Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Mariam Kasinaga    24/04/2014    2 recensioni
Ero stata io ad ucciderla, ma era stato il suo braccio a guidarmi.
Genere: Drammatico, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ricordo n°3 –Il giorno in cui la sabbia si tinse di rosso

Il padre della ragazza continuava a mormorare frasi incoerenti a Sir Robin, il quale tentava inutilmente di scansare la madre di Aisha, che gli si era gettata ai piedi. Lei si era rifugiata nell’angolo più lontano della stanza, tremante, mentre abbracciava la sorellina che piangeva disperata. Il mio cavaliere liquidò in pochi passi la distanza che li divideva e l’afferrò per i capelli, trascinandola fuori. Osservai i due genitori impotenti cessare ogni resistenza e guardarlo compiere quel gesto totalmente impotenti, consapevoli che ogni loro tentativo di salvare Aisha sarebbe stato punito con la morte.

Nonostante la tragicità del momento, non riuscivo a non pensare a come quei momenti, nonostante tutto intrisi di solennità, sembrassero ogni volta come suggellati da un surreale silenzio. In quei pochi minuti tutto sembrava muoversi al rallentatore, ogni persona pareva un attore su un palcoscenico, perfettamente conscio di ciò che doveva fare per rendere grandioso lo spettacolo a cui, nolente o volente, aveva preso parte. Il mio cavaliere rimase interdetto per qualche secondo, mentre il sangue rosso vivo della ragazza si mescolava a quello dei suoi capelli sparpagliati sulla sabbia candida. Respirava affannosamente, continuando a stringere convulsamente la mia elsa, fissando gli occhi, ormai senza vita, di Aisha. Si voltò leggermente quando sentì l’urlo straziante della madre di lei, che prese il corpo senza vita tra le braccia cominciando ad accarezzarlo e mormorando parole di cui non conoscevo di significato. Suo marito la raggiunse subito dopo, prendendosi il volto tra le mani ed urlando alla bambina di rimanere in casa. Non capitava spesso che Sir Robin compisse atti che mi infastidivano, ma quando cominciò a sostenere la legittimità del mio gesto, sperai con forza che capisse quanto patetiche potessero apparire le sue parole. Avrebbe potuto non dar peso al gesto di Aisha, la quale probabilmente non l’aveva nemmeno riconosciuto come membro dell’Ordine, eppure aveva deciso di seguire alla lettera la regola più terribile del suo Credo. Aveva avuto il privilegio della scelta, ma aveva deciso di seguire la strada del dovere.

Il mio cavaliere spostò lo sguardo sulla linea dell’orizzonte e smise di parlare, lasciandosi sfuggire un sospiro di rassegnazione: ciò che rimaneva del suo esercito allo sbando stava galoppando verso il villaggio di pescatori per saccheggiarlo, dato che avevano bisogno di vettovaglie e quei territori non facevano parte del regno che si erano impegnati a difendere. Stando al fianco di Sir Robin avevo imparato che in regola vigevano poche regole, ma tutte erano nettamente a sfavore dei civili: nulla avrebbe impedito a quelle poche decine di cavalieri di bruciare le case ed uccidere chiunque avesse opposto resistenza alla loro scorribanda. Mi sentii nuovamente impotente al pensiero della carneficina che si sarebbe compiuta da lì a pochi minuti, ma ero ben conscia di ciò che stava provando il mio cavaliere: quelli erano i suoi uomini, gli stessi che si era impegnato di proteggere e far ritornare in patria dalle loro famiglie. Loro erano la punta di diamante dell’armata di un regno costantemente minacciato dai barbari e la loro sopravvivenza era ben più necessaria di quella di un centinaio di pescatori.

Essere Gran Maestro comportava delle responsabilità, delle scelte da compiere costantemente e, soprattutto, la consapevolezza che ognuna di queste aveva un prezzo da pagare. Era in questo modo che l’anima del mio uomo si era logorata e lacerata ogni singolo giorno, fino a frantumarsi in mille pezzi. Aveva vinto numerose guerre, ma ognuna di questa gli lasciava dei morti sulla coscienza, trafiggendogli il cuore di croci.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Mariam Kasinaga