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Autore: millyray    24/04/2014    2 recensioni
Pare che finalmente la vita di Max e del suo Stormo stia per prendere una svolta decisamente importante e, forse, persino irreversibile con l'incontro di due ragazze, Jo e Shary, non molto diverse da loro, che sanno cosa significa essere in fuga, rischiare la vita e vivere nella paura.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA LUCE DEI MIEI OCCHI

CAPITOLO DICIANNOVE

Sebbene Jo e Max avessero avuto quella orribile e strana sensazione che fosse successo qualcosa, non si aspettarono minimamente di trovare quello che trovarono tornando a casa.

Capirono subito che c’era qualcosa che non andava, già solo atterrando nel giardino; l’erba e i fiori erano strappati e schiacciati e qua e là vedevano luccicare qualche pezzo metallico di non si sa bene che cosa.

Max e Jo si precipitarono immediatamente in casa entrando dalla porta sul retro, seguite dal resto dello Stormo. E allora ebbero la conferma che era veramente successo qualcosa di brutto; c’erano le sedie rovesciate e qualche mobile leggermente scheggiato, pozzanghere d’acqua per terra e trovarono pure i resti di due corpi metallici con la faccia da Eliminatore.

Immediatamente si sentirono tutti quanti mancare un battito. Quando poi sentirono qualcuno che singhiozzava, si guardarono intorno e notarono Gazzy seduto in un angolo con le gambe piegate e il viso affondato nelle ginocchia. Era scosso dai singhiozzi e stava tremando non si capiva bene per che cosa.

“Gazzy?” lo chiamò dolcemente Max ma con un velo di preoccupazione e paura negli occhi. “Che cos’è successo?”

Il bambino alzò lo sguardo verso di lei mostrandole un paio di occhi rossi e gonfi, come se stesse piangendo da tanto tempo e ciò la spaventò ancora di più; non lo aveva mai visto piangere così tanto, nemmeno quando era più piccolo. Voleva dire che era successo qualcosa di veramente grave.

“Che cos’è successo?” ripeté accarezzandogli i capelli biondi in un tentativo di consolazione che però fallì miseramente a causa della sua voce velata di panico.

“Dov’è Shary?!” chiese poi Jo guardandolo sconvolta  e pronta a scannare chiunque. “Dov’è mia sorella?”

Il bambino però non riusciva a rispondere a nessuna di quelle domande; si limitava semplicemente a guardare tutti quanti con le lacrime che scendevano ancora copiose dalla guance. Era come apatico, molto probabilmente era sotto shock.

Gli altri ragazzi però sembravano non avere il coraggio di avvicinarsi, si limitavano a guardarsi attorno con fare circospetto. Ma si vedeva che anche loro erano preoccupati, spaventati e, soprattutto, che non ci capivano niente. Che cosa mai poteva essere successo di così terribile da spaventare Gazzy?

Allora Max si rialzò dal pavimento e, allontanandosi dal bambino, aprì la porta della cucina dirigendosi in salotto dove era sicura avrebbe trovato una risposta alle sue domande. Immediatamente tutti quanti gli altri la seguirono.

E infatti, non appena misero piede nella stanza, rimasero completamente scioccati, tanto che non riuscirono più a capire se si trovavano in un incubo o se stessero vedendo la realtà; Iggy era disteso sul divano a torso nudo quasi praticamente del tutto insanguinato e la quantità di sangue sul lato sinistro indicava che proprio lì ea stato ferito. Shary cercava di tamponare una ferita al fianco e una anche alla spalla con degli asciugamani ma con scarso successo. Lui aveva gli occhi chiusi e sembrava profondamente addormentato, sembrava che stesse proprio dormendo tranquillo e pacifico. Ma faticavano a vedere il petto che si alzava e abbassava per il respiro.

