva di una macchina fotografica, ma lo avrebbe ricordato per sempre, lo aveva già memorizzato nel cuore.
Era la cosa più bella che avesse mai visto, e ai suoi occhi appariva pure maledettamente romantica...perchè era lì insieme a lui, e Harry continuava a lasciarle scie di baci sulla spalla e sul collo, tenendola stretta a sè, e con uno sfondo del genere alle spalle. Si, se l'era immaginata come una città favolosa sin dall'inizio, ma Londra, non solo non l'aveva delusa, ma aveva addrittura superato le sue aspettative..sul serio le mancava il respiro di fronte a quello spettacolo. Era troppo perfetto per essere reale.
"Allora? che te ne pare?" la voce di lui la distrasse da quello scorcio meraviglioso "Grazie per avermi portato qui...è un panorama da sogno" sussurrò, voltandosi per guardarlo negli occhi, e sentendo il battito del cuore accelerare di più, perchè non sapeva scegliere quale fosse la visione più bella "ti ho portata qui perchè voglio donarti una serata indimenticabile, e Westminster visto dall'alto mi darà una mano nel renderla tale" Meg a quel punto lo baciò "Londra è bellissima" sussurrò allacciandogli le braccia al collo, aveva gli occhi ludici, quella vista l'aveva adirittura fatta emozionare "lo sei anche tu amore" sorrise lui, rischiando davvero di farle prendere un infarto, un colpo dritto al cuore. Sarebbe morta di felicità.
Harry l'attirò dolcemente a sè e prese a baciarla sulle labbra, lentamente e intensamente, si persero completamente in quei baci famelici, dimenticandosi del tempo, del luogo, di qualunque cosa non fossero loro due; il London Eye continuava a percorrere la propria orbita circolare, più e più volte, regalandogli un paesaggio sempre più prossimo alla notte, ogni qual volta che loro labbra si staccavano per necessità di riprendere fiato, e Harry e Meg non potevano fare a meno di ammirare quella visione da favola.
Trascorsero alcune ore, e quando la ragazza vide le porte di vetro della capsula aprirsi, pensò subito che fosse arrivato il momento di ritornare con i piedi per terra, letteralmente..già era abbastanza insolito che soltanto a loro due fosse stato permesso di compiere qualcosa come una decina di giri, invece che uno solo "amore? ci stanno venendo a cacciare" esclamò lei, il suo tono voleva essere divertito, ma lui notò una nota di tristezza, era lampante che le piacesse da morire stare lì "non credo proprio" si limitò a risponderle Harry, guardandola come chi sa che sta per succedere qualcosa che renderà felice la persona al proprio fianco.
Si era fatto completamente buio, e Londra non poteva apparire più bella agli occhi dei due innamorati, quando quelle porte si spalancarono davvero, e tutto il resto accade in pochi minuti. Meg si ritrovò ad assistere a una scena che mai avrebbe dimenticato: due uomini posizionarono un tavolo quasi al centro della capsula, che fu subito ricoperto da una tovaglia e apparecchiato con tanto di bicchieri da champagne, subito dopo furono introdotte nella capsula anche due sedie, e per completare l'opera, uno dei due uomini portò anche un paio di candele, le posizionò al centro del tavolo e le accese. Poi le porte si richiusero, e loro due furono di nuovo da soli; Meg spostò lo sguardo da quel tavolo romanticamente apparecchiato, a Londra avvolta dal blu della notte, per poi posarlo su di lui, incredula ma immensamente felice.
La ruota panoramica riprese a girare, tutte le altre capsule erano completamente vuote, e la ragazza non conosceva parole che rendessero giustizia a ciò che stava vivendo "all'inizio, volevo portarti in un ristorantino sul fiume, ma poi ho pensato che non esiste uno spettacolo più bello di quello che ci circonda..e ho fatto in modo che il ristorantino fosse spostato qui" spiegò Harry, gli occhi gli brillavano, e quando Meg si buttò tra le sue braccia stringendolo forte, lui non potè che accoglierla calorosamente "cenare in una capsula che gira in tondo, è la cosa più inusuale che io abbia mai fatto, ma è anche la più emozionante. Grazie amore mio, grazie" sussurrò, mentre il corpo era ancora ancora ancorato a quello di lui "smettila di ringraziarrmi, questo è solo l'inizio" spiegò Harry, strizzandole l'occhio, lei sorrise raggiante, e si guardò ancora intorno..non poteva essere vero. Non poteva essere riuscito a farsi apparecchiare lì un tavolo con tanto di candele..quello era il regalo più bello che qualcuno le avesse mai fatto.
Presero posto, tenendosi per mano anche quando si furono seduti "adesso ti dico cosa accadrà: innanzi tutto, la ruota panoramica dopo le nove di sera, durante il periodo invernale è chiusa al resto del pubblico, quindi sarà solo nostra per tutta la notte. E ogni volta che la nostra capsula completerà un giro assumendo la posizione di partenza, quella ancorata alla pedana, un cameriere ci porterà un piatto" "come ti è venuta in mente una cosa simile?" Meg era incapace di smettere di sorridere, e in quella sorta di bolla di sapone in cui si trovavano, rischiarata soltanto dalla fioca luce delle candele, appariva ancora più bella; i lineamenti dolci per metà immersi nell'ombra, quell'impagabile sorriso, il luccichio a livello degli occhi, e i capelli scuri e boccolosi che le incorniciavano il viso, la rendevano irresisitibile agli occhi di lui.
"Ma tutto questo non vale nemmeno un decimo di quello che tu hai fatto per me" le sussurrò, un attimo prima che l'antipasto venisse servito "non è vero, per me ha un vaolre inestimabile" ribattè lei.
 La serata trascorse sin troppo velocemente: parlarono molto di se stessi, della loro vita, dei loro sogni, di ciò che avrebbero costruito insieme, e gustarono le prelibatezze amandosi con lo sguardo. Meg e Emma avrebbero dovuto cominciare i corsi all'università la settimana successiva, e intanto avrebbero continuato a cercare casa, e i ragazzi gli sarebbero stati accanto fino alla loro partenza..poi avrebbero fatto ritorno a casa una ventina di giorni dopo, e così sarebbe andata avanti anche dopo. Il futuro non le faceva più paura, con Harry a tenerle la mano.
Quando ebbero terminato la cena, tornarono ad ammirare Londra, e un attimo dopo, senza nemmeno essere pienamente coscenti di trovarsi nella posizione più alta che le capsule potevano occupare durante la loro orbita, ripresero a baciarsi, al buio, sospesi in cielo. 
Le loro labbra si unirono in baci ardenti, le mani di lui si ancorarono ai fianchi della ragazza, e Meg immerse le dita tra i suoi ricci spettinandoglieli, senza smettere di baciarlo. Harry spostò le mani sulla sua schiena, cominciando a massaggiarla dolcemente, mentre il contatto tra le loro labbra si faceva sempre più intimo, i loro corpi si avvinghiarono l'uno all'altro; la ragazza si ritrovò piegata all'indietro, in posizione da caschè, con le labbra di lui incollate alle proprie e impegnate a consumarle di baci. Nel giro di qualche istante, la sua schiena aderì perfettamente al pavimento, e Harry si stese sopra di lei; iniziò a baciarle il collo, mordendoglielo, e poi imprimendoci di nuovo altri baci, e lei non riuscì a resistere alla tentazione di sbottonargli violentemente la camicia, per poi lanciarla chissà dove nella capsula.
Harry ritornò a baciarla sulle labbra, mentre le sue mani si infilavano sotto la maglietta di lei, carezzandole la pancia e alzandogliela fino all'altezza dei seni; Meg lo attirò ancora di più a sè e quando i suoi occhi incontrarono quelli di lui, vi lesse desiderio ed eccitazione "voglio fare l'amore con te" sussurrò il ragazzo, con voce roca. La ragazza riprese a baciarlo lentamente e intensamente sulle labbra, con l'intenzione di fargli perdere completamente la testa, per avere la possibilità di ribaltare le posizioni. Si mise a cavalcioni su di lui, e si sfilò deliberatamente la maglietta, poi tornò a stendersi su di lui, mentre Harry le baciava avidamente il collo, stringendo tra i denti le bretelline del reggiseno e tirandogliele giù; lei alzò il viso per guardarlo dritto negli occhi e annegarci dentro come sempre, accarezzandogli il petto, mentre il ragazzo le slacciava il reggiseno con un gesto impulsivo e lo lasciava cadere da qualche parte. A quel punto Harry, fece di nuovo in modo di trovarsi su di lei, e riprese a baciarla sulle labbra, poi di nuovo sul collo, nell'incavo dei seni, sul ventre, fino a bloccarsi all'altezza del jeans di lei, mentre Meg lo lasciava fare soffocando gemiti di piacere.
" Ti voglio" sussurrò lei, i loro corpi già sudati, i respiri affannati e le pupille dilatate dal desiderio di lui. Senza interrompere il contatto visivo, Harry la liberò dei pantaloni e di ogni altra cosa con un unico gesto, e la ragazza fece lo stesso con lui, fin quando non si ritrovarono completamente nudi, nel buio più assoluto, a centoquaranta metri sopra il livello del fiume sotto di loro. Si strinsero in un forte abbraccio, nonostante i loro corpi fossero sudatissimi, continuarono a baciarsi famelicamente, dappertutto "ti amo da impazzire" sussurrò lei "ti amo anche io amore..tanto, tanto, tanto, ta" Meg gli serrò le labbra con un altro bacio.
Fecero l'amore in una capsula del London Eye, sospesi nel blu di una notte auntunnale di Londra, circondati da quella vista mozzafiato e perdutamente innamorati l'uno dell'altra.
Nessuno seppe mai di quella notte, nessuno li vide perchè erano troppo in alto e perchè era troppo buio..soltanto la facciata del Parlamento, il ponte sul Tamigi, e il cielo sopra di loro, provarono ad immaginare quanto amore fosse esploso in quella capsula, e quanto ce ne fosse ancora nei loro cuori. 
Inesauribile, se esiste un termine capace di rendere giustizia all'immensità dei loro sentimenti, quello è 'inesauribile'.