Nudge crollò in ginocchio scoppiando in singhiozzi, anche Angel iniziò a piangere mentre Max rimase lì imbambolata a fissare il suo amico con gli occhi spalancati come se non riuscisse più a distogliere lo sguardo sebbene quella scena fosse terribile. Fang le poggiò una mano sulla spalla stringendogliela un po’.

“Che… che è successo?” chiese Jo riuscendo finalmente a riprendersi dallo shock iniziale. Ma aveva la voce bassa e roca.

“Gli hanno sparato, cazzo! Sono arrivati quei schifosi pezzi di ferro armati di fucili e gli hanno sparato, porca puttana!” le urlò praticamente Shary in risposta guardandola con uno sguardo furioso e disperato. Nessuno dei presenti aveva mai visto quella ragazza, la tranquilla e allegra Shary, così, in quello stato, che urlava parolacce con uno sguardo micidiale. Inoltre era piena di sangue sui vestiti e non era di certo suo.

“E adesso vuoi darmi una mano o te ne starai lì impalata a guardare!?” le urlò ancora premendo di più sulla ferita al fianco.

Jo allora si avvicinò obbedendo agli ordini e afferrò un braccio di Iggy premendogli due dita sul polso.

“Il battito è debolissimo”, constatò alla fine. “Quanto sangue ha perso?”

“Non lo so!” le rispose la sorella questa volta però non in modo rabbioso ma piuttosto disperato; pure lei si domandava come aveva fatto a non svenire. “E’ pieno di sangue qui”.

Effettivamente il torace nudo e muscoloso del ragazzo era imbrattato di sangue; i ragazzi non avevano mai visto così tanto sangue in tutta la loro vita.

“Da quant’è che è così?” chiese ancora Jo cercando di mantenere la calma e prendendo altri asciugamani dal tavolino; immediatamente anche quelli si sporcarono quasi del tutto di quel liquido rosso e denso.

“Saranno circa quindici minuti”, le rispose Shary cercando di non mettersi a piangere. “Dio, Jo, che cazzo facciamo!?”

“Non lo so sorellina. Io non so rimuovere i proiettili né ricucire le ferite”.

Shary lanciò un’occhiata al ragazzo steso che sembrava ancora dormire placidamente;  lasciò scorrere le lacrime.

“Non…non posso lasciarlo così… io… non posso”, mormorò tra le lacrime. Jo le portò una mano attorno alle spalle cercando di calmarla.

“L’unica soluzione è portarlo in ospedale”, le propose infine.

“No! Non devono scoprirci!” si intromise a quel punto Max spalancando gli occhi dai quali si vedeva spuntare qualche lacrima.

“E preferisci lasciarlo morire?!” le urlò contro Shary alzandosi con ferocia. “Mi sembra che il mondo sappia già abbastanza di voi!”

“Ma…”, tentò di protestare la leader dello Stormo però effettivamente gli occhi della rossa in quel momento facevano paura anche a lei. E in ogni caso aveva ragione. Certo, rischiavano grosso, ma cos’era meglio? Farsi scoprire di nuovo dalla Scuola o lasciar morire un fratello?

“Max ha ragione, in fondo!” tentò di farla ragionare Jo.

All’improvviso però gli occhi di Shary si illuminarono.

“Charley! La mamma di Charley fa l’infermiera. Lei sa di noi, non farà domande o robe del genere. Possiamo chiedere a lei”.

“D’accordo”, le rispose una Jo leggermente titubante. Forse non era poi così una buona idea, insomma, come avrebbe fatto a guarire due ferite da proiettile da sola? Però non voleva disilludere la sua sorellina e anche lei voleva che Iggy si salvasse. Dopotutto, tentar non nuoce.

Shary si pulì le mani sporche di sangue sui pantaloni e si mise a cercare in giro il cellulare.

“Iggy?” chiamò Nudge notando che il ragazzo a un certo punto, non si sa come, aveva aperto gli occhi facendo capire che era sveglio.

“Sha…shary?” chiamò lui con voce a malapena udibile; ma Shary la sentì benissimo e gli su subito accanto prendendogli la mano.