FINE






BUONSALVEEEEEEEEEE :)))
Allora, spero che abbiate trascorso una buona Pasqua e Pasquetta, e spero di non avervi fatto aspettare troppo per questo capitolo.
Sinceramente, ancora non mi sembra vero che la storia sia finita..mi mancheranno da morire i miei personaggi! ://
E ora i ringraziamenti.
Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie e grazie ancora a tutte coloro che mi hanno compagnia in quest'avventura ♥♥
Spesso, senza rendervene nemmeno conto, mi avete spronato a scrivere, e le vostre parole, mi hanno sempre, e sottolineo sempre, strappato un sorriso.
Spero di essere riuscita a farvi sognare insieme a me..era quello il mio obiettivo! ;)

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Questi sono esattamente 373 cuori. Esattamente il numero delle recensioni che questa storia ha ricevuto fino ad adesso. GRAZIE elevato alla trecentosettantatreesima potenza!
Mi raccomando, sono curiosissima di sapere cosa ne pensate di questo finale! Perciò recensite, recensite, recensite! :DD Lo sapete che lo apprezzo tantisssimo!


No, non ho ancora finito. Ho un'altra sopresa per voi. Scoprirete tutto passando di qua http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2560653&i=1
Proprio non riesco a non scrivere, quindi ho inziato una nuova storia, e mi farebbe davvero piacere se continuaste a farmi compagnia anche questa volta :DD
Ho scritto soltanto il prologo, e non si capisce molto della trama, ma aggiornerò presto ;)
Spero che vi piaccia ♥♥♥  e spero di risentirvi presto!! ;DDD
Un bacione grande grande grande, ancora grazie, e alla prossimaaaaaaaaa <3<3<3<3



  
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