“Dimmi, amore. Sono qui”.

“Ti… io ti…”. Stava tentando di dirle qualcosa ma faceva un’immensa fatica, si sentiva troppo debole anche solo per parlare.

“Che cosa?” la ragazza si sforzava di non esplodere, le faceva troppo male vederlo così.

“Ti amo”, riuscì a dire infine prima di svenire di nuovo.

Shary rimase lì a tenergli la mano ancora per un po’ completamente sbigottita; era la prima volta che glielo diceva, che le diceva quelle due fatidiche parole. E aveva pensato di dirglielo proprio adesso, come se stesse per… no, non poteva essere, lei lo avrebbe impedito a tutti i costi.

“Shary, muoviti a trovare ‘sto cellulare!” le urlò allora Jo facendo fare quasi un salto alla sorella che si rialzò immediatamente e si mise a cercare il cellulare.

 

Lo Stormo più Total, Jo, Shary e Charley si trovavano nella sala d’attesa dell’ospedale e facevano quello per cui quelle sale erano state progettate. Aspettavano. Aspettavano con espressioni sconvolte, terribilmente preoccupate e spaventate.

Charley era seduta vicino a Shary che piangeva in silenzio; le aveva circondato le spalle con un braccio. Angel era accocolata in braccio al fratello che adesso però non piangeva più ma sembrava catatonico. Il cane era invece sdraiato in grembo alla bambina anche lui con aria affranta. Nudge aveva poggiato la testa sulla spalla di Fang scossa dai singhiozzi mentre il ragazzo teneva la mano stretta in quella di Max.

L’unica impassibile sembrava Jo ma il pallore aveva rovinato anche le sue guance.

Dopo che sembrò passare un’eternità, videro spuntare Amy, la mamma di Charley, da dietro un muro e dirigersi verso di loro scompigliandosi i capelli scuri e lunghi poco più su delle spalle; immediatamente tutti gli sguardi si puntarono su di lei.

“Voi siete i ragazzi alati di qui ogni tanto si parla in giro?” chiese con voce gentile e calma non appena arrivò. Max semplicemente annuì.

“Io e il dottor Hugger stiamo per operare il vostro amico però mi dovete dire come sono fatti quelli della vostra ehm… specie”.

Immediatamente la leader dello Stormo prese la parola.

“Abbiamo le ossa più leggere per poter volare e disponiamo di alcune sacche d’aria che ci permettono di respirare. Inoltre guariamo molto più in fretta dalle ferite”.

“Ho capito. E il sangue? Il vostro amico ha perso un sacco di sangue e devo fargli una trasfusione. Che tipo di sangue avete?”

“Dovete dargli soltanto il nostro. Quello della nostra specie”.

“Allora qualcuno di voi deve cedergli un po’ di sangue”, disse la donna guardando tutti quanti i ragazzi con fare quasi materno.

“Lo faccio io!” si intromise all’improvviso Gazzy guardando l’infermiera in modo deciso.

“Sei sicuro? Guarda che te ne dovrò prendere parecchio”.

“Sì, sono sicuro”.

Amy si alzò seguita da Gazzy ma prima di svoltare nuovamente l’angolo, Fang indugiò a guardarla; quegli occhi grigi avevano qualcosa di terribilmente familiare.

 

 

MILLY’S SPACE

Eccomi!!
Spero di non beccarmi un qualche linciaggio con questo capitolo ^^
Che mi dite? Può andare?
Lasciate qualche recensione, non vi si stacca la mano.
Lol.
Bacioni,
M.

MAXBARBIE: eh, cos’è che lo Stormo non riesce a fare? ^^ che vuoi che sia una dozzina di Eliminatori contro i nostri eroi?? Per quanto riguarda Iggy, be’, ti toccherà attendere il prossimo capitolo. Ma tanto, ora ti ricordi tutto, no? ^^ Bacioni,
Milly.

  
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